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martedì 9 aprile 2019

EUTANASIA: RICCIO, 'MEDICI RISPONDONO A LEGGE NON A CODICE DEONTOLOGICO'





MARTEDÌ 09 APRILE 2019 12.26.35
SALUTE

EUTANASIA: RICCIO, 'MEDICI RISPONDONO A LEGGE NON A CODICE DEONTOLOGICO' =

Il medico di Welby, 'in caso di normativa modificarlo come accadde per l'aborto ma si' a obiezione coscienza' Roma, 9 apr. (AdnKronos Salute) - "Il fatto che il presidente degli Ordini dei medici affermi che il Codice deontologico sia superiore a una legge dello Stato è un fatto grave, perché vorrebbe dire che i medici non sono soggetti alle leggi dello Stato". Ad affermarlo all'AdnKronos Salute è Mario Riccio, consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni, primario di Anestesia e Rianimazione e già medico-anestesista di Piergiorgio Welby. "L'articolo 17 del Codice deontologico medico - evidenzia commentando la comunicazione della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), in cui si richiama l'importanza del Codice deontologico a fronte di un'eventuale nuova legge sull'eutanasia, in discussione in Parlamento - è molto chiaro e vieta ogni atto finalizzato alla morte, anche richiesto del paziente. Ma abbiamo esempi storici chiari in cui il Codice deontologico è stato modificato, ad esempio con l'entrata in vigore della legge sull'aborto. Prima il Codice vietava di eseguire interruzioni volontarie di gravidanza, ma nel momento in cui la normativa dello Stato ha introdotto questa possibilità, l'articolo fu abolito e doverosamente andrebbe fatto lo stesso con un'eventuale legge sul suicidio assistito". "Anche perché - osserva Riccio - la conseguenza di una violazione del Codice di deontologia è la radiazione dall'Albo, per cui i medici" che vogliano invece praticare l'eutanasia "perderebbero il loro lavoro. D'altronde, c'è l'obiezione di coscienza a mettere al riparo i medici, e io personalmente sono favorevole alla sua applicazione anche in questo campo". (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 09-APR-19 12:26 NNNN


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