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martedì 9 aprile 2019
NEWS PSICOLOGIA. Documento su legge 219 segna collaborazione medici-psicologi-infermieri
MARTEDÌ 09 APRILE 2019 08.03.29
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NEWS PSICOLOGIA. Documento su legge 219 segna collaborazione medici-psicologi-infermieri
NEWS PSICOLOGIA. Documento su legge 219 segna collaborazione medici-psicologi-infermieri Magi (Omceo Roma): Ordini possono colmare lacune emanando linee guida (DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 9 apr. - Segna un cambiamento culturale il documento e glossario 'Conoscere la Legge 219/2017' sulle norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. Presentato oggi nella sede dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, punta infatti sul valore dell'equipe multidisciplinare. "E' la prima volta che tre ordini professionali - medici, infermieri e psicologi - si riuniscono e riconoscono l'importanza reciproca delle varie categorie. Il documento presentato oggi e' il frutto del lavoro di un anno di una vera equipe multidisciplinare che, dando vita a un glossario, chiarisce ai cittadini e agli operatori sanitari i contenuti della legge 219", precisa Monia Belletti, coordinatrice del gruppo di lavoro delle cure palliative dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, promotore del tavolo di lavoro nato nel 2017. Sono 49 i termini ripresi dalla legge 219 e successivamente analizzati nel glossario. Per ognuno di essi viene spiegato il riferimento nella legge e il suo significato etimologico. "Il documento chiarifica la legge nel contesto sociosanitario, definendone gli obiettivi e le metodologie di lavoro. Abbiamo voluto descrivere i vari ruoli del medico, dell'infermiere e dello psicologo nell'ambito della norma. Cosa fanno, a cosa servono e che servizi danno sia al cittadino che alla persona malata. Inoltre- sottolinea Belletti- abbiamo voluto approfondire delle tematiche su cui ancora troviamo criticita' e confusione nella pratica sul territorio. Ad esempio, la differenza tra Dat e Pcc (Pianificazione condivisa delle cure), tra cure primarie e palliative, tra sedazione palliativa profonda ed eutanasia. Infine, nell'allegato c'e' un testo su come la legge 219 viene letta dagli occhi dello psicologo". A livello nazionale, secondo Antonio Magi, presidente Omceo Roma, "assistiamo ad una situazione particolare: all'emanazione di molte leggi e di molte riforme, ma manca la capacita' del legislatore di scrivere bene queste leggi. Quando esce una norma, spesso ha gia' perso la motivazione con cui era nata e per applicarla occorrono i decreti attuativi. Le leggi, inoltre, non sono fatte rapidamente e mentre si aspettano i decreti attuativi, cade il governo e cambia la legislatura. Allora chi fara' poi questi decreti attuativi? La magistratura- spiega Magi- che con le sentenze ci dice come si interpreta una legge. Purtroppo pero' i tribunali non la pensano tutti allo stesso modo e abbiamo a volte sentenze contraddittorie con cittadini sempre piu' confusi. Lo vediamo con il problema dei vaccini, le Dat, la responsabilita' professionale. Qui intervengono gli ordini professionali- puntualizza il medico- che a tutela dei diritti del cittadino fragile, perche' malato, possono lavorare insieme e colmare questo vuoto. Spiegare una legge significa emanare delle linee guida- afferma il presidente Omceo Roma- con la legge 3/2018 gli ordini professionali sono organi sussidiari dello Stato, che possono fare delle linee guida. In questo modo, potremmo anche indicare alla Magistratura una linea di confronto. Se poi gli ordini professionali in maniera condivisa, come sulle Dat, elaborano insieme una linea guida e' ancora meglio". Nella legge 219 c'e' il consenso informato: "Bisogna far capire che il cittadino puo' cambiare idea continuamente- continua Magi- spero che questo lavoro sia solo un inizio, che dia un ruolo agli ordini professionali chiamati ad aprire le loro porte ai cittadini. Metteremo sul sito web dell'Omceo Roma il documento". Anche la presidente dell'Ordine professioni infermieristiche di Roma, Ausilia Pulimeno, punta l'attenzione sulla necessita' di pensare e lavorare insieme. "L'obiettivo e' comune ed e' presente in tutti i contesti dove si evince il bisogno di salute. Ogni figura professionale puo' fare molto, esplicitando le sue competenze in un ambito di cooperazione forte. Noi infermieri siamo in prima linea e abbiamo approfondito in questo lavoro le responsabilita' infermieristiche- fa sapere la presidente- essendo vicini alla persona h24, ma anche alle famiglie. Le nostre competenze mirano al rispetto della dignita' e all'autonomia della persona. La legge 219- conclude- ha dato su questi punti una risposta e sta a noi declinare le professionalita', i modelli organizzativi e assistenziali". (Wel/ Dire) 08:03 09-04-19 NNNN
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