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venerdì 16 agosto 2019

Sanita': partorisce figlio nonostante trombosi a gamba

VENERDÌ 16 AGOSTO 2019 12.19.51 

Sanita': partorisce figlio nonostante trombosi a gamba 

ZCZC1640/SX4 OPG49632_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Sanita': partorisce figlio nonostante trombosi a gamba Donna a personale ospedale di Perugia, vi porto sempre in cuore (ANSA) - PERUGIA, 16 AGO - Ha dato alla luce all'ospedale di Perugia il figlio, Lorenzo (tre chili e 700 grammi), nonostante fosse stata colpita da una trombosi a una gamba, Cristina, 29 anni, che ha voluto ringraziare il personale del Santa Maria della Misericordia. "Portero' i sanitari sempre nel cuore" ha detto all'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera. La donna aveva gia' dovuto subire un delicatissimo intervento chirurgico alla testa, eseguito il 7 marzo dal dottor Mohammed Hammam. La gravidanza e' comunque proceduta regolarmente finche' non le e' stata diagnosticata la trombosi per la quale si e' sottoposta a una terapia con eparina. "I medici di Perugia - ha sottolineato Cristina - si sono presi cura di me prima, quando mi e' stato diagnosticato un aneurisma cerebrale con alto rischio di emorragia, e poi, quando gia' contavo i giorni per la nascita di Lorenzo, una trombosi ad una gamba ha cambiato il quadro clinico e costretto il ginecologo ad optare per un parto indotto". "La situazione si era presentata subito in tutta la sua gravita' nei primi mesi di gravidanza - ha detto il dottor Giorgio Epicoco, direttore della ginecologia del Santa Maria della Misericordia - e costituimmo un gruppo multidisciplinare con ostetrici, neurochirurgo, radiologo interventista, anestesista e responsabile della radioprotezione per decidere la soluzione migliore. Si opto' quindi per un'embolizzazione endovascolare sotto guida radiologica. Poi la trombosi e tenuto conto del grave rischio emorragico, abbiamo dovuto programmare travaglio e parto visto che l'eparina deve essere sospesa almeno per 24 ore". Martedi' 13 agosto e' cosi' nato Lorenzo. "La gioia di stringere al petto il mio bambino, di colpo ha cancellato sofferenze e sconforto - si e' commossa Cristina sempre con l'ufficio stampa dell'ospedale -, in un attimo ho realizzato di essere la donna piu' felice al mondo. Ora dico grazie di cuore a Lucrezia Petretta, l'ostetrica che ha avuto una pazienza infinita e mi ha dato un supporto psicologico straordinario. Dico grazie al dottor Hammam che e' arrivato poco ore dopo il parto e mi ha fatto piangere di commozione quando ha preso Lorenzo tra le braccia. E poi il dottor Epicoco, paziente alla massima potenza, sempre capace di trasmettere fiducia. Ecco, quello che piu' ha colpito me e il mio compagno Michele e' stata la grande umanita' dei medici e del personale infermieristico. Professionisti e al tempo stesso persone con la 'P' maiuscola. Il nome da dare al nostro bambino lo avevamo deciso da tempo, ma quando mi hanno ricordato che e' anche uno dei santi patroni di Perugia, ne siamo stati felici. Porteremo tutti e per sempre nel nostro cuore". La struttura di ostetricia e ginecologia dell'Azienda Ospedaliera negli anni si e' fatta carico di complesse gravidanze, anche di donne provenienti da altri ospedali di fuori regione. "Le situazioni complesse come quella di Cristina - ha sottolineato ancora Epicoco - si gestiscono con team preparati, nel rispetto dei protocolli assistenziali, in piena sicurezza per le pazienti. La gestante in sala parto e' stata assistita solo da ostetriche, ma con la supervisione dei medici, pronti ad intervenire in caso di necessita'". (ANSA). COM/AM 16-AGO-19 12:19 NNNN

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