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lunedì 2 settembre 2019

Dormire da 6 a 9 ore a notte riduce il rischio di infarto

LUNEDÌ 02 SETTEMBRE 2019 14.17.08


Dormire da 6 a 9 ore a notte riduce il rischio di infarto

ZCZC3237/SX4 XSP22636_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Dormire da 6 a 9 ore a notte riduce il rischio di infarto (EMBARGO ALLE 20.00) Anche se e' alto (EMBARGO ALLE 20.00) (ANSA) - ROMA, 02 SET - Dormire troppo o troppo poco aumenta il rischio di infarto anche in assenza di altri fattori di rischio noti (come fumo, obesita', sedentarieta' etc). E non solo, il corretto apporto di sonno (almeno sei, ma non piu' di nove ore a notte) puo' addirittura controbilanciare un elevato rischio di attacco cardiaco legato a predisposizione familiare. Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of American College of Cardiology, che conferma l'importanza del sonno in particolare per la salute cardiovascolare. Lo studio e' stato condotto presso la University of Colorado a Boulder coinvolgendo quasi mezzo milione di persone. Gli esperti hanno esaminato le abitudini al sonno del campione, il cui stato di salute e' stato monitorato nell'arco di sette anni. E' emerso che coloro che dormivano in media meno di sei ore a notte avevano un rischio di infarto del 20% maggiore rispetto a chi dormiva dalle 6 alle 9 ore a notte; e che chi tende a dormire per oltre 9 ore ogni notte ha un rischio cuore del 34% maggiore. Quando poi gli epidemiologi hanno studiato solo coloro ad elevato rischio di infarto per motivi familiari e' emerso che dormire dalle 6 alle 9 ore per notte riduce il rischio di questi individui del 18%. Significa che chi e' a rischio di cuore per predisposizione familiare puo' tenere sotto controllo il problema oltre che facendo sport e con una alimentazione sana, anche dormendo il giusto numero di ore per notte. Gli scienziati hanno anche indagato la questione dal punto di vista genetico, vedendo che chi e' geneticamente predisposto a dormire meno e' anche piu' a rischio di infarto. Gli esperti hanno visto che esistono 27 regioni del genoma che predispongono a dormire poco e suggeriscono che queste sono anche interessate nel rischio cuore, anche se con meccanismi ignoti. "Questo studio fornisce la prova piu' solida finora disponibile che la durata del sonno sia un fattore chiave per la salute del cuore e mostrano che questa 'regola' vale per tutti", ha concluso Celine Vetter, uno dei coordinatori del lavoro. Y27-DR 02-SET-19 14:16 NNNN 

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