MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 12.54.03
USA: DISAGIO AL PENTAGONO PER RUOLO MILITARI NEL SEDARE PROTESTE =
ADN0658 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: DISAGIO AL PENTAGONO PER RUOLO MILITARI NEL SEDARE PROTESTE = per fonti Politico preoccupazione per azione Trump, 'le città americane non sono campi battaglia' Washington, 3 giu. (Adnkronos) - Al Pentagono alcuni ufficiali sono sempre più a disagio con il ruolo più prominente che Donald Trump sta affidando ai militari nel sedare le proteste violente esplose negli Stati Uniti dopo l'omicidio di George Floyd. E' quanto scrive Politico citando fonti del dipartimento della Difesa che sottolineano come i vertici militari considerano un negativo coinvolgimento dei militari nella politica la tendenza del presidente di ricorrere ai militari per questioni interne, dalla sicurezza dei confini alle operazioni di polizia. "La decisione di usare forze militari attive per il controllo delle proteste negli Stati Uniti deve essere presa solo come ultima risorsa - spiega Mick Mulroy, ex vice assistente segretario alla Difesa dell'amministrazione Trump - le unità dell'Esercito e dei Marine sono addestrate per combattere i nemici della nostra nazione, non i concittadini americani. Le città americane non sono campi di battaglia". Il riferimento polemico di Mulroy è alle parole che, secondo quanto rivelato, avrebbe pronunciato Mark Esper, guida politica del Pentagono, definendo appunto le città dove sono in corso le proteste "campi di battaglia". (segue) (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-20 12:53 NNNN
USA: DISAGIO AL PENTAGONO PER RUOLO MILITARI NEL SEDARE PROTESTE =
ADN0658 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: DISAGIO AL PENTAGONO PER RUOLO MILITARI NEL SEDARE PROTESTE = per fonti Politico preoccupazione per azione Trump, 'le città americane non sono campi battaglia' Washington, 3 giu. (Adnkronos) - Al Pentagono alcuni ufficiali sono sempre più a disagio con il ruolo più prominente che Donald Trump sta affidando ai militari nel sedare le proteste violente esplose negli Stati Uniti dopo l'omicidio di George Floyd. E' quanto scrive Politico citando fonti del dipartimento della Difesa che sottolineano come i vertici militari considerano un negativo coinvolgimento dei militari nella politica la tendenza del presidente di ricorrere ai militari per questioni interne, dalla sicurezza dei confini alle operazioni di polizia. "La decisione di usare forze militari attive per il controllo delle proteste negli Stati Uniti deve essere presa solo come ultima risorsa - spiega Mick Mulroy, ex vice assistente segretario alla Difesa dell'amministrazione Trump - le unità dell'Esercito e dei Marine sono addestrate per combattere i nemici della nostra nazione, non i concittadini americani. Le città americane non sono campi di battaglia". Il riferimento polemico di Mulroy è alle parole che, secondo quanto rivelato, avrebbe pronunciato Mark Esper, guida politica del Pentagono, definendo appunto le città dove sono in corso le proteste "campi di battaglia". (segue) (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-GIU-20 12:53 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento