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sabato 1 agosto 2020

Strage Bologna: D'Elia,vittime si onorano con ricerca verita' =

SABATO 01 AGOSTO 2020 17.22.46

Strage Bologna: D'Elia,vittime si onorano con ricerca verita' =

(AGI) - Bologna, 1 ago. - "Le vittime della strage di Bologna vanno onorate innanzitutto del dovere piu' sacro che va reso loro, quello della ricerca della verita'. Continuare a dare in pasto all'opinione pubblica colpevoli per convenzione, di comodo o di copertura, sarebbe la violazione piu' grave dei loro diritti, un alto tradimento della loro memoria": lo dichiara in una nota Sergio D'Elia , segretario di "Nessuno Tocchi Caino", alla vigilia della celebrazione del 40^ anniversario della strage alla stazione el 2 agosto 80 che causo' 85 morti e 200 feriti. Per D'Elia, la teoria di stragi di stato nel nostro Paese non si e' certo fermata alla stazione di Bologna. "Potrebbe essere "di stato" anche quella di Bologna - spiega in una nota il segretario di "Nessuno Tocchi Caino - nel doppio o alternativo senso di una strage che lo Stato, potendolo fare, non avrebbe impedito avvenisse o di una strage che, una volta avvenuta, lo stato avrebbe coperto da una spessa e impenetrabile coltre di omerta'". (AGI)Ari (Segue) 011722 AGO 20 NNNN SABATO 01 AGOSTO 2020 17.22.46

Strage Bologna: D'Elia,vittime si onorano con ricerca verita' (2)=

(AGI)- Bologna. 1 ago. - La "verita' processuale" sulla strage di Bologna si specchia, per D'Elia, "nel 'segreto di stato' che per oltre 40 anni e' stato imposto e sull'occultamento di possibili e piu' probabili verita' alternative, indicibili e inconfessabili per la loro gravita'. Non per libera convinzione ma per comune convenzione- spiega ancora nella nota - non per un fondato giudizio ma per un diffuso pregiudizio, la strage doveva essere "fascista". Si tratta della stessa convenzione che per decenni ha portato l'arco costituzionale a escludere il Movimento Sociale Italiano dalla vita democratica e a negargli la dignita' di forza politica del nostro Paese. "Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, che per storia e loro stessa natura "fascisti" non sono mai stati - scrive ancora il segretario di "Nessuno Tocchi Caino" - erano le vittime predestinate di questo luogo comune dominante: stragismo uguale fascismo. Aggiungo che, non per conoscenza diretta dei fatti e degli atti processuali, ma per conoscenza diretta del vissuto dei loro ultimi 30 anni, ho maturato da tempo il libero convincimento, l'assoluta convinzione della loro innocenza. Quando sono usciti dopo due decenni di pena espiata, come Nessuno tocchi Caino abbiamo decisi di accoglierli, perche' doppiamente innocenti, non solo diversi dal tempo del delitto, ma anche estranei al piu' grave dei delitti. Sono testimone del fatto che Marco Pannella diceva che avrebbe affidato loro l'educazione dei suoi figli. Per loro, militanti "fascisti", era nato un comitato composto per lo piu' da "antifascisti" militanti che si chiamava "E se fossero innocenti?". Dopo vent'anni - conclude D'Elia - non credo vi sia un solo promotore di quel comitato "di sinistra", un solo rappresentante delle istituzioni di questo Paese che, in scienza o coscienza, non abbia superato la cautela del dubitativo e dell'interrogativo posti all'origine e alla fine del nome di quel comitato". (AGI)Ari 011722 AGO 20 NNNN 

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