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giovedì 19 novembre 2020

Francia: nuova legge per divieto di filmare polizia, e' polemica =

 


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2020 13.09.45

Francia: nuova legge per divieto di filmare polizia, e' polemica =

(AGI/AFP) - Parigi, 19 nov. - Non solo e' all'esame un disegno di legge che vorrebbe vietare di filmare gli agenti di polizia in servizio - scatenando le ire dei gruppi per la liberta' di stampa - ma il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, ha anche dichiarato che i giornalisti che volessero seguire le manifestazioni dovrebbero allertare le autorita' in anticipo. Questo per "evitare confusione" se la polizia fosse costretta ad agire contro manifestanti indisciplinati. Per i sindacati dei giornalisti il provvedimento potrebbe dare alla polizia il via libera per impedire ai cronisti di svolgere il proprio lavoro e di documentare potenziali abusi da parte delle forze dell'ordine. Le dichiarazioni di Darmanin sono arrivate il giorno dopo che un giornalista di France Television era stato arrestato - martedi' - mentre seguiva una protesta contro la nuova legge sulla sicurezza fuori dal Parlamento di Parigi, che vorrebbe limitare la pubblicazione di foto o video dei volti degli agenti di polizia in servizio. Il giornalista e' stato trattenuto nella notte e rilasciato solo oggi a mezzogiorno. Alcuni suoi colleghi hanno anche dichiarato che gli era stato impedito di filmare gli arresti mentre la polizia interrompeva la manifestazione. La nuova legge punirebbe la pubblicazione di immagini di agenti di polizia con l'intento di danneggiare la loro "integrita' fisica o psicologica". In molti casi il volto di un agente dovra' essere offuscato. (AGI)Bra (Segue) 191308 NOV 20 NNNN

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Francia: nuova legge per divieto di filmare polizia, e' polemica (2)=

(AGI) - Roma, 19 nov. - La polizia francese e' stata sotto i riflettori negli ultimi anni per presunta brutalita' contro manifestanti e sospetti criminali, in particolare quelli appartenenti a minoranze arabe o nere. Una serie di incidenti ripresi in video e diffusi sui social media hanno innescato proteste e numerose manifestazioni per la riforma della polizia. La polizia, da parte sua, sostiene di rischiare una grave minaccia personale negli ultimi anni, con decine di agenti feriti negli scontri con manifestanti violenti. Darmanin, convinto difensore del controverso disegno di legge sulla "sicurezza pubblica", ha affermato che i giornalisti dovrebbero dichiararsi alle autorita' "per essere protetti dalla polizia e fare il loro lavoro di giornalisti durante le proteste". Ha poi chiarito in un tweet che "non si tratta di un obbligo", ma i sindacati hanno comunque espresso il timore che la sua dichiarazione possa inviare un messaggio sbagliato alla polizia che e' alla ricerca di scuse per interferire nel loro lavoro di denuncia. I sostenitori della stampa libera stanno programmando per sabato manifestazioni a Parigi e altrove in Francia. Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite ha avvertito che il disegno di legge sulla sicurezza, se approvato, "potrebbe scoraggiare, persino punire coloro che potrebbero fornire elementi di potenziali violazioni dei diritti umani da parte delle forze dell'ordine, e fornire una sorta di immunita'". Il delegato francese per i diritti umani ha a sua volta avvertito dei "rischi considerevoli" della nuova legge. "La pubblicazione di immagini riguardanti gli interventi di polizia e' legittima e necessaria per il funzionamento di una democrazia", ha affermato. (AGI)Bra 191308 NOV 20 NNNN

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