GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2020 11.09.43
Uranio: Leggiero, ufficiale ruolo d'onore e caporali dimenticati =
(AGI) - Roma, 19 nov. - "Sembra una battuta del grande Toto' ma purtroppo non e' cosi'; e' dannatamente vero! La pericolosita' dell'uranio impoverito e' riconosciuta solo per qualche Ufficiale o per membri del Comitato di verifica. Come dire: da un certo grado in su tutto riconosciuto, da Maresciallo in giu' puoi anche morire ed essere dimenticato. Ci rifiutiamo di credere in questo principio ed invece vogliamo credere che di quanto accaduto non siano stati informati ne' il Capo di Stato Maggiore della Difesa ne' il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito". Lo afferma in una nota Domenico Leggiero, responsabile comparto Difesa dell'Osservatorio permanente e centro studi per il personale delle forze armate, forze di polizia e societa' civile. "L'interrogazione presentata qualche giorno fa dall'On. Lorenzo Fioramonti - spiega - tende a scoprire le malefatte del passato e conoscere i motivi per i quali ad un unico ufficiale in tutta Italia e' stato riconosciuto lo status di vittima del dovere per una patologia (per sua fortuna non tumorale) collegabile all'uranio impoverito e con esso anche risarcimenti ed indennizzi che, probabilmente, neanche gli sarebbero spettati. Che l'Ufficiale in questione potesse essere affetto da patologia di protagonismo estremo lo avevamo immaginato quando, in un post pubblico, afferma di essersi trovato in volo con un velivolo dell'Esercito esattamente sulla verticale dell'attentato al Giudice Borsellino durante una missione di cui non vi e' traccia nei registri di volo dell'Esercito Italiano; ma che possa avere ottenuto risarcimenti ed indennizzi senza avere assolutamente riscontro nell'attivita' lavorativa svolta e senza essere affetto (per sua fortuna) da nessuna patologia attualmente collegata all'esposizione ad uranio impoverito e' una offesa insopportabile per i famigliari delle 384 vittime e dei 7900 malati. Considerate le bugie profuse - prosegue Leggiero -, l'ufficiale in questione avra' avuto certamente appoggi o complicita' di altissimo livello (vedi anche la stretta collaborazione con l'ex Ministro della Difesa e la creazione di una Fondazione sulla quale tocchera' alla Magistratura fare luce), con altrettanta certezza aspettiamo un intervento deciso dell'attuale Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Gen. Farina noto per la sua correttezza e rispetto per ogni singolo uomo/donna alle sue dipendenze siano essi Generali o soldati semplici. Dall'esame della vicenda prende sempre piu' consistenza la possibilita' che l'Ufficiale, facendo leva sulla buona fede dei vari enti che lo hanno valutato, oltre all'appoggio di complici all'interno dell'amministrazione, abbia esibito come documento ufficiale il suo libretto personale di volo che, come gli addetti ai lavori sanno, la compilazione e devoluta al titolare. Quanto riportato sul libretto pero', sembra non trovare riscontro nei registri ufficiali di volo dello Stato Maggiore dell'Esercito. In quanto poi a presunte missioni con velivoli esteri - osserva ancora Leggiero -, semmai veritieri, sarebbero stati solo da passeggero quindi senza alcuna partecipazione attiva e nessun compito in missioni operative. Nel rispetto dei malati e dei famigliari dei deceduti ci auguriamo un intervento chiarificatore dei vertici militari e del Ministro della Difesa affinche' al danno meramente economico apportato alla collettivita' (comunque si parla di milioni di euro) venga resa giustizia ai tanti deceduti che veramente sono rimasti vittime dell'esposizione all'uranio impoverito ed ancora lottano nei Tribunali d'Italia per avere giustizia". (AGI)Com/Alf 191109 NOV 20 NNNN
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