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**SCUOLA: PNEUMOLOGO PELAIA, 'APRIRE FINESTRE CON BUON SENSO O RISCHIO BRONCOPOLMONITI DA FREDDO'** =
ADN1707 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **SCUOLA: PNEUMOLOGO PELAIA, 'APRIRE FINESTRE CON BUON SENSO O RISCHIO BRONCOPOLMONITI DA FREDDO'** = 'In assenza di sistemi areazione si evitino eccessi, pericolo per immunodepressi' Roma, 19 nov. (Adnkronos) - "E' indubbio il vantaggio che l'areazione ha rispetto al contrasto della diffusione del sars covid 2. Ma il freddo espone al rischio di patologie dell'apparato respiratorio. Pericolo per tutti, anche le persone sane, sono le broncopolmoniti. E nel caso di soggetti asmatici caratterizzati da iperreattività bronchiale e quasi sempre bambini o adolescenti, le correnti improvvise d'aria fredda possono sicuramente sensibilizzare le vie aeree a reazioni abnormi in senso bronchio costrittore". Lo dice all'Adnkronos Mino Pelaia, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio all'università Magna Grecia di Catanzaro a proposito della necessità di ventilazione delle aule scolastiche come strumento di contrasto alla pandemia, gestita in assenza di impianti di areazione delle scuole attraverso l'apertura delle finestre. "La refrigerazione e soprattutto le improvvise e ampie variazioni di temperatura in un ambiente chiuso e riscaldato, in seguito ad una eccessiva penetrazione di aria fredda ad esempio per apertura delle finestre - spiega lo specialista - possono favorire in una popolazione normale infezioni di tipo virale e sottoporre le vie aeree dell'individuo a stress d'aria fredda. Il nostro ecosistema è complesso - rimarca - Certo, ottimizzando l'areazione si migliorano le condizioni che possono sfavorire la trasmissione del virus, ma a fronte di questo vantaggio, variando le condizioni ambientali ci si espone sicuramente ai rischi di una possibile eccessiva refrigerazione, con tutti gli inconvenienti che ne conseguono". Da cosa dipende il rischio? "Dall'individuo esposto - risponde Pelaia, anche direttore dell'Unità operativa complessa di pneumologia all'università di Catanzaro - Ciascuno ha il proprio assetto genetico, suscettibilità a fattori ambientali di vario tipo. Ma chiaramente per i soggetti asmatici l'esposizione all'aria fredda rappresenta un pericolo maggiore; ancor superiore negli immunodepressi che sono i più svantaggiati, da una parte esposti allo sviluppo d'infezioni, dall'altra alla diffusione del contagio di una infezione presente in comunità". (segue) (Rol/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 19-NOV-20 17:59 NNNN
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**SCUOLA: PNEUMOLOGO PELAIA, 'APRIRE FINESTRE CON BUON SENSO O RISCHIO BRONCOPOLMONITI DA FREDDO'** (2) =
ADN1708 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **SCUOLA: PNEUMOLOGO PELAIA, 'APRIRE FINESTRE CON BUON SENSO O RISCHIO BRONCOPOLMONITI DA FREDDO'** (2) = (Adnkronos) - "In assenza di sistemi di areazione negli istituti scolastici la migliore regola è il buon senso. Bisogna evitare gli eccessi -aggiunge Pelaia- occorre sicuramente ventilare stanze ed ambienti interni. Ma se per attuare questa opportuna misura di areazione si espone l'organismo a temperature sotto zero si rischiano altri svantaggi". Come definire il giusto equilibrio nell'apertura delle finestre per contrastare il virus? "Quasi impossibile definire i tempi di apertura. Ma andrebbe evitato evitare di spalancare le finestre che stanno in prossimità dei banchi, dovrebbe essere predisposta l'apertura nei corridoi, lasciando le porte delle classi aperte in modo da far circolare l'aria". (di Roberta Lanzara) (Rol/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 19-NOV-20 17:59 NNNN
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