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giovedì 5 agosto 2021

Ciardi (Polizia postale): cyber-attacchi cresciuti del 400% nel 2021

 

GIOVEDÌ 05 AGOSTO 2021 06.22.41


Ciardi (Polizia postale): cyber-attacchi cresciuti del 400% nel 2021

Ciardi (Polizia postale): cyber-attacchi cresciuti del 400% nel 2021 Ciardi (Polizia postale): cyber-attacchi cresciuti del 400% nel 2021 Al Corriere: "Pagare un riscatto non è la soluzione" Roma, 5 ago. (askanews) - "Il rischio zero non esiste. Ma un Paese moderno deve dotarsi di tutte le misure per contrastare gli attacchi informatici sapendo che gli hacker possono essere un passo avanti. È come un orizzonte che si allontana, ma non dobbiamo smettere mai di tallonarlo". Nunzia Ciardi, direttrice della Polizia postale sta gestendo la crisi causata dall'attacco subito dalla Regione Lazio con ransomware che ha paralizzato l'attività di un ente che detiene i dati ? sanitari e non ? di almeno sei milioni di italiani. "I soli attacchi rilevati di tipo ransomware verso sistemi informatici nazionali hanno segnato nell'anno in corso un aumento del 400%", ha avvertito in un'intervista al Corriere della Sera. "I numeri sono eloquenti: 36 quelli rilevati nel 2020, ben 186 invece nel 2021. Ma c'è di più: nel 2020 il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) ha diramato 83.416 alert di sicurezza, nel 2021 sono già più di 66 mila, nel primo caso 24 mila riferibili proprio a campagne di ransomware, che però quest'anno sono già 14 mila". "Nel 2021 insomma il trend è ancor più in crescita rispetto al +240% fra 2019 e 2020, confermato dal +78% di persone deferite all'autorità giudiziaria", ha insistito Ciardi. Secondo la direttrice della Polizia postale, "pagare il riscatto non è assolutamente la soluzione": "oltre ad alimentare un mercato criminale, rendendo questa tipologia di attacchi remunerativa, c'e il rischio di rimanere prigionieri di una spirale sempre più aggressiva che porta a successive richieste di denaro", ha commentato. "Inoltre, vista le capacità di penetrazione acquisite dai gruppi criminali che diffondono ransomware, non si può escludere di essere ceduti ad altri gruppi criminali, che sfruttano le vulnerabilità per poter magari ripetere, a distanza di mesi, la stessa tipologia di attacco informatico", ha sottolineato ancora Ciardi. Coa 20210805T062235Z

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