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sabato 15 gennaio 2022

Clima: a rischio 30-50% infrastrutture artiche =

 

MARTEDÌ 11 GENNAIO 2022 15.18.03

Clima: a rischio 30-50% infrastrutture artiche =

Clima: a rischio 30-50% infrastrutture artiche = (AGI) - Roma, 11 gen. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 17.00) Circa il 30-50 per cento delle infrastrutture nell'Artico potrebbe essere ad alto rischio di danni a causa dello scongelamento del permafrost dovuto ai cambiamenti climatici antropogenici. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment, condotto dagli scienziati dell'Universita' di Oulu, in Finlandia, che hanno esaminato i cambiamenti fisici, biogeochimici ed ecosistemici legati al disgelo del permafrost e alcuni degli impatti ad esso attribuibili. Le regioni caratterizzate dalla presenza di permafrost artico, spiegano gli autori, immagazzinano quasi 1.700 miliardi di tonnellate di carbonio, e il riscaldamento antropogenico minaccia di rilasciare una quantita' ancora sconosciuta di questa sostanza nell'atmosfera, influenzando il clima con una serie di processi potenzialmente dannosi per la salute dell'uomo e dell'ambiente. Il disgelo del permafrost costituisce inoltre una notevole minaccia per l'integrita' delle infrastrutture polari e di alta quota. Il team, guidato da Jan Hjort, ha scoperto che circa il 69 per cento delle infrastrutture residenziali, industriali e di trasporto si trova in aree ad alto potenziale di disgelo. Di conseguenza, osservano i ricercatori, i costi per il risanamento delle infrastrutture potrebbero richiedere decine di miliardi di dollari di investimenti entro la seconda meta' del secolo. Ad esempio, gli esperti hanno calcolato che il costo totale del supporto e della manutenzione delle infrastrutture stradali a causa del degrado del permafrost dal 2020 al 2050 potrebbe ammontare a circa 7 miliardi di dollari per la rete esistente. Per mitigare questi effetti, osservano gli autori, si potrebbero implementare diversi approcci, ma sara' necessaria una migliore comprensione dei rischi in modo da pianificare e ottimizzare le risorse adeguate. In un lavoro correlato, un team guidato da Sharon Smith, dell'Universita' di Ottawa, ha valutato che l'aumento della temperatura del permafrost varia spazialmente a causa delle interazioni tra clima, vegetazione, manto nevoso, spessore dello strato organico e contenuto di ghiaccio al suolo. Secondo i risultati del gruppo di ricerca, nel permafrost caratterizzato da temperature vicine a 0 C, i tassi di riscaldamento sono in genere inferiori a 0,3 C per decennio. Nelle regioni piu' fredde, invece, caratterizzate da condizioni atmosferiche inferiori a -2 C, il riscaldamento medio puo' raggiungere anche un grado per decennio. Per ridurre il livello di incertezza sullo stato termico del permafrost, sottolineano gli scienziati, sara' fondamentale comprendere le interazioni a lungo termine tra il permafrost e l'ambiente circostante. (AGI)Sci/Pgi 111517 GEN 22 NNNN

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