SABATO 04 MARZO 2023 14.22.15
SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO
DIR0772 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO NEL NOSTRO PAESE CAUSA OGGI PIÙ DI 500 DECESSI ALL'ANNO (DIRE) Roma, 4 mar. - Potenziare e rendere i servizi di prevenzione vaccinale e gli screening più accessibili; avviare campagne informative e di sensibilizzazione rivolte all'intera popolazione; promuovere programmi di prevenzione primaria e secondaria dei tumori in modo da garantire a tutti l'accesso in sicurezza alle opportunità offerte dal servizio sanitario nazionale; monitorare i livelli di copertura vaccinale e screening attraverso nuovi strumenti digitali. Questi sono i principali punti del manifesto per l'eliminazione dei tumori correlati all'infezione da Papillomavirus (Hpv). Perché i dati dell'Associazione italiana registri tumori (Airtum) parlano chiaro: si stimano in Italia 2.700 nuovi casi di tumore del collo dell'utero o cervice uterina, dato in aumento dopo la momentanea sospensione dello screening durante la pandemia e causa oggi in Italia più di 500 decessi all'anno. La vaccinazione e la diagnosi precoce attraverso lo screening organizzato sono i principali strumenti per favorire la riduzione dell'incidenza e della mortalità per tumori Hpvcorrelati. Lo hanno ribadito i massimi esperti, insieme alle associazioni di pazienti e istituzioni politiche all'evento 'Papillomavirus. Lotta ai tumori. Per una cultura della prevenzione', organizzato presso la Scuola Grande San Marco, a Venezia, da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Msd, nella giornata per la sensibilizzazione contro l'Hpv.(SEGUE) (Fde/Dire) 14:21 04-03-23 NNNN
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SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO -2-
DIR0773 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO -2- (DIRE) Roma, 4 mar. - "L'Hpv non è un'infezione che colpisce esclusivamente la SALUTE della donna- ha affermato l'assessore alla Sanità e Politiche Sociali del Veneto, Manuela Lanzarin- ma riguarda anche la SALUTE dell'uomo ed è la più diffusa infezione trasmissibile per via sessuale. Nel Veneto esistono efficaci strumenti di prevenzione che possono aiutarci a debellare la malattia. Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dato vita a percorsi di vaccinazioni mirate per fasce d'età, dedicati non solo alle donne, che hanno visto una massiccia adesione. Anche il Veneto partecipa alla giornata dedicata alla consapevolezza dell'infezione da Papillomavirus Umano (Hpv), un'occasione per conoscere quest'infezione e gli strumenti di prevenzione a disposizione dei cittadini veneti". L'assessore Lanzarin ha inoltre aggiunto il dato di un risultato importante: circa il 70% della popolazione degli adolescenti è vaccinata contro il Papillomavirus, con punte del 77% per quanto riguarda le femmine e del 72% per quanto riguarda i maschi. "Ma- ha sottolineato- serve investire di più per aumentare i livelli di aderenza da parte dei ragazzi". In Veneto dal 2019 il vaccino Hpv è offerto attivamente a donne con lesione cervicale precancerosa di grado CIN2+ e nel 2020 è stata approvata la Procedura Operativa regionale 'Vaccinazione anti-HPV per le donne trattate per lesioni cervicali HPV correlate di grado elevato', che definisce le modalità di quest'offerta vaccinale. La diagnosi precoce e la vaccinazione sono indispensabili per ridurre l'incidenza di infezioni da HPV e dei tumori correlati. "In Italia- ha informato il direttore generale della prevenzione sanitaria presso il ministero della SALUTE, Gianni Rezza- il cancro della cervice uterina rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e causa ogni anno circa 500 decessi. La vaccinazione per il Papillomavirus e la diagnosi precoce attraverso lo screening organizzato sono i principali strumenti per favorire la riduzione dell'incidenza e della mortalità per questa neoplasia".(SEGUE) (Fde/Dire) 14:21 04-03-23 NNNN
SABATO 04 MARZO 2023 14.22.15
SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO -3-
DIR0774 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SALUTE. AIRTUM: IN ITALIA 2.700 NUOVI CASI DI TUMORE DEL COLLO DELL'UTERO -3- (DIRE) Roma, 4 mar. - "Il Piano nazionale della prevenzione 2020-25 e il recente Piano oncologico nazionale 2023-27, in accordo con lo Europe's Beating Cancer Plan e con le nuove raccomandazioni sui programmi di screening oncologico del Consiglio europeo- ha sottolineato- hanno tra gli obiettivi principali rafforzare gli interventi per aumentare le coperture vaccinali e sostenere i programmi organizzati di screening, penalizzati durante la pandemia da Covid-19, garantendo una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico e ponendo l'attenzione sulla riduzione o eliminazione delle disuguaglianze nell'accesso agli interventi di prevenzione e cura". "La disponibilità di un vaccino contro l'Hpv- ha aggiunto la presidente della Società italiana d'igiene (SItI) Roberta Siliquini- è un'opportunità straordinaria, non sufficientemente sfruttata, per combattere il cancro. In Italia, in era pre-pandemica, solo poco più della metà degli aventi diritto risultavano vaccinati, un dato che è drammaticamente sceso durante la pandemia. È necessario ricordare che il papilloma virus è responsabile non solo del cancro della cervice uterina, ma anche di molti altri meno conosciuti ma non per questo meno letali: cancro dell'ano, del pene, della vulva, della vagina, dell'oro-faringe". "La vaccinazione per entrambi i generi, così come lo screening per le donne- ha concluso- vanno offerti attivamente con maggior forza e, forse, con strategie differenti per rafforzare ancora di più i buoni risultati fin qui ottenuti. Dall'introduzione della vaccinazione abbiamo assistito ad una riduzione annuale di circa il 2% di casi di collo dell'utero e una riduzione dell'ospedalizzazione per patologie Hpv correlate di più del 30%". (Fde/Dire) 14:21 04-03-23 NNNN
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