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lunedì 17 aprile 2023

Salute: apparecchi acustici ritardano declino cognitivo =

 

LUNEDÌ 17 APRILE 2023 13.27.49

Salute: apparecchi acustici ritardano declino cognitivo =

Salute: apparecchi acustici ritardano declino cognitivo = (AGI) - Roma, 17 apr. - Gli apparecchi acustici riescono a ritardare il declino cognitivo. Questa la scoperta dei ricercatori dell'Universita' di Shandong (Cina), che hanno svolto uno studio per indagare la relazione fra l'utilizzo di apparecchi acustici e il rischio di demenza associato alla perdita dell'udito. La ricerca e' stata svolta su un campione di 437.704 persone che facevano parte del database della biobanca del Regno Unito. L'eta' media dei partecipanti allo studio al momento del reclutamento era di 56 anni e il tempo medio di follow-up era di 12 anni. Circa tre quarti dei partecipanti (325.882/437.704) non presentavano perdita dell'udito e il restante quarto (111.822) presentava un certo livello di perdita dell'udito. Tra quelli con perdita dell'udito, l'11,7% (13.092/111.822) utilizzava apparecchi acustici. Le informazioni sulla presenza di perdita dell'udito e sull'uso di apparecchi acustici sono state raccolte tramite questionari auto-riportati e le diagnosi di demenza sono state determinate utilizzando i registri ospedalieri e i dati del registro dei decessi. Lo studio, i cui risultati sono pubblicati su The Lancet, ha evidenziato come, rispetto ai partecipanti con udito normale, le persone con ipoacusia che non usavano apparecchi acustici avevano un'incidenza maggiore del 42% di demenza per tutte le cause, mentre non e' stato riscontrato un aumento del rischio nelle persone con ipoacusia che usavano apparecchi acustici. (AGI)Red/Pgi (Segue) 171327 APR 23 NNNN

LUNEDÌ 17 APRILE 2023 13.27.45

Salute: apparecchi acustici ritardano declino cognitivo (2)=

Salute: apparecchi acustici ritardano declino cognitivo (2)= (AGI) - Roma, 17 apr. - "Quasi quattro quinti delle persone che soffrono di ipoacusia non usano apparecchi acustici nel Regno Unito. La perdita dell'udito puo' iniziare all'inizio dei 40 anni e ci sono prove che il declino cognitivo graduale prima di una diagnosi di demenza puo' durare dai 20 ai 25 anni. I nostri risultati evidenziano l'urgente necessita' di introdurre tempestivamente gli apparecchi acustici quando qualcuno inizia a soffrire di problemi di udito. E' necessario uno sforzo di gruppo da parte di tutta la societa', compresa la sensibilizzazione sulla perdita dell'udito e sui potenziali collegamenti con la demenza, l'aumento dell'accessibilita' agli apparecchi acustici e un maggiore supporto per gli operatori di assistenza primaria per lo screening dei problemi di udito, la sensibilizzazione e la fornitura di cure come l'adattamento degli apparecchi acustici", afferma l'autore corrispondente Prof. Dongshan Zhu, Universita' di Shandong (Cina). I ricercatori hanno analizzato come altri fattori, tra cui la solitudine, l'isolamento sociale e i sintomi depressivi, potrebbero influenzare l'associazione tra perdita dell'udito e demenza. L'analisi dello studio suggerisce che meno dell'8% del fattore di rischio di demenza potrebbe essere ridotto migliorando i problemi psicosociali. "I percorsi sottostanti che possono collegare l'uso di apparecchi acustici e la riduzione del rischio di demenza non sono chiari. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire una relazione causale e la presenza di percorsi sottostanti", afferma l'autore dello studio, il dott. Fan Jiang, Universita' di Shandong (Cina). Sebbene, come riconosciuto dagli stessi autori, la ricerca presenti alcune limitazioni sul piano quantistico e sociale, lo studio ha dimostrato come vi sia un'importante correlazione fra l'utilizzo di apparecchi acustici e il rischio di demenza associato alla perdita dell'udito. (AGI)Red/Pgi 171327 APR 23 NNNN

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