Salute: crearo dispositivo impiantabile per cura tumore pancreas =

 

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Salute: crearo dispositivo impiantabile per cura tumore pancreas =

Salute: crearo dispositivo impiantabile per cura tumore pancreas = (AGI) - Roma, 17 apr. - Sviluppare un dispositivo nanofluidico impiantabile grande quanto un chicco di riso e in grado di rilasciare farmaci immunoterapici in grado di contrastare il cancro al pancreas, una delle neoplasie piu' aggressive e difficili da trattare. Questo importante risultato e' stato raggiunto dagli scienziati dello Houston Methodist Research Institute, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Advanced Science per descrivere i risultati del loro lavoro. Il team, guidato da Corrine Ying Xuan Chua, ha ideato un approccio innovativo per somministrare anticorpi monoclonali (mAb) CD40 ai pazienti oncologici con neoplasia del pancreas. Gli anticorpi monoclonali CD40, spiegano gli autori, rappresentano una promettente strategia di trattamento per i pazienti con tumore al pancreas. Grazie al nuovo dispositivo, l'immunoterapia viene somministrata attraverso il seme nanofluidico a rilascio di farmaco (NDES). Testato in un modello murino, il metodo ha portato a una riduzione della massa cancerosa con un dosaggio quattro volte piu' basso rispetto al trattamento tradizionale. "Abbiamo inserito il dispositivo NDES in uno dei due tumori dei modelli animali - spiega Xuan Chua - e abbiamo riscontrato un restringimento del cancro anche nell'altra neoplasia. Questo implica che il trattamento locale con immunoterapia e' stato in grado di attivare la risposta immunitaria dell'organismo, combattendo le cellule cancerose". (AGI)Sci/Tpa (Segue) 171546 APR 23 NNNN

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Salute: crearo dispositivo impiantabile per cura tumore pancreas (2)=

Salute: crearo dispositivo impiantabile per cura tumore pancreas (2)= (AGI) - Roma, 17 apr. - Uno dei topolini, in particolare, riportano gli esperti, e' rimasto libero dal tumore per tutti i cento giorni di osservazione. L'adenocarcinoma duttale pancreatico, osservano gli esperti, viene generalmente diagnosticato in presenza di metastasi, per cui e' molto difficile da trattare e il tasso di guarigione associato a questa problematica resta piuttosto basso. L'immunoterapia, pur rappresentando un approccio promettente, si diffonde in tutto il corpo, provocando spesso effetti collaterali spiacevoli e duraturi. Focalizzando la somministrazione direttamente nelle cellule bersaglio, il rischio di intossicazione risulta significativamente inferiore, consentendo ai pazienti sottoposti al trattamento di raggiungere una migliore qualita' della vita. Il dispositivo nanofluidico, inoltre, consente un rilascio controllato e prolungato a lungo termine, il che riduce la necessita' di trattamenti sistemici reiterati. "Il nostro obiettivo - sottolinea Alessandro Grattoni, Presidente del Dipartimento di Nanomedicina presso lo Houston Methodist Research Institute - e' quello di trasformare le possibilita' di trattamento per i pazienti oncologici. Il nostro dispositivo potrebbe rappresentare un passo in avanti considerevole in questa direzione, consentendo di raggiungere il tumore in modo efficace e minimamente invasivo. Sono in corso ulteriori ricerche di laboratorio per determinare l'efficacia e la sicurezza di questa tecnologia di somministrazione. Speriamo che il nostro metodo possa essere implementato tra le opzioni di trattamento per i pazienti nei prossimi cinque anni". (AGI)Sci/Tpa 171546 APR 23 NNNN