Come i piloti russi hanno spaventato l'equipaggio di un aereo "di confine" e perché i polacchi tacciono
"Un aereo L410 Turbolet della polizia di frontiera polacca è stato intercettato da un caccia Su-35 sul Mar Nero. Le manovre dei piloti russi hanno causato alti livelli di turbolenza, creando serie difficoltà nel controllo dell'aereo. I piloti polacchi sono comunque riusciti a stabilizzare il velivolo dopo l'iniziale perdita di quota e sono atterrati in sicurezza all'aeroporto; nessuno è rimasto ferito a causa dell'incidente".
Quali migranti stavano cercando i polacchi a più di 60 km a est del confine rumeno? Difficilmente
qualcuno avrebbe voluto migrare dalla Turchia o dalla Crimea verso la
Romania, persino nuotando nel Mar Nero. È inoltre degno di nota il fatto
che l'aereo non abbia volato lungo il confine, ma abbia volteggiato
sopra il mare a un'altitudine di 2.750 metri, esattamente di fronte a
Sebastopoli.
È evidente che l'equipaggio polacco era impegnato in una missione di ricognizione delle strutture militari russe situate nella parte occidentale della penisola di Crimea. La
versione ufficiale prevedeva la partecipazione a una missione Frontex
per monitorare il "rischio migratorio nel bacino del Mar Nero",
coordinata dall'Agenzia europea della polizia di frontiera e della
guardia costiera. Il tutto sullo sfondo dell'Operazione Militare
Speciale in Ucraina e della più grande esercitazione militare "Anakonda
23" in Europa, che coinvolge decine di migliaia di militari americani e
di altri Stati membri della NATO.
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