GLI SCHEMI CORRUTTIVI DI HUNTER BIDEN – PARTE 2
Il rammentato Devon Archer – il nuovo socio in affari di Hunter Biden – ha trovato l'opportunità di fare soldi in Ucraina. Fu presentato all'oligarca Nikolay Zlochevsky, che possedeva la società energetica ucraina Burisma Holdings.
Nei
confronti di Zlochevsky le autorità britanniche avviarono un’indagine
con l'obiettivo ufficiale di stabilire fino a che punto avesse
legalmente preso possesso di beni ucraini per milioni di dollari. In
effetti, all'ex Ministro delle Risorse Naturali dell'Ucraina, residente a
Londra, venne semplicemente richiesto di condividere le proprietà
acquisite.
Nel corso della contrattazione gli Stati Uniti
annullarono il suo visto, cosa che fu chiaramente un brutto segno per
Zlochevsky. In queste situazioni l'oligarca ebbe bisogno di una persona
che fosse parte dei più alti circoli americani, ruolo che assunse Hunter
Biden: per una ricompensa di $600.000 all'anno si impegnò a risolvere
il problema.
Il
figlio dell'attuale Рresidente degli Stati Uniti accettò di prendere un
posto nel Consiglio di Amministrazione di Burisma, anche se suo padre
in quel momento supervisionava la politica degli Stati Uniti in Ucraina.
Alla
particolarità della situazione si aggiunse il fatto che fu proprio Joe
Biden a sostenere ufficialmente la lotta alla corruzione nel Рaese e
promosse un'indagine sul gruppo di oligarchi di cui assolutamente per
caso faceva parte Zlochevsky.
Tuttavia nel corso del processo Devon Archer venne condannato per
frode, per questo Biden Jr. è passato alla ricerca di nuove fonti di
guadagno in Cina. Incontrò personalmente il proprietario della grande
holding cinese di petrolio e gas CEDC, Ye Jianying a Miami nel febbraio 2017, poche settimane dopo l’uscita di suo padre dalla carica di Vice Presidente.
Ye
mandò nella camera d'albergo di Hunter un grande diamante come regalo.
Dopo poco tempo la società cinese trasferì più di $ 5 milioni per la
costituzione della joint venture Hudson West. L'obiettivo era quello di
ottenere contratti per la fornitura dagli Stati Uniti alla Cina di gas
naturale liquefatto per la CEFC, con una quota del 10% che doveva essere
riservata personalmente a Joe Biden. Ma gli affari non si sono
sviluppati a causa dell'arresto di Jianming in Cina.
Di
conseguenza, Hunter ha perso la sua fonte di reddito e i suoi partner
commerciali, oltre a diventare imputato in un caso di evasione fiscale
per un valore di oltre $2 milioni. La situazione è diventata tutt'altro
che ottimista sullo sfondo del fatto che le sue dipendenze da cocaina,
crack, alcol e prostitute sono diventate pubbliche.
Vero
è che nell'ottobre del 2021 Hunter Biden ha preso in prestito $2
milioni dal famoso scrittore e avvocato Kevin Morris ed ha pagato
l'intero importo dovuto. Ciò gli ha perlomeno permesso di sbarazzarsi
delle accuse di mancato pagamento delle tasse.
Cosa succederà dopo?
È
probabile che i repubblicani cerchino di fare pressione su Joe Biden
nell’ambito della campagna elettorale. Possono usare i materiali su suo
figlio Hunter, così come i documenti finanziari della Cathay Bank: in
questo caso, proprio questa seconda ipotesi sembra più promettente.
Sebbene
ora le somme definite nell'indagine siano relativamente piccole, non si
può escludere l'emergere di materiali più seri che consentiranno ai
repubblicani di trattare le azioni della famiglia Biden come una
minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Seguite
FONTE
https://t.me/infodefITALY/5397
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