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domenica 20 agosto 2023

Lavoro: Landini, Meloni convochi subito le parti sociali =

 

DOMENICA 20 AGOSTO 2023 09.35.35

Lavoro: Landini, Meloni convochi subito le parti sociali =

Lavoro: Landini, Meloni convochi subito le parti sociali = (AGI) - Roma, 20 ago. - La Cgil e' pronta a inviare una lettera alla premier Giorgia Meloni per chiederle di "convocare le parti sociali e aprire una trattativa vera dopo tanti tavoli finti sul rinnovo dei contratti, la crescita di salari e pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo". Lo dice in un'intervista a La Repubblica il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che si prepara alla manifestazione del 7 ottobre a Roma con piu' di 100 associazioni laiche e cattoliche: "Fa bene la premier a preoccuparsi: la piazza sara' molto piena. E siamo pronti a usare tutti gli strumenti, compreso il referendum, per cancellare le leggi che creano precarieta'". Preludio di sciopero generale in autunno? "Lo decideranno lavoratori, pensionati e giovani che consulteremo a settembre su un documento di proposte precise". Quanto al Cnel, a cui la presidente del Consiglio vuole affidare il compito di approfondire il tema del salario per tentare una proposta condivisa, per Landini "non e' certo il luogo dove scaricare le responsabilita' del governo. E poi non ci risulta alcun atto formale di investitura del Cnel da parte di Palazzo Chigi". Landini insiste: "Le leggi le fa il Parlamento. Le trattative le fanno le parti sociali", "Meloni ci convochi e iniziamo a discutere". In merito al salario minimo, il leader della Cgil spiega: "Non e' la politica che decide il salario, ma i contratti. La politica e quindi la legge possono pero' porre un vincolo e dire che sotto un certo livello non si scende. Questo rafforza la contrattazione, non la indebolisce. E non e' assolutamente vero dire, come fa la premier, che i salari sopra la soglia rischiano di essere tagliati". Sul tavolo della trattativa col governo, Landini pone la questione della cancellazione dei "contratti pirata". E poi "una legge sulla rappresentanza che faccia votare i lavoratori sugli accordi e che dia l'erga omnes ai contratti, riducendo cosi' il loro numero. E fissi un salario minimo orario valido per tutti. Rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo", "concentrare tutte le risorse possibili per detassare gli aumenti dei rinnovi dei contratti nazionali. Senza disperderli in aiuti su tredicesime, straordinari e contratti di secondo livello che non vanno a tutti. Ripristinare le sanzioni per le imprese che non vogliono rinnovare. Cancellare la precarieta', tra voucher, subappalti a cascata e contratti a tempo senza causale. Rinnovare i contratti pubblici". Insomma, per Landini "la manovra sara' il banco di prova di questo governo dopo tante chiacchiere. Le risorse si trovano dove ci sono: evasione ed extraprofitti non solo delle banche. E con una vera riforma fiscale che non e' quella della legge delega. Se si vogliono rilanciare consumi e Pil e definire un nuovo modello di sviluppo, non si puo' prescindere dal sostegno ai salari mangiati dall'inflazione e alla cancellazione della precarieta'", conclude. (AGI)red/Ser 200935 AGO 23 NNNN

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