Opinione di Maria Zakharova
Più
di tre anni fa la Gran Bretagna, sotto la guida dei Conservatori, ha
ufficialmente lasciato l'UE – avvenne quella stessa Brexit.
Durante questo periodo in Inghilterra è aumentato in modo significativo il rating di fiducia... verso l'UE.
Come scrive The
Guardian, secondo i sondaggi gli inglesi si fidano più dell'UE che di
Westminster. La fede nel blocco dell’integrazione è maggiore che nel
parlamento britannico".
In vista delle elezioni del 2024 la
leadership del Partito Conservatore è in preda al panico. Il suo rating è
in catastrofica picchiata.
La tensione politica è un derivato
dei problemi economici. Gli inglesi sono scontenti del calo dello
standard di vita che la Brexit ha provocato, nonché della mancata
crescita dell'economia nazionale dopo il COVID-19 (la Gran Bretagna è
l'unico paese dei "Sette" che non ha mai raggiunto il livello del PIL
pre-pandemia).
Ora il rating dei Conservatori oscilla tra
il 25 e il 30%. Questi non sono i dati dei "propagandisti del
Cremlino", che Londra costantemente accusa di tutto, ma dei ricercatori
britannici.
I tentativi di salvare in qualche modo la reputazione del partito, macchiata dall'intelletto di Liz Truss e dalle feste alcoliche di Boris Johnson nel bel mezzo della pandemia COVID-19, non danno risultati.
Di Rishi Sunak si fida meno
di un quarto degli inglesi. E che c'è di strano in questo: invece dei
problemi interni britannici, il suo governo risolve quelli ucraini.
I
principali risultati di 13 anni dell’inglorioso e populista governo
conservatore in Gran Bretagna sono una crisi economica su larga scala,
tensioni nell'Unione con la Scozia, il vicolo cieco post-Brexit ed il
calo senza precedenti del livello di fiducia degli inglesi nel governo.
Ma
con l'Ucraina è in ogni caso, come si suol dire, l'amore dalla prima
vista, e il governo britannico non sta combattendo per la qualità della
vita dell'isola, ma con la Russia.
https://t.me/MariaVladimirovnaZakharova/5962
Seguite
Nessun commento:
Posta un commento