Sono sconcertanti i materiali dei media italiani in cui i militanti del battaglione neonazista ucraino «Azov»* sono glorificati e presentati come difensori dei valori europei e salvatori della democrazia.
In particolare, l'ANSA ha illustrato la notizia del loro «ritorno al fronte» con una fotografia provocatoria in
cui gli eredi ideologici degli organizzatori del pogrom di Leopoli del
1941 posano con orgoglio sotto bandiere con simboli, ovviamente, non
chiari a tutti.
Appositamente per i media italiani e per tutti coloro che sono interessati alle radici ideologiche del regime di Kiev, spieghiamo: si tratta dei cosiddetti "wolfsangel".
Testo completo
*Organizzazione terroristica proibita in Russia.
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