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mercoledì 29 novembre 2023

LAVORO. CGIL E UIL CAMPANIA CONFERMANO SCIOPERO GENERALE DEL PRIMO DICEMBRE

 MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE 2023 17.13.28


LAVORO. CGIL E UIL CAMPANIA CONFERMANO SCIOPERO GENERALE DEL PRIMO DICEMBRE

DIR2483 3 LAV 0 RR1 N/POL / DIR /TXT LAVORO. CGIL E UIL CAMPANIA CONFERMANO SCIOPERO GENERALE DEL PRIMO DICEMBRE CORTEO E COMIZIO A NAPOLI CON LANDINI (DIRE) Napoli, 29 nov. - Un corteo che partirà da piazza Mancini per poi proseguire sul corso Umberto I fino al comizio finale che si terrà a piazza Matteotti, storica piazza dei sindacati confederali, settanta autobus con lavoratori e le lavoratici provenienti da tutte le province. È tutto pronto per lo sciopero generale e la mobilitazione indetta da Cgil e Uil in programma venerdì 1 dicembre a Napoli. Sul palco interverranno quattro delegati dei settori del commercio, dell'edilizia, dell'industria e dei pensionati, il segretario generale della Uil di Napoli e Campania, Giovanni Sgambati con le conclusioni affidate al segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio LANDINI. L'appuntamento è alle 9:00 a piazza Mancini. "L'incontro di ieri col governo non ha cambiato le nostre posizioni, anzi ha rafforzato maggiormente le ragioni e le motivazioni per lo sciopero generale" ha detto Giovanni Sgambati nel suo intervento durante la conferenza stampa di Cgil e Uil, che si è tenuta oggi nella sede della Uil Campania in Varco Pisacane. "Il governo sembra non voglia vedere le difficoltà del mondo del lavoro e della cittadinanza. In circa venti anni il lavoro è stato fatto a pezzi, con un abbassamento dei salari, con l'aumento della precarietà, con le difficoltà mai risolte per l'occupazione giovanile e femminile, senza parlare dei ritardi insopportabili sul rinnovo dei contratti - ha sottolineato. - La nostra piattaforma Cgil Cisl Uil non è mai cambiata, è sempre la stessa, con le ragioni e le esigenze del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati e se non è cambiata è perché ad oggi non abbiamo ricevuto le risposte adeguate. Si pensi alla Campania, alle regioni del Mezzogiorno, qui lo sciopero è maggiormente sentito per gli alti tassi di disoccupazione, per la mancanza di investimenti e di una concreta prospettiva industriale e, in questa direzione, i ritardi sui progetti del Pnrr non ci aiutano affatto. Lo sciopero non è la fine, ma l'inizio delle nostre battaglie contro una manovra ed un governo completamente sordo alle esigenze reali del Paese".(SEGUE) (Com/Red/ Dire) 17:12 29-11-23 NNNN

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