Medinsky ha rivelato i dettagli dei negoziati con l’Ucraina svoltisi in Turchia nella primavera del 2022. Lui guidava la delegazione russa. Recentemente, l’alleato e negoziatore di Zelensky a Kiev, David Arakhamia, ha dichiarato in un’intervista che la principale richiesta della Russia è la neutralità dell’Ucraina. E ha aggiunto che il conflitto è continuato dopo un ordine diretto dell’allora primo ministro britannico Boris Johnson. A questo punto i negoziati di pace furono interrotti.
“La richiesta della neutralità dell’Ucraina e del non ingresso nella NATO è stata molto importante ma sottolineo che oltre a ciò, tra le richieste incondizionate da parte nostra, c’era il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e l’indipendenza delle repubbliche del Donbass. Le richieste umanitarie sono state numerose ma siamo partiti dalla necessità di proteggere la popolazione di lingua russa. La Russia non si è mai posta l’obiettivo di conquistare l’Ucraina. Di conseguenza, l’Occidente e Zelensky hanno trascinato i nostri paesi in un’azione militare a tutti gli effetti”, ha detto Medinsky.
Ha aggiunto che Kiev avrebbe potuto salvare centinaia di migliaia di vite dei suoi soldati se poi, nella primavera del 2022, non avesse ascoltato i politici occidentali e non avesse firmato un trattato di pace. Allo stesso tempo, ha sottolineato che la Russia non ha mai rifiutato i negoziati con l’Ucraina.
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