Translate

lunedì 20 novembre 2023

Salute: pediatri, guerra ha effetti a lungo termine sui bambini =

 LUNEDÌ 20 NOVEMBRE 2023 13.04.54


Salute: pediatri, guerra ha effetti a lungo termine sui bambini =

Salute: pediatri, guerra ha effetti a lungo termine sui bambini = (AGI) - Roma, 20 nov. - Nella giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che ricorre oggi 20 novembre, il pensiero dei pediatri va ai bambini vittime della guerra, specie quelli dell'ultimo conflitto in ordine di tempo, quello israelo-palestinese. Sono oltre 5mila i bambini innocenti che hanno perso la vita in circa un mese e mezzo di conflitto, da quel 7 ottobre 2023 che ha segnato l'inizio del conflitto tra israeliani e palestinesi, a seguito dell'attacco del gruppo terroristico palestinese di Hamas. "Le ragioni alla base del conflitto israelo-palestinese sono estremamente intricate e lo scopo non e' quello di prendere una posizione politica a favore degli uni o degli altri", spiega la presidente della Societa' Italiana di Pediatria (Sip), Annamaria Staiano. "In questa storia esiste una sola certezza: come in tutte le guerre, il prezzo piu' alto lo pagheranno sempre i bambini. Alcuni lo pagheranno nell'immediato, con la propria vita; altri, piu' a lungo termine, con un futuro segnato dai traumi - continua - e dal ricordo indelebile di violenza e devastazione. Come medici, abbiamo il dovere di sostenere i diritti di tutti gli esseri umani. Come pediatri, abbiamo il dovere di sostenere i diritti di tutti i bambini: sia quelli provenienti dalla Palestina, che da Israele". La Sip si unisce quindi simbolicamente all'appello delle "guerriere della pace", le madri israeliane e palestinesi che, insieme, hanno marciato per dire basta all'uccisione dei propri figli. "Indipendentemente dalle caratteristiche specifiche di una determinata guerra o atto di terrore - specifica Pietro Ferrara, responsabile del Gruppo di Studio per i diritti del bambino della Sip. "Tali situazioni determinano distruzione, dolore e morte che influenzano lo sviluppo psicosociale dei bambini e le loro aspettative sulla vita futura", aggiunge. Ferrara e il suo gruppo di lavoro hanno realizzato una revisione della letteratura scientifica relativa alle conseguenze di guerre e traumi sui bambini. Dalla revisione emerge che un bambino catapultato in una situazione di guerra e violenza perde opportunita': in primis, viene meno la possibilita' dell'istruzione in quanto e' costretto a spostarsi in campi di rifugio trascorrendo diverso tempo in circostanze di miseria e insicurezza, con l'impossibilita' di proseguire un percorso scolastico di istruzione e di crescita personale stabile; viene meno l'opportunita' di creare e mantenere una vita sociale. La situazione e' ancora piu' complessa nei bambini con disabilita', cognitiva o fisica, per cui viene meno la possibilita' di essere gestiti adeguatamente. (AGI)Red/Pgi (Segue) 201304 NOV 23 NNNN
LUNEDÌ 20 NOVEMBRE 2023 13.04.50

Salute: pediatri, guerra ha effetti a lungo termine sui bambini (2)=

Salute: pediatri, guerra ha effetti a lungo termine sui bambini (2)= (AGI) - Roma, 20 nov. - Tra i rischi a breve termine, c'e' il rischio di morire, di ferirsi, di acquisire una disabilita', di ammalarsi, di essere soggetto a tortura, rapimento o violenza sessuale. La sofferenza psicologica che si genera, a lungo termine, puo' perdurare nel PTSD, disordine da stress post-traumatico. Le perdite, l'interruzione della propria vita causano tassi elevati di depressione e ansia nei bambini colpiti dalla guerra. Tra gli eventi traumatici che possono accadere nella vita di un bambino, bisogna menzionare anche la perdita di un genitore, con effetti a breve e lungo termine sullo stato di Salute. Soffrono anche i bambini che la guerra la vedono dalle immagini in tv. Mentre nel passato l'esperienza del trauma ricadeva esclusivamente sul diretto interessato, con l'avvento delle nuove tecnologie comunicative, si ripercuote anche su chi non ne e' interessato in prima persona e assiste passivamente dalla sua "sicura" dimora. E' rilevante l'impatto che immagini e notizie di violenza possono avere su individui cosi' fragili e vulnerabili, che non hanno abilita' ed esperienza utili a gestire informazioni difficili. I bambini hanno difficolta' a verbalizzare le loro emozioni, esprimendole in genere attraverso irrequietezza, agitazione, scoppi di rabbia, paura del buio, problemi di sonno, incubi e paura dell'abbandono. Possono anche riferire sintomi fisici come mal di testa o disturbi gastrointestinali. I bambini - ricordano i pediatri - si affidano ai caregiver per affrontare gli eventi stressanti, hanno bisogno di essere rassicurati e di ricevere spiegazioni plausibili per accogliere eventi spiacevoli e insoliti. La resilienza puo' essere insegnata? Sicuramente non e' un comportamento ereditato, potrebbe quindi essere correlato a fattori individuali, come la presenza di almeno una relazione stabile con un parente o un caregiver, capace di dare supporto. "Per gestire al meglio la situazione di precaria stabilita' che i bambini si trovano ad affrontare c'e' bisogno di un lavoro di team che coinvolga anche il pediatra", sottolinea Ferrara. "I pediatri devono essere consapevoli dell'importanza del ruolo che possono giocare nel prevenire un danno e nell'individuare segni e sintomi iniziali di distress causato da immagini negative. Inoltre, dovrebbero anche svolgere un ruolo chiave - conclude - nella formazione della resilienza dei loro piccoli pazienti, sensibilizzando le famiglie sull'importanza di relazioni intra-familiari positive e di un ambiente favorevole". (AGI)Red/Pgi 201304 NOV 23 NNNN

Nessun commento: