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lunedì 20 novembre 2023

I valori come considerati nella storia moderna (a cura di Enrico Corti)

 


I valori come considerati nella storia moderna

Sulla Terra i valori fondamentali sono le tre speci delle forme di vita; quella vegetale e animale non umana per alimentarsi; quella minerale per ripararsi (caverne, grotte, capanne, case, ecc.) e per conservarsi (energetici).

Nella preistoria la stregoneria, poi il paganesimo; quindi le credenze divine; il Medio Evo dal V° secolo al XVI° A. C. fu il laboratorio per la sottomissione della breve vita terrena a quella presumibilmente eterna dell’altro mondo; quindi automaticante svalorizzatrice della vita terrena; su questa questione fondamentale, non è dato di sapere se i vari teologici abbiano riflettuto abbastanza;

I relativi credenti aspettano sempre un messia; gli indù da 3.700 anni; i buddisti da 2.600; gli ebrei da 2.500; i sunniti  da 1.400; gli islamici da 1.300 dopo Maometto; gli sciti da 1.080; i drusi da 1.000. Dalla nascita di Gesù Cristo, autoproclamatosi figlio di Dio, i cristiani da 2023 anni si affidano al giudizio di Dio per sapere in quale girone saranno destinati.

In attesa, sul pianeta Terra succede che la specie umana, unica nell’universo a cui la natura ha dato in dono la ragione e la razionalità, ha sviluppato l’attesa della salita in cielo assumendo come valore primario il possesso; la proprietà privata è stata persino stata definita dai cultori del liberismo “democratico“ come diritto divino.

Per difesa della libertà si intende quindi quella di possedere la moneta, i mezzi di produzione e del commercio; governati economicamente e militarmente attraverso l’uso dei conflitti; territoriali, nazionali e intercontinentali; gli strumenti erano e restano i confini; ora diventati anche muri; per difendersi da chi è al di là; soprattutto se emigranti; salvo accordi dettati sempre da chi è più forte.

L’inizio della fine del Medio Evo incominciò nel XV° secolo con il Rinascimento e avrebbe dovuto terminare nel XIX° secolo con il Risorgimento e la proclamazione del Regno d'Italia del 1861; ma l’interrogativo che si pone ora è; “il Medio Evo si è realmente concluso?

Nel 2023, 92 nazioni hanno aumentato le spese militari (compresa l’Italia a discapito della sanità); sono 79 i paesi coinvolti in conflitti armati; 169 quelli che in qualche modo sono interessati alle guerre.

Nel XIX secolo i morti per guerre furono 19 milioni; nel XX° secolo tra militari e civili nella guerra mondiale 1915/1919 sono morti 37 milioni di terrestri; 70 milioni in quella 1940/1945; 5 milioni nei conflitti asiatici e africani; per un totale di circa 112 milioni di vittime (52 milioni in più dell’intera popolazione italiana); con un aumento rispetto al secolo precedente dell’83%.

Anche per questi dati, la conclusione degli esperti in materia e dell’Onu è che le guerre sono diventate impossibili da vincere definitivamente. Ovviamente non si può dirlo all’invasore sionista e genocida Netanyahu per non essere tacciati di anti semitismo. In sintesi; malgrado i progressi scientifici e tecnologici registrati nella modernità il dato più spaventoso è l’assistere alla cultura fatalistica dalla competenza divina sulla morte per scagionare le responsabilità dell’uomo; sia essa causata dalle guerre che dalla criminalità; dai femminicidi; dalle vittime sul lavoro o sulle strade; ecc.

Con i facili rincrescimenti o i pianti da coccodrilli, si accetta tutto sul piano etico e umanitario, rifiutandosi di riflettere sul ritorno nostro malgrado al Medio Evo; sta prevalendo ancora il presunto valore misterioso extra terreno; offensivo e negatore del valore della vita terrena; Giorgia Meoni in testa. l’Inquisizione moderna è rappresentata dal costruire un nemico ad ogni costo; anziché agire per la pace.

Enrico Corti - 20 novembre 2023   

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