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lunedì 4 dicembre 2023

Negoziati segreti Mosca-Kiev alle spalle di Zelensky e Biden

 Negoziati segreti Mosca-Kiev alle spalle di Zelensky e Biden

IL PULITZER HERSH - “Il fronte diventerà confine”


DI GIAMPIERO CALAPÀ


Alti diplomatici americani, coperti dall’anonimato, hanno rivelato al premio Pulitzer Seymour Hersh che la pace tra Russia e Ucraina non sarebbe più un miraggio. Ma che, per ottenerla, la diplomazia americana avrebbe tranquillamente scavalcato la Casa Bianca, con un Joe Biden sempre più costretto all’angolo, e – soprattutto – che dalle parti di Kiev sarebbero pronti a sacrificare Zelensky per giungere a meta.


Un funzionario americano in particolare ha riferito a Hersh – come il giornalista scrive sulla piattaforma Substack –: “A Zelensky è stato fatto capire che non sarebbe stato lui, ma i militari a risolvere questo problema e che i negoziati sarebbero continuati con o senza di lui”. Non solo, gli sarebbe addirittura stato detto: “Se necessario, pagheremo il tuo viaggio ai Caraibi”, riferisce lo stesso funzionario a Hersh.


I colloqui sarebbero già in corso, portati avanti da due tra i più importanti generali di entrambi gli eserciti, Valery Gerasimov della Russia e Valery Zaluzhny dell’Ucraina. Il presidente russo Putin starebbe a guardare lasciando carta bianca al militare, l’ucraino avrebbe alle sue spalle l’appoggio della diplomazia americana e di gran parte del potere ucraino, ormai pronto a scaricare il proprio presidente.


Quali sarebbero i contenuti di questi negoziati? Il prezzo da pagare per ottenere la pace con la fine del conflitto russo-ucraino? Hersh scrive: “Si sta discutendo la questione della possibile fissazione dei confini lungo l’attuale linea del fronte con il mantenimento della Crimea e di diversi territori ripresi dalla Federazione russa e, in cambio, si sta valutando l’opzione secondo cui Kiev potrebbe aderire alla Nato, ma con l’impegno che l’Alleanza non stanzierà lì truppe o armi offensive”.


I segnali che l’astro di Zelensky sia ormai al tramonto arrivano anche da dentro casa, dove evidentemente si cerca una via d’uscita: la first lady ucraina, Olena Zelenska, ha confidato in un podcast prodotto dall’Economist di non volere che il marito, Volodymyr Zelensky, si candidi per un nuovo mandato come presidente: “Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati, dobbiamo trovare qualcosa di nuovo da fare in questa vita e siamo abbastanza creativi da trovare un’attività interessante. Dopo la guerra la nostra famiglia sarà di nuovo insieme. Vivremo insieme, con mio marito e i miei figli. Sempre. Faremo una vacanza, andremo da qualche parte, non so nemmeno dove, ma insieme, tutti e quattro, questa vacanza sarà lunga e dopo penseremo a cosa fare, io e lui”. Il “biglietto per i Caraibi” rivelato dal funzionario americano, insomma. L’Ukrainska Pravda, che ha ripreso l’intervista a Zelenska, ha ricordato che a ottobre Zelensky aveva dichiarato ai media romeni di essere pronto a ricandidarsi alla presidenza qualora le elezioni si fossero tenute durante la guerra, ma che si sarebbe rifiutato di farlo se si fossero tenute dopo la fine del conflitto.


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