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martedì 23 aprile 2024

*SANITA': PSICHIATRI, 'SUPERARE OSTACOLI PER INTERVENTO POLIZIA IN CASO DI VIOLENZE'* =

 

MARTEDÌ 23 APRILE 2024 15.51.04


*SANITA': PSICHIATRI, 'SUPERARE OSTACOLI PER INTERVENTO POLIZIA IN CASO DI VIOLENZE'* =


ADN0847 7 CRO 0 ADN CRO NAZ *SANITA': PSICHIATRI, 'SUPERARE OSTACOLI PER INTERVENTO POLIZIA IN CASO DI VIOLENZE'* = 'Una circolare del ministero dell'Interno del 2019 limita la possibilità di un'azione nei reparti, troviamo una soluzione' Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - Una circolare del 2019 del ministero dell'Interno, sulle richieste di intervento delle forze di POLIZIA in caso di aggressioni di pazienti affetti da patologie psichiatriche ai danni degli operatori sanitari, "è un impedimento alla nostra maggior tutela. Non possiamo essere noi la pubblica sicurezza perché noi curiamo i pazienti, ma se siamo aggrediti abbiamo bisogno di aiuto e questa circolare in qualche modo soffia tra le righe dicendo che il Tso è un modo per contenere la pericolosità del paziente, ma non è così. Oggi serve un intervento per andare oltre questa circolare: auspichiamo che di concerto i ministeri di Interno e Salute, gli Ordini dei medici e le società scientifiche elaborino una soluzione - anche nel tavolo che già c'è al ministero della Salute - che rassicuri le forze dell'ordine, di cui comprendiamo lo sforzo, e gli operatori". Lo afferma all'Adnkronos Salute Giuseppe Nicolò, componente dell'esecutivo del Coordinamento Servizio psichiatrico diagnosi e cura (Spdc) della Società italiana di psichiatria. Cosa dice la circolare. "La gestione dei soggetti affetti da patologie psichiche e/o psichiatriche costituisce talvolta motivo di particolare criticità anche per le stesse strutture mediche deputate alla cura dei degenti, le quali, in alcune situazioni richiedono, come è stato segnalato da alcune Questure, l'intervento delle Forze di POLIZIA all'interno degli istituti sanitari. Sul punto, alcune autorità giudiziarie, interessate al riguardo, hanno sottolineato come la difficoltà ad assistere adeguatamente i pazienti - fermo restando che il rifiuto alle cure da parte del paziente è, salvo specifici casi, diritto costituzionalmente garantito - non rappresenterebbe un presupposto idoneo a radicare nelle Forze di POLIZIA un dovere d'intervento in ausilio ai sanitari. E' stato pertanto suggerito - riporta il documento - di valutare, in relazione ai singoli casi e se ne ricorrono i presupposti di legge, l'adozione di strumenti idonei previsti dall'ordinamento giuridico, tra cui, a titolo di esempio, il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Secondo tale orientamento, in tali casi il ricorso alle Forze dell'Ordine a competenza generale dovrebbe ritenersi assolutamente eccezionale e collegato comunque a specifiche esigenze di tutela dell'ordine pubblico o alla commissione di reati". "Gran parte dei pazienti, oltre il 90%, li gestiamo senza chiamare nessuno - rimarca Nicolò - ma la circolare non chiarisce se la POLIZIA può entrare o meno nel reparto. Pochi giorni fa a Pisa, proprio dove un anno fa fu uccisa la collega Barbara Capovani, una dottoressa è stata presa a calci in testa e nessuno è intervenuto. Noi siamo dalla parte della POLIZIA, ma oggi più che mai serve un passo avanti e trovare - tutti insieme - una soluzione a questa circolare". (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-APR-24 15:51 NNNN

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