MARTEDÌ 30 APRILE 2024 11.59.57
PNRR: GIMBE, 'PESA GRAVE CARENZA INFERMIERI, POCHI E SOTTOPAGATI' =
ADN0363 7 ECO 0 ADN PNR NAZ PNRR: GIMBE, 'PESA GRAVE CARENZA INFERMIERI, POCHI E SOTTOPAGATI' = Cartabellotta, 'rispetto delle scadenze future del Piano sarà condizionato da attuazione riforma territorio in Regioni' Roma, 30 apr. (Adnkronos Salute) - Riforma dell'assistenza territoriale e grave carenza degli infermieri, che nel nostro Paese sono pochi e sottopagati. Sono due elementi critici che avranno un peso determinante per l'attuazione, nei tempi previsti, del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo evidenzia il monitoraggio indipendente sull'attuazione del Piano, condotto dalla Fondazione Gimbe attraverso l'Osservatorio sul Servizio sanitario nazionale. "Dopo aver 'messo a terra' la Missione Salute del Pnrr - commenta il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta - il rispetto delle scadenze future sarà condizionato dalle criticità di attuazione della riforma dell'assistenza territoriale nei 21 servizi sanitari regionali. In particolare, il ruolo dei medici di famiglia e la grave carenza infermieri, figure chiave nella riorganizzazione dell'assistenza territoriale, oltre alle differenze regionali che non pongono tutte le Regioni sulla stessa linea di partenza per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e che, inevitabilmente, rischiano di essere amplificate dall'autonomia differenziata". (segue) (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 30-APR-24 11:59 NNNN
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PNRR: GIMBE, 'PESA GRAVE CARENZA INFERMIERI, POCHI E SOTTOPAGATI' (2) =
ADN0364 7 ECO 0 ADN PNR NAZ PNRR: GIMBE, 'PESA GRAVE CARENZA INFERMIERI, POCHI E SOTTOPAGATI' (2) = (Adnkronos Salute) - Per quanto riguarda gli infermieri - ricorda Gimbe - nel 2021 il loro numero era a 6,2 per 1.000 abitanti, rispetto ad una media Ocse di 9,9, con rilevanti differenze regionali. "Una carenza che stride con il fabbisogno di infermieri di comunità/di famiglia stimato da Agenas per attuare la riforma dell'assistenza territoriale: tra 19.450 a 26.850". A questo si aggiunge "la scarsa attrattività della professione infermieristica conseguente a vari fattori: limitate prospettive di carriera, problemi organizzativi e di sicurezza sul lavoro e, ovviamente, aspetti economici, visto che la retribuzione dei nostri infermieri è ben al di sotto della media Ocse (35.030 euro contro 44.250 euro a dicembre 2021). Inoltre, negli ultimi 20 anni il potere di acquisto dei loro stipendi si è ridotto sia nel periodo 2000-2019 (-1,5%), sia nel periodo 2019-2021 (-1%), più che in ogni altro Paese Ocse". "La Missione Salute del Pnrr - conclude Cartabellotta - è indubbiamente una grande opportunità per potenziare il Ssn, ma solo nell'ambito di un rilancio complessivo della sanità pubblica. Ovvero, non può essere la 'stampella' per sostenere un Ssn claudicante. E, se da un lato la sua attuazione deve essere sostenuta da coraggiose azioni politiche, rinviare le scadenze e rimodulare al ribasso gli obiettivi del Pnrr senza chiarire la distribuzione regionale dei 'tagli', l'entità e la disponibilità delle risorse necessarie e la definizione di nuove scadenze per quanto rimasto fuori dal piano di rimodulazione indebolisce ulteriormente il potenziale impatto del Pnrr sul rilancio del Ssn". (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 30-APR-24 11:59 NNNN
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