GIOVEDÌ 18 APRILE 2024 12.07.21
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto =
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto = (AGI) - Roma, 18 apr. - Negli ultimi decenni si e' riusciti a massimizzare le risposte del tumore del retto alla combinazione di terapia medica e radioterapia prima dell'intervento tanto da aumentare fino circa il 30% la percentuale di pazienti che ottiene una risposta completa e puo' quindi evitare l'intervento chirurgico. Lo evidenzieranno gli esperti all'incontro regionale della Societa' italiana di chirurgia (Sic) intitolato 'Attualita' nell'ambito delle terapie integrate dei tumori del retto', che si terra' domani all'Istituto europeo di oncologia. Il tema dell'evento sono dunque i progressi nella cura del tumore del retto, che colpisce ogni anno 50.500 italiani. "Nella maggior parte dei casi la chirurgia e' tuttavia necessaria, ma il progresso delle tecniche di intervento, fra cui la robotica, ha permesso di ridurre gli interventi demolitivi, ottenendo di evitare, o ridurre, la sindrome post-resezione del retto, che puo' essere molto invalidante per il paziente", dichiarano i responsabili scientifici Luigi Boni, Chirurgia Generale e Mini Invasiva della Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Universita' degli Studi di Milano, e Uberto Fumagalli Romario, chirurgia Apparato Digerente e Tumori Neuroendocrini, Irccs Ieo Milano, entrambi delegati Sic. "Inoltre, lo screening molecolare dei tumori del retto e l'introduzione nella pratica clinica di diversi farmaci immunoterapici hanno aperto nuove frontiere per il trattamento anche in fase precoce di questo tumore", aggiungono gli esperti. "La possibilita' concreta di evitare la chirurgia", spiega Maria Giulia Zampino, dell'Oncologia medica gastrointestinale e Tumori Neuroendocrini, Irccs IEO Milano, "e' stata dimostrata anche in Ieo ove sono stati trattati 46 pazienti nell'ambito dello studio italiano NoCut, coordinato dai Colleghi di Niguarda, che prevedeva l'uso di una chemioterapia di induzione seguita dalla chemio-radioterapia standard, riportando remissione completa di malattia nel 38% dei casi. I risultati dello studio saranno a breve oggetto di pubblicazione". (AGI)Sci/Red (Segue) 181207 APR 24 NNNN
GIOVEDÌ 18 APRILE 2024 12.07.25
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto (2)=
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto (2)= (AGI) - Roma, 18 apr. - "L'interazione tra chirurgo, oncologo, radioterapista, con l'apporto innovativo della diagnostica endoscopica e radiologica sono diventati sempre piu' importanti per la gestione ottimale dei pazienti con adenocarcinoma del retto", aggiunge Fumagalli Romario. "Un tumore in aumento costante, anche nei pazienti con eta' minore di 50 anni, e con possibili conseguenze significative sulla qualita' di vita del paziente, soprattutto in caso di resezione del retto. Per questo e' fondamentale che chi ha una diagnosi o una sospetta diagnosi si rivolga a un centro oncologico specializzato, perche' il trattamento tempestivo e all'avanguardia puo' fare la differenza per tutta la vita. Va sempre ricordato che lo strumento piu' potente nelle mani di ognuno di noi rimane la diagnosi precoce. La raccomandazione che vale per tutti e' quindi di aderire senza riserve allo screening per la ricerca del sangue occulto a partire da 45-50 anni e, se necessario, eseguire la colonscopia". "Siamo in un momento di grandissimi progressi sia dal punto di vista tecnologico che prettamente oncologico, con terapie sempre piu' personalizzate, anche a livello genetico, e approcci chirurgici che, nel rispetto della radicalita' oncologica, diventano sempre meno invasivi per i nostri pazienti", conclude Boni. "Queste evoluzioni riguardano soprattutto il tumore del retto; e' quindi fondamentale l'aggiornamento e il confronto multidisciplinare". (AGI)Sci/Red 181207 APR 24 NNNN
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto (2)=
Tumori: esperti, con progressi in cure -30% interventi su retto (2)= (AGI) - Roma, 18 apr. - "L'interazione tra chirurgo, oncologo, radioterapista, con l'apporto innovativo della diagnostica endoscopica e radiologica sono diventati sempre piu' importanti per la gestione ottimale dei pazienti con adenocarcinoma del retto", aggiunge Fumagalli Romario. "Un tumore in aumento costante, anche nei pazienti con eta' minore di 50 anni, e con possibili conseguenze significative sulla qualita' di vita del paziente, soprattutto in caso di resezione del retto. Per questo e' fondamentale che chi ha una diagnosi o una sospetta diagnosi si rivolga a un centro oncologico specializzato, perche' il trattamento tempestivo e all'avanguardia puo' fare la differenza per tutta la vita. Va sempre ricordato che lo strumento piu' potente nelle mani di ognuno di noi rimane la diagnosi precoce. La raccomandazione che vale per tutti e' quindi di aderire senza riserve allo screening per la ricerca del sangue occulto a partire da 45-50 anni e, se necessario, eseguire la colonscopia". "Siamo in un momento di grandissimi progressi sia dal punto di vista tecnologico che prettamente oncologico, con terapie sempre piu' personalizzate, anche a livello genetico, e approcci chirurgici che, nel rispetto della radicalita' oncologica, diventano sempre meno invasivi per i nostri pazienti", conclude Boni. "Queste evoluzioni riguardano soprattutto il tumore del retto; e' quindi fondamentale l'aggiornamento e il confronto multidisciplinare". (AGI)Sci/Red 181207 APR 24 NNNN
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