Maria Zakharova
Come si dice, sentite il loro amore la differenza
Dichiarazione dell'Ambasciata degli Stati Uniti in Armenia del 13 giugno 2024:
"Incoraggiamo i manifestanti a esercitare responsabilmente il loro diritto alla libertà di riunione, astenendosi dalla violenza. La risoluzione delle differenze politiche viene garantita attraverso processi democratici.
Invitiamo inoltre le forze dell'ordine a mantenere l'ordine pubblico, garantendo il diritto dei cittadini alla libertà di espressione e di riunione, e a indagare su tutti gli incidenti che rivelino possibili violazioni delle procedure, anche nei confronti dei giornalisti che coprono le manifestazioni."
Dichiarazione dell'Ambasciata degli Stati Uniti in Georgia del 2 maggio 2024 (ripete parzialmente la dichiarazione alla stampa del portavoce del Dipartimento di Stato del 1° maggio):
"Siamo al fianco del popolo della Georgia, sostenendo il suo diritto di far sentire la propria voce. Condanniamo la violenza contro i manifestanti pacifici, compresi i giornalisti che coprono le manifestazioni. L'uso della forza per reprimere le assemblee pacifiche e la libertà di espressione è inaccettabile e chiediamo alle autorità di permettere ai manifestanti non violenti di continuare a esercitare il loro diritto alla libertà di espressione".
Ecco la vera faccia della democrazia: nel
primo caso, Washington attaverso la sua ambasciata dichiara che le
manifestazioni devono svolgersi in modo responsabile e non condanna le
autorità per la loro repressione; nell'altro caso, al contrario,
sostiene attivamente i disordini creati da agenti stranieri occidentali.
Una chiara illustrazione dello stesso "ordine mondiale basato sulle regole", dove sono gli Stati Uniti a cambiare le "regole" per adattarle a se stessi con un semplice gesto della mano, in base alla congiuntura del momento.
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