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sabato 12 ottobre 2024

Atto Camera Ordine del Giorno 9/01532-bis-A/029 presentato da TUCCI Riccardo testo di Martedì 8 ottobre 2024, seduta n. 361   La Camera, premesso che: il provvedimento in esame è finalizzato ad introdurre norme di semplificazione e regolazione che incidono in materia di lavoro e politiche sociali, con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti di lavoro, dell'adempimento degli obblighi contributivi, nonché degli ammortizzatori sociali; sempre maggiore attenzione merita, in particolare, la categoria delle Guardie Particolari Giurate (G.P.G. o più semplicemente Guardie Giurate): circa 40.000 persone, eredi di quelli che impropriamente vengono definiti «metronotte», divisi oggi in società che hanno meno di 10 unità, a quelle che ne hanno più di 200;

 

            ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01532-bis-A/029

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 361 del 08/10/2024

Firmatari
Primo firmatario: TUCCI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/10/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2024
BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2024
CAROTENUTO DARIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2024


Stato iter:
08/10/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 08/10/2024
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/10/2024
Resoconto TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 08/10/2024

PARERE GOVERNO IL 08/10/2024

DISCUSSIONE IL 08/10/2024

RESPINTO IL 08/10/2024

CONCLUSO IL 08/10/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01532-bis-A/029
presentato da
TUCCI Riccardo
testo di
Martedì 8 ottobre 2024, seduta n. 361

  La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame è finalizzato ad introdurre norme di semplificazione e regolazione che incidono in materia di lavoro e politiche sociali, con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti di lavoro, dell'adempimento degli obblighi contributivi, nonché degli ammortizzatori sociali;

sempre maggiore attenzione merita, in particolare, la categoria delle Guardie Particolari Giurate (G.P.G. o più semplicemente Guardie Giurate): circa 40.000 persone, eredi di quelli che impropriamente vengono definiti «metronotte», divisi oggi in società che hanno meno di 10 unità, a quelle che ne hanno più di 200;

secondo il parere del Consiglio di Stato 1247/2008, le guardie giurate sono dedite ad «attività che per l'incidenza e la qualità delle prestazioni nonché per l'alto grado di pericolo e di specializzazione operativa erano originariamente riservati alla forza pubblica e sono stati progressivamente affidati o consentiti agli istituti di vigilanza e alle guardie particolari, in virtù di specifiche previsioni normative»;

secondo il decreto ministeriale n. 154 del 2009, le Guardie Giurate sono considerate la «sicurezza sussidiaria» (ovvero cosiddetta «sicurezza complementare» fino al 2008, ex articolo 256-bis, comma 2, del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, regio decreto 18 giugno 1931, n. 773), cioè possono sostituire nei compiti di sicurezza le forze di polizia, fino a che non siano richieste «pubbliche potestà»;

più specificatamente, le guardie giurate sono addette, ai sensi degli articoli 133 e 134 TULPS, «alla vigilanza o custodia delle proprietà mobiliari od immobiliari», che, secondo il decreto ministeriale n. 269 del 2010, si sostanziano in vigilanza ispettiva, fissa, antirapina, antitaccheggio, telesorveglianza, tele-vigilanza, intervento su allarmi, scorta valori, trasporto valori, deposito e custodia valori;

con il decreto ministeriale n. 85 del 1999 sono state aggiunte delle funzioni, relativamente ai controlli di sicurezza affidabili in concessione (ai privati) negli aeroporti, ma è con il decreto ministeriale n. 154, tuttavia, che i compiti delle G.P.G. sono stati estesi in maniera davvero ampia, in ambito portuale, ferroviario e dei trasporti in concessione;

in sostanza, se si volessero definire i compiti attuali delle Guardie Giurate, si dovrebbe affermare che le stesse, generalmente, sono «addette, alla vigilanza dei beni mobili e immobili del proprio datore di lavoro (articolo 133 TULPS) o altrui (articolo 134 TULPS) e a tutte quelle altre attività di sicurezza, in cui non sono richieste pubbliche potestà» così come ricordato dai decreti ministeriali n. 85 del 1999 e n. 154 del 2009;

la legge 6 giugno 2008, n. 101, ha poi modificato l'articolo 138 del TULPS e le Guardie Particolari Giurate, al di là del comune orientamento giurisprudenziale precedente, sono, a tutti gli effetti, considerate «incaricati di pubblico servizio» ove, ex articolo 358 del codice penale «per pubblico servizio deve intendersi un'attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest'ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale»;

conseguentemente, le G.P.G. non hanno poteri di polizia giudiziaria ma, al tempo stesso, appartengono di fatto al «settore della prevenzione dei reati» al punto che, ad esempio, al pari di tutti gli altri incaricati di pubblico servizio, ai sensi dell'articolo 331 del codice di procedura penale, hanno obbligo di presentare denuncia per quei reati procedibili d'ufficio di cui sono venuti a conoscenza a causa o nell'esercizio del loro servizio. L'obbligo di denuncia è tra l'altro inserito anche nel decreto ministeriale n. 269 del 2010, le cui previsioni riguardano sia i reati procedibili d'ufficio, che «ogni altra informazione degna di particolare attenzione per l'ordine e la sicurezza pubblica»: trattasi quindi di «notizie di polizia» tra l'Autorità di Pubblica Sicurezza e la vigilanza privata che in qualche modo descrive una collaborazione per il mantenimento della sicurezza pubblica;

a conferma di ciò, si consideri che al fine di adempiere i suoi compiti (mantenimento dell'ordine pubblico, sicurezza dei cittadini, loro incolumità e tutela della proprietà; cura dell'osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e speciali di Stato, province e comuni, nonché delle ordinanze delle autorità; soccorso nel caso di pubblici e privati infortuni; bonaria composizione dei dissidi privati – ex articolo 1 TULPS), l'Autorità di Pubblica Sicurezza si avvale perlopiù di appartenenti alle forze di polizia che, a loro volta, si radicano nel territorio anche con la collaborazione degli Istituti di Vigilanza, così come previsto dall'articolo 139 del TULPS per il quale «gli uffici di vigilanza e di investigazione privata sono tenuti a prestare la loro opera a richiesta dell'autorità di pubblica sicurezza»;

è evidente dunque come le Guardie Particolari Giurate non rivestano alcuna qualifica di Pubblica Sicurezza e tuttavia rappresentino una «riserva» da cui l'Autorità potrebbe attingere in ogni momento. In questa visione e non certo in una deminutio capitis delle G.P.G., anche in considerazione della loro professionalità e competenze, deve essere considerato il proseguimento della previsione di cui all'articolo 139 TULPS per cui «i loro agenti (le G.P.G.) sono obbligati ad aderire a tutte le richieste ad essi rivolte dagli ufficiali o dagli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria»;

le Guardie Particolari Giurate si trovano quotidianamente esposte ai pericoli di più varia natura e a un rischio variabile in relazione al servizio, senza, ad esempio, avere un'adeguata formazione né una copertura legale efficace a fronte di eventuali aggressioni. Sono, infatti, all'ordine del giorno della cronaca giudiziaria, le violenze poste in essere contro gli operatori fiduciari e le G.P.G. le quali, pur ricadendo nei dispositivi di cui agli articoli 336 del codice penale (violenza a pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio) e 337 del codice penale (resistenza a pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio), non tutelano adeguatamente gli operatori, i quali di sovente, sono chiamati a difendersi contro querele avanzate dai privati,

impegna il Governo

a adottare iniziative, anche di carattere normativo, al fine di rivedere la qualificazione giuridica delle Guardie Particolari Giurate, assicurando una formazione effettiva e adeguata a ruolo e funzioni.
9/1532-bis-A/29. Tucci, Aiello, Barzotti, Carotenuto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza

sicurezza pubblica

magistrato non professionale

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