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sabato 12 ottobre 2024

La stampa democratica italiana occidentalista. (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

Posta in arrivo

Corti - Pirola

12:37 (6 ore fa)
a Ccn: me

La stampa democratica italiana occidentalista.

Con la seguente motivazione; “Enrico, sei importante per noi così come lo sono i ricordi che condividi. Abbiamo pensato che potrebbe farti piacere rivedere questo post“; con tale motivazione pochi giorni fa Facebook ha ripubblicato un mio articolo di due anni, fa presente nel libro “la Diabolica Commedia“; nel quale c’è un capitolo riguardante il rapporto tra democrazia partecipativa con referendum e “‘giornalismo italiano democratico occidentalista“.

Constatando come la sonnolenta e ipocrita stampa ora narra anche il tema Israele, credo utile ripubblicare l’articolo qui sotto, attualizzandolo per sostanziarlo con riflessioni contemporanee;

Il Giornalismo democratico; tra il 23 e il 27 settembre 2022 nelle tre Regioni del Donetsk si è votato il Referendum popolare per decidere democraticamente la loro annessione o meno alla Russia; nella Regione di Kharkiv ha votato si il 98,2%; in quella del Kherson ha aderito all’annessione l’87,5%; a Zaporizhzhia ha votato si il 93,11% dei votanti.

Pare che i provetti campioni della “eccelsa neutralità giornalistica televisiva italiana“ (Bruno Vespa; Concita De Gregorio; Corrado Augias; Corrado Formigli; Enrico Mentana; Fabio Fazio; Giovanni Floris; Marco Da Milano Paolo Mieli: Riccardo Iacona); per compensare i loro quotidiani servizi dall’Ucraina fedeli alla democrazia liberale, abbiano organizzato una professionale e autonoma squadra sondaggistica, che si è recata nelle case di chi ha votato il referendum formulando loro le seguenti domande: 1. i carri armati russi si sono fermati nei cortili o sono entrai nelle case? 2. Quanti bambini sono morti durante il voto referendario? 3. cosa vi ha offerto il diabolico Putin da preferirlo all’angelico povero cristiano Zelensky? 4. Il Segretario NATO Stoltenberg ha annunciato l’inizio delle esercitazioni nucleari di routine e del raddoppio della flotta navale Nato sul Mar Baltico; lo sapevate che il Mar Baltico confina con gli Usa da difendere? 5. Le esercitazioni saranno simili a quelle Usa del 1945 in Giappone a Hiroshima e Nagasaki?

Purtroppo non conosceremo mai l’esito delle interviste perché a giudizio dei capi d’azienda, (politici correntizi per la RAI o manageriali per le private), le hanno giudicate non in linea con i sacri principi della democrazia liberale atlantica; quella definita dittatura perfetta dal filosofo atlantico Leonard Huxley. Ai neo integerrimi avversari politici della nuova destra il compito di guidare l’opposizione per liberare dalle sabbie le teste degli struzzi“.

Sul tema Israele la servile stampa pare di colpo destarsi dopo la sparatoria israelita contro i militari italiani UNIFIL di stanza in Libano come forza di interposizione; ma invero nella sostanza i giornalisti brancolano ancora nella nebbia persistendo a  narrare un Israele Stato democratico; questi non sanno o fingono di non sapere che anche recentemente (data20/7/2018) su proposta di Netanyahu il parlamento, Knesset, (che non ha mai approvato dei Principi Costituzionali) ha votato la legge che, applicando il principio del libro sacro Torah, definisce Israele “uno Stato esclusivamente ebraico; non laico, discriminante verso altre credenze o non; quindi addirittura fondato sull’intolleranza perché il popolo ebraico è l’unico eletto da Dio (che deve ancora arrivare); quindi superiore alle altre credenze o non credenze, tutti considerati inferiori, razzialmente, teologicamente e socialmente.

Sono quindi gli stessi israeliti che affermano che Israele è tutto fuorché uno Stato democratico; ecco il perché dalla sua nascita Israele è sempre in conflitto con altri Stati utilizzando il pretesto della difesa; ora con Netanyahu gli Stati nemici sono sette in un colpo solo.

Ma i giornalisti occidentalisti-italiani fingono di non sapere nemmeno questo; in verità non possono perché, come ha scritto Antonio Gramsci; “la classe padronale è proprietaria di tutti i giornali e delle TV; vendendo la penna o la parola a chi paga meglio, si contribuisce all’inserimento dell’opportunismo e della menzogna nella qualifica professionale del giornalista“.

Enrico Corti

12 ottobre 2024

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