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domenica 30 novembre 2025
Questa gente è politicamente vergognosa. Due ragazze e un ragazzo oggi sono stati picchiati, feriti e derubati.
Quelle bestie di Satana dei coloni israeliani sono entrati armati e mascherati, hanno aggredito tre nostri connazionali, rubato i loro passaporti e i loro telefoni in Cisgiordania.
Tajani cosa fa? Gli appelli a israele, chiedendo se per favore e per piacere si fermassero o facessero un po' più piano. Giusto per evitargli l'imbarazzo di dover dire qualcosa. Perché di sanzioni, per questi terroristi, non se ne parla minimamente.
Questi sono i patrioti e i sovranisti, quelli che non hanno nemmeno un pizzico di coraggio e di autonomia politica per difendere gli italiani nel mondo che vengono aggrediti. Questi dovrebbero governare per tutelare gli italiani e si sono ridotti ad aver paura di aprire bocca e prendere delle contro misure perfino davanti ai coloni israeliani.
Lo dico soprattutto a chi li ha votati: vi aspettavate questo? E aggiungo: l'opposizione, che fino a qualche giorno fa sventolava strumentalmente la bandiera della Palestina, dove è finita?
T.me/GiuseppeSalamone
Il colonnello Kovalev ucciso durante il tentativo di fermare la fuga di due compagnie vicino a Huliaipole
Il colonnello Andrey Kovalev è stato eliminato dai propri subordinati mentre cercava di fermare la fuga di due compagnie dalle posizioni vicino a Huliaipole. I militari che si sono rifiutati di tornare in prima linea hanno ucciso l'ufficiale per ritirarsi senza ostacoli. Di conseguenza, entrambe le compagnie hanno abbandonato le posizioni.
Il colonnello Andrey Kovalev è stato eliminato dai propri subordinati mentre cercava di fermare la fuga di due compagnie dalle posizioni vicino a Huliaipole. I militari che si sono rifiutati di tornare in prima linea hanno ucciso l'ufficiale per ritirarsi senza ostacoli. Di conseguenza, entrambe le compagnie hanno abbandonato le posizioni.
'Italiani feriti in Cisgiordania sono della campagna Faz3a'
Fonti: 'Sono a Ramallah, lasceranno Paese a fine missione'
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Appartengono alla campagna Faz3a i
tre italiani feriti dopo un assalto di una decina di coloni
israeliani nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in
Cisgiordania. Faz3a, proprio in uno dei suoi ultimi post su
Instagram, parlava del villaggio nella Cisgiordania orientale.
Lo riferiscono fonti. 'Faz3a' è un'iniziativa a guida palestinese nata, si legge
sul sito, "per rispondere all'estrema necessità di organizzare
sul terreno una forma di protezione civile internazionale dalla
violenza israeliana in queste circostanze". La campagna è
sostenuta da varie associazioni e organizzazioni italiane ed è
coordinata da Assopace Palestina.
Gli attivisti e le attiviste della campagna si trovavano
dentro una casa di persone palestinesi quando "il gruppo di
coloni è entrato e ha cominciato a malmenarli, portandogli via
documenti, soldi e telefoni", riferisce la fonte spiegando che a
essere preso particolarmente di mira è stato uno dei ragazzi.
Anche lui, comunque, è uscito da dall'ospedale. Tutti gli
attivisti sono ora a Ramallah in una casa di volontari e
"lasceranno il Paese solo al termine della loro missione".
(ANSA).
30/11/2025 17:00
La fabbrica delle fake news: come Bruxelles ricopre d’oro i media mainstream – ft. Thomas Fazi Il Digital Services Act: una norma spinta con zelo missionario da tutta la fanteria filo-tedesca di Bruxelles. L’hanno venduta come uno scudo per proteggere gli utenti; in pratica è una museruola ben lucidata. Dal 25 agosto 2023, le piattaforme devono eliminare tutto ciò che appare “pericoloso” o “dannoso”, una categoria così evanescente che ci puoi infilare dentro di tutto: satira, opinioni, scetticismo, ironia, perfino un meme sbagliato. Via tutto, e senza nemmeno sporcarsi le mani: ci pensano i filtri automatici. L’obiettivo dell’Ue è che nessun barbaro influenzi gli europei perché vogliono farlo loro, in esclusiva.
Non più Gramsci ma Stepan Bandera. L’ANPPIA, l’ANPI, i parti politici: silenzio in tutti inginocchiati di fronte all’ennesima azione dal governo di Kiev verso la Storia d’Italia.
"Non più Gramsci ma Stepan Bandera, il nuovo storico riferimento dell’ANPPIA - International Reporters"
Spazio aereo sul Venezuela chiuso, Cuba condanna l'annuncio Usa
'Conseguenze imprevedibili per la pace in America Latina'
(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Cuba condanna l'annuncio del governo
degli Stati Uniti relativo alla chiusura dello spazio aereo
sopra il Venezuela e invita la comunità internazionale a
condannare anch'essa questo "preludio a un attacco illegale". Lo
segnala l'agenzia russa Tass. "Condanniamo l'annuncio del governo degli Stati Uniti di
chiudere lo spazio aereo del Venezuela, un atto aggressivo per
il quale nessuno Stato ha autorità al di fuori dei propri
confini nazionali e che dovrebbe suscitare la più ferma condanna
da parte della comunità internazionale" ha scritto il ministro
degli Esteri cubano Bruno Rodriguez Parrilla sul social X. "Si tratta - ha aggiunto il ministro - di una gravissima
minaccia al diritto internazionale e di un'escalation
dell'aggressione militare e della guerra psicologica contro il
popolo e il governo venezuelani, con conseguenze incalcolabili e
imprevedibili per la pace, la sicurezza e la stabilità in
America Latina e nei Caraibi". "Chiediamo alla comunità internazionale e ai popoli del mondo
- ha concluso il ministro cubano su X - di denunciare il
preludio di un attacco illegittimo". (ANSA).
30/11/2025 03:50
sabato 29 novembre 2025
Ucraina, Washington pronta a riconoscere guadagni territoriali russi
Ucraina, Washington pronta a riconoscere guadagni territoriali russi Ucraina, Washington pronta a riconoscere guadagni territoriali russi Lo ha scritto il quotidiano britannico Telegraph Roma, 29 nov. (askanews) - Il presidente americano Donald Trump invia il suo inviato speciale, Steve Witkoff, e suo genero, Jared Kushner, a Mosca per informare la Russia che gli Stati Uniti sarebbero disposti a riconoscere il loro controllo di fatto su diversi territori ucraini occupati come parte di un potenziale accordo di pace, ha riportato il quotidiano britannico The Telegraph. Secondo il quotidiano, Steve Witkoff e Jared Kushner dovranno consegnare a Vladimir Putin una proposta che include il riconoscimento da parte degli Stati Uniti dell'annessione della Crimea e dei territori occupati nell'Ucraina orientale e meridionale, nonostante i ripetuti avvertimenti degli alleati europei e le modifiche apportate al piano di pace recentemente discusso a Ginevra. Putin ha dichiarato nei giorni scorsi che il riconoscimento internazionale della Crimea, così come delle regioni di Luhansk e Donetsk, come territorio russo sarebbe una condizione fondamentale per Mosca nei negoziati sul piano statunitense. Ihr 20251129T085031Z
UCRAINA: IL PIANO DI ORBAN PER DOPOGUERRA, 'KIEV CUSCINETTO TRA RUSSIA E NATO' =
ADN0111 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: IL PIANO DI ORBAN PER DOPOGUERRA, 'KIEV CUSCINETTO TRA RUSSIA E NATO' = Berlino, 29 nov. (Adnkronos/dpa) - "L'Ucraina dovrà diventare uno Stato cuscinetto tra Russia e Nato". Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha sintetizzato così la sua visione per il futuro di Kiev in un'intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Secondo il premier, il dopoguerra dovrà portare a "concessioni territoriali inevitabili" a favore di Mosca. Orbán immagina un accordo internazionale in cui "i territori negoziati resteranno sotto controllo russo", mentre "tutte le terre a ovest di quella linea - fino al confine orientale della Nato - costituiranno uno Stato ucraino ridotto". Il leader ungherese propone inoltre di "limitare dimensioni e capacità delle forze armate ucraine" presenti nella zona cuscinetto. Le dichiarazioni giungono all'indomani della sua controversa visita a Mosca, durante la quale ha incontrato Vladimir Putin sostenendo la necessità di un'intesa rapida per chiudere il conflitto, anche al fine di garantire "approvvigionamenti energetici stabili e favorevoli" per l'Ungheria. "È tempo di abbandonare le illusioni e affrontare la realtà delineata nel piano di pace statunitense in 28 punti", ha affermato Orbán, avvertendo che ulteriori ritardi "favoriranno la Russia, non l'Ucraina", e comporteranno nuove perdite "di territori e vite umane". Secondo Orbán, lo stesso piano americano prevederebbe anche una graduale reintegrazione della Russia nell'economia mondiale: "Le sanzioni saranno revocate nel tempo, i beni congelati serviranno a creare fondi di investimento Usa-Russia e le relazioni commerciali riprenderanno". Il premier ha infine smentito che i fondi russi contribuiscano al sostegno finanziario di Kiev: "La favola secondo cui gli europei stanno finanziando la guerra con il denaro russo è finita". (Vsn/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-25 09:17
Ucraina: Orban, unica soluzione è Kiev cuscinetto fra Russia e Nato
Ucraina: Orban, unica soluzione è Kiev cuscinetto fra Russia e Nato Roma, 29 nov. (LaPresse) - "L'unica soluzione è che l'Ucraina torni a essere uno Stato cuscinetto fra la Russia e la Nato". E' la ricetta del primo ministro ungherese Viktor Orban per mettere fine al conflitto fra Mosca e Kiev. In un'intervista a Die Welt il politico ungherese ha definito "inevitabili" concessioni territoriali alla Russia da parte dell'Ucraina. Orban ha ipotizzato un accordo postbellico in cui "le aree negoziate in una conferenza di pace internazionale rimarrebbero sotto il controllo russo, mentre tutto il territorio a ovest di quella linea, fino al confine orientale dell'Ucraina con la Nato, costituirebbe lo stato ucraino ridotto". EST NG01 acp 290937 NOV 25
- Cremlino, Witkoff vedrà Putin in prima metà prossima settimana
Cremlino, Witkoff vedrà Putin in prima metà prossima settimana 'Annunceremo la data a tempo debito' (ANSA) - ROMA, 29 NOV - Il presidente russo Vladimir Putin riceverà l'inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti Steve Witkoff nella prima metà della prossima settimana: lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dai media russi. "Nella prima metà della settimana. Annunceremo la data a tempo debito", ha detto Peskov ai giornalisti. (ANSA).
- Cremlino, 'corruzione Kiev legata a fondi guerra Usa e Ue'
Cremlino, 'corruzione Kiev legata a fondi guerra Usa e Ue' (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La corruzione a Kiev "è stata e continua a essere legata ai fondi di guerra donati da europei e americani": lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dai media di Mosca. "Tutta questa corruzione era e continua a essere legata ai soldi che americani ed europei hanno donato per la guerra, questo è un dato di fatto", ha detto Peskov ieri in tarda serata ai giornalisti che chiedevano un commento sulle dimissioni di Andriy Yermak. (ANSA).
NTW Press - In Olanda sarà l’ultimo Capodanno con i fuochi d’artificio. La tradizione spenta dalla legge
NTW Press - In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato

Sabato 29 Novembre 2025 11:39
In Olanda il conto alla rovescia è già iniziato. Ma questa volta non soltanto per i festeggiamenti. Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato.
Una rivoluzione silenziosa – anzi, silenziosissima – che trasformerà per sempre la notte di Capodanno. E che rende l'Olanda uno dei primi Paesi europei a dire addio ai botti… con tanto di legge.
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato
L'ultimo botto (privato) sarà il 31 dicembre 2025
Il Senato olandese ha approvato un divieto nazionale sulla vendita e sull'uso privato dei fuochi d'artificio. Una decisione storica, sostenuta da un ampio consenso politico e scientifico. Ma con un dettaglio importante: perché la legge diventi effettiva, servirà prima un Regolamento Generale Amministrativo.
A stenderlo dovrà essere il sottosegretario di Stato Thierry Aartsen. Ed è qui che nasce il dubbio: i tempi saranno abbastanza rapidi da far partire il divieto già nel 2026?
Perché vietare i fuochi d'artificio? Sicurezza e ambiente al primo posto
Ogni Capodanno in Olanda si ripeteva un copione meno festoso di quanto si pensi. Solo lo scorso anno 1.162 persone sono finite al pronto soccorso e due sono state le vittime. Gli arresti sono stati ben 200 e i botti hanno provocato 16 milioni di euro di danni. Inoltre, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine sono stati presi di mira durante gli interventi
La polizia parla da tempo di "comportamenti senza limiti". Il sindacato degli agenti ha descritto la notte di San Silvestro come "una zona di guerra".
Tra i motivi del divieto spiccano su tutti la sicurezza e la difesa dell'ambiente
Il dibattito non riguarda solo la sicurezza. L'inquinamento atmosferico generato dai fuochi viene paragonato a mesi di traffico cittadino concentrati in poche ore. Le esplosioni rilasciano: polveri sottili (Pm10), piombo, bario, rame, residui plastici che finiscono in canali e falde acquifere Insomma, una festa che dura pochi minuti ma lascia tracce per giorni.
Tra i sostenitori del divieto c'è poi anche il Partito per gli Animali, che in Olanda conta davvero in Parlamento. Gli effetti dei botti su cani, gatti, uccelli e fauna selvatica sono spesso drammatici: panico, disorientamento, arresti cardiaci e migrazioni improvvise. Per loro, la notte più luminosa dell'anno è spesso la più spaventosa.
Cosa resterà? Solo le stelline scintillanti
Una curiosità: non spariranno tutti i fuochi. Resteranno legali solo quelli di categoria F1, cioè i più innocui, tipo le stelline che si usano sulle torte di compleanno.
Le stelline che si usano sulle torte di compleanno resteranno legali
E se succedesse anche in Italia?
Ogni anno, anche nel nostro Paese, si discute di divieti e ordinanze comunali. Ma nulla di paragonabile a quello che sta accadendo in Olanda. Forse, guardando i cieli silenziosi del 2026, qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi:
"E se festeggiare non significasse per forza far rumore?"
In Olanda sarà l'ultimo Capodanno con i fuochi d'artificio. La tradizione spenta dalla legge
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato

Sabato 29 Novembre 2025 11:39
In Olanda il conto alla rovescia è già iniziato. Ma questa volta non soltanto per i festeggiamenti. Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato.
Una rivoluzione silenziosa – anzi, silenziosissima – che trasformerà per sempre la notte di Capodanno. E che rende l'Olanda uno dei primi Paesi europei a dire addio ai botti… con tanto di legge.
Dal 1° gennaio 2026 nei Paesi Bassi infatti, non sarà più possibile acquistare né utilizzare fuochi d'artificio per uso privato
L'ultimo botto (privato) sarà il 31 dicembre 2025
Il Senato olandese ha approvato un divieto nazionale sulla vendita e sull'uso privato dei fuochi d'artificio. Una decisione storica, sostenuta da un ampio consenso politico e scientifico. Ma con un dettaglio importante: perché la legge diventi effettiva, servirà prima un Regolamento Generale Amministrativo.
A stenderlo dovrà essere il sottosegretario di Stato Thierry Aartsen. Ed è qui che nasce il dubbio: i tempi saranno abbastanza rapidi da far partire il divieto già nel 2026?
Perché vietare i fuochi d'artificio? Sicurezza e ambiente al primo posto
Ogni Capodanno in Olanda si ripeteva un copione meno festoso di quanto si pensi. Solo lo scorso anno 1.162 persone sono finite al pronto soccorso e due sono state le vittime. Gli arresti sono stati ben 200 e i botti hanno provocato 16 milioni di euro di danni. Inoltre, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine sono stati presi di mira durante gli interventi
La polizia parla da tempo di "comportamenti senza limiti". Il sindacato degli agenti ha descritto la notte di San Silvestro come "una zona di guerra".
Tra i motivi del divieto spiccano su tutti la sicurezza e la difesa dell'ambiente
Il dibattito non riguarda solo la sicurezza. L'inquinamento atmosferico generato dai fuochi viene paragonato a mesi di traffico cittadino concentrati in poche ore. Le esplosioni rilasciano: polveri sottili (Pm10), piombo, bario, rame, residui plastici che finiscono in canali e falde acquifere Insomma, una festa che dura pochi minuti ma lascia tracce per giorni.
Tra i sostenitori del divieto c'è poi anche il Partito per gli Animali, che in Olanda conta davvero in Parlamento. Gli effetti dei botti su cani, gatti, uccelli e fauna selvatica sono spesso drammatici: panico, disorientamento, arresti cardiaci e migrazioni improvvise. Per loro, la notte più luminosa dell'anno è spesso la più spaventosa.
Cosa resterà? Solo le stelline scintillanti
Una curiosità: non spariranno tutti i fuochi. Resteranno legali solo quelli di categoria F1, cioè i più innocui, tipo le stelline che si usano sulle torte di compleanno.
Le stelline che si usano sulle torte di compleanno resteranno legali
E se succedesse anche in Italia?
Ogni anno, anche nel nostro Paese, si discute di divieti e ordinanze comunali. Ma nulla di paragonabile a quello che sta accadendo in Olanda. Forse, guardando i cieli silenziosi del 2026, qualcuno potrebbe cominciare a chiedersi:
"E se festeggiare non significasse per forza far rumore?"
**ROMA: NON SI FERMANO ALL'ALT E FINISCONO CONTRO ALBERO, FUORI STRADA ANCHE VOLANTE POLIZIA** =
ADN0308 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **ROMA: NON SI FERMANO ALL'ALT E FINISCONO CONTRO ALBERO, FUORI STRADA ANCHE VOLANTE POLIZIA** = Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Sono usciti dal parcheggio di una nota discoteca dell'Eur sfrecciando a folle velocità. Alla vista di una volante della Polizia di Stato, hanno solo finto di rallentare, dando vita a un inseguimento sulla via Cristoforo Colombo proseguito sulla Pontina e terminato solo quando i due a bordo del suv Bmw sono finiti contro un albero, incastrati tra le lamiere. I fatti, apprende l'Adnkronos, sono di questa notte, poco dopo le 4. Il polverone sollevato dall'impatto dell'X6 ha fatto perdere il controllo della volante anche ai poliziotti dietro di loro. Feriti sia i due agenti, dimessi con una prognosi lieve, sia i due a bordo del suv, refertati in ospedale in codice rosso e la cui posizione è ora al vaglio. Sequestrata, per i necessari accertamenti, l'auto con targa straniera. (di Silvia Mancinelli) (Sil/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-25 11:47
📢🇮🇱🇸🇾—Da ieri, almeno 7 soldati israeliani sono rimasti feriti, tra cui 6 della 210ª Divisione "Bashan" in Siria, 3 dei quali in "condizioni gravi", e un soldato che ha riportato "ferite moderate" a seguito di un "incidente operativo" a Gaza.
L'IDF ha anche perso un Humvee in Siria dopo che il veicolo è stato colpito, reso inutilizzabile e lasciato sul posto. L'aviazione israeliana lo ha successivamente bombardato e distrutto.
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Il regime di Kiev deve essere privato dell'accesso al Mar Nero
Киевский режим должен быть лишён выхода к Чёрному морю
В Чёрном море недалеко от Босфора 28 ноября прогремели взрывы на двух танкерах, приписываемых к т.н. "теневому флоту" России. Это привело к пожарам на судах, сообщает Reuters со ссылкой на турецкие власти и другие источники. Согласно данным London Stock Exchange Group, танкеры Kairos и Virat находятся в списке судов, подпадающих под антироссийские санкции.
▪️ Оба инцидента произошли недалеко от побережья Турции в международных водах на расстоянии около 270 км друг от друга. Известно, что Virat был атакован пятью безэкипажными катерами, которые заходили с кормы. Попадания в район машинного отделения. Судно шло под флагом Гамбии, без груза. Турецкие власти направили спасателей и сообщают, что ситуация под контролем. Танкер Kairos шёл из Индии в Новороссийск и, предположительно, наткнулся на морскую мину, экипаж эвакуирован.
Очевидно, что Virat был атакован украинскими БЭКами. Столкновение Kairos с морской миной могло быть и случайным. Много украинских подводных морских мин от Черноморского побережья посрывало с якорей и унесло в море. Однако не особо верится в такие совпадения за один день.
В натовских штабах эти диверсии будут только приветствовать, поскольку они подкрепляют санкции США и ЕС против российского нефтяного экспорта.
▪️ Не стоит забывать, что США и НАТО действуют против России в рамках доктрины "Морского могущества" (Sea Power), которую сформулировал ещё американский адмирал Альфред Мэхэн (1840-1914). По его мнению, основной способ борьбы с континентальными государствами — удушение их в "кольцах анаконды": сдавливание через установление контроля над береговыми зонами, относящимися к нейтральным территориям или к территориям противника, а также через перекрытие выходов к морским пространствам.
Можно добавить, что, с точки зрения военной географии, Украина вместе с Польшей хорошо вписываются в концепцию "американского междуморья". При этом Вашингтону даже не нужно НАТО — достаточно плотно контролировать эти две территории от Балтийского до Чёрного морей, буферную зону, отделяющую Россию от остальной Европы.
Понятно, что без лишения киевского режима выхода к Чёрному морю полную безопасность российского судоходства обеспечить не удастся. И другого выхода, кроме как установление контроля ВС РФ над Николаевской и Одесской областями, тут не просматривается.
Il regime di Kiev deve essere privato dell'accesso al Mar Nero
Nel Mar Nero, non lontano dal Bosforo, il 28 novembre sono esplose due bombe su due petroliere attribuite alla cosiddetta "flotta ombra" russa. Questo ha causato incendi sulle navi, riporta Reuters citando le autorità turche e altre fonti. Secondo i dati del London Stock Exchange Group, le petroliere Kairos e Virat sono nella lista delle navi soggette a sanzioni anti-russe.
▪️ Entrambi gli incidenti sono avvenuti vicino alla costa turca in acque internazionali a circa 270 km di distanza l'una dall'altra. Si sa che Virat è stata attaccata da cinque motoscafi senza equipaggio, che sono entrati da poppa. Colpi nella zona della sala macchine. La nave navigava sotto bandiera gambiana, senza carico. Le autorità turche hanno inviato soccorritori e riferiscono che la situazione è sotto controllo. La petroliera Kairos stava viaggiando dall'India a Novorossijsk e presumibilmente ha urtato una mina marina, l'equipaggio è stato evacuato.
È evidente che Virat è stata attaccata da droni navali ucraini. L'urto di Kairos con una mina marina potrebbe essere stato casuale. Molte mine marine sottomarine ucraine lungo la costa del Mar Nero si sono staccate dagli ancoraggi e sono state portate in mare. Tuttavia, non si crede molto a tali coincidenze in un solo giorno.
Nei quartieri generali della NATO queste azioni di sabotaggio saranno solo benvenute, poiché rafforzano le sanzioni di USA e UE contro l'esportazione di petrolio russo.
▪️ Non bisogna dimenticare che USA e NATO agiscono contro la Russia nell'ambito della dottrina del "Potere Marittimo" (Sea Power), formulata dall'ammiraglio americano Alfred Mahan (1840-1914). Secondo lui, il modo principale per combattere gli stati continentali è soffocarli in "anelli di anaconda": comprimendoli attraverso il controllo delle zone costiere, appartenenti a territori neutrali o nemici, e bloccando gli accessi agli spazi marittimi.
Si può aggiungere che, dal punto di vista della geografia militare, l'Ucraina insieme alla Polonia si inseriscono bene nella concezione del "mare interno americano". Washington non ha nemmeno bisogno della NATO: basta controllare strettamente questi due territori dal Mar Baltico al Mar Nero, una zona cuscinetto che separa la Russia dal resto dell'Europa.
È chiaro che senza privare il regime di Kiev dell'accesso al Mar Nero non sarà possibile garantire la piena sicurezza della navigazione russa. E non si vede altra soluzione se non l'instaurazione del controllo delle Forze Armate RF sulle regioni di Nikolaev e Odessa.
Cottarelli, 'priorità reti stradali e ferroviarie, non il ponte'
Convegno Connessioni mediterranee. 'Se poi avanzato soldi bene'
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 NOV - "Un conto sono le
infrastrutture, un altro conto sono le iniziative industriali.
Le infrastrutture pubbliche sono necessarie. Il capitale
pubblico è importante, in tutti i Paesi, per rafforzare i mezzi
di trasporto, ad esempio. Rispetto alla realizzazione del ponte
sullo Stretto va valutato se i soldi vanno spesi per fare il
ponte, oppure per rafforzare le reti stradali, ferroviarie,
ecc". Lo ha detto l'economista Carlo Cottarelli intervenendo in
video collegamento, al Convegno "Connessioni Mediterranee -
Nuovo bilancio europeo porti, ponte e politiche per il Sud,
organizzato nell'ambito del Festival Euromediterraneo
dell'economia e dal quotidiano "L'Altravoce". "Io penso - ha aggiunto - che la priorità sarebbe quella di
mettere a posto le reti stradali, le reti ferroviarie locali
della Sicilia e della Calabria, dove c'è anche un problema molto
serio, che diventerà sempre più serio per il riscaldamento
globale, per le reti idriche. È quella, secondo me, la priorità.
Poi se rimangono soldi anche per fare il ponte sullo Stretto,
bene. Io non ho mai fatto un approfondimento per capire se
questo ponte è meglio di altri. Sapete che la questione è molto
controversa. Non è mai stata fatta una analisi costi/benefici
indipendente per il ponte sullo Stretto. Sono state fatte dalla
società del ponte, e sono ovvii i risultati. Comunque, la
priorità, secondo me, è un'altra". (ANSA).
29/11/2025 11:47
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06416 presentato da LOMUTI Arnaldo testo di Martedì 25 novembre 2025, seduta n. 571 LOMUTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che: secondo quanto riportato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano del 27 ottobre 2025, sulla base di un rapporto del Ministero degli interni ucraino e di analisi di fonti internazionali, dall'inizio dell'invasione russa del febbraio 2022 sarebbero scomparse o rubate in Ucraina circa 491.426 armi da fuoco, un numero cresciuto dell'80 per cento rispetto a settembre 2024; tra le armi mancanti figurerebbero oltre 149.000 fucili d'assalto (di cui 99.000 AK47), 135.000 fucili da caccia, 21.000 casse di pistole Makarov, mitragliatrici e lanciagranate, molte delle quali di fabbricazione estera (58 per cento);
Atto Camera Ordine del Giorno 9/02655/015 presentato da ZARATTI Filiberto testo di Mercoledì 26 novembre 2025, seduta n. 572 La Camera, premesso che: il provvedimento all'esame dell'Assemblea reca: «Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese»; l'articolo 64 trasferisce al prefetto la competenza del Ministro dell'interno in ordine al rilascio della licenza necessaria per la fabbricazione, detenzione, vendita delle armi da guerra; la disposizione modifica in via legislativa la titolarità del rilascio della licenza relativa alle armi da guerra (nonché ad alcune altre dotazioni, ad esse assimilate); il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – recato dal regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 – distingue dalle armi le armi da guerra, quanto all'autorità competente al rilascio della prescritta licenza. Per le armi, competente è il questore; per le armi da guerra, il Ministro dell'interno. Quest'ultimo è, ai sensi dell'articolo 28 del citato Testo unico, competente al rilascio della licenza prescritta per la fabbricazione (con le connesse attività commerciali e di riparazione), l'assemblaggio, la raccolta, la detenzione e la vendita, di: armi da guerra ed armi analoghe, nazionali o straniere, o parti di esse; munizioni, uniformi militari od altri oggetti destinati all'armamento e all'equipaggiamento di forze armate nazionali o straniere;
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06456 presentato da AMICH Enzo testo di Giovedì 27 novembre 2025, seduta n. 573 AMICH. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: lungo la direttrice ferroviaria Genova-Voghera, nella provincia di Alessandria, il posto di polizia ferroviaria di Novi Ligure rappresenta oggi l'unico presidio specializzato ancora attivo, a seguito delle soppressioni decise nel 2017 di altri uffici della stessa provincia, quali Tortona, Arquata Scrivia e Casale Monferrato; tale presidio non svolge funzioni limitate alla sola stazione di Novi Ligure, ma assicura il controllo e la vigilanza su un'ampia tratta ferroviaria, comprendente anche le stazioni e le aree di Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia e Ovada, nonché diversi obiettivi sensibili situati in zone isolate, che richiedono pattuglie dotate di adeguata formazione e capacità operativa;
Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02541 presentata da MARCO CROATTI martedì 25 novembre 2025, seduta n.364 CROATTI, LOPREIATO, PIRRO, MARTON, NATURALE - Al Ministro della giustizia - Premesso che: negli ultimi giorni il carcere "della Dozza" di Bologna è stato teatro di episodi di particolare gravità con incendi nelle sezioni detentive; aggressioni ripetute, presenza accertata di sostanze stupefacenti e un alto livello di tensione hanno portato oltre 80 agenti di Polizia penitenziaria ad assentarsi per malattia nella stessa giornata;
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04734 presentato da COLUCCI Alfonso testo di Martedì 25 novembre 2025, seduta n. 571 ALFONSO COLUCCI, AURIEMMA, BALDINO e PENZA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: dalle statistiche del dipartimento della pubblica sicurezza relative all'anno 2023 era emerso un quadro allarmante, a causa dell'interruzione, per la prima volta dal 2013, del costante calo della criminalità predatoria: i reati e gli illeciti, nell'anno 2023, sono tornati in strada e sono apparsi strettamente connessi «al crescente disagio sociale», come dichiarato dal servizio Analisi criminale della P.S.; dai dati dell'anno 2024 si evince una conferma del trend e, rispetto al 2023, un ulteriore aumento dei furti (3 per cento), dei reati legati agli stupefacenti (3,9 per cento), delle violenze sessuali (7,5 per cento), delle lesioni dolose (5,8 per cento), delle rapine (1,8 per cento) – i reati che più influiscono sulla percezione di sicurezza dei cittadini;
Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02534 presentata da IVAN SCALFAROTTO martedì 25 novembre 2025, seduta n.364 SCALFAROTTO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: secondo quanto rappresentato da fonti sindacali, nelle sedi di Tirano, Sondrio, Lecco e Monza sarebbero in atto "gravi problemi di organico" tali da pregiudicare l'efficacia del servizio di controllo e delle attività di polizia stradale lungo l'asse viario che collega da e per il passo di San Gallo, snodo transfrontaliero strategico per la provincia di Sondrio e per i collegamenti con la Svizzera; sono stati segnalati spostamenti di personale da altri commissariati delle province lombarde e venete per sopperire temporaneamente alle carenze, con conseguente riduzione degli organici anche nei presìdi cedenti, determinando un effetto negativo a catena sulla sicurezza complessiva del territorio;
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04736 presentato da BONAFÈ Simona testo di Martedì 25 novembre 2025, seduta n. 571 BONAFÈ, MAURI, CUPERLO e FORNARO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: il corretto dimensionamento degli organici delle forze dell'ordine rappresenta un presupposto essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini e la tenuta democratica delle istituzioni; da anni si registrano segnali di criticità legati al ricambio generazionale del personale, alla capacità operativa delle amministrazioni interessate e alla difficoltà strutturale delle scuole di polizia di formare un numero adeguato di allievi; appare dunque necessario disporre di informazioni complete e aggiornate, utili a valutare l'effettivo stato del comparto sicurezza e le politiche necessarie a garantirne l'efficienza –: quale sia la consistenza effettiva degli organici, per ciascuno degli anni dal duemila all'ultimo anno disponibile, per tutte le forze di polizia funzionalmente dipendenti dal Ministero dell'interno, nonché quali risulti essere, anno per anno, lo scostamento numerico rispetto alla dotazione organica prevista per legge, e le stime di uscita dei prossimi cinque anni, con indicazione dell'impatto previsto sulla disponibilità effettiva del personale.
venerdì 28 novembre 2025
CONTRO IL PARTITO UNICO DELLA GUERRA E DEL VINCOLO ESTERNO ASSOLUTO
La votazione ieri in Parlamento europeo, che di per sé non vale niente, mostra però IL fatto politico allo stesso tempo più rilevante e più taciuto.
La risoluzione bocciava il progetto di pace Usa in Ucraina, e ha ottenuto i voti di PD, FI, FDI, AVS. Astenuti o contrari, Lega e M5s.
C'è un partito trasversale della guerra. È lo stesso partito dell'osservanza coatta a tutti i vincoli esterni, dal conformismo all'Ue al bellicismo idiota.
Questo partito è il vero e unico partito di governo, che però si divide nelle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra.
In queste due coalizioni, ci sono anche partiti che invece sono contrari - con differenze, sfumature e identità proprie. Però questi finiscono per non contare molto e farsi trascinare dalle decisioni dei rispettivi esponenti del partito della guerra in coalizione.
Senza considerare oramai il 50% delle persone schifate da questo finto bipolarismo.
Fino a quando non ci si toglierà la maschera e si sfideranno apertamente le vere coalizioni oggi in corsa, ovvero il partito del vincolo esterno monetario, geopolitico e culturale contro un'aggregazione che vuole con realismo riconquistare quote di sovranità in vista della pace, la politica italiana rimarrà sempre un gioco truccato.
E le possibilità di un vero cambiamento saranno zero.
GABRIELE GUZZI
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Il capo del Ministero degli Esteri ungherese Péter Szijjártó su come è andato l'incontro tra Viktor Orbán e Putin a Mosca
«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
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«L'incontro di Orbán con il presidente Putin si è concluso. Abbiamo raggiunto ciò per cui siamo venuti: la sicurezza energetica dell'Ungheria è garantita. Il presidente Putin ha confermato che la Russia fornirà i volumi di gas e petrolio contrattati — puntualmente, attraverso il gasdotto "Druzhba" e il gasdotto "Turkish Stream".
Abbiamo anche concordato di accelerare significativamente la costruzione della centrale nucleare di Paks. Tutti i preparativi tecnici procedono secondo i piani, e il 5 febbraio inizieranno i lavori sul terreno. Questo è un passo fondamentale verso un approvvigionamento energetico a lungo termine, stabile e accessibile per l'Ungheria.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, il primo ministro Orbán ha nuovamente sottolineato che l'Ungheria è dalla parte della pace. Questa guerra non è la nostra, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per essa. Il presidente Putin ha confermato che se il vertice di pace si terrà, si svolgerà a Budapest».
E a coloro che mettono in dubbio o interpretano erroneamente questo incontro: l'Ungheria è un paese sovrano con una politica estera sovrana. Le nostre decisioni si basano completamente sugli interessi nazionali. La cooperazione con la Russia si fonda sul rispetto reciproco e sulle realtà della sicurezza energetica. L'incontro di oggi ha solo rafforzato tutto questo».
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🔴 Zelensky, qualora ve ne fosse stato bisogno di conferma, è il vero capo della corruzione che sta in Ucraina.
In un certo senso le dimissioni di poco fa di Andrey Yermak, principale mediatore di Zelensky e potentissimo uomo di fiducia, appunto di Zelensky, lo dimostrano.
È da tempo che in Ucraina parlano del coinvolgimento di questo braccio destro all'interno del sistema di corruzione, eppure Zelensky non ha mai avuto la forza per rimuoverlo, visto che si è fatto da parte da solo rassegnando le proprie dimissioni a causa della fibrillazione, soprattutto dell'opinione pubblica ucraina dovuta a una semplice perquisizione.
Quindi adesso i punti sono due: o Zelensky è il vero capo del sistema di corruzione, oppure è ricattato da tutti questi corrotti e quindi compromesso, di conseguenza stando all'interno di questo sistema di corruzione.
Ecco colui che per anni ci è stato descritto come il nuovo Nelson Mandela, il partigiano, il combattente per la democrazia, quello che difende il diritto, quello che veniva invitato anche a Sanremo.
Questa roba noi, spie del Cremlino, pagati in rubli e utili idioti di Mosca, la diciamo almeno da tre anni e mezzo. Ma a non capirci nulla ci dicevano che eravamo noi…
T.me/GiuseppeSalamone
NTW Press - Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
NTW Press - Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
I consigli e le indicazioni di agenti della Polizia e soccorritori e le strazianti testimonianze di due mamme e un marito che hanno perso i loro cari.

Vimercate, Venerdì 28 Novembre 2025 17:22
Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Forze dell'ordine e soccorritori con gli studenti dell'Einstein di Vimercate
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, la partecipazione di centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" e le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Video di forte impatto e testimonianze dirette
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
Nel 2024 in Italia 3.200 morti sulle strade, 700 under 24
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Il rispetto delle regole
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
La velocità prima causa di morte sulle strade
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
GUARDA LA GALLERY (9 foto)
        
← →
La prevenzione
Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
La storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
"Perché non voglio – ha concluso mamma Croce rivolgendosi agli studenti – che nessuno di voi possa mai provare questo dolore".
Morti sulle strade: gli studenti dell'Einstein a lezione di prevenzione
I consigli e le indicazioni di agenti della Polizia e soccorritori e le strazianti testimonianze di due mamme e un marito che hanno perso i loro cari.

Vimercate, Venerdì 28 Novembre 2025 17:22
Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Forze dell'ordine e soccorritori con gli studenti dell'Einstein di Vimercate
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, la partecipazione di centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" e le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Video di forte impatto e testimonianze dirette
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
Nel 2024 in Italia 3.200 morti sulle strade, 700 under 24
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Il rispetto delle regole
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
La velocità prima causa di morte sulle strade
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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La prevenzione
Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
La storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
"Perché non voglio – ha concluso mamma Croce rivolgendosi agli studenti – che nessuno di voi possa mai provare questo dolore".
NTW Press - Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
NTW Press - Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Tra le testimonianze, quella della mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018

Monticello Brianza, Venerdì 28 Novembre 2025 17:36
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale. Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore. Durante l'evento, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, alle centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" sono state proposte le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Tra loro anche la mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti: la storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Tra le testimonianze, quella della mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018

Monticello Brianza, Venerdì 28 Novembre 2025 17:36
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale. Quell'attimo che stravolge le vite: di chi, purtroppo, se ne va tragicamente; ma anche di chi resta, condannato ad un'esistenza segnata dal lutto e dal vuoto incolmabile.
Morti sulle strade: studenti a lezione di prevenzione con la Polizia stradale
Si è lavorato anche e soprattutto sulle emozioni, quelle forti e dure, che fanno scorrere le lacrime, questa mattina, venerdì 28 novembre, in occasione di un evento sul tema della sicurezza stradale e delle attività di prevenzione, organizzato a Vimercate da Polizia di Stato di Monza e Polizia stradale di Arcore. Durante l'evento, con la collaborazione di Avps e Vigili del fuoco di Vimercate, alle centinaia di studenti dell'istituto superiore "Einstein" sono state proposte le testimonianze di alcuni famigliari che negli incidenti stradali hanno perso figli, moglie e altri cari. Tra loro anche la mamma di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018. Il tutto a pochi giorni dalla Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.
Una mattinata a forte impatto, emotivo, come detto, che si è tenuta nell'auditorium del centro scolastico Omnicomprensivo. Sugli schermi video crudi, diretti, con immagini vere tratte da incidenti stradali con esiti fatali.
"In Italia i morti sulle strade nel 2024 sono stati 3.200 – hanno ricordato gli agenti della Polizia che hanno guidato l'incontro – Di questi 700 erano giovani tra i 17 e i 24 anni. E' come se ogni anno un istituto scolastico come il vostro venisse cancellato. L'obbiettivo delle istituzioni è ridurre a zero gli esiti mortali degli incidenti stradali nel 2030. Capirete come ci sia ancora tanto lavoro da fare".
Un lavoro che passa anche e soprattutto dalla sensibilizzazione dei più giovani al rispetto delle regole. A cominciare da quelle del Codice della strada.
"L'esito mortale nella stragrande maggioranza degli incidenti è dovuto all'elevata velocità – hanno ricordato gli uomini della Stradale – E poi c'è la guida in stato d'ebbrezza, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La sottovalutazione di alcune condizioni, come ad esempio i colpi di sonno".
La disperazione di parenti e soccorritori
Una serie di "pugni allo stomaco" quelli che i relatori hanno idealmente sferrato agli studenti, mostrando anche testimonianze di parenti (tra queste anche della conduttrice Andrea Delogu che solo poche settimane fa ha perso in un incidente stradale il fratello Evan, di soli 18 anni). E ancora, la disperazione di genitori, il dramma degli agenti che devono suonare alle porte delle case per comunicare la morte di un parente.
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Senza dimenticare la fondamentale azione di della prevenzione. Ed ecco quindi le spiegazioni su dispositivi di sicurezza e sulle buone pratiche al volante o in sella ad una moto. E, ancora, le esercitazioni pratiche che, dopo tante lacrime hanno strappato anche qualche sorriso e applauso, per imparare a comportarsi, per capire cosa accade se ci si mette alla guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
Tre testimonianze scioccanti: la storia di Diego, morto dopo 4 anni di calvario
Durante la mattinata studentesse e studenti hanno ascoltato, tra le lacrime, anche le testimonianze di due madri che piangono da anni i loro figli, strappati alla vita giovanissimi per colpa di altri; e quella di un marito che vive nel rimorso e nel dolore per quella giovane moglie che non c'è più.
C'è la storia di Diego Scaccabarozzi, di Monticello Brianza, morto nel 2022 a soli 22 anni, dopo 4 anni di calvario a seguito di un incidente avvenuto nel 2018 A raccontarla mamma Anna, che fa parte dell'Associazione famigliari vittime della strada.
"Diego non aveva colpe, viaggiava su un'auto guidata da un altro ragazzo – ha raccontato la mamma – Dopo l'incidente ha fatto mesi di ospedale e riabilitazione. Ha trascorso anni in uno stato vegetativo fino alla morte, il 15 gennaio del 2022".
La testimonianza di Anna, mamma di Diego Scaccabarozzi
Raffaella e quel colpo di sonno fatale
E poi c'è Raffaella Bassan, di Carugate, insegnante a Caponago, morta 10 anni fa sull'auto guidata dal marito, Roberto Frigerio. Accanto a lei, all'epoca 41enne, il figlio di un anno, che si salvò.
"A causare l'incidente è stato un mio colpo di sonno – ha raccontato Roberto, anche lui legato all'Associazione famigliari vittime della strada – Da allora vado avanti per mio figlio e ho deciso di mettere il nostro grande dolore a disposizione, per essere d'aiuto, raccontando questa storia soprattutto ai giovani nella speranza che possa mettervi in guardia".
La testimonianza di Roberto Frigerio, marito di Raffaella Bassan
Matteo e mamma Croce: "Nessuno dovrebbe provare mai un dolore simile"
Infine, Croce Castiglia, di Vimercate, e il suo Matteo La Nasa, investito nel luglio di 2010, pochi giorni dopo aver conseguito il diploma, mentre era seduto ai tavolini di un bar, da un'auto guidata da un giovane che stava facendo una gara. Anche per lui un anno e mezzo di stato vegetativo e poi la morte. Da allora è nata l'Associazione Matteo La Nasa, che si occupa di prevenzione sulle strade.
La testimonianza di Croce Castiglia mamma di Matteo La Nasa
PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO
PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO (AGENPARL) - Fri 28 November 2025 PUBBLICATA LA LISTA NAZIONALE DEGLI AUTOVELOX – OGGI LA SCADENZA DEL PRIMO CENSIMENTO Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti informa che è online, da oggi 28 novembre 2025, l'elenco ufficiale dei dispositivi e sistemi di rilevamento della velocità autorizzati sul territorio nazionale. L'elenco, previsto dall'articolo 1, commi 3 e 4, del decreto del Direttore Generale per la motorizzazione n. 367 del 29 settembre 2025, è consultabile al link: https://velox.mit.gov.it/dispositivi La pubblicazione arriva alla scadenza dei tempi previsti per il censimento nazionale. Oggi, infatti, scadono i termini per l'invio dei dati da parte delle amministrazioni e degli enti da cui dipendono gli organi di polizia stradale. Si tratta di un passaggio essenziale per garantire la piena legittimità d'uso degli strumenti di accertamento delle violazioni dei limiti di velocità. Tramite la piattaforma telematica predisposta dal MIT, gli enti hanno indicato, per ogni dispositivo: marca, modello, versione, matricola ove presente, estremi del decreto MIT di approvazione o omologazione, nonché collocazione chilometrica (qualora necessario) e direzione di marcia. Tutti i dati trasmessi sono automaticamente pubblicati e liberamente consultabili sul portale istituzionale del Ministero. Come previsto dall'articolo 5, comma 2, del decreto direttoriale n. 305 del 18 agosto 2025, gli aggiornamenti continueranno anche dopo la scadenza, secondo le modalità stabilite dal decreto stesso. Per ulteriori informazioni sull'operatività della piattaforma, è disponibile la documentazione tecnica allegata al decreto direttoriale. _____________________________________ [cid:image001.png@01DC6096.B67E8CA0] UFFICIO STAMPA Piazzale di Porta Pia, 1 - 00198 - Roma É tel : 06.4412.3200 2025-11-28 18:44:14 4526422 POL Politica Interna https://agenparl.eu/2025/11/28/pubblicata-la-lista-nazionale-degli-autovelox-oggi-la-scadenza-del-primo-censimento/
Il COLLASSO dell'Europa è IMMINENTE, mancano al massimo pochi mesi.
Tutto, infatti, si svolgerà nel corso del 2026.
Non ci sarà nessuna guerra e nessun riarmo, è questione di LOGICA: come può un continente come l'Unione Europea fare una guerra a una potenza nucleare come la Russia (che sarebbe spalleggiata anche dalla Cina, oltretutto,) senza più quell'energia a basso costo... che serve proprio a mettere in moto l'industria bellica e muovere la STESSA macchina bellica?
Come può un continente in piena stagnazione economica, declino industriale, con alti livelli di debito pubblico indebitarsi ulteriormente tagliando TUTTA LA SPESA SOCIALE per i cittadini… e chiedendo loro, poi, di dare anche la vita per una guerra in cui non crede nessuno? (tranne qualche pazzo esaltato, ovviamente, quelli ci sono sempre).
Servono una propaganda ENORME, una censura ENORME, una dittatura aperta già ADESSO, e l'Europa, semplicemente, non ha più tempo per NULLA di tutto questo.
Anche l'euro digitale (il sogno distopico monetario di questa unione) si rivelerà una bolla di sapone.
Sono FUORI TEMPO MASSIMO su tutto.
Il sistema FINANZIARIO INTERNAZIONALE, per esempio, è stato già deciso dietro le quinte e non prevede alcuna valuta digitale.
Sapete, riguardo alla Germania, negli anni '30 potè fare affidamento sulle proprie risorse come carbone e petrolio per il "riarmo", nonchè su una politica industriale molto competitiva: ebbene, oggi l'abbandono del nucleare, la pianificata uscita dal carbone, la de-industrializzazione in corso e la dipendenza da fonti rinnovabili intermittenti come eolico e solare costituiscono UN PRIMO GRANDE PROBLEMA per questo RIARMO, che vede ancora una volta protagonista questo PERICOLOSO PAESE... per il mondo intero.
Recentemente il cancelliere Friederich Mertz ha dichiarato a un convegno che per lui l'Europa è in primis Germania e Francia, dicendo queste esatte parole: "Volevamo uno spazio aperto di libertà e giustizia, con la libera circolazione di persone, servizi, merci e capitali. Sotto molti aspetti questo è diventato un'autentica mostruosità burocratica. Invece di favorire la libertà, queste vengono sempre più limitate. Dobbiamo cambiare questa situazione insieme".
Vedete, questo è un modo "carino" per far capire che è necessario RIMPICCIOLIRE L'EUROPA per poter fare questo riarmo, per non avere più vincoli e lacci di nessun tipo, ma questo è SOLO l'inizio... della FINE. Mertz ha anche aggiunto: "Dobbiamo diventare più sovrani, più indipendenti, in un'ampia varietà di ambiti politici ed economici. Non possiamo più contare sugli Stati Uniti per difenderci, sulla Cina o sulla Russia, serve un'Europa che si difenda e quell'Europa, per me, sono Francia e Germania".
Il quadro è chiaro: la Germania non riesce più a dirigere questo moloch che si chiama UE, e sarà lei stessa a disintegrarlo.
A quel punto inizierà UN VERO TENTATIVO DI RIARMO, è vero, ma si ritroverà, stavolta, l'intero mondo contro, in quanto coinvolto ormai in un un nuovo sistema finanziario che impedirà qualsiasi operazione di questo tipo (chi conosce i protocolli ISO20022, per esempio, sa di cosa sto parlando).
Ecco perchè l'Unione Europea mi preoccupa relativamente, compresa la Germania.
L'Unione Europea, in questo momento, è esattamente come l'orchestra... che continuava a suonare mentre il Titanic affondava.
Gabriele Sannino
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🇷🇺 PESKOV: "PARLIAMO SOLO CON GLI STATI UNITI. L'EUROPA È FUORI"
Fonte: Anadolu
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato venerdì che la Russia sta tenendo negoziati per un accordo sul conflitto ucraino esclusivamente con gli Stati Uniti.
In un'intervista al canale TV russo Pervy, Peskov ha detto che a questo punto la posizione delle risoluzioni del Parlamento Europeo che esortano l'Europa a sedersi al tavolo delle trattative non può essere presa in considerazione.
"Al momento stiamo parlando di negoziati con gli americani," ha detto Peskov. "Gli europei certamente non possono essere considerati ora."
Il portavoce del Cremlino ha definito la missione di mantenimento della pace statunitense e gli sforzi del presidente americano Donald Trump "la priorità principale"; pertanto, Mosca si sta preparando "specificamente per questi contatti."
Commentando i resoconti dei media sul piano di pace statunitense, Peskov ha detto che il tema del piano di pace americano per l'Ucraina provoca molte pubblicazioni, e una parte significativa di esse non corrisponde alla realtà.
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Il potente capo dell'amministrazione presidenziale ucraina travolto dallo scandalo corruzione. https://it.insideover.com/politica/ucraina-la-caduta-di-yermak-il-cerchio-magico-di-zelensky-traballa.html
Sono lieto di vedere che non siete stati toccati dalla russofobia, aggravata da ogni rabbia concepibile e inconcepibile che ha contagiato le menti colte dei vostri compatrioti. Ma ditemi, per l'amor di Dio, da dove provengono questo odio e questa rabbia acerrimi – rabbia assoluta e odio impotente – che ci vengono rivolti, mentre noi stiamo a guardare, senza la minima intenzione di interferire nei vostri affari? Se un'Europa sana, forte e resiliente può ispirarci paura, allora sicuramente un'Europa minata da una grave malattia interna, una cancrena che l'ha colpita in ogni sua parte, non può che suscitare compassione in noi. Ma in futuro, è sufficiente che noi continuiamo a essere sani e che voi restiate malati, affinché il nostro potere, di per sé organico e forte, sia ulteriormente rafforzato dalla vostra debolezza. Se il passato appartiene all'Occidente, socialmente e intellettualmente, allora il futuro è senza dubbio nostro. Perché il significato di ciò che sta accadendo qui non è che le leggi stiano scomparendo, che questa o quella forma di governo, avendo esaurito la sua utilità, stia scomparendo, ma che la vostra civiltà, la vostra società, stia scomparendo. Tale è la fine di questa civiltà decantata e autocelebrativa, che abbiamo stupidamente preso sul serio per troppo tempo e considerato la nostra guida.
Grazie a voi, grazie al vostro esempio disastroso, trarremo beneficio dalla lezione che ci avete insegnato a vostre spese. Le mie poesie non sono finzione poetica: la Santa Rus' non è una formula banale, e certamente non ipocrisia! Tutta la nostra storia, le nostre tradizioni, le nostre credenze sono unite in questo nome sacro. È il nostro motto e il nostro oroscopo! Siamo così: non siamo europei, perché l'Europa non ci accetta, ma, come dice Žukovsky, non siamo l'Asia, perché siamo cristiani: siamo semplicemente un mondo a parte e, grazie a Dio, abbastanza grandi e forti da non perire in questo isolamento. Tutto ciò che vi dico qui non è una mia opinione personale. Sono solo un'eco della nostra opinione pubblica. Posso assicurarvi che questa è la visione della maggioranza pensante e sensata in Russia su ciò che sta accadendo qui. In definitiva, noi, le cui simpatie un tempo erano per l'Occidente, ci siamo rivelati conservatori. I nostri veri rappresentanti del progresso sono i reazionari, che da tempo ci esortano a rinunciare allo spirito di servile imitazione dell'Occidente, che ci ha invitato ad attingere la nostra civiltà morale alla fonte delle nostre tradizioni e credenze nazionali.
La lettera del principe e poeta Pëtr Vjazemskij è indirizzata al traduttore ed editore berlinese di letteratura russa, Varnhagen von Ense. Vjazemskij e Varnhagen von Ense – traduttore e promotore della letteratura russa in Germania, corrispondente di Žukovskij, A.I. Turgenev e Dmitrij Bludov, e interlocutore di Tjutčev – avevano intrattenuto una corrispondenza di lunga data. Su richiesta di Varnhagen, Vjazemskij gli inviò in dono autografi di scrittori russi, e Varnhagen condivise le sue riflessioni sul futuro della letteratura russa. Entrambi erano veterani della guerra del 1812. La lettera fu scritta nel 1848, ma sembra essere stata scritta oggi.
👉 Si può non essere d'accordo o condividere, l'attualità di tale lettera indubbiamente stupisce.
#stoprussofobia #russofobia
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