Translate

sabato 1 novembre 2025

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04613 presentato da URZÌ Alessandro testo di Mercoledì 29 ottobre 2025, seduta n. 555   URZÌ, RIZZETTO e MAIORANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: durante una trasmissione televisiva, il consigliere comunale di Avs-Possibile, Andrea Di Lenardo, ha rilasciato una serie di dichiarazioni controverse e potenzialmente lesive dell'onorabilità delle istituzioni e delle forze dell'ordine; in particolare, il consigliere ha pubblicamente accusato il prefetto di Udine di aver autorizzato l'uso di lacrimogeni al gas CS, da lui definiti «tossici e vietati a livello internazionale», da parte della polizia nel corso della manifestazione pro-Palestina svoltasi a Udine il 14 ottobre 2025, in concomitanza con l'incontro calcistico tra Italia e Israele;

 

       ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE   5/04613

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 555 del 29/10/2025

Firmatari
Primo firmatario: URZI' ALESSANDRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/10/2025
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
RIZZETTO WALTERFRATELLI D'ITALIA29/10/2025
MAIORANO GIOVANNIFRATELLI D'ITALIA30/10/2025
MAIORANO GIOVANNIFRATELLI D'ITALIA29/10/2025


Commissione assegnataria
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/10/2025
Stato iter:
30/10/2025
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE30/10/2025
Resoconto MAIORANO GIOVANNIFRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO30/10/2025
Resoconto MOLTENI NICOLASOTTOSEGRETARIO DI STATO  - ( INTERNO )
 
REPLICA30/10/2025
Resoconto MAIORANO GIOVANNIFRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/10/2025

DISCUSSIONE IL 30/10/2025

SVOLTO IL 30/10/2025

CONCLUSO IL 30/10/2025

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04613
presentato da
URZÌ Alessandro
testo di
Mercoledì 29 ottobre 2025, seduta n. 555

  URZÌ, RIZZETTO e MAIORANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

durante una trasmissione televisiva, il consigliere comunale di Avs-Possibile, Andrea Di Lenardo, ha rilasciato una serie di dichiarazioni controverse e potenzialmente lesive dell'onorabilità delle istituzioni e delle forze dell'ordine;

in particolare, il consigliere ha pubblicamente accusato il prefetto di Udine di aver autorizzato l'uso di lacrimogeni al gas CS, da lui definiti «tossici e vietati a livello internazionale», da parte della polizia nel corso della manifestazione pro-Palestina svoltasi a Udine il 14 ottobre 2025, in concomitanza con l'incontro calcistico tra Italia e Israele;

come appreso anche da articoli di stampa, il consigliere ha inoltre sostenuto che la polizia avrebbe fatto ricorso a una violenza ingiustificata, parlando di «manganellate senza motivo» e di «lacrimogeni lanciati contro donne e bambini»;

si tratta di accuse di particolare gravità a giudizio degli interroganti, non suffragate da alcuna evidenza e non confermate dalle autorità competenti, idonee a diffondere informazioni non rispondenti al vero, a delegittimare l'operato delle forze dell'ordine e ad alimentare ingiustificate tensioni sociali;

tra l'altro, nella stessa occasione, il consigliere Di Lenardo ha rivolto pesanti accuse anche al Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, accusandola di genocidio nei confronti del popolo palestinese e auspicando un processo di «Norimberga» nei suoi confronti –:

quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione a quanto esposto in premessa, anche a tutela dell'immagine e dell'onorabilità delle forze dell'ordine.
(5-04613)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2025
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04613

È utile in premessa accennare brevemente allo svolgimento del corteo pro-Palestina svoltosi a Udine lo scorso 14 ottobre nella stessa giornata dell'incontro di calcio Italia-Israele.
Il corteo, oggetto di preavviso, ha visto la partecipazione di circa 8.000/9.000 persone. I manifestanti alle ore 18.30 circa sono partiti da Piazza della Repubblica e, dopo aver attraversato le vie del centro, alle ore 19.45, sono giunti in Piazza Primo Maggio.
La maggior parte dei manifestanti si è concentrata nell'area verde della Piazza, mentre un gruppo di circa 200/300 militanti ha cercato di uscire dalla Piazza e, quindi, di deviare dal percorso oggetto di preavviso.
Le Forze dell'ordine, pertanto, hanno predisposto un cordone con gli operatori dei Reparti inquadrati all'altezza di Largo delle Grazie e anche il servizio d'ordine del corteo coadiuvava le operazioni di contenimento dei manifestanti.
Un gruppo di manifestanti ha superato il cordone predisposto dal servizio d'ordine degli organizzatori della manifestazione, ma non quello dei Reparti inquadrati, che tentava di aggirare, per uscire dalla Piazza.
Di conseguenza, le Forze dell'ordine hanno predisposto un ulteriore cordone all'altezza di Viale della Vittoria/angolo via Giovanni da Udine.
Il gruppo dei manifestanti più aggressivi, per superare anche questo schieramento, ha effettuato un fitto lancio di artifizi pirotecnici, sassi, e altri oggetti contundenti contro le Forze di Polizia.
Nel frangente, le Forze dell'ordine hanno dovuto azionare idranti e lacrimogeni per arginare la violenta iniziativa dei manifestanti.
Tale azione ha consentito di evitare il contatto con i facinorosi e, allo stesso tempo, di impedirne l'accesso alle vie commerciali del centro storico, facendo indietreggiare il gruppo disperdendolo fino alla zona della stazione ferroviaria.
Il Prefetto di Udine ha precisato che il materiale utilizzato dalle Forze di Polizia per disperdere i manifestanti è stato sempre ed esclusivamente quello in dotazione ai Reparti Mobili.
Con riferimento alle dichiarazioni del Consigliere comunale Di Lenardo, il Prefetto di Udine ha, altresì, evidenziato che, effettivamente, lo scorso 15 ottobre, il medesimo, nel corso di un dibattito televisivo sull'emittente locale TV 12, ha affermato, contrariamente al vero – cito testualmente: «il Prefetto ha fatto utilizzare armi vietate a livello internazionale, perché armi chimiche vietate, lacrimogeni al CS».
Il medesimo esponente politico, il successivo 18 ottobre, si è scusato pubblicamente con il Prefetto, con una nota scritta che è stata ripresa dalla stampa locale, manifestando il proprio rincrescimento sia per le sue asserzioni sia per aver inopportunamente alzato i toni, contribuendo in tal modo a inasprire una situazione già tesa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione) :

diffusione delle informazioni

situazione sociale

accusa

gas naturale

omicidio

crimine contro l'umanita'

polizia

Nessun commento:

Posta un commento