ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04613
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19Seduta di annuncio: 555 del 29/10/2025
Firmatari
Primo firmatario: URZI' ALESSANDRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/10/2025
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 29/10/2025 MAIORANO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 30/10/2025 MAIORANO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 29/10/2025
Commissione assegnataria
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/10/2025
Stato iter:
30/10/2025
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/10/2025 Resoconto MAIORANO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 30/10/2025 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - ( INTERNO ) REPLICA 30/10/2025 Resoconto MAIORANO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/10/2025
DISCUSSIONE IL 30/10/2025
SVOLTO IL 30/10/2025
CONCLUSO IL 30/10/2025
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04613
URZÌ, RIZZETTO e MAIORANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
durante una trasmissione televisiva, il consigliere comunale di Avs-Possibile, Andrea Di Lenardo, ha rilasciato una serie di dichiarazioni controverse e potenzialmente lesive dell'onorabilità delle istituzioni e delle forze dell'ordine;
in particolare, il consigliere ha pubblicamente accusato il prefetto di Udine di aver autorizzato l'uso di lacrimogeni al gas CS, da lui definiti «tossici e vietati a livello internazionale», da parte della polizia nel corso della manifestazione pro-Palestina svoltasi a Udine il 14 ottobre 2025, in concomitanza con l'incontro calcistico tra Italia e Israele;
come appreso anche da articoli di stampa, il consigliere ha inoltre sostenuto che la polizia avrebbe fatto ricorso a una violenza ingiustificata, parlando di «manganellate senza motivo» e di «lacrimogeni lanciati contro donne e bambini»;
si tratta di accuse di particolare gravità a giudizio degli interroganti, non suffragate da alcuna evidenza e non confermate dalle autorità competenti, idonee a diffondere informazioni non rispondenti al vero, a delegittimare l'operato delle forze dell'ordine e ad alimentare ingiustificate tensioni sociali;
tra l'altro, nella stessa occasione, il consigliere Di Lenardo ha rivolto pesanti accuse anche al Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, accusandola di genocidio nei confronti del popolo palestinese e auspicando un processo di «Norimberga» nei suoi confronti –:
quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione a
quanto esposto in premessa, anche a tutela dell'immagine e
dell'onorabilità delle forze dell'ordine.
(5-04613)
Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2025
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04613
È utile in premessa accennare brevemente allo svolgimento del
corteo pro-Palestina svoltosi a Udine lo scorso 14 ottobre nella stessa
giornata dell'incontro di calcio Italia-Israele.
Il corteo, oggetto di preavviso, ha visto la partecipazione di
circa 8.000/9.000 persone. I manifestanti alle ore 18.30 circa sono
partiti da Piazza della Repubblica e, dopo aver attraversato le vie del
centro, alle ore 19.45, sono giunti in Piazza Primo Maggio.
La maggior parte dei manifestanti si è concentrata nell'area verde
della Piazza, mentre un gruppo di circa 200/300 militanti ha cercato di
uscire dalla Piazza e, quindi, di deviare dal percorso oggetto di
preavviso.
Le Forze dell'ordine, pertanto, hanno predisposto un cordone con
gli operatori dei Reparti inquadrati all'altezza di Largo delle Grazie e
anche il servizio d'ordine del corteo coadiuvava le operazioni di
contenimento dei manifestanti.
Un gruppo di manifestanti ha superato il cordone predisposto dal
servizio d'ordine degli organizzatori della manifestazione, ma non
quello dei Reparti inquadrati, che tentava di aggirare, per uscire dalla
Piazza.
Di conseguenza, le Forze dell'ordine hanno predisposto un
ulteriore cordone all'altezza di Viale della Vittoria/angolo via
Giovanni da Udine.
Il gruppo dei manifestanti più aggressivi, per superare anche
questo schieramento, ha effettuato un fitto lancio di artifizi
pirotecnici, sassi, e altri oggetti contundenti contro le Forze di
Polizia.
Nel frangente, le Forze dell'ordine hanno dovuto azionare idranti e
lacrimogeni per arginare la violenta iniziativa dei manifestanti.
Tale azione ha consentito di evitare il contatto con i facinorosi
e, allo stesso tempo, di impedirne l'accesso alle vie commerciali del
centro storico, facendo indietreggiare il gruppo disperdendolo fino alla
zona della stazione ferroviaria.
Il Prefetto di Udine ha precisato che il materiale utilizzato
dalle Forze di Polizia per disperdere i manifestanti è stato sempre ed
esclusivamente quello in dotazione ai Reparti Mobili.
Con riferimento alle dichiarazioni del Consigliere comunale Di
Lenardo, il Prefetto di Udine ha, altresì, evidenziato che,
effettivamente, lo scorso 15 ottobre, il medesimo, nel corso di un
dibattito televisivo sull'emittente locale TV 12, ha affermato,
contrariamente al vero – cito testualmente: «il Prefetto ha fatto
utilizzare armi vietate a livello internazionale, perché armi chimiche
vietate, lacrimogeni al CS».
Il medesimo esponente politico, il successivo 18 ottobre, si è
scusato pubblicamente con il Prefetto, con una nota scritta che è stata
ripresa dalla stampa locale, manifestando il proprio rincrescimento sia
per le sue asserzioni sia per aver inopportunamente alzato i toni,
contribuendo in tal modo a inasprire una situazione già tesa.
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione) :diffusione delle informazioni
situazione sociale
accusa
gas naturale
omicidio
crimine contro l'umanita'
polizia
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