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giovedì 23 giugno 2011

salute. ministero: piano anti-caldo, istruzioni per bimbi in auto

SALUTE. MINISTERO: PIANO ANTI-CALDO, ISTRUZIONI PER BIMBI IN AUTO
PRESENTATO DA FAZIO. LE MISURE PER L'ESTATE 2011.

(DIRE) Roma, 23 giu. - Come ogni anno l'arrivo della stagione
estiva e delle alte temperature ad essa correlate, mettono a
rischio la salute soprattutto della popolazione piu' debole:
anziani, bambini, indigenti e malati. Il ministero della Salute,
in collaborazione con il Centro nazionale per la prevenzione e il
controllo delle malattie (Ccm), per prevenire il rischio di colpi
di calore o di altri malesseri collegati al caldo eccessivo, ha
promosso anche quest'anno una serie di iniziative in
collaborazione con la Protezione civile nazionale, le Regioni e
gli enti locali. Oggi, all'Auditorium del ministero della Salute,
il ministro Ferruccio Fazio ha presentato le iniziative per la
tutela della salute dai rischi derivanti da ondate di calore.
Ecco i punti principali del programma di prevenzione promosso
dal ministero per l'estate 2011: con il coordinamento del centro
di competenza nazionale del dipartimento della Protezione civile,
e' operativo un sistema di allerta in grado di prevedere l'arrivo
di condizioni meteo a rischio salute con un anticipo fino a 72
ore, sufficiente a consentire l'attivazione di interventi di
prevenzione. Durante l'estate il sistema e' operativo dal 15
maggio ala 15 settembre in 27 citta'. Ogni giorno viene prodotto
un bollettino specifico per ciascuna citta' che viene pubblicato
sul portale della Protezione civile e del ministero della Salute
e diffuso alle istituzioni ed ai responsabili locali per
l'attivazione di interventi di prevenzione mirati nei confronti
dei gruppi di popolazione piu' vulnerabili.
A livello nazionale il ministero ha promosso una capillare
campagna informativa rivolta alla popolazione generale, ai medici
di famiglia, agli operatori delle strutture di ricovero per
anziani e all persone che assistono gli anziani in casa. E
proprio su questo arriva l'invito del ministro Fazio: "E'
importante ricordare agli anziani di bere acqua, assicurarsi che
i cibi siano conservati correttamente cosi' come i farmaci che,
in alcuni casi, con il caldo puo' essere necessario tenere in
frigo". (SEGUE)

(Fmu/ Dire)
14:17 23-06-11

NNNNSALUTE. MINISTERO: PIANO ANTI-CALDO, ISTRUZIONI PER BIMBI IN AUTO -2-


(DIRE) Roma, 23 giu. - Altra raccomandazione del ministro Fazio
riguarda l'aria condizionata: "Negli anziani, gli sbalzi continui
di temperatura- sottolinea- possono causare malattie fatali, come
la polmonite ad esempio. E' quindi necessario mettere in pratica
alcune regole che valgono per tutti: evitare sbalzi di
temperatura, arieggiare bene la casa e bere molta acqua".
Tra le altre iniziative presentate dal ministero della Salute,
la realizzazione di un vademecum divulgativo per prevenire il
fenomeno delle morti dei bambini lasciati soli in macchina e 4
opuscoli informativi, tra cui uno per le badanti, tradotto in sei
lingue, che indica alcune semplici ed utili precauzioni da
adottare nei comportamenti quotidiani.
Tutti gli opuscoli sono scaricabili dal sito
www.salute.gov.it. Inoltre, sul portale del ministero e quello
del Ccm e' stata aggiornata l'area tematica su ondate di calore,
dove cittadini e operatori possono trovare consigli,
raccomandazioni ed informazioni utili per contrastare gli effetti
nocivi delle ondate di calore.

(Fmu/ Dire)
14:17 23-06-11

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Salute: studio, uomini devono andare in pensione dopo mogli

SALUTE: STUDIO, UOMINI DEVONO ANDARE IN PENSIONE DOPO MOGLI =
(AGI) - Washington, 23 giu. - Per garantirsi una buona salute,
gli uomini dovrebbero andare in pensione dopo le proprie mogli.
Lo afferma uno studio presentato al meeting della
Gerontological Society of America dall'Universita' del
Missouri, secondo cui i pensionati maschi hanno una peggiore
cura di se' finche' non vengono raggiunti dalle consorti.
L'analisi e' stata fatta su un gruppo di coppie di anziani, a
cui e' stata chiesta la percezione della propria salute. Le
donne hanno riportato un miglioramento gia' pochi anni dopo la
pensione, mentre gli uomini si sono dichiarati 'piu' malati'
negli anni in cui sono rimasti a casa da soli, una condizione
subito migliorata quando anche le mogli si sono ritirate dal
lavoro. "Quando le mogli vanno in pensione possono monitorare
la salute del marito, portarlo ai controlli periodici e
assicurarsi che abbia un buono stile di vita - spiegano gli
autori dello studio - in assenza della consorte il lavoro part
time puo' mitigare questo effetto sulla percezione dei maschi
della propria salute". (AGI)
Red/Pgi
231428 GIU 11

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salute: oms, in ue 100 mila morti l'anno in casa per freddo, caldo e rumore = il rapporto, nel mirino anche fumo passivo e umidita'

SALUTE: OMS, IN UE 100 MILA MORTI L'ANNO IN CASA PER FREDDO, CALDO E RUMORE =
IL RAPPORTO, NEL MIRINO ANCHE FUMO PASSIVO E UMIDITA'

Roma, 23 giu. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Scarsa sicurezza,
rumore, umidita', scadente qualita' dell'aria interna, troppo freddo o
troppo caldo. Sono alcune delle cause che provocano, nelle case
europee, oltre 100 mila morti l'anno, contribuendo all'insorgenza di
molte lesioni e malattie prevenidibli, comprese quelle respiratorie,
del sistema nervoso, cardiovascolari e tumorali. L'allarme arriva dal
report 'Environmental burden of disease associated with inadequate
housing', pubblicato oggi dal settore europeo dell'Organizzazione
mondiale della sanita' (Oms).

"La casa - sottolinea Zsuzsanna Jakab, direttore regionale
dell'Oms - dovrebbe essere un luogo sicuro. Ma per molti non lo e',
specialmente per persone vulnerabili che trascorrono la maggior parte
del loro tempo in ambiente domestico come i bambini piccoli, gli
anziani e le persone con disabilita'. Le condizioni abitative
inadeguate rappresentano una minaccia per la salute che si puo'
prevenire. Speriamo che questi nuovi dati portino i governi e le
autorita' locali a rivedere le politiche di protezione della salute
degli europei, riducendo le disuguaglianze sociali". (segue)

(Bdc/Zn/Adnkronos)
23-GIU-11 12:27

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SALUTE: OMS, IN UE 100 MILA MORTI L'ANNO IN CASA PER FREDDO, CALDO E RUMORE (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La mancanza di misure di
sicurezza in casa, come i rilevatori di fumo - rileva l'Oms - e'
associata con 0,9 morti ogni 100 mila abitanti l'anno, equivalenti a
piu' di 7000 morti del tutto evitabili ogni anno in tutta la Regione
europea.

La gente muore persino di freddo in casa: le basse temperature
interne causano 12,8 morti ogni 100 mila abitanti l'anno e
l'esposizione al radon provoca 2-3 morti ogni 100 mila abitanti in
alcuni Paesi selezionati. L'esposizione al fumo passivo porta a 7,3
morti e l'uso di combustibili solidi come fonte di energia domestica
senza un'adeguata ventilazione e' associato con 16,7 decessi per 100
mila bambini e 1,1 morti per 100 mila adulti ogni anno.

(Bdc/Zn/Adnkronos)
23-GIU-11 12:49

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Tumori: farmaco guarisce lesioni in grave carcinoma alla pelle





TUMORI: FARMACO GUARISCE LESIONI IN GRAVE CARCINOMA ALLA PELLE =
(AGI) - Monza, 23 giu. - Uno studio principale di fase II su
vismodegib nel carcinoma basocellulare (BCC) ha mostrato
risultati positivi in pazienti in stadio avanzato per i quali
la chirurgia e' considerata inadeguata. Il carcinoma
basocellulare e' tumore della pelle che causa gravi lesioni a
livello dell'epidermide e, nei casi piu' gravi, puo' essere
pericoloso per la vita. Vismodegib e' un farmaco orale
sperimentale, pensato per inibire selettivamente la via di
segnalazione cellulare di Hedgehog, interessata in piu' del 90
per cento dei casi di BCC. Lo studio ha dimostrato che
vismodegib puo' portare ad una riduzione sostanziale dei tumori
o guarigione delle lesioni visibili (tasso di risposta totale)
nel 43% dei pazienti con BCC localmente avanzato e nel 30% dei
pazienti con BCC metastatico. Gli eventi avversi piu' comuni
correlati al farmaco sono stati: spasmi muscolari, alopecia,
alterazione del gusto, perdita ponderale, affaticamento,
nausea, perdita dell'appetito e diarrea. "Vismodegib e' un
esempio del nostro impegno nella comprensione e nello sviluppo
della medicina personalizzata, ovvero farmaci mirati alla causa
biologica di una particolare malattia", ha dichiarato Hal
Barron, M.D., Chief Medical Officer e Head, Global Product
Development di Roche. "Il nostro obiettivo e' fornire quanto
prima una terapia ai pazienti affetti da questa forma rara e
sfigurante di tumore della pelle in stadio avanzato, e stiamo
discutendo di questi risultati con le autorita' regolatorie". I
risultati completi dello studio verranno presentati in
occasione del settimo Congresso dell'European Association of
Dermato-Oncology (EADO) che si terra' a Nantes, in Francia. Con
l'obiettivo di fornire l'accesso a vismodegib ai pazienti
affetti da BCC in stadio avanzato (che rappresentano i
candidati piu' appropriati), Roche sta conducendo uno studio di
fase II sulla sicurezza nell'Ue e in altri Paesi in attesa di
decidere con l'Agenzia Europea per la Valutazione dei
Medicinali i prossimi passi. (AGI)
Pgi
231256 GIU 11

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Estate: le 7 regole d'oro dei pediatri per affrontarla in sicurezza

ESTATE: LE 7 REGOLE D'ORO DEI PEDIATRI PER AFFRONTARLA IN SICUREZZA =
CONSIGLI PER I PICCOLI PROBLEMI LEGATI A MAGGIORE ATTIVITA'
ALL'ARIA APERTA

Roma, 23 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Piu' tempo libero a
disposizione e tanta attivita' all'aria aperta per i piccoli italiani
liberi dagli impegni scolastici. L'estate e' la stagione piu' amata
dai bambini ma anche piu' a rischio di piccoli problemi legati proprio
al maggior tempo passato fuori casa. Per questo i pediatri italiani
dalla Fimp hanno messo a punto alcuni consigli, sette regole d'oro per
affrontare in sicurezza la bella stagione. Eccole:

1) Proteggere i bambini dalla eccessiva esposizione solare con
l'uso costante e ripetuto di creme a fattore di protezione superiore a
15 SPF. Si deve ricordare di applicare la crema almeno ogni due ore,
soprattutto se il bambino suda molto. E' stato calcolato che l'80 %
della esposizione solare nella vita avviene nei primi 20 anni di vita,
e questo spiega perche' dobbiamo essere attenti a ridurla il piu'
possibile. Evitare l'esposizione nelle ore di maggiore irraggiamento,
tra le 11 e le 16.

2 ) Prima di fare giocare i bambini all'aperto nelle giornate
piu' calde, assicurarsi che assumano una adeguata quantita' di acqua,
per garantire la idratazione. Se l'attivita' fisica si prolunga oltre
un'ora, e' opportuno somministrare bevande contenenti zuccheri e sali
minerali, in particolare se il clima e' molto umido. (segue)

(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
23-GIU-11 13:05

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ESTATE: LE 7 REGOLE D'ORO DEI PEDIATRI PER AFFRONTARLA IN SICUREZZA (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - 3) Importante prevenire le
punture di insetti: l'estate e' il momento delle zanzare, che oggi
pungono non solo durante la notte, ma anche di api, zecche e acari.
Attenzione ai ristagni di acqua vicino ai luoghi dove giocano i
bambini, che vanno comunque protetti con dei repellenti per insetti
adatti alla loro eta'. Esistono repellenti utilizzabili gia' dai primi
mesi di vita, il cui uso dipende da quanto si prevede di rimanere
all'aperto.

4) L'estate e' il momento delle piscine, del mare e dei giochi
d'acqua. Oltre alle usuali norme di sicurezza che impongono di
sorvegliare sempre i bambini che si trovano in prossimita' dell'acqua
(anche bassa), dobbiamo ricordare che l'ambiente umido favorisce la
diffusione di germi. I bambini molto piccoli, proprio per il fatto di
portare il pannolino, possono facilmente trasmettersi l'un l'altro dei
germi, che passano attraverso la condivisione dell'acqua delle
piscine. La clorazione dell'acqua, anche bene eseguita, non sempre e'
sufficiente ad impedire il passaggio di germi patogeni. Meglio quindi
evitare ai bambini piccolissimi l'uso di piscine comuni, e
disinfettare bene le piccole piscine di uso domestico, che vanno
sempre svuotate dopo l'uso, anche per motivi di sicurezza.

5) Nei bambini piu' grandi, cosi' come negli adulti, il periodo
estivo favorisce l'insorgenza delle otiti esterne. Il ristagno d'acqua
nell'orecchio crea un ambiente ideale per la crescita di germi: per
prevenire le infezioni controlliamo sempre che i bambini si asciughino
le orecchie, evitando l'uso di bastoncini cotonati, e, se si
frequentano spesso piscine o giochi acquatici, applicare qualche
goccia di vaselina all'imbocco del condotto prima del bagno, o pulire
il condotto dopo il bagno con una soluzione lievemente acida (anche
acqua e aceto possono andare bene). (segue)

(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
23-GIU-11 13:08

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ESTATE: LE 7 REGOLE D'ORO DEI PEDIATRI PER AFFRONTARLA IN SICUREZZA (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - 6) Non lasciamo che i bambini si
annoino: durante l'estate la grande disponibilita' di tempo spesso
contrasta con le scarse opportunita' dovute alla vita di citta'.
Meglio creare un programma di impegni e attivita', ad esempio sul
calendario, che creera' una attesa e per cui i bambini si possono
preparare, stimolando cosi' la loro immaginazione. Cercate di
impiegare il loro tempo facendovi aiutare durante la giornata in
piccoli compiti, e tenete a disposizione materiali che possono usare
in attivita' creative (cartone, colori, forbici) oltre a tanti libri
da leggere nelle giornate in cui non e' possibile uscire.

7) Attenzione alle infezioni da alimenti. Nel periodo estivo i
germi crescono meglio per le alte temperature. E' piu' che mai
importante ricordarsi di lavarsi bene le mani prima di manipolare gli
alimenti. Carne, pesce e uova devono essere preparate su piani
separati dalle verdure e, cotti ad alte temperature subito prima di
essere serviti. Le superfici della cucina devono essere accuratamente
disinfettate con soluzioni clorate. Evitate di dare ai bambini
alimenti piu' a rischio quali carni poco cotte o alimenti preparati in
anticipo e conservati in frigorifero insieme a quelli crudi.

(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
23-GIU-11 13:09

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Ministero del lavoro e delle politiche sociali Nota 6-5-2011 n. 25/II/0007234 Soggetti abilitati alla trasmissione della documentazione lavoristica e previdenziale. Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale per l’attività ispettiva, Divisione 1 - Consulenza, contenzioso, formazione del personale ispettivo e affari generali.



Nota 6 maggio 2011, n. 25/II/0007234 (1).
Soggetti abilitati alla trasmissione della documentazione lavoristica e
previdenziale.

(1) Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
Direzione generale per l’attività ispettiva, Divisione 1 - Consulenza,
contenzioso, formazione del personale ispettivo e affari generali.




Al
Ministero della giustizia
 
Collegio nazionale dagli agrotecnici e degli agrotecnici laureati
 
Via Arenula, n. 71
 
00186 - Roma






Con riferimento alla problematica sollevata da codesto Collegio, si
ritiene opportuno svolgere le seguenti osservazioni.
La disposizione di cui all'art 11, comma 1, lett. b), L. n.
251/1986 (legge professionale), come modificata dalla L. 5 marzo 1991,
n. 91, prevede espressamente che fra le competenze professionali dei
soggetti iscritti all'Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici
laureati rientra " la direzione e l'amministrazioni di
cooperative di produzione, commercializzazione e vendita di prodotti
agricoli, nonché la direzione, l'amministrazione e la gestione di
aziende agrarie e zootecniche,...limitatamente alle piccole e medie
aziende, ivi comprese le funzioni contabili, quelle di assistenza e
rappresentanza tributaria e quelle relative all'amministrazione
del personale dipendente dalle medesime aziende”.
Da ciò consegue che qualunque soggetto, iscritto al predetto albo,
previo conferimento di un incarico di direzione, di amministrazione
ovvero di gestione di aziende agrarie sia abilitato a svolgere anche
tutte quelle funzioni riconducibili alla più ampia attività di
“amministrazione del personale” riferita, evidentemente, ai lavoratori
delle medesime aziende.
Tutte le successive previsioni normative e i relativi chiarimenti
interpretativi di carattere amministrativo che hanno riconosciuto agli
iscritti all'Albo la tenuta del registro di impresa agricola,
ovvero la trasmissione telematica delle denunce aziendali di
manodopera o ancora la tenuta del Libro Unico del lavoro sono da
ritenersi di carattere eminentemente ricognitivo e non già
costitutivo, in quanto rientrano nella nozione lato sensu di
amministrazione del personale.
In definitiva, l'affidamento di un incarico di direzione o di
amministrazione o di gestione di aziende agrarie ad un soggetto
iscritto all'albo in questione legittima pienamente lo stesso
allo svolgimento di tutte le funzioni connesse all'amministrazione
del personale appartenente alle medesime aziende.
Quanto sopra, trova applicazione indipendentemente dal fatto che
eventuali ulteriori previsioni di carattere normativo attribuiscano o
meno, in modo esplicito, la legittimazione degli iscritti all’Albo
degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati allo svolgimento di
nuove attività amministrative, sul piano lavoristico e previdenziale,
riferibili comunque alla nozione di "amministrazione del
personale".


Il Direttore generale
Dott. Paolo Pennesi



L. 6 giugno 1986, n. 251, art. 11
L. 5 marzo 1991, n. 91

Ministero dell'interno Circ. 20-6-2011 n. 14522/114/113/Gab/Uff.III Indirizzi operativi per la campagna antincendi boschivi estate 2011. Emanata dal Ministero dell'interno.


Circ. 20 giugno 2011, n. 14522/114/113/Gab/Uff.III (1).
Indirizzi operativi per la campagna antincendi boschivi estate 2011.

(1) Emanata dal Ministero dell'interno.



 
Al
Sig. Capo della polizia
   
Direttore generale della pubblica sicurezza
 
Al
Sig. Capo del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico
e della difesa civile
   
Sede
 
Ai
Sigg. Prefetti della Repubblica
   
Loro sedi
 
Ai
Sigg. Commissari del Governo per le provincie di Trento e Bolzano
 
Ai
Sigg. Direttori regionali dei vigili del fuoco
   
Loro sedi

e, p.c.:
Al
Sig. Presidente della Giunta regionale della Valle D'Aosta
   
Aosta







Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato, in data 13 maggio
2011, la direttiva recante gli indirizzi operativi per fronteggiare
gli incendi boschivi ed i rischi conseguenti per la corrente stagione
estiva, Atto 13 maggio 2011.
Nel trasmettere copia del predetto provvedimento, per i conseguenti
adempimenti delle SS.LL., si forniscono alcune indicazioni in merito
alle atività di precipuo interesse, anche alla luce delle linee di
indirizzo formulate in occasione della passata stagione 2010.
I positivi risultati fatti registrare nel corso degli ultimi anni,
grazie anche alla sinergica azione posta in essere da tutti i livelli
di responsabilità coinvolti nella prevenzione e nel contrasto agli
incendi boschivi, suggerisce di proseguire nella strategia intrapresa,
facendo leva, in particolare, sull'attivazione di strumenti di
collaborazione e cooperazione in grado di coinvolgere, in un percorso
unitario e condiviso, le componenti istituzionali e quelle altrettanto
fondamentali del volontariato.
In questa prospettiva, la scelta dello strumento pattizio ha svolto, e
deve continuare a svolgere, un ruolo fondamentale, avuto riguardo
alla complessità e pluralità di competenze che concorrono a governare
la materia rendendo indispensabile far ricorso a moduli di
cooperazione convenzionale nell'ambito dei quali trova piena e
concreta realizzazione il principio di leale collaborazione.
La materia degli incendi boschivi, infatti, inquadrata nel più ampio
contesto ordinamentale della protezione civile e del soccorso
pubblico, se da un lato chiama in causa le dirette competenze e
responsabilità degli Enti territoriali, dall'altro vede
riconosciuta agli apparati dello Stato un'altrettanto chiara
responsabilità, con specifiche competenze nel settore.
Da questo punto di vista, la L. n. 353/2000, c.d. legge quadro in
materia di incendi boschivi, ben riflette la complessità del fenomeno
in cui convergono molteplici fattori di criticità dovuti sia alla
variabilità del contesto territoriale sia alla molteplicità delle
matrici, illegali o criminali, che impongono l'attivazione
correlata, sinergica e simultanea delle funzioni di soccorso pubblico,
protezione civile, ordine pubblico e sicurezza per il raggiungimento
degli obiettivi di tutela del patrimonio boschivo e della pubblica
incolumità.
In questo articolato sistema di competenze e di funzioni la cennata
legge quadro si muove lungo due direttrici fondamentali, affiancando a
penetranti strumenti di contrasto e sanzionatori, altrettanto
importanti misure di previsione e prevenzione.
In particolare la nuova definizione di incendio boschivo e
l'introduzione di una specifica fattispecie di reato prevista
dalla predetta legge, hanno permesso, nel corso di questi anni, di
potenziare gli strumenti investigativi, ulteriormente rafforzati con
il D.L. n. 92/2008, consentendo di acquisire un importante patrimonio
informativo sulle caratteristiche del fenomeno in grado di orientare
l'attività delle Forze di Polizia e degli Organi istituzionali
chiamati a governare le politiche di prevenzione e di contrasto nel
settore.
Dall'esame delle risultanze delle attività investigative emerge,
infatti, come tra i fattori all'origine degli episodi incendiari,
oltre a situazioni individuali di disagio psico-sociale (c.d.
piromania), una notevolissima parte appare riconducibile a fenomeni
di illegalità diffusa, di negligenza ed incuria ma anche a forme di
criminalità organizzata tipiche del contesto rurale, finalizzate allo
sfruttamento dei terreni a scopo pastorale o di speculazione edilizia.
A fronte di tale quadro appare di fondamentale significato il ruolo che
le Prefetture sono chiamate a svolgere, come risulta nelle linee di
indirizzo emanate dal Presidente del Consiglio, al fine di promuovere
- anche attraverso apposite riunioni del Comitato provinciale per
l'ordine e la sicurezza pubblica allargate alla componente dei
Vigili del fuoco ed eventualmente ai responsabili dell'ordine
giudiziario e delle altre amministrazioni interessate -
l'intensificazione, in base a mirate pianificazioni, delle
attività di controllo del territorio da parte delle forze di Polizia e
delle Polizie locali, avvalendosi delle professionalità e competenze
dei Corpi precipuamente deputati a svolgere attività investigativa e
di prevenzione nel settore ed anche valutando l'attivazione di
presidi temporanei.
In tal senso particolare valenza potrà avere il coinvolgimento delle
componenti del volontariato e delle associazioni di cittadini che
operano nel campo della tutela del patrimonio ambientale.
Medesimo impegno dovrà essere rinnovato nell’assumere tutte le
opportune iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei soggetti
pubblici e privati, competenti alla manutenzione delle aree di
pertinenza, al fine di rimuovere situazioni di pericolo per la
propagazione di incendi boschivi e di interfaccia, nonché delle sedi
autostradali, stradali e ferroviarie che insistono sul territorio
delle rispettive province.
In particolare, una efficace azione di stimolo dovrà essere svolta nei
confronti degli enti locali, per la predisposizione e
l'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione
civile, per l'elaborazione delle procedure di allertamento, nonché
per l'informazione alla popolazione. Analoga azione di impulso
andrà riservata al completamento e all'aggiornamento, da parte dei
Comuni, del catasto delle aree percorse dal fuoco con la conseguente
applicazione dei vincoli previsti dalla legge.
In tale contesto particolarmente utile potrà essere il ricorso da parte
dei Sindaci, nell'ambito delle funzioni di cui all'articolo 54
del TUEL, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, ad apposite ordinanze a
tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana, al fine
di prevenire fenomeni di illegalità diffusa ovvero comportamenti di
inerzia dei proprietari dei terreni e dei conduttori dei fondi che
possano danneggiare il patrimonio pubblico e privato o che ne
impediscano la fruibilità, così come espressamente previsto nel Decr.
8 agosto 2008.
Nella medesima prospettiva volta a favorire il massimo coordinamento
delle componenti statali con le componenti regionali e locali
interessate, le SS.LL. vorranno supportare, anche attraverso il
determinante ruolo dei Direttori regionali dei Vigili del Fuoco, il
sistema regionale e provinciale nell'assolvimento dei compiti di
specifica competenza, onde garantire una risposta tempestiva ed
efficace nel contrasto agli incendi boschivi, con particolare
riguardo alle pianificazioni di protezione civile di rispettiva
pertinenza.
Tale pianificazione appare tanto più significativa ove si consideri
che, sulla base dell'esperienza emersa negli ultimi anni, appare
sempre più crescente il numero e la tipologia degli incendi che
interessano, oltre gli ambienti prettamente rurali e boschivi, anche
zone fortemente urbanizzate, specie nel periodo estivo, comportando
così l'esposizione a rischio non solo del patrimonio ambientale
ma anche della incolumità dei cittadini.
Particolare attenzione, in tale contesto, dovrà essere assicurata
all'individuazione di procedure volte a favorire lo scambio
reciproco di dati tra Sale operative, anche attraverso la definizione,
in esito ad appositi Tavoli di lavoro o anche avvalendosi dello
strumento delle conferenze permanenti, di moduli operativi di
intervento congiunto, calibrati sulle specificità del contesto
territoriale, volti alla definizione del corretto flusso delle
informazioni, all'immediata attivazione dei soccorsi nonché alla
individuazione di un responsabile del coordinamento delle attività,
avuto riguardo alle caratteristiche dell'emergenza.
Tutto ciò premesso, si rinnova l’invito a mantenere un costante
raccordo, nell'ambito delle iniziative intraprese, con il
Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso Pubblico e della
Difesa Civile, al fine di poter disporre di un quadro unitario e
complessivo che consenta, anche a livello dell'organo di vertice
politico, una valutazione sull'eventuale necessità di interventi
di carattere organizzativo e/o regolamentare.
Il Sig. Capo del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso
pubblico e della difesa civile assicurerà il coordinamento delle
azioni al fine di garantire ogni assistenza e collaborazione per il
miglior successo della campagna antincendi boschivi 2011,
concordemente con le altre articolazioni dipartimentali di volta in
volta interessate ed in raccordo, per i più ampi profili di protezione
civile, con le competenti strutture della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Il Sig. Capo della Polizia - Direttore generale della pubblica
sicurezza e lo stesso Capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del
Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, per gli aspetti di specifica
competenza, vorranno altresì impartire le indicazioni operative
necessarie per l'attività delle strutture rispettivamente
dipendenti.


Il Ministro
Roberto Marroni



Atto 13 maggio 2011
L. 21 novembre 2000, n. 353
D.L. 23 maggio 2008, n. 92
D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, art. 54
Decr. 8 agosto 2008

Ministero del lavoro e delle politiche sociali Nota 21-6-2011 n. 10205 Attestato di conducente - Reg. (CE) n. 1072/2009 - (Mod. L76/5). Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.


Nota 21 giugno 2011, n. 10205 (1).
Attestato di conducente - Reg. (CE) n. 1072/2009 - (Mod. L76/5).

(1) Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.


Con nota MOVE/D1/KM/kj ARES (2011) 352102 del 29 marzo 2011, la
Commissione Europea, Direzione generale per la mobilità e il
trasporto, Direzione D - Trasporto terrestre D1 - Politica del
trasporto terrestre ha trasmesso, per il tramite del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, la comunicazione concernente le nuove
caratteristiche di stampa dei moduli indicati in oggetto.
Con nota n. 51124 del 7 aprile 2011 questa Amministrazione ha chiesto
al Ministero dell'Economia e Finanze di fornire indicazioni in
ordine alla opportunità di sostituire gli attestati in giacenza presso
le Direzioni provinciali con i nuovi modelli.
Il citato Ministero, interpellato in merito, ha fornito specifica
risposta con nota n. 44783 del 24 maggio 2011, con la quale comunica,
al riguardo, il proprio parere negativo, invitando questa
Amministrazione - ad utilizzare i predetti attestati fino ad
esaurimento degli stessi, con conseguente rielaborazione dei dati
relativi al fabbisogno per l'anno 2012.


Premesso ciò si invitano gli uffici in indirizzo ad uniformarsi a
quanto sopra esposto.



Allegato


Attestato di conducente


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Reg. (CE) 21 ottobre 2009, n. 1072/2009

I.N.A.I.L. (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) Nota 21-6-2011 n. 4604 Introduzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) quale modalità ordinaria di spedizione degli atti al cliente. Emanata dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, Direzione centrale rischi, Ufficio tariffe, Direzione centrale P.O.C., Ufficio progettazione e gestione servizi virtualizzati.


Nota 21 giugno 2011, n. 4604 (1).
Introduzione della Posta Elettronica Certificata (PEC) quale modalità
ordinaria di spedizione degli atti al cliente.

(1) Emanata dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro,
Direzione centrale rischi, Ufficio tariffe, Direzione centrale P.O.C.,
Ufficio progettazione e gestione servizi virtualizzati.




Alle
Strutture centrali e territoriali






I  progetti di digitalizzazione dei documenti e dematerializzazione dei
procedimenti amministrativi assumono grande rilevanza per
un’organizzazione, in quanto consentono forti riduzioni di costi, sia
per le spese di postalizzazione sia per le risorse umane destinate
alla relativa attività di supporto, nonché aumenti significativi di
efficienza.
Tra questi strumenti un ruolo di particolare centralità ed importanza è
attribuito alla PEC, che presenta  forti similitudini con il servizio
di posta elettronica tradizionale, con in più la possibilità di
ottenere la garanzia del ricevimento del messaggio da parte del
destinatario.
Può essere pertanto utilizzata per effettuare comunicazioni ufficiali
per le quali il mittente necessita della prova dell'invio della
comunicazione, nonché  del ricevimento della stessa da parte del
destinatario.
Per  favorire la diffusione della PEC e l'adesione del sistema
delle imprese  a tale nuova modalità di trasmissione degli atti,
l'Istituto ha stipulato di recente un Protocollo d'intesa,
reperibile sul Portale, con  diciassette associazioni di categoria,
con le quali avvierà una collaborazione tesa alla concreta
applicazione dell'accordo, con i conseguenti riflessi sulle
attività delle Strutture.
Attualmente  si sta lavorando per consentire la spedizione tramite PEC
degli atti inerenti la gestione del rapporto assicurativo,
inizialmente di quelli giornalieri attualmente trasmessi via POM, in
futuro di quelli massivi.
Con  la presente si intende pertanto favorire lo stato dell'arte,
in modo da  condividere il percorso intrapreso e/o pianificato con
tutti i futuri attori interni all'Istituto.
Il quadro normativo in materia si può così riassumere:
la L. 28 gennaio 2009, n. 2, di conversione del D.L. 29 novembre 2008,
n. 185,  più noto come “decreto anti-crisi”, dispone che le Aziende
costituite sotto forma di società devono dotarsi entro il 29 novembre
2011 di una casella di Posta Elettronica Certificata che deve essere
depositata presso la competente Camera di Commercio. Tale obbligo non
interessa le imprese individuali. Le società di nuova iscrizione,
peraltro, sono tenute ad indicare il proprio indirizzo di posta
elettronica nella domanda di iscrizione al registro delle imprese.
Pertanto devono dotarsi  autonomamente della casella PEC prima della
compilazione e dell'invio della pratica di iscrizione. I
Professionisti iscritti in Albi ed elenchi istituiti con legge dello
Stato invece dovevano dotarsi già a decorrere dal 29 novembre 2009 di
una propria casella PEC, da comunicare  ai propri Ordini
Professionali, i quali
devono rendere tali elenchi disponibili per tutte le Pubbliche
Amministrazioni.
Pertanto,  al fine di favorire la comunicazione nel più breve tempo
possibile degli indirizzi PEC delle società, di diffondere
l'utilizzo di tale canale di comunicazione per le imprese
individuali, nonché per collaborare con gli altri attori del processo
(Enti, intermediari, ecc.)  alla verifica dei dati attualmente
contenuti nella banca dati di Unioncamere, oltre alla citata stipula
del Protocollo di intesa, sono state pianificate le attività che
seguono.



Tabella degli atti in uscita
Si  è già provveduto, in via preliminare, a predisporre una tabella che
riassume le tipologie di documenti in uscita inerenti la gestione del
rapporto assicurativo tra l'Istituto e i datori di lavoro.



Fase sperimentale
Si  sta avviando una fase sperimentale, che durerà presumibilmente fino
a fine anno, in cui la spedizione via PEC si affiancherà alla
spedizione tradizionale di atti della tipologia sopra individuata, a
partire dai certificati di assicurazione, variazione e cessazione.
Nell'immediato saranno destinatarie di questa sperimentazione
108.120 società i cui indirizzi PEC, trasferiti da Unioncamere,
risultano sicuramente corretti. L'avvio della sperimentazione
verrà comunicato per mezzo di un  messaggio inviato via PEC, da
inviare contestualmente a tutte queste aziende, poiché potrebbe
verificarsi il caso che non tutte siano potenzialmente interessate
dall'inoltro di un provvedimento.
È  comunque previsto che, sia nei provvedimenti attualmente inviati
centralmente via POM, sia in calce agli avvisi bonari, di prossima
spedizione, venga inserito un breve messaggio che informi le ditte
dell'avvio della sperimentazione, nonché rammenti, alle società,
la citata scadenza del 29 novembre, ed alle ditte individuali la
possibilità di comunicare comunque il proprio indirizzo PEC o quello
di un intermediario, al fine di ricevere la corrispondenza, terminata
la fase sperimentale, esclusivamente per il tramite di tale canale.



Campagna di outbound
Si  sta organizzando una campagna di outbound rivolta ad un campione di
22.000 aziende utilizzando gli operatori del Contact Center Integrato
INPS/INAIL, destinata ad aziende il cui indirizzo PEC non sia
considerato corretto, finalizzata a rendere nota alle aziende la
necessità di aggiornare il proprio indirizzo PEC presso Unioncamere.



Campagna di comunicazione per il tramite degli intermediari
Si  intende avviare una campagna di comunicazione, attraverso gli
indirizzi  PEC, destinata agli intermediari che potrebbero
sensibilizzare i propri  assistiti sull'argomento.



Intese con le associazioni di categoria
Le  imprese individuali, come detto, ad oggi non hanno l'obbligo di
legge di avere una PEC. Il Protocollo d'intesa appena siglato più
innanzi citato ed il lavoro comune con le Associazioni di categoria
potranno, auspicabilmente, favorire la diffusione della PEC presso
questa tipologia di aziende.
Si riserva di fornire in seguito le necessarie indicazioni operative
tese a garantire il buon esito delle iniziative concordate, rinnovando
nel frattempo l'invito al presidio costante delle caselle PEC di
struttura.


Il Direttore centrale rischi
Ing. Ester Rotoli


Il Direttore centrale P.O.C.
Dott. Giuseppe Mazzetti



D.L. 29 novembre 2008, n. 185

mercoledì 22 giugno 2011

ANSA/P4:PM A CACCIA DI ALTRE 'TALPE' TRA FORZE DI POLIZIA

ANSA/P4:PM A CACCIA DI ALTRE 'TALPE' TRA FORZE DI POLIZIA
BISIGNANI,LAVITOLA HA RAPPORTI CON PREMIER.A MASI,SANTORO O TU
(sostituisce servizio trasmesso alle 19.53)
(ANSA) - NAPOLI, 22 GIU - Non solo il carabiniere del Ros
Enrico La Monica o 'peppe la guardia', il poliziotto Giuseppe
Nuzzo (nei confronti del quale pero' il Gip di Napoli non ha
disposto alcun provvedimento ritenendo non sufficienti gli
elementi raccolti dalla Procura): secondo i magistrati Francesco
Curcio e Henry John Woodcock c'e' almeno un'altra 'talpa' che ha
fornito le informazioni riservate sulle indagini in corso al
parlamentare del Pdl Alfonso Papa, nei cui confronti e' stato
chiesto l'arresto alla Camera. Ed e' questa talpa che, ora, i
magistrati stanno cercando.
Con la prima fase dell'inchiesta sulla P4, che ha portato
agli arresti domiciliari il consulente Luigi Bisignani - l'uomo
con cui mezzo Palazzo aveva rapporti quotidiani - praticamente
conclusa, i pm si stanno infatti ora concentrando su alcuni
spunti emersi durante le indagini, ma non ancora approfonditi.
Uno di questi e' quello che riporta ai Rolex 'nudi' regalati da
Papa e acquistati sul mercato nero; l'altro, invece, punta
dritto a smascherare chi, in questi mesi, avrebbe continuato a
fornire notizie sulle indagini agli indagati. A confermare il
sospetto dei pm e' stato lo stesso Bisignani durante
l'interrogatorio davanti al Gip. ''Lavitola mi disse minaccioso
- avrebbe sottolineato il consulente - che sapeva che io ero
stato ascoltato dai magistrati''. Da chi lo avrebbe saputo?
Anche per questo motivo i magistrati presenteranno venerdi'
l'appello al Riesame (le difese stanno invece ancora studiando
le carte) contro la decisione del Gip che non aveva accolto le
richieste di misure cautelari in relazione all'ipotesi di reato
di associazione per delinquere. Un'associazione segreta, intenta
a raccogliere informazioni riservate e esercitare pressioni e
ricatti su esponenti del mondo politico e economico.
Dall'interrogatorio di Bisignani davanti al Gip, intanto,
emergono nuovi particolari sul ruolo e sui rapporti con il
Potere del consulente. Per esempio la ''sudditanza'', come la
definisce un inquirente, dell'ex direttore generale della Rai
Mauro Masi nei confronti di Bisignani. ''A Masi suggerii: prendi
la pratica Santoro e portala in consiglio di amministrazione. Se
non te lo fanno mandare via, vai via tu''.E ancora: Gli dissi:
non andare in Rai, non Š posto per te, Š un posto particolare''.
Quanto ai rapporti con Papa, Bisignani ha spiegato al Gip che
l'ex pm non lo mollava un attimo: ''mi cercava spesso, mi
chiamava. Mi diceva sto arrivando, aspettami giu'...''. E ha
raccontato anche il motivo: la sua determinazione ad entrare in
politica. ''Che volesse fare il deputato lo sapevamo tutti. Era
una questione di posizione in lista, lui non era soddisfatto
della posizione in lista, ma su questo non feci nulla''. Per la
candidatura parlo' invece con il sottosegretario Gianni letta e
con Verdini. Tanto che il coordinatore del Pdl gli diede il via
libera: ''mi rispose: magistrati e avvocati sono ben accetti''.
Al Gip Luigi Giordano, Bisignani ha infine parlato dei
rapporti con Dagospia e di quelli del direttore de 'L'Avanti!'
Valter Lavitola. ''Di D'Agostino conosco bene la moglie, il pap…
era un collaboratore di Andreotti...Dagospia all'inizio era un
sito di gossip, poi il presidente Cossiga cerco' di farlo
diventare un sito di notizie. Io dicevo a D'Agostino di andare
calmo, ero assolutamente contrario a un certo tipo di articoli,
alla macchina del fango''. Lavitola, invece, ''e' un vecchio
militante socialista in ottimi rapporti con tanti ex socialisti
oggi nel Pdl, come Fabrizio Cicchitto. Credo che abbia rapporti
con il presidente Berlusconi''.(ANSA)

YBY-GUI
22-GIU-11 20:30 NNNN