CRISI: CGIL, STATUTO LAVORI IDEOLOGICO E INACCETTABILE
TREVES,
DEROGABILITA' E RIDUZIONE DIRITTI CUORE IPOTESI SACCONI
(ANSA) - ROMA, 6 AGO
- ''Il principio fondante lo 'Statuto
dei lavori' e' assolutamente
inaccettabile quando stabilisce che
i diritti debbano discendere dalla
tipologia di impiego. E' un
assunto per noi assolutamente non accogibile''.
Lo afferma il
responsabile del dipartimento mercato del lavoro della
Cgil
Nazionale, Claudio Treves, commentando l'ipotesi che la riforma
del
mercato del lavoro annunciata dal governo, nasconda la
modifica dello Statuto
dei lavoratori.
La riforma della legge 300, ''cosi' come intesa dal
ministro
Sacconi'', per il sindacalista di corso d'Italia, ''assume
come
centralita' il dogma che il lavoro flessibile incoraggi
l'impresa ad
assumere. Quindi, si sostiene, piu' il lavoro si
rende tale e piu' le imprese
saranno invogliate ad assumere fino
ad immaginare una struttura del diritto
del lavoro fatta di un
nucleo limitatissimo di diritti inderogabili mentre
tutto il
resto verra' rimesso alla derogabilita' cosi'' definita a tutti
i
livelli contrattuali e senza alcuna gerarchia''. Il che,
precisa il dirigente
sindacale, ''e' l'esatto opposto di quanto
stabilisce l'accordo del 28 giugno
che invece ristabilisce la
gerarchia delle fonti e in questa assume la
centralita' del
contratto nazionale come strumento regolatore''.
Inoltre,
aggiunge ancora Treves, ''la cosa devastante in quel
progetto, oltre il nulla
di cui sono composte le due paginette
scarse, e' la previsione del tutto
ideologica che e' la
riduzione del 50% della legislazione del lavoro e
la
derogabilita, tolti i diritti definiti dalle
convenzioni
internazionali, a qualunque livello. Un fatto che
potrebbe
scatenare una corsa verso il basso perche' ad ogni
derogabilita'
di una azienda corrispondera' una pressione proveniente
da
un'altra azienda per avere piu derogabilita rispetto alla
prima''.
Insomma, conclude Treves, ''si produrra' un modello
dove vince chi deroga di
piu determinando un inaccettabile
assetto sociale che fa a pugni con
qualunque ipotesi di
autonomia del diritto rispetto alle leggi della
concorrenza''.
(ANSA).
BRB-COM
06-AGO-11 18:19 NNNN
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sabato 6 agosto 2011
sanita': aifa vieta 24 lotti emoderivati per precauzione
SANITA': KEDRION, SU EMODERIVATI BASTA FALSI
ALLARMISMI E STRUMENTALIZZAZIONI =
AZIENDA PRODUTTRICE, ABBIAMO INFORMATO NOI L'AIFA DI SOSPETTO
CONTAMINAZIONE
Roma, 6 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "E' stata la stessa
Kedrion, in osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti
(Annex 14 delle Good Manufacturing Practice), a informare l'Agenzia
italiana del farmaco delle segnalazioni di due sospetti casi di
encefalopatia spongiforme acuta pervenute dalla struttura
trasfusionale di Agrigento e dal fornitore tedesco Drk West
(appartenente alla Croce Rossa tedesca)". Lo spiega l'azienda
produttrice dei 24 lotti di emoderivati bloccati dall'Aifa, a scopo
cautelativo, il 27 luglio, per sospetta contaminazione da malattia di
Creutzfeldt-Jakob, la cui variante bovina ('mucca pazza') - che ora
sembra essere esclusa - e' a rischio trasmissibilita'.
Alla base del blocco "c'e' quindi, come ha correttamente
spiegato il direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, 'il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza'", spiega in una nota
la Kedrion specificando che "per come si sono svolti i fatti, questo
episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita' delle sue
produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue,
che si attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi".
"Come risaputo, il sistema italiano del sangue e' disciplinato
dalla Legge 219 del 2005, successivamente integrata dalla Legge
comunitaria del 2009, relativamente alla quale sono in fase di
promulgazione i decreti attuativi. Kedrion segue con molto interesse
l'evoluzione dell'iter di emissione di tali decreti e auspica
l'introduzione in Italia di principi di concorrenza equa tra operatori
italiani e stranieri e si augura che la concorrenza si svolgera'
all'interno degli elevati standard di qualita', sicurezza e
disponibilita' di farmaci del nostro Paese", conclude la nota.
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 18:09
ANSA/ EMODERIVATI, STOP A 24 LOTTI; AIFA, RITIRO CAUTELATIVO
SOSPETTE INFEZIONI IN DUE DONATORI;AZIENDA KEDRION,SEGUITE NORME
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici. La comunicazione, secondo l'Osservatorio per le
malattie rare, ha riguardato prodotti che erano gia' stati
distribuiti e destinati a 5 regioni: Sicilia, Campania, Lazio,
Puglia e Calabria.
La decisione e' stata presa in via precauzionale, in quanto
due donatori di sangue (uno italiano e l'altro tedesco) hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non la variante umana legata al cosiddetto morbo della mucca
pazza (encefalopatia spongiforme bovina).
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'
assessorato alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il
donatore tedesco e' deceduto ma non e' ancora nota la diagnosi
definitiva.
''Il ritiro di alcuni lotti di emoderivati del 27 luglio e'
un provvedimento preso in via cautelativa che rientra nelle
misure adottate a tutela dei cittadini'', ha precisato il
direttore dell'Aifa, Guido Rasi, spiegando che si tratta di una
procedura che viene adottata per tutte quelle malattie (come in
questo caso le malattie di Creutzfeldt Jakob) per le quali non
esiste un test diagnostico sul sangue che permette di
identificare forme di infezioni potenzialmente trasmissibili con
trasfusioni o emoderivati. In questi casi i donatori vengono
seguiti nel corso della vita attraverso una rete europea; i
centri trasfusionali segnalano eventuali malattie che dovessero
insorgere e i lotti vengono ritirati cautelativamente, prima che
possano insorgere problemi.
Nel caso specifico, spiega Rasi, i due donatori sospetti, sono
stati segnalati e i lotti ritirati, ancor prima di una conferma
diagnostica. ''Si tratta dunque di una procedura cautelativa che
rientra nella normalita' della gestione di questi eventi''. Dei
due donatori sospetti, quello italiano, ora si sa dall'Istituto
superiore di sanita', che non si tratta di variante umana della
Creutzfedlt Jakob, legato al morbo della mucca pazza. ''Ma nel
dubbio, per evitare qualsiasi rischio ipotetico, e' stato deciso
comunque di ritirare i prodotti''.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della mucca pazza
dell'Istituto superiore di sanita', la decisione dell' Aifa,
''e' molto cautelativa e non deve sorprendere. Queste misure
vengono prese proprio per garantire al massimo i cittadini. In
questo caso siamo ancora piu' cautelativi rispetto agli paesi
europei''.
Secondo Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di
Virologia dell'Universita' di Milano, ''i sistemi di controllo
che ci sono oggi sul sangue, se pur non arrivano a garantire un
'rischio zero', sono comunque tali da renderlo solo puramente
teorico''.
La Kedrion ha precisato che ad informare l'Aifa e' stata la
stessa azienda. Inoltre, ''per come si sono svolti i fatti,
questo episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita'
delle sue produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello
italiano del sangue, che si attesta ai primi posti nel mondo per
livelli qualitativi''. (ANSA).
MRB-GU
06-AGO-11 18:08 NNNN
SANITA': EMODERIVATI; KEDRION, NO ALLARMISMI, SEGUITE NORME
(V. 'SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI...' DELLE 11,16)
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - ''E' stata la stessa Kedrion, in
osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti, a
informare l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) delle
segnalazioni di due sospetti casi di Encefalopatia Spongiforme
Acuta pervenute dalla Struttura Trasfusionale di Agrigento e dal
fornitore tedesco Drk West, facente parte della Croce Rossa
tedesca''.
A precisarlo, in una nota, e' l'azienda Kedrion nel
sottolineare che alla base del blocco dei 24 lotti di
emoderivati ''c'e' quindi, come ha correttamente spiegato il
direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza''.
''Questo episodio conferma - continua la nota - il buon
operato di Kedrion, la qualita' delle sue produzioni e l'
eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue, che si
attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi''.
Kedrion auspica infine ''l'introduzione in Italia di principi di
concorrenza equa tra operatori italiani e stranieri'' e si
augura che la concorrenza si svolgera' all'interno degli elevati
standard di qualita', sicurezza e disponibilita' di farmaci del
nostro Paese. (ANSA).
MON-COM
06-AGO-11 17:59 NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI ** =
Roma, 6 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non c'e' nessun
rischio di contaminazione da morbo della mucca pazza sui 24 lotti di
emoderivati, prodotti dalla Kedrion e distribuiti soprattutto in
ospedali del Sud, bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa),
il 27 luglio a scopo precauzionale. Lo conferma all'Adnkronos Salute
Guido Rasi, attuale direttore dell'Aifa.
(Sal/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:43
NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (2) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Rasi ha definito infondato
l'allarme diffuso dagli organi di stampa, sottolineando che le analisi
gia' effettuate hanno escluso forme di malattie trasmissibili nei
donatori, uno dei quali affetto solo da Alzheimer. (segue)
(Ram/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:44
NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (3) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Escluso ogni rischio di
contaminazione da morbo della mucca pazza sugli emoderivati
distribuiti in Italia. C'e' solo il principio di precauzione e la
normale procedura di sicurezza alla base del blocco dei 24 lotti,
prodotti dalla Kedrion bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco
(Aifa), la scorsa settimana e che, probabilmente, saranno riammessi a
breve. Come spiega all'Adnkronos Salute Guido Rasi, attuale direttore
generale dell'Aifa che dal prossimo autunno sara' chiamato a dirigere
l'Agenzia europea dei farmaci, l'Ema.
Infondato quindi l'allarme diffuso oggi su un quotidiano,
secondo Rasi, visto che le analisi gia' effettuate escluderebbero
forme di malattie trasmissibili nei donatori di sangue da cui sono
stati prodotti i lotti sospetti, uno dei quali affetto solo da
Alzheimer. "Abbiamo ritirato i lotti per seguire, come facciamo in
molti casi, l'evoluzione dei sintomi di due donatori, un italiano e un
tedesco per i quali si sospettava, la malattia di Creutzfeldt-Jacob
(il cosiddetto morbo della 'mucca pazza'). Ma abbiamo quasi
definitivamente accertato (stiamo aspettando le ultime comunicazioni
dalla Germania) che il donatore tedesco era affetto da Alzheimer,
mentre l'italiano da una forma non trasmissibile Creutzfeldt-Jacob".
(segue)
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:23
NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (4) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per l'italiano, sul quale
l'Istituto superiore di Sanita' (Iss) ha fatto gia' i test,
"aspettiamo la comunicazione ufficiale dell'Iss". Si tratta comunque
di una forma che nulla a che fare con la nuova variante della mucca
pazza, legata al consumo di carne, conclude Rasi sottolineando che il
ritiro dei lotti "e' stato routinario. Se non abbiamo notizie certe
sulla salute dei donatori (iscritti nei registri e monitorati a vita,
mentre i prodotti sono tutti tracciati) intanto ritiriamo, per
garantire sicurezza. Su questo non facciamo comunicati, perche' non
c'e' motivo di farli. E nel momento in cui si accerta la sicurezza dei
prodotti, questi vengono riammessi. E' una procedura normale, che
durante l'anno viene attivata piu' volte. L'Iss, il centro nazionale
sangue, l'Aifa, in accordo con la rete europei, fanno un monitoraggio
costante, utilizzando anche i ritiri cautelativi. E questo garantisce
i pazienti", chiosa Rasi.
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:48
NNNN
SANITA': AIFA RITIRA 24 LOTTI EMODERIVATI, "SOLO PRECAUZIONE" =
(AGI) - Roma, 6 ago. - L'Agenzia del Farmaco ha disposto il
sequestro di 24 lotti di emoderivati, prodotti dall'azienda
Kedrion, a scopo precauzionale dopo che due donatori, uno
italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una sospetta
sindrome di Creutzfeldt Jakob, che nella variante bovina e'
piu' nota col nome di "Mucca Pazza". Tuttavia, chiarisce Guido
Rasi, direttore dell'Aifa, "non c'e' alcun rischio per la
salute dei pazienti. Si tratta - spiega - solo un sequestro
cautelativo e di assoluta routine. Le patologie non
individuabili con un test vengono gestite seguendo il donatore
di sangue per tutta la vita. Qualsiasi sintomo attribuibile a
sindromi come la Creutzfeldt Jakob fa scattare le misure
cautelative, ma in questo caso sembra che i due pazienti
avessero patologie dai sintomi simili ma assolutamente non
trasmissibili: per il paziente tedesco si parla addirittura di
Alzheimer". In questi casi, ricorda Rasi, "l'Unione Europea
consentirebbe l'utilizzo di questi lotti, mentre l'Italia, per
estrema precauzione, li ritira comunque. In ogni caso nessun
allarme, si tratta di un intervento di routine come ne
effettuiamo tanti durante l'anno". (AGI)
Pgi
061237 AGO 11
SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI PER PRECAUZIONE
DUE DONATORI HANNO SVILUPPATO FORME DIFFERENTI DA MUCCA PAZZA
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici.
La segnalazione, riportata dal quotidiano la Repubblica, e'
avvenuta il 27 luglio. La decisione e' stata presa in via
precauzionale, in quanto due donatori di sangue (uno italiano e
l'altro tedesco), utilizzato per produrre emoderivati, hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non sembra la variante umana legata al cosiddetto morbo della
mucca pazza.
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'assessorato
alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il donatore tedesco
e' deceduto.
Il divieto d'uso dei prodotti, ha spiegato Marisa Delbo',
responsabile dell'ufficio qualita' dei medicinali dell'Aifa , e'
stato preso a scopo cautelativo per i malati.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di malattia di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della
mucca pazza dell'Istituto superiore di sanita', la decisione
dell'Aifa, ha spiegato all'ANSA, ''e' molto cautelativa e non
deve sorprendere. Queste misure vengono prese per garantire al
massimo i cittadini. In questo siamo ancora piu' cautelativi del
resto dei paesi europei''. (ANSA).
MRB
06-AGO-11 11:16 NNNN
AZIENDA PRODUTTRICE, ABBIAMO INFORMATO NOI L'AIFA DI SOSPETTO
CONTAMINAZIONE
Roma, 6 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "E' stata la stessa
Kedrion, in osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti
(Annex 14 delle Good Manufacturing Practice), a informare l'Agenzia
italiana del farmaco delle segnalazioni di due sospetti casi di
encefalopatia spongiforme acuta pervenute dalla struttura
trasfusionale di Agrigento e dal fornitore tedesco Drk West
(appartenente alla Croce Rossa tedesca)". Lo spiega l'azienda
produttrice dei 24 lotti di emoderivati bloccati dall'Aifa, a scopo
cautelativo, il 27 luglio, per sospetta contaminazione da malattia di
Creutzfeldt-Jakob, la cui variante bovina ('mucca pazza') - che ora
sembra essere esclusa - e' a rischio trasmissibilita'.
Alla base del blocco "c'e' quindi, come ha correttamente
spiegato il direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, 'il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza'", spiega in una nota
la Kedrion specificando che "per come si sono svolti i fatti, questo
episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita' delle sue
produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue,
che si attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi".
"Come risaputo, il sistema italiano del sangue e' disciplinato
dalla Legge 219 del 2005, successivamente integrata dalla Legge
comunitaria del 2009, relativamente alla quale sono in fase di
promulgazione i decreti attuativi. Kedrion segue con molto interesse
l'evoluzione dell'iter di emissione di tali decreti e auspica
l'introduzione in Italia di principi di concorrenza equa tra operatori
italiani e stranieri e si augura che la concorrenza si svolgera'
all'interno degli elevati standard di qualita', sicurezza e
disponibilita' di farmaci del nostro Paese", conclude la nota.
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 18:09
ANSA/ EMODERIVATI, STOP A 24 LOTTI; AIFA, RITIRO CAUTELATIVO
SOSPETTE INFEZIONI IN DUE DONATORI;AZIENDA KEDRION,SEGUITE NORME
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici. La comunicazione, secondo l'Osservatorio per le
malattie rare, ha riguardato prodotti che erano gia' stati
distribuiti e destinati a 5 regioni: Sicilia, Campania, Lazio,
Puglia e Calabria.
La decisione e' stata presa in via precauzionale, in quanto
due donatori di sangue (uno italiano e l'altro tedesco) hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non la variante umana legata al cosiddetto morbo della mucca
pazza (encefalopatia spongiforme bovina).
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'
assessorato alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il
donatore tedesco e' deceduto ma non e' ancora nota la diagnosi
definitiva.
''Il ritiro di alcuni lotti di emoderivati del 27 luglio e'
un provvedimento preso in via cautelativa che rientra nelle
misure adottate a tutela dei cittadini'', ha precisato il
direttore dell'Aifa, Guido Rasi, spiegando che si tratta di una
procedura che viene adottata per tutte quelle malattie (come in
questo caso le malattie di Creutzfeldt Jakob) per le quali non
esiste un test diagnostico sul sangue che permette di
identificare forme di infezioni potenzialmente trasmissibili con
trasfusioni o emoderivati. In questi casi i donatori vengono
seguiti nel corso della vita attraverso una rete europea; i
centri trasfusionali segnalano eventuali malattie che dovessero
insorgere e i lotti vengono ritirati cautelativamente, prima che
possano insorgere problemi.
Nel caso specifico, spiega Rasi, i due donatori sospetti, sono
stati segnalati e i lotti ritirati, ancor prima di una conferma
diagnostica. ''Si tratta dunque di una procedura cautelativa che
rientra nella normalita' della gestione di questi eventi''. Dei
due donatori sospetti, quello italiano, ora si sa dall'Istituto
superiore di sanita', che non si tratta di variante umana della
Creutzfedlt Jakob, legato al morbo della mucca pazza. ''Ma nel
dubbio, per evitare qualsiasi rischio ipotetico, e' stato deciso
comunque di ritirare i prodotti''.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della mucca pazza
dell'Istituto superiore di sanita', la decisione dell' Aifa,
''e' molto cautelativa e non deve sorprendere. Queste misure
vengono prese proprio per garantire al massimo i cittadini. In
questo caso siamo ancora piu' cautelativi rispetto agli paesi
europei''.
Secondo Alessandro Zanetti, direttore dell'Istituto di
Virologia dell'Universita' di Milano, ''i sistemi di controllo
che ci sono oggi sul sangue, se pur non arrivano a garantire un
'rischio zero', sono comunque tali da renderlo solo puramente
teorico''.
La Kedrion ha precisato che ad informare l'Aifa e' stata la
stessa azienda. Inoltre, ''per come si sono svolti i fatti,
questo episodio conferma il buon operato di Kedrion, la qualita'
delle sue produzioni e l'eccellenza di un sistema, quello
italiano del sangue, che si attesta ai primi posti nel mondo per
livelli qualitativi''. (ANSA).
MRB-GU
06-AGO-11 18:08 NNNN
SANITA': EMODERIVATI; KEDRION, NO ALLARMISMI, SEGUITE NORME
(V. 'SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI...' DELLE 11,16)
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - ''E' stata la stessa Kedrion, in
osservanza a quanto previsto dalle normative vigenti, a
informare l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) delle
segnalazioni di due sospetti casi di Encefalopatia Spongiforme
Acuta pervenute dalla Struttura Trasfusionale di Agrigento e dal
fornitore tedesco Drk West, facente parte della Croce Rossa
tedesca''.
A precisarlo, in una nota, e' l'azienda Kedrion nel
sottolineare che alla base del blocco dei 24 lotti di
emoderivati ''c'e' quindi, come ha correttamente spiegato il
direttore generale dell'Aifa Guido Rasi, il principio di
precauzione e la normale procedura di sicurezza''.
''Questo episodio conferma - continua la nota - il buon
operato di Kedrion, la qualita' delle sue produzioni e l'
eccellenza di un sistema, quello italiano del sangue, che si
attesta ai primi posti nel mondo per livelli qualitativi''.
Kedrion auspica infine ''l'introduzione in Italia di principi di
concorrenza equa tra operatori italiani e stranieri'' e si
augura che la concorrenza si svolgera' all'interno degli elevati
standard di qualita', sicurezza e disponibilita' di farmaci del
nostro Paese. (ANSA).
MON-COM
06-AGO-11 17:59 NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI ** =
Roma, 6 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non c'e' nessun
rischio di contaminazione da morbo della mucca pazza sui 24 lotti di
emoderivati, prodotti dalla Kedrion e distribuiti soprattutto in
ospedali del Sud, bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa),
il 27 luglio a scopo precauzionale. Lo conferma all'Adnkronos Salute
Guido Rasi, attuale direttore dell'Aifa.
(Sal/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:43
NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (2) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Rasi ha definito infondato
l'allarme diffuso dagli organi di stampa, sottolineando che le analisi
gia' effettuate hanno escluso forme di malattie trasmissibili nei
donatori, uno dei quali affetto solo da Alzheimer. (segue)
(Ram/Zn/Adnkronos)
06-AGO-11 13:44
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SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (3) =
RITIRO 24 LOTTI PRECAUZIONALE PER MONITORARE SINTOMI DONATORI
SOSPETTI
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Escluso ogni rischio di
contaminazione da morbo della mucca pazza sugli emoderivati
distribuiti in Italia. C'e' solo il principio di precauzione e la
normale procedura di sicurezza alla base del blocco dei 24 lotti,
prodotti dalla Kedrion bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco
(Aifa), la scorsa settimana e che, probabilmente, saranno riammessi a
breve. Come spiega all'Adnkronos Salute Guido Rasi, attuale direttore
generale dell'Aifa che dal prossimo autunno sara' chiamato a dirigere
l'Agenzia europea dei farmaci, l'Ema.
Infondato quindi l'allarme diffuso oggi su un quotidiano,
secondo Rasi, visto che le analisi gia' effettuate escluderebbero
forme di malattie trasmissibili nei donatori di sangue da cui sono
stati prodotti i lotti sospetti, uno dei quali affetto solo da
Alzheimer. "Abbiamo ritirato i lotti per seguire, come facciamo in
molti casi, l'evoluzione dei sintomi di due donatori, un italiano e un
tedesco per i quali si sospettava, la malattia di Creutzfeldt-Jacob
(il cosiddetto morbo della 'mucca pazza'). Ma abbiamo quasi
definitivamente accertato (stiamo aspettando le ultime comunicazioni
dalla Germania) che il donatore tedesco era affetto da Alzheimer,
mentre l'italiano da una forma non trasmissibile Creutzfeldt-Jacob".
(segue)
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:23
NNNN
SANITA': RASI (AIFA), NESSUN RISCHIO 'MUCCA PAZZA' PER EMODERIVATI (4) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per l'italiano, sul quale
l'Istituto superiore di Sanita' (Iss) ha fatto gia' i test,
"aspettiamo la comunicazione ufficiale dell'Iss". Si tratta comunque
di una forma che nulla a che fare con la nuova variante della mucca
pazza, legata al consumo di carne, conclude Rasi sottolineando che il
ritiro dei lotti "e' stato routinario. Se non abbiamo notizie certe
sulla salute dei donatori (iscritti nei registri e monitorati a vita,
mentre i prodotti sono tutti tracciati) intanto ritiriamo, per
garantire sicurezza. Su questo non facciamo comunicati, perche' non
c'e' motivo di farli. E nel momento in cui si accerta la sicurezza dei
prodotti, questi vengono riammessi. E' una procedura normale, che
durante l'anno viene attivata piu' volte. L'Iss, il centro nazionale
sangue, l'Aifa, in accordo con la rete europei, fanno un monitoraggio
costante, utilizzando anche i ritiri cautelativi. E questo garantisce
i pazienti", chiosa Rasi.
(Ram/Col/Adnkronos)
06-AGO-11 14:48
NNNN
SANITA': AIFA RITIRA 24 LOTTI EMODERIVATI, "SOLO PRECAUZIONE" =
(AGI) - Roma, 6 ago. - L'Agenzia del Farmaco ha disposto il
sequestro di 24 lotti di emoderivati, prodotti dall'azienda
Kedrion, a scopo precauzionale dopo che due donatori, uno
italiano e l'altro tedesco, hanno sviluppato una sospetta
sindrome di Creutzfeldt Jakob, che nella variante bovina e'
piu' nota col nome di "Mucca Pazza". Tuttavia, chiarisce Guido
Rasi, direttore dell'Aifa, "non c'e' alcun rischio per la
salute dei pazienti. Si tratta - spiega - solo un sequestro
cautelativo e di assoluta routine. Le patologie non
individuabili con un test vengono gestite seguendo il donatore
di sangue per tutta la vita. Qualsiasi sintomo attribuibile a
sindromi come la Creutzfeldt Jakob fa scattare le misure
cautelative, ma in questo caso sembra che i due pazienti
avessero patologie dai sintomi simili ma assolutamente non
trasmissibili: per il paziente tedesco si parla addirittura di
Alzheimer". In questi casi, ricorda Rasi, "l'Unione Europea
consentirebbe l'utilizzo di questi lotti, mentre l'Italia, per
estrema precauzione, li ritira comunque. In ogni caso nessun
allarme, si tratta di un intervento di routine come ne
effettuiamo tanti durante l'anno". (AGI)
Pgi
061237 AGO 11
SANITA': AIFA VIETA 24 LOTTI EMODERIVATI PER PRECAUZIONE
DUE DONATORI HANNO SVILUPPATO FORME DIFFERENTI DA MUCCA PAZZA
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)
ha disposto il divieto d'uso di 24 lotti di emoderivati dell'
azienda Kedrion destinati alla cura di malati perlopiu'
emofilici.
La segnalazione, riportata dal quotidiano la Repubblica, e'
avvenuta il 27 luglio. La decisione e' stata presa in via
precauzionale, in quanto due donatori di sangue (uno italiano e
l'altro tedesco), utilizzato per produrre emoderivati, hanno
sviluppato una delle forme di malattia di Creutzfeldt Jakob ma
non sembra la variante umana legata al cosiddetto morbo della
mucca pazza.
In particolare un donatore sospetto segnalato dall'assessorato
alla salute della Sicilia e' ancora in vita; il donatore tedesco
e' deceduto.
Il divieto d'uso dei prodotti, ha spiegato Marisa Delbo',
responsabile dell'ufficio qualita' dei medicinali dell'Aifa , e'
stato preso a scopo cautelativo per i malati.
Secondo il professor Maurizio Pocchiari esperto di malattia
di malattia di Creutzfeld Jakob e del cosiddetto morbo della
mucca pazza dell'Istituto superiore di sanita', la decisione
dell'Aifa, ha spiegato all'ANSA, ''e' molto cautelativa e non
deve sorprendere. Queste misure vengono prese per garantire al
massimo i cittadini. In questo siamo ancora piu' cautelativi del
resto dei paesi europei''. (ANSA).
MRB
06-AGO-11 11:16 NNNN
venerdì 5 agosto 2011
ABORTO: CGIL, TROPPI OBIETTORI TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO, 194 A RISCHIO
ABORTO: CGIL, TROPPI OBIETTORI TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO, 194 A
RISCHIO =
Roma, 5 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ci sono troppi
obiettori tra medici e personale sanitario". I dati sull'obiezione di
coscienza tra i medici e il personale sanitario nei servizi che
effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza - resi noti oggi
con la pubblicazione della Relazione 2011 sull'applicazione della
legge 194 al Parlamento - sono "preoccupanti", secondo Cecilia
Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario
nazionale Fp Cgil Medici. Per loro la legge 194 "e' a rischio".
"Dopo il boom dei numeri delle obiezioni negli anni scorsi -
spiegano i sindacalisti - quest'anno l'aumento esponenziale sembra
essersi fermato ma le percentuali rimangono troppo elevate. C'e'
bisogno di arrivare almeno alla maggioranza dei medici e del personale
sanitario non obiettore in tutte le Regioni. Sette ginecologi
obiettori su 10, uno su due tra gli anestesisti e quasi la meta' del
personale sanitario (44,4%) sono numeri nazionali ancora allarmanti,
soprattutto in regioni come la Campania, la Sicilia, il Lazio e il
Veneto", dove le percentuali sono assai elevate.
Si tratta, aggiungono Taranto e Cozza, "di non penalizzare le
donne, i medici e il personale sanitario che, non dichiarandosi
obiettore, vedono ricadere solo su di loro il lavoro per le
interruzioni di gravidanza. Per quanto ci riguarda avanziamo tre
proposte. La direzione dei presidi nei quali si effettua
l'interruzione di gravidanza sia affidata a chi non e' obiettore. Il
requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere
assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Le
Regioni attuino l'istituto della mobilita', previsto dalla stessa
legge 194, per coprire le carenze del personale medico e sanitario non
obiettore".
(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
05-AGO-11 18:27
NNNN
Roma, 5 ago. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ci sono troppi
obiettori tra medici e personale sanitario". I dati sull'obiezione di
coscienza tra i medici e il personale sanitario nei servizi che
effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza - resi noti oggi
con la pubblicazione della Relazione 2011 sull'applicazione della
legge 194 al Parlamento - sono "preoccupanti", secondo Cecilia
Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario
nazionale Fp Cgil Medici. Per loro la legge 194 "e' a rischio".
"Dopo il boom dei numeri delle obiezioni negli anni scorsi -
spiegano i sindacalisti - quest'anno l'aumento esponenziale sembra
essersi fermato ma le percentuali rimangono troppo elevate. C'e'
bisogno di arrivare almeno alla maggioranza dei medici e del personale
sanitario non obiettore in tutte le Regioni. Sette ginecologi
obiettori su 10, uno su due tra gli anestesisti e quasi la meta' del
personale sanitario (44,4%) sono numeri nazionali ancora allarmanti,
soprattutto in regioni come la Campania, la Sicilia, il Lazio e il
Veneto", dove le percentuali sono assai elevate.
Si tratta, aggiungono Taranto e Cozza, "di non penalizzare le
donne, i medici e il personale sanitario che, non dichiarandosi
obiettore, vedono ricadere solo su di loro il lavoro per le
interruzioni di gravidanza. Per quanto ci riguarda avanziamo tre
proposte. La direzione dei presidi nei quali si effettua
l'interruzione di gravidanza sia affidata a chi non e' obiettore. Il
requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere
assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Le
Regioni attuino l'istituto della mobilita', previsto dalla stessa
legge 194, per coprire le carenze del personale medico e sanitario non
obiettore".
(Com-Ram/Zn/Adnkronos)
05-AGO-11 18:27
NNNN
salute:papilloma virus, possibile vaccino anche per uomini
SALUTE:PAPILLOMA VIRUS, POSSIBILE VACCINO ANCHE
PER UOMINI
(ANSA)- ROMA, 5 AGO- Il Gardasil (vaccino quadrivalente
anti-papilloma virus umano) ha ottenuto l'estensione d'uso negli
uomini fino a 26 anni di eta' da parte della Commissione
Europea. Lo rende noto un comunicato dell'azienda Sanofi Pasteur
Msd.
Ogni anno in Italia secondo le stime dell' Istituto Superiore
di Sanita'si verificano 250mila casi di papilloma virus umano,
che e' causa di patologie che condizionano la salute
psico-fisica di chi ne e' colpito e comportano costi terapeutici
elevati, come i condilomi genitali. Ora a anche negli uomini e'
possibile prevenire il loro sviluppo con il vaccino.
''La Siti (Societ… italiana di Igiene) ha iniziato a valutare
l'opportunita' della vaccinazione anti-HPV nella popolazione
maschile, oltre in quella femminile, nell' ottica di ridurre sia
l'incidenza delle patologie HPV-correlate nel sesso maschile,
sia la circolazione del virus" ha dichiarato il professor
Signorelli, professore ordinario di Igiene dell'Universit… di
Parma.
Le autorit… Sanitarie, compresa l'OMS - aggiunge la nota
dell'azienda - confermano il buon profilo di sicurezza del
Gardasil, che e'stato distribuito in oltre 74 milioni di dosi
dal 2006 ad oggi. Il profilo di sicurezza nei ragazzi e nei
giovani maschi e' risultato simile a quello osservato nelle
donne.
(ANSA).
Y09-MRB
05-AGO-11 12:59 NNNN
(ANSA)- ROMA, 5 AGO- Il Gardasil (vaccino quadrivalente
anti-papilloma virus umano) ha ottenuto l'estensione d'uso negli
uomini fino a 26 anni di eta' da parte della Commissione
Europea. Lo rende noto un comunicato dell'azienda Sanofi Pasteur
Msd.
Ogni anno in Italia secondo le stime dell' Istituto Superiore
di Sanita'si verificano 250mila casi di papilloma virus umano,
che e' causa di patologie che condizionano la salute
psico-fisica di chi ne e' colpito e comportano costi terapeutici
elevati, come i condilomi genitali. Ora a anche negli uomini e'
possibile prevenire il loro sviluppo con il vaccino.
''La Siti (Societ… italiana di Igiene) ha iniziato a valutare
l'opportunita' della vaccinazione anti-HPV nella popolazione
maschile, oltre in quella femminile, nell' ottica di ridurre sia
l'incidenza delle patologie HPV-correlate nel sesso maschile,
sia la circolazione del virus" ha dichiarato il professor
Signorelli, professore ordinario di Igiene dell'Universit… di
Parma.
Le autorit… Sanitarie, compresa l'OMS - aggiunge la nota
dell'azienda - confermano il buon profilo di sicurezza del
Gardasil, che e'stato distribuito in oltre 74 milioni di dosi
dal 2006 ad oggi. Il profilo di sicurezza nei ragazzi e nei
giovani maschi e' risultato simile a quello osservato nelle
donne.
(ANSA).
Y09-MRB
05-AGO-11 12:59 NNNN
salute: dal fico allo iodio e alla cola, le pozioni 'bufala' sotto il sole = la dermatologa, attenzione a tutti gli ingredienti dal mondo botanico
SALUTE: INFUSO DI FOGLIE DI FICO PER ABBRONZARSI,
GRAVE USTIONE A MILANO =
IL CASO SEGNALATO DAL CAV DI NIGUARDA, LA REGIONE METTE IN
GUARDIA SU RISCHI
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La voglia di
tintarella puo' costare cara a chi insegue 'effetti speciali' con
lozioni solari fai-da-te, prodotti fatti in casa e applicati nella
convinzione che naturale faccia sempre rima con buono. Il Centro
antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave
episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni,
per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente
foglie di 'Ficus carica' (il comune fico dei nostri giardini). Lo
comunica la direzione generale Sanita' della Regione Lombardia,
mettendo in guardia dall'utilizzo di prodotti casalinghi che possono
causare gravi danni alla salute.
"L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si
legge nelle nota - e' una tecnica che trova origine in credenze
popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono
praticate nella falsa convinzione che 'il naturale e' bello e non fa
male'. Va segnalato che le foglie di Ficus carica, per contatto o
sfregamento con la pelle, normalmente sono causa di irritazioni
cutanee, ma in soggetti predisposti possono dare origine a grave
fotosensibilizzazione e causare ustioni cutanee estremamente gravi",
avverte la Regione.
"Si invita quindi a evitare l'uso di questo vegetale per
favorire l'abbronzatura: le sostanze contenute nelle foglie e nel
lattice" della pianta, ossia "furocumarine, bergaptene e psoralene, se
poste a contatto con la pelle accaldata per l'esposizione ai raggi
solari, possono arrecare gravi danni alla pelle e di conseguenza
all'intero organismo".
(Red-Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 11:15
NNNN
SALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE =
LA DERMATOLOGA, ATTENZIONE A TUTTI GLI INGREDIENTI DAL MONDO
BOTANICO
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Lozioni casalinghe
a base di birra, succo di limone e persino tintura di iodio o bevande
alla cola. Presunti ingredienti 'abbronzanti' usati da soli o
combinati, in mix inutili e molti spesso rischiosi per la salute della
pelle. La fantasia dei fanatici della tintarella fai-da-te non ha
limiti. E il caso di grave ustione causata da un infuso 'home made' di
foglie di fico, segnalato dal Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda
di Milano e riportato oggi dalla direzione generale Sanita' della
Regione Lombardia, non stupisce la dermatologa Riccarda Serri,
presidente di Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia.
"Esiste un precedente - ricorda l'esperta all'Adnkronos Salute -
Anni fa per abbronzarsi alcune ragazze in Versilia avevano utilizzato
anche loro un decotto a base di foglie di fico, e una era addirittura
stata prelevata in elicottero e trasportata al centro grandi ustionati
di Genova". La specialista mette in guardia contro le 'bufale' sotto
il sole e avverte: "In generale vanno evitate tutte le sostanze che
provengono dal mondo botanico. Un universo che teoricamente non e'
nato per noi, se si pensa che il nostro organismo e' composto da
proteine animali".
In ogni caso, per evitare pericolose fotosensibilizzazioni il
buon senso consiglia di "limitarsi all'impiego di prodotti
specificamente studiati, testati e validati per essere usati sulla
pelle durante l'esposizione solare". Solo gli addetti ai lavori,
infatti, sanno scegliere e abbinare le sostanze giuste - naturali e
non - per un'abbronzatura sicura. (segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:03
NNNNSALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE (2) =
L'ESPERTA, LEGGENDE METROPOLITANE 'FIGLIE' DEGLI ANNI '70
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per chi ama l'effetto dorato
regalato dal sole, la tentazione di credere a falsi miti e luoghi
comuni e' forte. E soprattutto da giovane, nemmeno chi di pelle se ne
intende e' immune dal desiderio di vincere la 'prova-colore'.
"Negli anni '70 ne abbiamo fatte di tutti i colori", confessa la
dermatologa. "Addirittura la tintura di iodio e la cola, forse per la
loro tipica nuance scura, venivano considerate potenziali 'alleate'
benche' in realta' sulle cellule-fabbrica di melanina non abbiano
alcun potere. Si usavano anche il succo di limone e la birra, messa
soprattutto sui capelli per produrre striature chiare tipo meches.
Giocavamo con gli ingredienti, facevamo a gara per inventare la
pozione piu' abbronzante e abbiamo rischiato molto", riflette Serri.
"Tutti, pero' - precisa l'esperta - sapevamo che il fico era molto
pericoloso e per fortuna non l'abbiamo mai sperimentato".
Insomma, "in tutti questi casi si tratta delle classiche
leggende metropolitane che si sono perpetuate negli anni, di prodotti
fai-da-te inutili e potenzialmente anche molto dannosi". Il problema
e' che "quando si scontrano con i fotoni dell'energia solare, queste
sostanze agiscono come un insulto alla pelle", spiega la dermatologa.
(segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:29
NNNN
IL CASO SEGNALATO DAL CAV DI NIGUARDA, LA REGIONE METTE IN
GUARDIA SU RISCHI
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La voglia di
tintarella puo' costare cara a chi insegue 'effetti speciali' con
lozioni solari fai-da-te, prodotti fatti in casa e applicati nella
convinzione che naturale faccia sempre rima con buono. Il Centro
antiveleni dell'ospedale Niguarda di Milano ha segnalato un grave
episodio di fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni,
per un uso improprio a scopo abbronzante di un infuso contenente
foglie di 'Ficus carica' (il comune fico dei nostri giardini). Lo
comunica la direzione generale Sanita' della Regione Lombardia,
mettendo in guardia dall'utilizzo di prodotti casalinghi che possono
causare gravi danni alla salute.
"L'utilizzo di questo infuso per potenziare l'abbronzatura - si
legge nelle nota - e' una tecnica che trova origine in credenze
popolari, tramandate per via orale e scritta, che spesso vengono
praticate nella falsa convinzione che 'il naturale e' bello e non fa
male'. Va segnalato che le foglie di Ficus carica, per contatto o
sfregamento con la pelle, normalmente sono causa di irritazioni
cutanee, ma in soggetti predisposti possono dare origine a grave
fotosensibilizzazione e causare ustioni cutanee estremamente gravi",
avverte la Regione.
"Si invita quindi a evitare l'uso di questo vegetale per
favorire l'abbronzatura: le sostanze contenute nelle foglie e nel
lattice" della pianta, ossia "furocumarine, bergaptene e psoralene, se
poste a contatto con la pelle accaldata per l'esposizione ai raggi
solari, possono arrecare gravi danni alla pelle e di conseguenza
all'intero organismo".
(Red-Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 11:15
NNNN
SALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE =
LA DERMATOLOGA, ATTENZIONE A TUTTI GLI INGREDIENTI DAL MONDO
BOTANICO
Milano, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Lozioni casalinghe
a base di birra, succo di limone e persino tintura di iodio o bevande
alla cola. Presunti ingredienti 'abbronzanti' usati da soli o
combinati, in mix inutili e molti spesso rischiosi per la salute della
pelle. La fantasia dei fanatici della tintarella fai-da-te non ha
limiti. E il caso di grave ustione causata da un infuso 'home made' di
foglie di fico, segnalato dal Centro antiveleni dell'ospedale Niguarda
di Milano e riportato oggi dalla direzione generale Sanita' della
Regione Lombardia, non stupisce la dermatologa Riccarda Serri,
presidente di Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia.
"Esiste un precedente - ricorda l'esperta all'Adnkronos Salute -
Anni fa per abbronzarsi alcune ragazze in Versilia avevano utilizzato
anche loro un decotto a base di foglie di fico, e una era addirittura
stata prelevata in elicottero e trasportata al centro grandi ustionati
di Genova". La specialista mette in guardia contro le 'bufale' sotto
il sole e avverte: "In generale vanno evitate tutte le sostanze che
provengono dal mondo botanico. Un universo che teoricamente non e'
nato per noi, se si pensa che il nostro organismo e' composto da
proteine animali".
In ogni caso, per evitare pericolose fotosensibilizzazioni il
buon senso consiglia di "limitarsi all'impiego di prodotti
specificamente studiati, testati e validati per essere usati sulla
pelle durante l'esposizione solare". Solo gli addetti ai lavori,
infatti, sanno scegliere e abbinare le sostanze giuste - naturali e
non - per un'abbronzatura sicura. (segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:03
NNNNSALUTE: DAL FICO ALLO IODIO E ALLA COLA, LE POZIONI 'BUFALA' SOTTO IL SOLE (2) =
L'ESPERTA, LEGGENDE METROPOLITANE 'FIGLIE' DEGLI ANNI '70
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per chi ama l'effetto dorato
regalato dal sole, la tentazione di credere a falsi miti e luoghi
comuni e' forte. E soprattutto da giovane, nemmeno chi di pelle se ne
intende e' immune dal desiderio di vincere la 'prova-colore'.
"Negli anni '70 ne abbiamo fatte di tutti i colori", confessa la
dermatologa. "Addirittura la tintura di iodio e la cola, forse per la
loro tipica nuance scura, venivano considerate potenziali 'alleate'
benche' in realta' sulle cellule-fabbrica di melanina non abbiano
alcun potere. Si usavano anche il succo di limone e la birra, messa
soprattutto sui capelli per produrre striature chiare tipo meches.
Giocavamo con gli ingredienti, facevamo a gara per inventare la
pozione piu' abbronzante e abbiamo rischiato molto", riflette Serri.
"Tutti, pero' - precisa l'esperta - sapevamo che il fico era molto
pericoloso e per fortuna non l'abbiamo mai sperimentato".
Insomma, "in tutti questi casi si tratta delle classiche
leggende metropolitane che si sono perpetuate negli anni, di prodotti
fai-da-te inutili e potenzialmente anche molto dannosi". Il problema
e' che "quando si scontrano con i fotoni dell'energia solare, queste
sostanze agiscono come un insulto alla pelle", spiega la dermatologa.
(segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:29
NNNN
tumori: al gemelli (rm) prima radioembolizzazione, trattato paziente anziano
TUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO
=
TERZO CENTRO DEL LAZIO A DISPORRE DI QUESTA ARMA PER CURARE
FEGATO
Roma, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Primo trattamento di
radioembolizzazione epatica con un dispositivo medico di ultima
generazione eseguito con successo al policlinico universitario
Agostino Gemelli di Roma su un paziente anziano di 84 anni con un
cancro al fegato. Le neoplasia - comunicano dal policlinico - era di
elevate dimensioni (9cm) e presentava trombosi portale, che non
permetteva qualunque altra forma di terapia. La procedura e' stata
eseguita senza alcuna complicanza e il paziente e' stato dimesso in
buone condizioni cliniche quattro giorni dopo il trattamento.
La radioembolizzazione e' una procedura di radiologia
interventistica che consiste nella iniezione nel tumore di microsfere
di vetro, che contengono l'elemento radioattivo ittrio-90 utilizzando
come vettore il sangue del tumore stesso.(segue)
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:30
NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Gemelli - si legge in una nota
- diventa cosi' il terzo ospedale della Regione Lazio, insieme
all'Istituto Regina Elena e all'Ospedale di Latina, a poter offrire ai
malati di tumore epatico resistente ad altri trattamenti questa
sofisticata procedura.
Per questo primo trattamento di radioembolizzazione epatica gli
specialisti del dipartimento di Bioimmagini e scienze radiologiche del
Gemelli, diretto da Lorenzo Bonomo, hanno impiegato un device di nuova
generazione rispetto a quello utilizzato nelle altre due strutture
chiamato 'TheraSphere'. Sono solo otto in Italia i centri oncologici
attrezzati per l'impiego di questa procedura con TheraSphere,
affiancandosi a prestigiosi centri di trattamento europei quali la
Bclc Group Hospital Clinic di Barcellona (Spagna) e il Centre Eugene
Marquis di Rennes (Francia), e 18 in totale, considerando i centri
italiani che utilizzano anche l'altro dispositivo medico in commercio
(Sirtex). (segue)
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:37
NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (3) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La radioembolizzazione si
caratterizza per essere una procedura gestita in maniera
multidisciplinare - spiega Bonomo - con la presenza di competenze
chirurgiche, gastroenterologiche, radiologiche, medico-nucleari e
fisiche, tali da rendere possibile l'esecuzione del trattamento in
maniera sicura ed efficace". Il risultato raggiunto al Gemelli, che
permette di aggiungere una nuova efficace arma all'arsenale di
strumenti per combattere l'epatocarcinoma, e' stato possibile grazie
al lavoro del Gruppo multidisciplinare per la gestione
dell'Epatocarcinoma denominato HepatoCatt, attivo dal 2008. Il gruppo
comprende tutti gli specialisti che operano in tale ambito (epatologi,
radiologi diagnostici e interventisti, chirurghi del fegato e del
trapianto, oncologi, anatomo-patologi, radioterapista, medici
nucleari, fisici).
A oggi, con oltre 250 nuovi casi di cancro al fegato valutati e
trattati ogni anno - evidenzia la nota - il Gemelli si pone come
l'ospedale con la maggiore casistica del Lazio e del Centro-Sud e tra
i primi tre d'Italia. La radioembolizzazione epatica puo' essere
utilizzata in pazienti con tumori epatici primitivi (epatocarcinoma o
colangiocarcinoma) o secondari (metastasi da tumore colon-retto,
mammella, neuroendocrini) e ha dimostrato buoni risultati in termini
di risposta locale di malattia e soprattutto di sopravvivenza.
La radioembolizzazione epatica viene eseguita in anestesia
locale, tramite una piccola incisione dall'inguine, senza richiedere
tagli chirurgici. E' un trattamento non doloroso, ben tollerato, con
minimi effetti collaterali; in particolare, dopo il trattamento il
paziente puo' presentare una sindrome caratterizzata da febbricola,
stanchezza, affaticamento e riduzione dell'appetito, che tende a
risolversi spontaneamente dopo 10-12 giorni. I dati attualmente
riportati in letteratura hanno dimostrato che tale procedura consente
un significativo aumento dell'aspettativa e della qualita' di vita dei
pazienti con patologia epatica in stadio avanzato, per i quali non ci
sarebbe stato alcun altro trattamento possibile.
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:42
NNNN
TERZO CENTRO DEL LAZIO A DISPORRE DI QUESTA ARMA PER CURARE
FEGATO
Roma, 5 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Primo trattamento di
radioembolizzazione epatica con un dispositivo medico di ultima
generazione eseguito con successo al policlinico universitario
Agostino Gemelli di Roma su un paziente anziano di 84 anni con un
cancro al fegato. Le neoplasia - comunicano dal policlinico - era di
elevate dimensioni (9cm) e presentava trombosi portale, che non
permetteva qualunque altra forma di terapia. La procedura e' stata
eseguita senza alcuna complicanza e il paziente e' stato dimesso in
buone condizioni cliniche quattro giorni dopo il trattamento.
La radioembolizzazione e' una procedura di radiologia
interventistica che consiste nella iniezione nel tumore di microsfere
di vetro, che contengono l'elemento radioattivo ittrio-90 utilizzando
come vettore il sangue del tumore stesso.(segue)
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:30
NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Gemelli - si legge in una nota
- diventa cosi' il terzo ospedale della Regione Lazio, insieme
all'Istituto Regina Elena e all'Ospedale di Latina, a poter offrire ai
malati di tumore epatico resistente ad altri trattamenti questa
sofisticata procedura.
Per questo primo trattamento di radioembolizzazione epatica gli
specialisti del dipartimento di Bioimmagini e scienze radiologiche del
Gemelli, diretto da Lorenzo Bonomo, hanno impiegato un device di nuova
generazione rispetto a quello utilizzato nelle altre due strutture
chiamato 'TheraSphere'. Sono solo otto in Italia i centri oncologici
attrezzati per l'impiego di questa procedura con TheraSphere,
affiancandosi a prestigiosi centri di trattamento europei quali la
Bclc Group Hospital Clinic di Barcellona (Spagna) e il Centre Eugene
Marquis di Rennes (Francia), e 18 in totale, considerando i centri
italiani che utilizzano anche l'altro dispositivo medico in commercio
(Sirtex). (segue)
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:37
NNNNTUMORI: AL GEMELLI (RM) PRIMA RADIOEMBOLIZZAZIONE, TRATTATO PAZIENTE ANZIANO (3) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La radioembolizzazione si
caratterizza per essere una procedura gestita in maniera
multidisciplinare - spiega Bonomo - con la presenza di competenze
chirurgiche, gastroenterologiche, radiologiche, medico-nucleari e
fisiche, tali da rendere possibile l'esecuzione del trattamento in
maniera sicura ed efficace". Il risultato raggiunto al Gemelli, che
permette di aggiungere una nuova efficace arma all'arsenale di
strumenti per combattere l'epatocarcinoma, e' stato possibile grazie
al lavoro del Gruppo multidisciplinare per la gestione
dell'Epatocarcinoma denominato HepatoCatt, attivo dal 2008. Il gruppo
comprende tutti gli specialisti che operano in tale ambito (epatologi,
radiologi diagnostici e interventisti, chirurghi del fegato e del
trapianto, oncologi, anatomo-patologi, radioterapista, medici
nucleari, fisici).
A oggi, con oltre 250 nuovi casi di cancro al fegato valutati e
trattati ogni anno - evidenzia la nota - il Gemelli si pone come
l'ospedale con la maggiore casistica del Lazio e del Centro-Sud e tra
i primi tre d'Italia. La radioembolizzazione epatica puo' essere
utilizzata in pazienti con tumori epatici primitivi (epatocarcinoma o
colangiocarcinoma) o secondari (metastasi da tumore colon-retto,
mammella, neuroendocrini) e ha dimostrato buoni risultati in termini
di risposta locale di malattia e soprattutto di sopravvivenza.
La radioembolizzazione epatica viene eseguita in anestesia
locale, tramite una piccola incisione dall'inguine, senza richiedere
tagli chirurgici. E' un trattamento non doloroso, ben tollerato, con
minimi effetti collaterali; in particolare, dopo il trattamento il
paziente puo' presentare una sindrome caratterizzata da febbricola,
stanchezza, affaticamento e riduzione dell'appetito, che tende a
risolversi spontaneamente dopo 10-12 giorni. I dati attualmente
riportati in letteratura hanno dimostrato che tale procedura consente
un significativo aumento dell'aspettativa e della qualita' di vita dei
pazienti con patologia epatica in stadio avanzato, per i quali non ci
sarebbe stato alcun altro trattamento possibile.
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
05-AGO-11 14:42
NNNN
"Difesa, Fornicola: 'mi dissocio dal Cocer Carabinieri' "
La situaziopne al COCER/CC, talvolta, è gestita dal comitato di presidenza in
maniera difforme dalle regole a cui fanno riferimento i CoBaR ed i CoIR d’Italia.
Un ambito di competenza che, ho la sensazione si spinga talvolta sino alla deriva. Sino a
cambiare, forse, la giurisdizione.
Le circostanze mi hanno costretto a prenderne le distanze. (vedi allegato)
giovedì 4 agosto 2011
Ticket: dietro front
TICKET SANITA': ROSSI (TOSCANA), MODULATI SU REDDITI =
(AGI) - Firenze, 4 ago. - I ticket in Toscana saranno
rimodulati sul reddito. Le fasce deboli (basso reddito,
disoccupati e pensionati) resteranno esenti. Il provvedimento
e' stato presentato a Firenze dal presidente della Regione
Toscana, Enrico Rossi. Con lui i rappresentanti delle altre due
Regioni che hanno adottato le stesse misure. Vasco Errani,
presidente Emilia Romagna, e Franco Tamassoni, assessore alla
Sanita' dell'Umbria. Per la prima volta la Toscana avra' il
ticket sulla farmaceutica. I cittadini dovranno certificare il
reddito familiare, con una autocertificazione (verificata
grazie a un'intesa con Equitalia) o la presentazione dell'Isee
in farmacia. Per la farmaceutica, nessun costo per chi ha
reddito lordo da 0 a 36mila euro, un euro a confezione (fino a
due euro a ricetta) per chi ha un reddito fino a 70mila euro.
Da 2 a 4 euro per chi arriva a 100mila euro lordi e fino a 6
euro per chi supera i 100mila. Per la specialistica sara'
effettuata una revisione parziale del nomenclatore tariffario e
sara' applicato un ticket con valore della ricetta superiore a
10 euro di 5 euro per i redditi tra 36 e 70mila euro, di 10
euro tra 70mila e 100mila, di 15 euro oltre 100mila. Ticket
aggiuntivi di 10, 24, 34 euro (a seconda della fascia di
reddito) per Tac e risonanza magnetica non esenti. E' previsto
poi un contributo aggiuntivo sulle prestazioni di libera
professione intramoenia modulato a seconda del valore della
prestazione stessa e, un incremento del 20% sulle tariffe per
la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Niente cambia
per i pronto soccorso. Secondo i calcoli, in Toscana la manovra
portera' in cassa 65,5 milioni. Nonostante queste misure
"continueremo la battaglia per un aumento della tassazione sul
tabacco", ha detto Rossi. "Il governo - ha aggiunto - ci
obbliga a introdurre un ticket indifferenziato. Noi dal 19
luglio ci siamo opposti, abbiamo resistito e proposto di
tassare invece il tabacco. Il governo inspiegabilmente ha detto
no e visto che siamo costretti a introdurre i ticket vogliamo
trovare il modo per modulare il prelievo in base al reddito,
chiedendo una compartecipazione proporzionale a chi guadagna
piu' di 36mila euro. L'ingiustizia rimane ma almeno cerchiamo
di tutelare i piu' deboli". (AGI)
Fi2/Sep
041759 AGO 11
NNNN
MANOVRA: TICKET; TOSCANA, E-R E UMBRIA RIMODULANO SU REDDITI
(ANSA) - FIRENZE, 4 AGO - Un piano per rimodulare l'
applicazione del ticket alla Sanita' secondo il reddito dei
cittadini. Lo hanno messo a punto le Regioni Toscana, Emilia
Romagna e Umbria prevedendo l'applicazione del ticket su
farmaceutica, specialistica e libera professione attraverso
un'autocertificazione, la denuncia dei redditi o la
presentazione del modello Isee.
In sostanza il ticket, per quanti sono esenti per patologia,
prevede il pagamento di un euro a confezione dei farmaci per
redditi tra 36 e 70 mila euro, due euro per quelli tra 70 e 100
mila euro, tre euro sopra i 100 mila euro. Ogni ricetta avra'
comunque un massimo di 2, 4 e 6 euro.
Il piano, che e' la risposta delle tre Regioni all'obbligo delticket imposto dal Governo, e' stato presentato dai presidenti
di Toscana ed Emilia Romagna, Enrico Rossi e Vasco Errani, e
dall'assessore alla sanita' dell'Umbria Franco Tomassoni.
Per quanto riguarda la specialistica verra' effettuata una
revisione del tariffario con valore della ricetta superiore a 10
euro di 5 euro, per i redditi tra 36 e 70 mila euro, di 10 euro
per redditi da 70 e 100 mila, e di 15 euro oltre 100 mila.
Sempre secondo le fasce di reddito sono previsti ticket
aggiuntivi di 10, 24 e 34 euro per la Tac e la risonanza
magnetica. Infine, e' previsto un contributo aggiuntivo sulle
prestazioni di libera professione intramoenia e, per quanto
riguarda la sola Toscana, un incremento del 20% sulle tariffe
per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nessunticket sara' applicato per coloro che hanno un reddito inferiore
ai 36 mila euro. (ANSA).
MU/DLM
04-AGO-11 17:30 NNNN
(ER) SANITA'. TICKET IN BASE A REDDITO IN TOSCANA-UMBRIA-EMILIA -2-
(RED.SOC.) Firenze, 4 ago. - Nella specialistica, varie le azioni
previste, tra cui la revisione parziale del nomenclatore
tariffario, fermo dal '97, per avvicinarlo alla media italiana,
con alcuni minimi arrotondamenti all'unita' superiore e alcuni
adeguamenti tariffari. E' previsto un contributo aggiuntivo sulle
prestazioni in libera professione (intramoenia), modulato a
seconda del valore della prestazione stessa.
Nell'ambito della prevenzione e sicurezza sui luoghi di
lavoro, ci sara' un incremento del 20% sulle tariffe. Niente
cambia per ilpronto soccorso, per il quale continuera' ad essere
applicata la delibera della giunta regionale 534 del 2007, che
prevede un ticket di 25 euro per i codici bianchi e azzurri.
(Dires-Redattore sociale)
(Red/ Dire)
18:18 04-08-11
ZCZC
DIR0364 3 REG 0 RR1 / BOL
(ER) SANITA'. TICKET IN BASE A REDDITO IN TOSCANA-UMBRIA-EMILIA
RESTA FERMA LA SCELTA DI NON TOCCARE IN ALCUN MODO GLI ESENTI
(RED.SOC.) Firenze, 4 ago. - In Toscana, Umbria ed Emilia Romagna
i ticket saranno rimodulati sul reddito. Resta ferma la scelta di
non toccare in alcun modo gli esenti (basso reddito, disoccupati,
pensioni sociali, e cosi' via), che continueranno a non pagare
alcun ticket. Queste le misure introdotte dalle tre Regioni per
dare applicazione alla manovra imposta dal Governo e presentate
nel pomeriggio dai presidenti di Toscana ed Emilia- Romagna,
Enrico Rossi e Vasco Errani, e dall'assessore alla sanita'
dell'Umbria, Franco Tomassoni.
In Toscana gli interventi sono in questi ambiti: farmaceutica,
specialistica, libera professione, prevenzione sui luoghi di
lavoro. Porteranno un introito annuo di 66,3 milioni di euro. Per
quanto riguarda la farmaceutica, e' la prima volta che in Toscana
viene introdotto un ticket in questo settore ed e' stato deciso
di correlarlo al reddito familiare. I cittadini dovranno
certificare la loro posizione di reddito con
un'autocertificazione o la presentazione dell'Isee presso la
farmacia al momento del ritiro della confezione del farmaco. In
pratica il ticket, per quanti sono esenti per patologia, prevede
il pagamento di un euro a confezione dei farmaci per redditi tra
36 e 70 mila euro, due euro per quelli tra 70 e 100 mila euro, 3
euro sopra i 100.000 euro. (SEGUE)
(Red/ Dire)
18:18 04-08-11
NNNN(ER) SANITA'. TICKET IN BASE A REDDITO, ERRANI: TUTELIAMO DEBOLI -2-
(DIRE) Bologna, 4 ago. - Il governatore della Toscana, Rossi, ha
aggiunto che si sono modulati i ticket in base al reddito perche'
"non vogliamo seguire le indicazioni del governo, di mettere unticket di 10 euro per tutto, e per tutti indistintamente. E'
facile andare a chiedere a tutti nello stesso modo. Cosi' ci
rimette il piu' debole. Noi procediamo a fare questa operazione
perche' ci e' imposta dal governo, ne' possiamo dire che questi
soldi ce li mettiamo noi". E' il governo, ha concluso Rossi, "che
ci impone di mettere i ticket, dopo aver negato di finanziarli e
aver respinto la nostra proposta di tassare il tabacco".
Anche Errani, in un corsivo sul suo sito, si scaglia contro
l'atteggiamento del Governo. "La soluzione alternativa" al ticket
le Regioni "l'avevano trovata, anche con la condivisione di
alcuni ministri: pochi decimi di euro" sul tabacco "per salvare
la sanita' pubblica. In coerenza con le politiche di tutela della
salute". E, racconta Errani, "quando tutto sembrava andare in
questa direzione, al momento decisivo e' arrivato il no del
Governo. Perche'? Le ragioni possono essere diverse, ma tutte
inaccettabili. Quel che e' certo e' che da oggi, per scelta del
governo, si costringono per legge le Regioni ad applicare iticket in sanita'". Il governatore dell'Emilia-Romagna promette
che battaglia "affinche' questa scelta sbagliata, iniqua e odiosa
venga modificata". Per ora, oltre ai ticket, "quello che e'
certo, a questo punto, e' che se la politica del governo non
compie una svolta, parlare di federalismo diventa sempre piu' un
esercizio retorico, assolutamente astratto", conclude Errani.
(Com/Mac/ Dire)
18:34 04-08-11
NNNNv
PA. ONLINE DATABASE COMPLETO SU 'AUTO BLU' E 'GRIGIE'
(DIRE) Roma, 4 ago. - Complessivamente, il parco autovetture in
dotazione alle PA centrali e locali e' risultato composto da
circa 72.000 auto: 2.000 auto 'blu blu' destinate agli eletti (di
rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorita'
e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali),
10.000 'auto blu' (di servizio con autista a disposizione di
dirigenti apicali) e 60.000 auto 'grigie' (senza autista, a
disposizione degli uffici per attivita' strettamente operative).
Sono escluse da questa rilevazione sia le circa 50.000
autovetture usate per scopi di sicurezza e difesa personale e
nazionale, sia le 16.000 autovetture usate per la polizia
municipale e provinciale.
Sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l'Innovazione e' possibile interrogare (http://autoblu.formez.it)
il database completo della rilevazione nazionale sul parco
autovetture delle PA, voluto dal ministro Renato Brunetta e
realizzato da Formez PA. All'indagine - realizzata nel periodo 29
marzo-6 giugno 2011 - hanno risposto 5.095 enti, pari al 61,6%
delle amministrazioni (8.277) che sono state contattate per
l'accreditamento al sistema online. I 2.200 non contattati per il
monitoraggio sono in gran parte enti di piccola dimensione e
privi di autovetture. I rispondenti rappresentano, in termini di
dipendenti, l'85,6% degli addetti complessivi degli enti
contattati.
(Com/Vid/ Dire)
18:12 04-08-11
NNNN
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 22 luglio 2011 Proroga dell'entrata in vigore del decreto 11 aprile 2011 recante disciplina delle modalita' di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'All. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonche' criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'articolo 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo. (11A10249) (GU n. 173 del 27-7-2011 )
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali, di concerto con il Ministero della Salute e con il Ministero dello
Sviluppo Economico, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del
26 luglio 2011, il Decreto Interministeriale del 22 luglio 2011, concernente la
“Proroga dell’entrata in vigore del
Decreto 11 aprile 2011 recante disciplina delle modalità di effettuazione
delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del
decreto legislativo 9 aprile 2008, n.
81, nonché criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71,
comma 13, del medesimo decreto legislativo”.
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE e IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 11 aprile 2011, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro dello sviluppo economico, pubblicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile 2011 - Serie generale, concernente "Disciplina delle modalita' di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'All. VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonche' i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art. 71, comma 13 del medesimo decreto legislativo", di seguito decreto ministeriale 11 aprile 2011; Visto l'ultimo comma del decreto ministeriale 11 aprile 2011 il quale dispone che: "Il presente decreto entra in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, fatta eccezione per l'allegato III, che entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale"; Ravvisata l'opportunita' di provvedere al completamento delle attivita' di cui all'art. 3, comma 1, del decreto ministeriale 11 aprile 2011 anche al fine di garantire la piena coerenza di esse con il processo di integrazione in atto a seguito della soppressione dell'ISPESL e della contestuale attribuzione delle relative competenze all'INAIL, ai sensi dell'art. 7, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122; Ravvisata l'opportunita' di provvedere al completamento dell'attivita' istruttoria di tutte le richieste di abilitazione pervenute, predisponendo l'elenco di cui all'allegato III; Sentita la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 7 luglio 2011; Decreta: Art. 1 Modifica al decreto ministeriale 11 aprile 2011 1. Il decreto ministeriale 11 aprile 2011 e' modificato come segue: a) all'art. 6, dopo il comma 2, le parole "90 giorni dopo" sono sostituite dalle seguenti: "270 giorni dopo". Roma, 22 luglio 2011 Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Sacconi Il Ministro della salute Fazio Il Ministro dello sviluppo economico Romani
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