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giovedì 18 luglio 2019

BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.04.29


BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO

9CO983888 4 CRO ITA R01 BORSELLINO, DI PIETRO: IO CONTROLLATO 24 ORE SU 24, LUI ABBANDONATO (9Colonne) Roma, 18 lug - "Io ho vissuto, non solo da magistrato, questa mancanza di mezzi, risorse e strutture. Quando si comincia a dire 'i processi si devono fare subito', nessuno riflette sul fatto che tra i processi che si devono fare e i magistrati che devono farli ci sono mille, millecinquecento fascicoli. Se li devi fare tutti velocemente fai come il notaio, metti una firma e via. Se vuoi farli bene serve tempo. Questo è il primo problema che esiste dai tempi dei primi computer di cui parlava Borsellino. Io ho avuto alcuni incontri di lavoro con Borsellino per quell'insieme d'inchieste sul sistema politica-mafia-affari. Ho avuto la percezione plastica che personaggi scomodi non solo venivano lasciati da parte, ma tutto sommato allo Stato interessava poco. Tutti giustamente adesso stiamo esaltando Borsellino, ma lui, come Falcone e come me abbiamo avuto solo bastoni tra le ruote quando eravamo in attività, poi ora ci fanno i film. Quando c'è scappato il morto fanno il bel funerale di Stato". Così Antonio Di Pietro, a Radio Cusano Campus, parlano degli audio desecretati di del magistrato palermitano. "Ricordo - aggiunge - un fatto concreto riguardo Borsellino. Quando morì Falcone, tutti sapevano che sarebbe toccato a Borsellino. Lo diceva lui stesso. Ci furono anche relazioni dei Ros. Nel mio caso, la mia famiglia fu trasferita all'estero, avevo la mia casa controllata 24 ore su 24. Per Borsellino perché non l'hanno fatto? E' una cosa che non ha senso e non ha logica, se non quella di pensare: speriamo che non succeda, o magari: speriamo che succeda. Fino a che punto si tratta di ignavia e superficialità e fino a che punto invece scatta il pensiero: liberiamocene? Il giorno del funerale di Falcone, io mi recai da Borsellino e lui mi disse: Antò, dobbiamo fare presto perché manca poco". (red) 180904 LUG 19    

ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22


ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO

DIR0172 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO SABATO APERTURA ALTRI DUE OSSARI (DIRE) Roma, 18 lug. - Altri due ossari da esaminare. Dopo le tombe aperte e risultate vuote a Roma al Cimitero teutonico, sabato Pietro Orlandi e il suo legale, l'avvocato Laura Sgro', assisteranno a un altro capitolo della vicenda della scomparsa dell'allora 15enne Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, sparita il 22 giugno 1983. L'argomento e' stato approfondito a 'La Storia Oscura' su Radio Cusano Campus. Al microfono di Fabio Camillacci, il fratello di Emanuela ha dichiarato: "Noi vogliamo arrivare alla verita', e anche se ogni volta e' come buttare del sale su una ferita aperta, andiamo avanti e non ci arrendiamo. La vicenda farsa delle tombe vuote al Cimitero teutonico della Santa Sede, conferma che all'interno del Vaticano c'e' qualcuno che a tutt'oggi dopo 36 anni vuole tenere vivo il caso della scomparsa di mia sorella per ricattare qualcun altro. Una di quelle tombe peraltro sembra quasi una cripta utilizzata in passato per nascondere qualcosa, un 'tesoro' o qualcosa di scottante, di compromettente. Perche' la cosa strana e' che quella stanza sotterranea non ha un ingresso tranne la tomba che sta sopra. Una stanza trovata peraltro ristrutturata con materiali che non sono dell'800. Ancor piu' sconcertante l'altra tomba con tanto di sarcofago vuoto: che fine ha fatto la principessa Carlotta che era sepolta li'?". "Successivamente- ha aggiunto Pietro Orlandi- hanno ipotizzato che le ossa delle due principesse possano essere state spostate in due ossari che proprio sabato prossimo 20 luglio verranno controllati dalle autorita' vaticane alla nostra presenza. Ossa che poi dovranno essere analizzate, per capire a chi appartengano: io come sempre da un lato mi auguro di trovare qualche resto di Emanuela per mettermi finalmente l'anima in pace, dall'altro spero di non trovare nulla perche' voglio continuare a pensare che mia sorella sia viva. Ormai da tempo convivo con questo terribile doppio stato d'animo".(SEGUE) (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN
GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22


ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2-

DIR0173 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PIETRO ORLANDI: EMANUELA È 'ARMA' IN GUERRA INTERNA VATICANO -2- (DIRE) Roma, 18 lug. - Tornando a quanto accaduto giovedi' 11 luglio, con le tombe delle due principesse risultate vuote, "devo dire che il Vaticano ha fatto davvero una figuraccia davanti al mondo intero. E' chiaro a questo punto- ha detto ancora Pietro Orlandi- che in Vaticano ci sono due anime: una che lavora per arrivare alla verita' su Emanuela e un'altra, piu' oscura, che invece sfrutta il caso per ricattare qualcuno e gettare fango sulla Santa Sede. Una sorta di faida interna: d'altronde, in Vaticano e' cosi' da sempre con gruppi avversi tra loro. Altrimenti non si spiegano le fonti, anonime e non, che ci hanno spinto a far aprire quelle due tombe al Teutonico". "La mia speranza- ha concluso il fratello di Emanuela Orlandi- e' che questa guerra interna al Vaticano ci aiuti ad arrivare alla verita' su Emanuela: perche' molti in Vaticano sanno cosa e' successo a mia sorella e magari un giorno qualcuno tirera' fuori la verita' che va a colpire la parte avversa. E a questo punto, dopo tutto quello che e' successo, l'inchiesta interna al Vaticano non puo' non andare avanti. L'apertura delle due tombe al Teutonico, e ora la vicenda dei due ossari, e' comunque l'ammissione da parte della Santa Sede che possa esserci qualche responsabilita' interna sulla scomparsa di Emanuela. Visto che fino a poco tempo fa non era cosi', ormai la strada e' tracciata e devono andare fino in fondo". (Acl/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN 

-DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 09.13.22


--DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA

DIR0167 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT --DI MAIO: ENTRO FINE ANNO ELIMINARE BOLLO AUTO, TASSA ODIOSA (DIRE) Roma, 18 lug. - "Entro fine anno, visto che lo spread si e' abbassato e abbiamo recuperato un po' di risorse, si potrebbe eliminare una tassa odiosa come quella del bollo auto". Lo dice Luigi Di Maio, vicepremier e ministro a 'Unomattina' su Raiuno, spiegando che si potrebbe ridurre o addirittura eliminare. (Vid/ Dire) 09:12 18-07-19 NNNN 

mercoledì 17 luglio 2019

Governo: 'tradito' da M5s, accelerazione Salvini verso crisi =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 21.16.40 

== Governo: 'tradito' da M5s, accelerazione Salvini verso crisi = 

(AGI) - Helsinki, 17 lug. - Non e' una questione di "giorni". Ma per Matteo Salvini il sentiero del governo si e' fatto "stretto". Il ministro dell'Interno - secondo quanto apprende l'AGI - vuole portare a casa prima a casa l'approvazione del decreto Sicurezza bis, che dovrebbe approdare in Aula il 22. Poi pero' non e' disposto ad accettare piu' 'no' dagli alleati 5 stelle. Coi suoi ha posto tre dossier in cima alle priorita' e sono quelli noti: autonomia differenziata, riforma della giustizia e la manovra improntata al taglio delle tasse. Salvini su questi temi non e' disposto ad accettare "tre 'no'". "Non penseranno mica questi di fare una manovra 'alla Monti'", va ripetendo ai suoi, ribadendo in ogni occasione che occorre lavorare a un legge di bilancio che alleggerisca il peso fiscale. Se su questi tre dossier arrivasse la collaborazione reale dei 5 stelle, viene sottolineato da qualificate fonti governative leghiste, "Salvini potrebbe anche cambiare idea". Ma allo stato la situazione viene descritta come grave, con uno scenario davanti di "accelerazione verso la conclusione di questa esperienza di governo". "Le posizioni sono troppo distanti su troppi temi", si sottolinea. In primis quello che dai leghisti viene vissuto come il "giustizialismo" dei 5 stelle. "Per me si e' innocenti fino a prova contraria", va ripetendo il leader leghista, "per loro colpevoli fino a prova contraria". Salvini ha lamentato il "silenzio" dei 5 stelle sull'assoluzione di Massimo Garavaglia dall'accusa di turbativa d'asta. "Magari avrebbero preferito una condanna", si e' spinto a commentare coi suoi. La ciliegina sulla torta poi e' stato il voto europeo di ieri. Salvini, viene riferito, lo ha vissuto come un "tradimento". "Non capisco come i 5 stelle, che sono nati per cambiare il mondo, abbiano salvato l'Europa della Merkel e di Macron", ha detto, con una vena di sarcasmo. Mentre in una nota della Lega, sempre in riferimento al 'si'' dei pentastellati alla nomina di Ursula von der Leyen, si e' parlato di "sabotaggio" e di "baratto in cambio di qualche poltrona". (AGI) Fed 172116 LUG 19 NNNN

SCHEDA = Ebola: ritratto di un virus mortale (2)=

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 21.30.40 

= SCHEDA = Ebola: ritratto di un virus mortale (2)= 

(AGI) - Parigi, 17 lug. - - LE CURE Non esiste nessun vaccino, ne' trattamenti commercializzati, per affrontare ebola, ma diverse cure sono in fase di test. Un vaccino sperimentale e' stato sviluppato a seguito del devastante epidemia di Ebola che ha colpito l'Africa occidentale tra la fine del 2013 e il 2016, causando oltre 11.300 morti. Un processo su vasta scala condotto dall'OMS in Guinea nel 2015 ha dimostrato che era altamente protettivo, ma solo contro uno dei ceppi virali. Lo stesso vaccino e' attualmente utilizzato in una campagna di vaccinazione mirata nella RDC in cui un'epidemia e' in corso da meta' del 2018. - LA PEGGIORE EPIDEMIA Tra il 2013 e il 2016 l'epidemia piu' grave. Parti' dalla Guinea del sud nel dicembre 2013, e fu 'epidemia piu' violenta della storia: aveva fatto fino a gennaio 2016 piu' di 11.300 morti per circa 29.000 casi, secondo l'OMS. Le vittime erano oltre il 99% concentrate in Liberia, Sierra Leone e Guinea. L'attuale epidemia nella RDC e' iniziata il 1 agosto 2018 nella provincia del Nord Kivu prima di diffondersi. Due casi sono stati registrati nel giugno 2019 in Uganda e un primo caso a luglio nella seconda citta' piu' grande del paese, Goma. L'ultimo rapporto dell'OMS per questa epidemia riporta 1676 decessi per 2.512 casi. Questa e' la decima epidemia che colpisce il suolo congolese e la seconda piu' grave in Africa dopo quella del 2013-2016 nell'Africa occidentale. (AGI) Ant 172130 LUG 19 NNNN

SCHEDA = Ebola: ritratto di un virus mortale =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 21.30.34 

= SCHEDA = Ebola: ritratto di un virus mortale = 

(AGI/AFP) - Parigi, 17 lug. - Ebola, dichiarata oggi "urgenza" sanitaria globale dall'Organizzazione mondiale della Sanita' per l'epidemia in corso nella Repubblica Democratica del Congo, e' un virus mortale per l'uomo: le sue epidemie hanno ucciso oltre 15.000 persone dal 1976 ad oggi. - DA DOVE VIENE IL VIRUS Il virus Ebola fu identificato per la prima volta nel 1976 nella Repubblica Democratica del Congo (che all'eopoca si chiamava Zaire). Fa parte della famiglia dei filovirus e deve il suo nome a un fiume del nord del paese, nella regione in cui fu identificata la prima epidemia. Sono stati classificati cinque sottotipi distinti del virus: Zaire, Sudan, Bundibugyo (una regione dell'Uganda), Reston e Foresta Tai. I primi tre sono quelli all'origine di importanti epidemie nel continente africano. - COME SI TRASMETTE Il virus circola tramite i pipistrelli, che mangiano frutti che sono l'habitat naturale di ebola, ma i pipistrelli non sviluppano la malattia. Altri mammiferi come grandi scimmie, antilopi o istrici possono trasportarlo e trasmetterlo agli umani. Durante un'epidemia, l'Ebola viene trasmessa tra gli umani attraverso il contatto diretto e stretto. Una persona sana e' contaminata dai "fluidi corporei" di una persona malata: sangue, vomito, feci. A differenza dell'influenza, questo virus non puo' essere trasmesso per via aerea. L'ebola e' meno contagiosa di molte altre malattie virali. Ma questo virus e' formidabile a causa del suo "tasso di mortalita'" molto alto: uccide in media circa la meta' delle persone che raggiunge, secondo l'OMS. - I SINTOMI Dopo un periodo di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, ma in media la durata e' di cinque giorni, Ebola si manifesta con febbre improvvisa, grave debolezza, dolori muscolari e articolari, mal di testa e mal di gola e, in certi casi, emorragie.Conseghuenze registrate fra coloro che sopravvivono al virus sono artrite, problemi della vista, infiammazioni agli occhi e problemi di udito. (AGI) Ant (Segue) 172130 LUG 19 NNNN

GB: ESCANDESCENZE IN AEREO, 25ENNE DOVRA' PAGARE CONTO 94MILA EURO =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 21.36.42 

GB: ESCANDESCENZE IN AEREO, 25ENNE DOVRA' PAGARE CONTO 94MILA EURO = 

ADN1686 7 EST 0 ADN EST NAZ GB: ESCANDESCENZE IN AEREO, 25ENNE DOVRA' PAGARE CONTO 94MILA EURO = volo fu costretto a tornare a terra scortato da due aerei militari Londra, 17 lug. (AdnKronos) - Dovrà pagare una penale di 85milasterline (oltre 94mila euro) la 25enne che ha dato in escandescenze durante un volo aereo dalla Gran Bretagna alla Turchia, obbligando il pilota a fare marcia indietro scortato da due aerei militari. A chiedere il risarcimento è la compagnia lowcost britannica Jet2, che ha anche annunciato oggi di aver escluso a vita la donna dai suoi aerei. I fatti sono avvenuti il 22 giugno a bordo di volo partito dal'aeroporto di Stansead verso Dalaman in Turchia. La giovane, con precedente per guida in stato di ubriachezza, ha avuto una crisi di furia sull'aereo tentando di fare irruzione nella cabina di pilotaggio e di aprire il portellone dell'aereo, prima di essere immobilizzata dal personale di bordo con l'aiuto di altri passeggeri. "Si è trattato di uno dei casi più gravi" in cui si è imbattuta la compagnia - ha dichiarato Steve Heapy, chief executive di Jet2, citato dalla Bbc - "ora la donna dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni, la perseguiremo attivamente per recuperare i costi". Arrestata all'atterraggio, la giovane è stata rilasciata su cauzione fino al 21 agosto". (Cif/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 21:35 NNNN

VITERBO: CON AUTO ARIETE SCARDINAVANO BANCOMAT E COLONNINE CARBURANTE, 7 ROMENI IN MANETTE =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 18.12.44 

VITERBO: CON AUTO ARIETE SCARDINAVANO BANCOMAT E COLONNINE CARBURANTE, 7 ROMENI IN MANETTE = 

ADN1331 7 CRO 0 ADN CRO RLA VITERBO: CON AUTO ARIETE SCARDINAVANO BANCOMAT E COLONNINE CARBURANTE, 7 ROMENI IN MANETTE = Viterbo, 17 lug. (AdnKronos) - Sei uomini e una donna, tutti romeni e residenti a Latina, sono stati arrestati dai poliziotti impegnati a rintracciare gli autori di una serie di furti commessi forzando le biglietterie automatiche di alcune stazioni ferroviarie del basso Lazio. Accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti anche in istituti bancari, stazioni di servizio e sale giochi utilizzando una serie di auto rubate particolarmente potenti e veloci, con le quali poter scappare dalle forze dell'ordine, e pesanti autocarri utilizzati come ariete per scardinare le apparecchiature automatiche ancorate a terra o sulle pareti di edifici come gli sportelli bancomat, le slot machine o le colonnine dedicate al pagamento di carburante nelle stazioni di servizio self service. Gli arresti rientrano nell'ambito dei controlli fatti dagli agenti della Polizia Ferroviaria e che hanno portato a identificare 3737 persone, ad arrestarne 9, denunciandone 16. Novantaquattro le pattuglie impiegate a bordo treno per 230 treni scortati e 8 contravvenzioni amministrative contestate in materia ferroviaria. In manette anche due italiani, un uomo e una donna, accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I poliziotti, intervenuti all'esterno della stazione Termini per sedare una animata lite, diventavano però il bersaglio dei due che, per sottrarsi al controllo, li colpivano con calci e spintoni. (Sil/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 18:12 NNNN

Foto su Fb con pistola puntata in bocca, 13enne 'gesto goliardico' =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 18.34.01 


Foto su Fb con pistola puntata in bocca, 13enne 'gesto goliardico' = 

(AGI) - Ferrara, 17 lug. - "Un gesto goliardico": cosi' un 13enne si e' giustificato davanti ai carabinieri per aver pubblicato su Facebook una sua fotografia con una pistola (poi risultata un'arma giocattolo) puntata in bocca. Una circostanza che, prima di individuare il giovane, aveva destato non poco allarme tra le forze dell'ordine. La segnalazione dell'immagine postata sul social network era arrivata questo pomeriggio ai carabinieri di Copparo (Ferrara) da un agente della polizia postale di Roma. Subito sono partite le ricerche dei militari che hanno permesso di individuare sia la localita' dove era stata scattata la fotografia e sia di rintracciare il minorenne presso l'abitazione di alcuni parenti. Sorpreso dall'intervento dei carabinieri, il minorenne ha raccontato di aver postato la foto "per fare un gesto goliardico", senza rendersi conto delle conseguenze e dell'allarme procurato. I servizi sociali sono stati avvisati al fine di aiutare, qualora necessario, il giovane ed i familiari con un percorso di supporto. (AGI) bo1/chc 171833 LUG 19 NNNN

Borsellino, Marsala e' santuario delle cosche mafiose

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 19.10.57 


Borsellino, Marsala e' santuario delle cosche mafiose 

ZCZC9070/SXA XCI50605_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Borsellino, Marsala e' santuario delle cosche mafiose Magistrato in antimafia, sarebbe necessario staff investigativo (ANSA) - ROMA, 17 LUG - "A Marsala non ci sono mafiosi o cosche mafiose in collegamento con Trapani o Palermo: qui c'e' Costa Nostra. A Marsala c'e' la mafia". Lo afferma in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia l'11 dicembre 1986 a Trapani, Paolo Borsellino, nella sua qualita' di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, ufficio nel quale si era insediato da appena tre mesi. "A Marsala, ritroviamo anche Bontade Giovanni, Stefano Bontade, Gallina Stefano, tutti i Madonia, famiglia mafiosa di Palermo; tutti si trovano in questo complesso residenziale con il proprio nome e cognome", fa notare il magistrato. "E' una mia convinzione, basata pero' su dati di fatto, che la zona di Marsala sia diventata una specie di "santuario" delle cosche mafiose. Mi sono chiesto come mai Provenzano Bernardo JL, Riina Salvatore, capi riconosciuti di Cosa nostra, hanno l'uno parenti e l'altro grandi proprieta' terriere a Castelvetrano". "Il fratello di Riina Salvatore abita a Mazara del Vallo da circa 20 anni e, per una certa situazione riguardante le forze di polizia, pur sapendo che si recava ogni settimana a Corleone, non era mai stato fatto un pedinamento. E' chiaro che Riina Salvatore, che ha dei figli che non si sa dove siano, un contatto con il mondo esterno, con la vita civile, deve pure tenerlo! Niente di strano che lo tenga attraverso il fratello, sul quale non si era fatto alcun accertamento. Io ho rilevato l'esigenza di farlo". "A Marsala io sospetto, con la mia esperienza e con quello che posso capire, si ha una specie di santuario delle organizzazioni criminali mafiose di Palermo, cioe' di Cosa nostra: sarebbe necessaria la presenza di uno staff investigativo e la possibilita' di controllare il territorio. Allo staff investigativo si sopperisce con gente - che,ogni tanto in Italia si ha la fortuna di trovare - che sa lavorare e che una giornata di 24 ore la fa diventare di 48". "Per la verita' a Mazara del Vallo vi sono ottimi funzionari di polizia, i quali, con i mezzi a disposizione, le indagini le sanno fare. Pero', i mezzi a disposizione quali sono, signor Presidente?", chiede Borsellino. (ANSA). VR 17-LUG-19 19:10 NNNN

Sequestro armi: dopo missile sequestrate anche due razziere =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 20.31.39 

Sequestro armi: dopo missile sequestrate anche due razziere = 

(AGI) - Torino, 17 lug. - La Digos di Torino ha sequestrato due "razziere" lunghe oltre due metri, sprovviste di razzi, nel deposito di Rivanazzano Terme dove nei giorni scorsi e' stato rinvenuto un missile aria-aria. Le razziere sono impiegate, quali parti di arma da guerra, per l'armamento di aerei modello MB339 in dotazione anche all'aeronautica militare italiana. L'operazione "Matra", coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione - Ucigos, al momento ha portato all'arresto di tre persone: Fabio Del Bergiolo, ex funzionario della dogana aeroportuale e gia' candidato al Senato nel 2001 fra le fila di Forza Nuova; Fabio Amalio Bernardi e Alessandro Michele Monti, che detenevano nel deposito di Rivanazzano il missile che Del Bergiolo stava cercando di vendere all'estero. L'attivita' della Digos di Torino all'interno del magazzino proseguira' nei prossimi giorni con l'ausilio di una ditta specializzata nella movimentazione meccanica di materiale. (AGI) To2/Cop 172031 LUG 19 NNNN

ANSA/ Borsellino,a Marsala lasciato solo da Csm,se la sbrighi


MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 20.18.21


>>>ANSA/ Borsellino,a Marsala lasciato solo da Csm,se la sbrighi

ZCZC0021/SXA XCI51375_SXA_QBXB R POL S0A QBXB >>>ANSA/ Borsellino,a Marsala lasciato solo da Csm,se la sbrighi Falcone,per vecchio mito mafia inafferrabile. Audizioni anni '80 (di Valentina Roncati) (ANSA) - ROMA, 17 LUG - A Marsala lasciato solo: "mi sono trovato immediatamente a dover affrontare una assoluta smobilitazione di quella procura della Repubblica". L'accusa viene da Paolo Borsellino, audito dalla Commissione parlamentare antimafia nel dicembre 1986 a Trapani, nella sua qualita' di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, ufficio nel quale si era insediato da appena tre mesi. Il magistrato - gli atti di allora sono visionabili da poche ore, grazie alla desecretazione decisa dalla Commissione antimafia - accusa senza mezzi termini il Csm: "malgrado il Consiglio superiore avesse approvato una risoluzione circa la particolare attenzione nei confronti delle province interessate dal fenomeno mafioso, poi, nella pratica attuazione dei fatti, questa attenzione non c'e' stata", al punto che le esigenze del tribunale di Mondovi' furono ritenute piu' pressanti di quelle della procura della Repubblica di Marsala "tanto c'e' Borsellino; se la sbrighi lui da solo!. Borsellino e' abituato a lavorare, ma non sa fare miracoli", dice il magistrato. Sempre in quella occasione, il magistrato afferma che "a Marsala c'e' Costa Nostra, c'e' la mafia". Anzi, dice, "c'e' un santuario" delle cosche mafiose con pochi o nulla controlli da parte delle forze dell'ordine: "Il fratello di Salvatore Riina abita a Mazara del Vallo da circa 20 anni e, per una certa situazione riguardante le forze di polizia, pur sapendo che si recava ogni settimana a Corleone, non era mai stato fatto un pedinamento..io ho rilevato l'esigenza di farlo". Alla luce di quanto avvenuto in questi mesi, e' "interessante il fatto che Borsellino si lamenti che la zona di Trapani e di Marsala sia considerata un 'santuario intoccabile' per cui in quella zona l'azione di controllo e indagine non poteva e non doveva essere svolta", rileva oggi l'attuale presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, il quale ricorda che "Matteo Messina Denaro a Castel Vetrano ha passato parte della latitanza" e cita l'imprenditore Vito Nicastri "che con Arata operava in quel territorio. Nicastri e Arata significano Siri e sappiamo anche che la massoneria risulta da alcune indagini coinvolta in queste dinamiche opache". La desecretazione dei documenti rende ascoltabili e leggibili anche le parole di Falcone che spiega l'iniziale diffidenza verso la legge La Torre con "il vecchio mito che pensava che la mafia sia inafferrabile", chiede misure premiali per chi collabora ed invita ad avere pazienza e costanza nella lotta alle mafie: "se pensiamo di poter pervenire a determinati risultati eclatanti attraverso scorciatoie sbagliamo di grosso", dice. Tra gli audio e le tante carte a disposizione, spiccano le parole del capo del pool antimafia di Palermo - di cui Falcone e Borsellino fecero parte - Antonino Caponnetto: "Non tutte le quattro stanze (dedicate al pool ndr) sono ancora agibili - dice nel maggio 1984 - perche' ci sono grossi problemi per gli allacciamenti telefonici e per altre cose: tutte difficolta' che sembrano banali nell'enumerarle perche' si pensa che dovrebbero essere facilmente risolvibili mentre invece si incontrano sempre intoppi di ogni genere che rinviano di giorno in giorno la soluzione". (ANSA). VR 17-LUG-19 20:17 NNNN 

N. 171 SENTENZA 5 giugno - 10 luglio 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via principale. Caccia - Facolta' del proprietario e del conduttore di vietare l'esercizio dell'attivita' venatoria sul fondo, previa richiesta motivata, da intendersi accolta in assenza di risposta nei termini per la formazione del silenzio-assenso - Adozione, con provvedimento della Giunta regionale, del calendario venatorio e delle disposizioni concernenti le specie cacciabili e le modalita' di esercizio della caccia. - Legge della Regione Piemonte 19 giugno 2018, n. 5 (Tutela della fauna e gestione faunistico-venatoria), artt. 6, comma 7, e 13, comma 1. - (GU n.29 del 17-7-2019 )


N. 170 SENTENZA 16 aprile - 10 luglio 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Pubblica amministrazione - Delega al Governo a provvedere alla riorganizzazione o all'eventuale scioglimento del Corpo forestale dello Stato, previo parere della Conferenza unificata Stato-Regioni - Attuazione della delega - Scioglimento del Corpo e assorbimento del suo personale nell'Arma dei carabinieri e nelle altre forze di polizia a ordinamento militare. - Legge 7 agosto 2015, n. 124 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), art. 8; decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 (Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), articoli da 7 a 19. - (GU n.29 del 17-7-2019 )

N. 169 SENTENZA 5 giugno - 10 luglio 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Processo penale - Equa riparazione per irragionevole durata del processo - Riconoscimento dell'indennizzo a condizione che sia stata presentata istanza di accelerazione del processo nei trenta giorni successivi al superamento dei termini di durata ragionevole. - Legge 24 marzo 2001, n. 89 (Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell'articolo 375 del codice di procedura civile), art. 2, comma 2-quinquies, lettera e), come introdotto dall'art. 55, comma 1, lettera a), n. 2, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (Misure urgenti per la crescita del Paese), convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 134. - (GU n.29 del 17-7-2019 )

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DECRETO 2 luglio 2019 Individuazione della delegazione sindacale che partecipa alle trattative per la definizione dell'accordo sindacale, per il triennio 2019-2021, riguardante il personale non dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato e Corpo della Polizia Penitenziaria). (19A04647) (GU n.166 del 17-7-2019)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DECRETO 25 giugno 2019 Individuazione delle organizzazioni sindacali rappresentative sul Piano nazionale e ripartizione dei contingenti complessivi dei distacchi sindacali retribuiti autorizzabili - personale non dirigente della Polizia di Stato per il triennio 2019-2021. (19A04624) (GU n.165 del 16-7-2019)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 10 aprile 2019 Ampliamento della dotazione organica dei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori del Corpo di polizia penitenziaria e rimodulazione della dotazione organica del ruolo degli agenti e degli assistenti. (19A04621) (GU n.165 del 16-7-2019)

Audio del poliziotto accoltellato: "Perdo sangue, fate presto" -VIDEO

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 19.02.43


Audio del poliziotto accoltellato: "Perdo sangue, fate presto" -VIDEO

Audio del poliziotto accoltellato: "Perdo sangue, fate presto" -VIDEO La testimonianza di Yuri ferito a Tor Bella Monaca, a Roma Roma, 17 lug. (askanews) - "Mandate ambulanza, mandate tutto, perdo sangue". Così Yuri Sannino, l'agente scelto della polizia di Stato, nella conversazione telefonica della volante della polizia - diffusa oggi dalla Questura - interveniva il 28 giugno scorso dopo essere stato ferito con un coltello in via dei Cochi, zona Tor Bella Monaca, a Roma, in seguito a un intervento dell'agente per fermare una violenta lite tra un uomo ed una donna. "Con urgenza mandami macchine, che ci stanno trenta persone", dice un agente chiamando in maniera concitata i soccorsi. "Fate il possibile", ribatte la centrale operativa. "C'è un casino qua, chiama ambulanza, chiamate tutti", ribatte l'agente a Tor Bella Monaca. "Ma c'è qualcuno a terra?", chiede con insistenza la centrale operativa. "Ce sta un collega, è arrivato quello ubriaco a cannone e l'ha preso. C'è sangue...sbrigate"", ribatte l'agente. Fasi concitate nell'audio diffuso dalla questura. L'unico che resta molto calmo è proprio il poliziotto ferito, che descrive le sue condizioni con estrema concentrazione. Assistito, Yuri fu portato subito all'ospedale. L'aggressore, invece, era stato arrestato immediatamente. Il video su askanews.it Ssa 20190717T190233Z  

Grazie a te MAESTRO, ci mancherai




Polizia: Camilleri ha messo in luce l'umanità dei poliziotti




N. Zelanda avvia ritiro armi automatiche dopo Christchurch

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 11.37.59


N. Zelanda avvia ritiro armi automatiche dopo Christchurch

ZCZC5377/SXB XAI06784_SXB_QBXB R EST S0B QBXB N. Zelanda avvia ritiro armi automatiche dopo Christchurch In cambio di denaro.Fuori legge in seguito a massacro in moschee (ANSA) - ROMA, 13 LUG - La polizia neozelandese ha cominciato oggi a ritirare le armi automatiche di tipo militare in possesso dei cittadini, in cambio di un pagamento in denaro, in base ad una legge del Parlamento che le ha messe fuori legge in seguito al loro uso in un massacro in due moschee di Christchurch avvenute nel marzo scorso. Fonti di polizia, citate dalla televisione australiana Abc, hanno detto che 169 persone hanno consegnato 224 armi da fuoco proibite in cambio di pagamenti complessivi per 434.000 dollari neozelandesi (circa 400.000 euro). L'evento ha avuto luogo a pochi chilometri di distanza dal luogo dove quattro mesi fa l'assalitore, Brenton Tarrant, uccise 51 persone in attacchi a due moschee usando cinque armi, di cui due fucili semiautomatici di tipo militare. Il governo neozelandese ha in programma di organizzare 258 raccolte di armi come quella di oggi, prevedendo di pagare ai possessori una somma totale pari a 218 milioni di dollari neozelandesi. (ANSA). ZC 13-LUG-19 23:05 NNNN 

ROMA: AGENTE YURI, 'NON ERANO LE CONDIZIONI IDEALI PER FARE FUOCO' =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 12.42.31


ROMA: AGENTE YURI, 'NON ERANO LE CONDIZIONI IDEALI PER FARE FUOCO' =

ADN0503 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA ROMA: AGENTE YURI, 'NON ERANO LE CONDIZIONI IDEALI PER FARE FUOCO' = Roma, 17 lug. (AdnKronos) - "Non erano le condizioni ideali per fare fuoco. C'erano i colleghi in traiettoria, e non solo loro. Quando l'uomo che mi aveva colpito è stato finalmente bloccato e ammanettato, abbiamo avuto modo di chiamare i soccorsi e ho comunicato in radio quanto stava accadendo". Così Yuri Sannino, l'agente scelto della Polizia di Stato ferito a Tor Bella Monaca il 28 giugno scorso da Pietro Maruca con una coltellata al petto. (Sil/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 12:41 NNNN 

ROMA: AGENTE YURI, 'GENTE BLOCCAVA VOLANTE MENTRE QUELL'UOMO MI ACCOLTELLAVA' =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 12.38.17


ROMA: AGENTE YURI, 'GENTE BLOCCAVA VOLANTE MENTRE QUELL'UOMO MI ACCOLTELLAVA' =

ADN0489 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA ROMA: AGENTE YURI, 'GENTE BLOCCAVA VOLANTE MENTRE QUELL'UOMO MI ACCOLTELLAVA' = Roma, 17 lug. (AdnKronos) - di Silvia Mancinelli - "Quel giorno siamo intervenuti per una persona in escandescenza. Una volta sul posto, in via dei Cochi, abbiamo capito che quell'uomo aveva appiccato un incendio in una tabaccheria". E Yuri Sannino, agente scelto della Polizia di Stato ferito il 28 giugno scorso durante il servizio in via dei Cochi, a Tor Bella Monaca, a ripercorrere in Questura i momenti concitati di un intervento che poteva costargli la vita. A ferirlo, sotto effetto di stupefacenti, Pietro Maruca, persona nota del quartiere, che poco prima al culmine di una lite con la moglie aveva incendiato la tabaccheria della donna. "Abbiamo parcheggiato la volante sul lato sinistro, per non intralciare i soccorsi. Non ho fatto in tempo nemmeno a mettere il piede in strada che un vigile del fuoco mi fa 'Oh, oh' - continua l'agente - Mi giro a destra e vedo un punto nero che mi viene addosso. Sono rimasto incastrato tra lo sportello della volante, che ha attutito il colpo, e la macchina dell'uomo che ha tentato di investirmi. Quando sono riuscito a scendere, già ci accerchiavano in trenta. E' stato allora che quell'uomo mi ha colpito al petto, credevo fosse un pugno, era una coltellata". Maruca, che con la Polizia ha in sospeso il conto della morte del figlio Manuel, avvenuta sulla rampa del raccordo mentre fuggiva dalle volanti, voleva probabilmente ucciderlo. "Mi ha dato la seconda coltellata - conferma Yuri - che sono riuscito a schivare. Ho tirato fuori l'arma per fargli gettare il coltello, le persone erano sul tettino della volante, c'era chi cercava di togliermi la pistola, chi di aggredire i miei colleghi. Il caos più totale". (Sil/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 12:38 NNNN

ROMA: AGENTE YURI, 'IL COLLEGA MI CARICAVA IN AUTO E LA GENTE CERCAVA DI IMPEDIRE IL SOCCORSO' =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 12.41.31


ROMA: AGENTE YURI, 'IL COLLEGA MI CARICAVA IN AUTO E LA GENTE CERCAVA DI IMPEDIRE IL SOCCORSO' =

ADN0497 7 CRO 0 ADN CRO NAZ ROMA: AGENTE YURI, 'IL COLLEGA MI CARICAVA IN AUTO E LA GENTE CERCAVA DI IMPEDIRE IL SOCCORSO' = Roma, 17 lug. (AdnKronos) - "Fortunatamente c'era il mio angelo custode che si è preso una grandissima responsabilità, mi ha preso, mi ha caricato in macchina. Le persone avevano accerchiato la volante che mi stava portando in ospedale per non farmi soccorrere. E ancora peggio della coltellata". Così Yuri Sannino, l'agente scelto della Polizia di Stato ferito a Tor Bella Monaca il 28 giugno scorso da Pietro Maruca con una coltellata al petto. "Andrea se n'è fregato - aggiunge riferendosi al collega Andrea Amadio - e mi ha portato in ospedale. E' lui il vero eroe". (Sil/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 12:40 NNNN 

Roma: agente ferito, comportamento cittadini fa piu' male di coltellata =

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 13.07.37


Roma: agente ferito, comportamento cittadini fa piu' male di coltellata =

(AGI) - Roma, 17 lug. - "Le coltellate si possono prendere, fanno parte del nostro mestiere. Ma quello che fa male e' stato il comportamento delle persone, dei cittadini". Lo ha detto l'agente scelto della polizia, Yuri Sannino, nel corso di un incontro in Questura nel quale ha ricordato l'aggressione subita il 28 giugno scorso a Tor Bella Monaca. Il 31enne fu ferito con una coltellata al torace dopo aver cercato di sedare una lite tra un uomo e una donna. Il giovane agente ha poi ricordato gli attimi precedenti alla coltellata. "L'uomo che scappava ha tentato di investirmi e subito dopo 30 persone hanno accerchiato l'auto di servizio. Volevano venire contro di noi, poi senza preavviso l'uomo si e' girato e mi ha dato un colpo sul petto. Li' mi sono accorto che non era un pugno, ma una coltellata. Le altre persone erano li', sono salite sul tetto della Volante", ha detto ancora il poliziotto. (AGI) Rmc/Pgi 171306 LUG 19 NNNN   

ROMA. POLIZIOTTO ACCOLTELLATO A TOR BELLA MONACA RACCONTA: AGGREDITI DA 30 PERSONE /FOTO

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 13.48.32


ROMA. POLIZIOTTO ACCOLTELLATO A TOR BELLA MONACA RACCONTA: AGGREDITI DA 30 PERSONE /FOTO

DIR1239 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT ROMA. POLIZIOTTO ACCOLTELLATO A TOR BELLA MONACA RACCONTA: AGGREDITI DA 30 PERSONE /FOTO YURI SANNINO RICORDA I FATTI DEL 28 GIUGNO: VOLEVANO IMPEDIRE MIO SOCCORSO (DIRE) Roma, 17 lug . - "Prendere una coltellata fa parte del mio mestiere. Ma quello che fa piu' male e' stato il comportamento dei cittadini". A parlare amareggiato e' Yuri Sannino, agente scelto del Reparto Volanti della Questura di Roma, che il 28 giugno scorso e' stato prima investito e poi accoltellato in via dei Cochi, a Tor Bella Monaca, da Pietro Maruca. L'uomo, poi arrestato, aveva appena incendiato la tabaccheria dove lavorava la moglie. Era fuori di se' e stava fuggendo in auto, quando la pattuglia con a bordo Yuri Sannino e Andrea Amadio si e' messa al suo inseguimento. Una corsa terminata quando la volante e' stata speronata da quella del fuggitivo che, non contento, e' sceso e ha accoltellato l'agente. Dopo alcuni giorni in ospedale, il poliziotto oggi ha voluto incontrare la stampa negli uffici della Questura di Roma. Insieme a lui, il comandante del Reparto Volanti, Massimo Improta, e l'uomo che gli ha salvato la vita, l'agente Andrea Amadio del commissariato Prenestino. È stato proprio Amadio, infatti, a trascinare via il collega dall'orda di persone che volevano accanirsi contro la Polizia. Poi la corsa disperata al Policliclinico Casilino e il trasferimento all'Umberto I, dove Sannino e' stato operato d'urgenza alla cassa toracica per estrarre il sangue che si stava riversando nell'area dei polmoni. Ripercorrendo quei momenti interminabili, l'agente ha raccontato: "L'uomo che scappava ha tentato di investirmi e subito dopo 30 persone hanno accerchiato l'auto di servizio. Volevano venire contro di noi, poi senza preavviso l'uomo (Maruca, ndr) si e' girato e mi ha dato un colpo sul petto. Li' mi sono accorto che non era un pugno, ma una coltellata. Poi ha provato a darmi un secondo colpo, ma l'ho schivato", racconta. Impossibile pero' dimenticare per l'agente, che in quel momento era ferito ed era in un bagno di sangue, il comportamento dei cittadini: "Ho tirato fuori l'arma per fargli gettare il coltello, ma le persone intanto erano salite sul tettino della volante e altri tentavano di togliermi la pistola, altre ancora tentavano la colluttazione con gli altri colleghi. Era il caos". Nel ripercorrere la paura di quei momenti, Sannino spiega anche perche' non ha fatto ricorso all'arma di servizio: "Non c'erano le condizioni ideali per fare fuoco - ha raccontato l'agente del Reparto Volanti- perche' c'erano agenti in traiettoria e piu' di 30 persone contro di noi. Poi, mentre i colleghi disarmavano e ammanettavano il mio aggressore, fortunatamente, il mio angelo custode, il collega che era con me si e' preso una grandissima responsabilita'. Mi ha preso, mi ha alzato di peso, mi ha caricato in macchina, nonostante quello che stava accadendo. E qui- racconta sottolineando l'accaduto Sannino- la cosa peggiore rispetto alla coltellata, che se vogliamo fa parte del mio lavoro, e' il fatto che le persone avevano accerchiato la macchina che mi stava portando in ospedale. Cioe' le persone non volevano che mi venissero prestate delle cure. Ma il mio collega se n'e' fregato e mi ha portato via". (Ago/ Dire) 13:47 17-07-19 NNNN
MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 13.51.33


ROMA. POLIZIOTTO ACCOLTELLATO A TOR BELLA MONACA RACCONTA: AGGREDITI DA 30 PERSONE /FOTO 2

DIR1248 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPHMPHMPH/TXT ROMA. POLIZIOTTO ACCOLTELLATO A TOR BELLA MONACA RACCONTA: AGGREDITI DA 30 PERSONE /FOTO 2 YURI SANNINO RICORDA I FATTI DEL 28 GIUGNO: VOLEVANO IMPEDIRE MIO SOCCORSO (DIRE) Roma, 17 lug . - "Prendere una coltellata fa parte del mio mestiere. Ma quello che fa piu' male e' stato il comportamento dei cittadini". A parlare amareggiato e' Yuri Sannino, agente scelto del Reparto Volanti della Questura di Roma, che il 28 giugno scorso e' stato prima investito e poi accoltellato in via dei Cochi, a Tor Bella Monaca, da Pietro Maruca. L'uomo, poi arrestato, aveva appena incendiato la tabaccheria dove lavorava la moglie. Era fuori di se' e stava fuggendo in auto, quando la pattuglia con a bordo Yuri Sannino e Andrea Amadio si e' messa al suo inseguimento. Una corsa terminata quando la volante e' stata speronata da quella del fuggitivo che, non contento, e' sceso e ha accoltellato l'agente. Dopo alcuni giorni in ospedale, il poliziotto oggi ha voluto incontrare la stampa negli uffici della Questura di Roma. Insieme a lui, il comandante del Reparto Volanti, Massimo Improta, e l'uomo che gli ha salvato la vita, l'agente Andrea Amadio del commissariato Prenestino. È stato proprio Amadio, infatti, a trascinare via il collega dall'orda di persone che volevano accanirsi contro la Polizia. Poi la corsa disperata al Policliclinico Casilino e il trasferimento all'Umberto I, dove Sannino e' stato operato d'urgenza alla cassa toracica per estrarre il sangue che si stava riversando nell'area dei polmoni. Ripercorrendo quei momenti interminabili, l'agente ha raccontato: "L'uomo che scappava ha tentato di investirmi e subito dopo 30 persone hanno accerchiato l'auto di servizio. Volevano venire contro di noi, poi senza preavviso l'uomo (Maruca, ndr) si e' girato e mi ha dato un colpo sul petto. Li' mi sono accorto che non era un pugno, ma una coltellata. Poi ha provato a darmi un secondo colpo, ma l'ho schivato", racconta. Impossibile pero' dimenticare per l'agente, che in quel momento era ferito ed era in un bagno di sangue, il comportamento dei cittadini: "Ho tirato fuori l'arma per fargli gettare il coltello, ma le persone intanto erano salite sul tettino della volante e altri tentavano di togliermi la pistola, altre ancora tentavano la colluttazione con gli altri colleghi. Era il caos". Nel ripercorrere la paura di quei momenti, Sannino spiega anche perche' non ha fatto ricorso all'arma di servizio: "Non c'erano le condizioni ideali per fare fuoco - ha raccontato l'agente del Reparto Volanti- perche' c'erano agenti in traiettoria e piu' di 30 persone contro di noi. Poi, mentre i colleghi disarmavano e ammanettavano il mio aggressore, fortunatamente, il mio angelo custode, il collega che era con me si e' preso una grandissima responsabilita'. Mi ha preso, mi ha alzato di peso, mi ha caricato in macchina, nonostante quello che stava accadendo. E qui- racconta sottolineando l'accaduto Sannino- la cosa peggiore rispetto alla coltellata, che se vogliamo fa parte del mio lavoro, e' il fatto che le persone avevano accerchiato la macchina che mi stava portando in ospedale. Cioe' le persone non volevano che mi venissero prestate delle cure. Ma il mio collega se n'e' fregato e mi ha portato via". (Ago/ Dire) 13:50 17-07-19 NNNN 

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 13.46.01


Agente ferito: "Ho un angelo custode, il collega mi ha salvato" =

(AGI) - Roma, 17 lug. - "Io ho un angelo custode, il collega che era con me quel giorno: mi ha preso, mi ha alzato di peso, e mi ha caricato in macchina per portarmi in salvo verso l'ospedale. Mi ha salvato la vita. Li', nel quartiere, le persone hanno cercato di impedire che mi venissero prestate delle cure". Lo ha detto l'agente scelto della polizia, Yuri Sannino, nel corso di un incontro in Questura nel quale ha ricordato l'aggressione subita il 28 giugno scorso a Tor Bella Monaca. Il 31enne fu ferito con una coltellata al torace dopo aver cercato di sedare una lite tra un uomo e una donna. In suo soccorso era arrivato l'agente Andrea Amodio che ha ricostruito l'aggressione al collega: "L'uomo ci sputava - ha spiegato il poliziotto - come anche i cittadini che ci avevano accerchiato e ci colpivano con calci e pugni. Ho avuto paura anche io". Tanto piu' che Pietro Marica, arrestato per l'aggressione il 28 giugno scorso, non sembrava avere nessuna paura. "Io sono uno matto, il giudice non mi fara' mai niente. Prima o poi uno di voi lo ammazzo", aveva detto l'uomo minacciando l'agente e i suoi colleghi. (AGI) Rmc/Pot 171345 LUG 19 NNNN   

CAMILLERI: ANPI, 'CIAO COMANDANTE' =


MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019 10.16.32 


CAMILLERI: ANPI, 'CIAO COMANDANTE' = 

ADN0170 7 CUL 0 ADN CUL NAZ CAMILLERI: ANPI, 'CIAO COMANDANTE' = Roma, 17 lug. (AdnKronos) - "Ciao comandante. Hai condotto tante lettrici e lettori, tante cittadine e cittadini, su preziosi sentieri di cultura, passione democratica, partecipazione. Di vita civile. Ti terremo nel cuore e nella coscienza". Lo scrive sulla sua pagina ufficiale l'Anpi nazionale commentando la scomparsa del maestro Andrea CAMILLERI. (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 17-LUG-19 10:15 NNNN