MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 20.50.50
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo Riaprire sistema relazioni industriali che coinvolga i lavoratori
Bruxelles, 11 set. (askanews) - Il segretario generale della
Cgil, Maurizio Landini, ha spiegato a Bruxelles, a margine di un
incontro con gli eurodeputati del Pd, che cosa i sindacati
chiederanno al nuovo governo, nell'incontro che hanno sollecitato
con Palazzo Chigi.
"Abbiamo chiesto un incontro al governo italiano stamattina - ha
detto Landini - ma quella che poniamo è una questione che non si
risolverà in un solo incontro, perchè è più di struttura: questo
è un governo che deve fare una legge di stabilità e che ha
presentato in Parlamento un programma di legislatura, così loro
lo hanno indicato, un progetto di Paese".
"Allora - ha precisato il segretario della Cgil - quello che noi
innanzitutto rivendichiamo è che si riapra in Italia, dopo anni
in cui non avviene, un sistema di relazioni in cui le parti
sociali, a partire dal sindacato, siano soggetti che vengono
coinvolti prima che vengano prese le decisioni".
"Noi pensiamo - ha aggiunto - che un progetto di Paese o di
cambiamento del Paese debba avvenire non contro chi lavora ma
coinvolgendo e valorizzando i lavoratori. E questa è una prima
condizione di metodo sostanziale".
(segue)
Loc 20190911T205033Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 20.57.59
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo -2-
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo -2- Piano investimenti, lotta a evasione fiscale, riduzione tasse
Bruxelles, 11 set. (askanews) - "Nel merito - ha spiegato Landini
- le cose più importanti che noi chiediamo sono un piano di
investimenti per creare lavoro, una vera lotta all'evasione
fiscale, una riduzione delle tasse sul lavoro dipendente e sui
pensionati. E dentro questo anche il fatto che ci sia un
investimento soprattutto nel Mezzogiorno".
Il segretario della Cgil ha rivendicato "un'idea di giustizia
sociale fondata su un lavoro non precario ma su un lavoro con
diritti, che estenda anche i servizi sociali e soprattutto il
diritto all'istruzione e alla conoscenza, e introduca nel nostro
paese il diritto alla formazione permanente per tutte le persone
che lavorano, per tutta la vita".
"Il premier Giuseppe Conte, che era premier anche nel governo
precedente - ha ricordato Landini - conosce già la nostra
piattaforma, perchè nei mesi precedenti noi della Cgil, Cisl e
Uil abbiamo manifestato, scioperato e consegnato quella
piattaforma. Noi non l'abbiamo cambiata, è cambiato il governo ma
la nostra piattaforma è sempre quella. E dentro quella, una delle
cose fondamentali è proprio un piano di investimenti straordinari
per il Mezzogiorno, perchè combattere le disuguaglianze e
rilanciare l'attività del Paese vuol dire questo".
(segue)
Loc 20190911T205747Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 20.59.18
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo -3-
Landini: ecco che cosa chiederemo al governo -3- Estendere innovazioni, competitività a tutto il Paese, per unirlo
Bruxelles, 11 set. (askanews) - "Dopodichè - ha sottolineato
Landini - per noi ci sono le infrastrutture materiali ma anche
quelle sociali, asili, scuole, ospedali, e c'è anche la necessità
di estendere le innovazioni, e quindi le reti digitali, e quindi
un sistema che metta tutto il Paese in condizione di poter
competere, che unisca il Paese. Noi abbiamo bisogno di unire il
paese, non ci ha mai convinto l'idea dell'autonomia
differenziata, della divisione del Paese".
"E siccome più volte - ha aggiunto il segretario della Cgil - nel
programma di governo è stata richiamata la Costituzione, noi
pensiamo che un vero rinnovamento riformatore del Paese
significhi applicare quello che la Costituzione dice, e
finalmente far diventare legge i principi che garantiscono la
centralità della persona, e la centralità dei diritti delle
persone, in qualunque parte d'Italia siano nate".
Loc 20190911T205912Z
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mercoledì 11 settembre 2019
++ Russia, preoccupano piani Israele su Valle Giordano ++
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.06.58
++ Russia, preoccupano piani Israele su Valle Giordano ++
ZCZC5615/SXB OMS43033_SXB_QBXB B EST S0B QBXB ++ Russia, preoccupano piani Israele su Valle Giordano ++ Domani a Sochi incontro tra Putin e Netanyahu (ANSA) - MOSCA, 11 SET - Mosca e' preoccupata dai piani di Israele di estendere la propria sovranita' sulla Valle del Giordano perche' potrebbero far aumentare le tensioni nella regione: lo riferisce il ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Interfax. Domani a Sochi e' in programma un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. (ANSA) YK2-NS 11-SET-19 21:06 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.42.06
++ Russia, preoccupano piani Israele su Valle Giordano ++
ZCZC5615/SXB OMS43033_SXB_QBXB B EST S0B QBXB ++ Russia, preoccupano piani Israele su Valle Giordano ++ Domani a Sochi incontro tra Putin e Netanyahu (ANSA) - MOSCA, 11 SET - Mosca e' preoccupata dai piani di Israele di estendere la propria sovranita' sulla Valle del Giordano perche' potrebbero far aumentare le tensioni nella regione: lo riferisce il ministero degli Esteri russo, citato dall'agenzia Interfax. Domani a Sochi e' in programma un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. (ANSA) YK2-NS 11-SET-19 21:06 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.42.06
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.41.12
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità Dopo 20 anni e 30 tentativi in Parlamento Roma, 11 set. (askanews) - Il parlamento svizzero ha approvato un congedo di paternità di due settimane che la legge elvetica finora non riconosceva a differenza di molti altri Paesi. Il testo è stato adottato a larga maggioranza; solo la populista Unione Democratica del Centro si era opposta al progetto. "Ci sono voluti 20 anni e oltre 30 tentativi in Parlamento per raggiungere questo risultato", ha affermato la televisione pubblica svizzera Rts. Solo tre anni fa, i membri del Parlamento avevano respinto l'idea di un congedo di due settimane. (Segue) Ihr 20190911T214100Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.41.18
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità -2-
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità -2- Roma, 11 set. (askanews) - Questa volta i deputati svizzeri hanno detto "sì" a un congedo di paternità di due settimane, da prendere nei sei mesi successivi alla nascita del bambino e che può essere goduto anche sotto forma di giorni isolati. La legislazione in materia di congedo di paternità si sta rapidamente evolvendo a livello internazionale. L'Unione europea ha introdotto in aprile uno standard minimo di 10 giorni di congedo di paternità, remunerato come giorni di malattia in ciascuno Stato membro. In Francia, una petizione firmata da 160 personalità nel settembre 2018 ha richiesto l'introduzione di un congedo di paternità obbligatorio in linea con il congedo di maternità, anziché degli attuali undici giorni. Gli spagnoli hanno esteso in primavera il congedo di paternità a due mesi, allineandosi con i Paesi nordici, che offrono i sistemi più generosi. Da settembre, l'Austria ha autorizzato i padri ad assentarsi dal lavoro per un mese. Ihr 20190911T214107Z
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità Dopo 20 anni e 30 tentativi in Parlamento Roma, 11 set. (askanews) - Il parlamento svizzero ha approvato un congedo di paternità di due settimane che la legge elvetica finora non riconosceva a differenza di molti altri Paesi. Il testo è stato adottato a larga maggioranza; solo la populista Unione Democratica del Centro si era opposta al progetto. "Ci sono voluti 20 anni e oltre 30 tentativi in Parlamento per raggiungere questo risultato", ha affermato la televisione pubblica svizzera Rts. Solo tre anni fa, i membri del Parlamento avevano respinto l'idea di un congedo di due settimane. (Segue) Ihr 20190911T214100Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.41.18
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità -2-
Svizzera: Parlamento approva due settimane di congedo paternità -2- Roma, 11 set. (askanews) - Questa volta i deputati svizzeri hanno detto "sì" a un congedo di paternità di due settimane, da prendere nei sei mesi successivi alla nascita del bambino e che può essere goduto anche sotto forma di giorni isolati. La legislazione in materia di congedo di paternità si sta rapidamente evolvendo a livello internazionale. L'Unione europea ha introdotto in aprile uno standard minimo di 10 giorni di congedo di paternità, remunerato come giorni di malattia in ciascuno Stato membro. In Francia, una petizione firmata da 160 personalità nel settembre 2018 ha richiesto l'introduzione di un congedo di paternità obbligatorio in linea con il congedo di maternità, anziché degli attuali undici giorni. Gli spagnoli hanno esteso in primavera il congedo di paternità a due mesi, allineandosi con i Paesi nordici, che offrono i sistemi più generosi. Da settembre, l'Austria ha autorizzato i padri ad assentarsi dal lavoro per un mese. Ihr 20190911T214107Z
= IL PUNTO = Brexit: da no-deal scenario guerra, Scozia avverte BoJo =
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.41.55
= IL PUNTO = Brexit: da no-deal scenario guerra, Scozia avverte BoJo =
(AGI) - Roma, 11 set. - Il Parlamento britannico, e chi ne sostiene le ragioni contro quelle della piazza invocata da Boris Johnson (BoJo), ha segnato due punti nella battaglia politica e legale sulla Brexit: la Court of Session di Edimburgo, il tribunale d'appello in Scozia, ha ritenuto illegittima la sospensione delle Camere fino al 14 ottobre, a sole due settimane dall'uscita del paese dalla Ue; e l'esecutivo ha dovuto, ubbidendo a quanto deciso da Westminster, rendere noti i contenuti dell'operazione Yellowhammer, che riguarda le conseguenze immediate di una Brexit senza accordo e indica scenari di un paese in guerra, con carenze nelle scorte di cibo e medicine. Tre giudici della Inner House (sezione interna) del tribunale hanno ribaltato la sentenza emessa la settimana scorsa dal collega Lord Doherty, secondo cui sono i politici e non i tribunali a dover decidere sulla sospensione del Parlamento. Ora il governo Johnson intende presentare appello alla Corte Suprema, il piu' alto tribunale del Regno Unito, che ha gia' fatto sapere che esaminera' il caso il 17 settembre. Nello stesso giorno e' fissato anche l'esame del ricorso contro la sentenza dell'Alta corte di Londra, che venerdi' si era pronunciata a favore del premier respingendo un ricorso simile a quello presentato in Scozia. "Chiediamo che il Parlamento venga riconvocato immediatamente", ha dichiarato la deputata dello Scottish National Party, Joanna Cherry, tra i promotori del ricorso, ma Downing Street cio' e' escluso: "Il governo deve portare avanti una forte agenda domestica e legislativa", ha affermato un portavoce, "sospendere il Parlamento e' il modo legale e necessario per farlo". "Vi sono - ha aggiunto - ora verdetti contrastanti nei tribunali inglese e scozzese e la questione verra' esaminata dalla Corte Suprema la prossima settimana". Il vantaggio principale di Johnson nella partita interna e' dato dal fatto che l'opposizione e' divisa: il fronte compatto schierato dal leader Jeremy Corbyn contro il no deal del premier Boris Johnson, scricchiola quando si tratta di parlare di scenari futuri. Tom Watson, il numero due dei laburisti, si e' detto a favore di un secondo referendum prima di andare a elezioni anticipate, schierandosi apertamente per il 'Remain'. Una posizione indigesta per Corbyn, che sul referendum non si e' mai sbilanciato, tanto da essere stato accusato di avere una posizione vaga in merito. In un discorso a Brighton martedi', Corbyn ha confermato che il futuro governo laburista terra' un nuovo referendum - in ballo le due opzioni, 'Remain e una "credibile" Leave - ma senza indicare quale sosterra'. Il leader laburista, al contrario di una parte del partito, non ha mai cercato con fermezza di riportare i concittadini al voto sul tema dell'uscita dalla Ue, e preferisce spingere per elezioni anticipate non appena sara' archiviata il minacciato no-deal il 31 ottobre. I Tory continuano a mantenere, nei sondaggi, un ampio margine di vantaggio sull'opposizione laburista nel Regno Unito. Secondo un sondaggio online di Kantar, il partito del premier Boris Johnson ha il sostegno del 38% degli elettori, contro il 24% del Labour, ma entrambi perdono consensi.(AGI) Fab/Sca/All/Bra (Segue) 112141 SET 19 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.42.01
= IL PUNTO = Brexit: da no-deal scenario guerra, Scozia avverte BoJo (2)=
(AGI) - Roma, 11 set. - La crisi rischia di coinvolgere Buckingham Palace. Secondo Dominic Grieve, ex procuratore generale e deputato Tory, espulso dal partito per aver votato contro il governo la settimana scorsa, l'inquilino di Downing Street dovrebbe dimettersi se si accertasse che abbia mentito alla monarca. "Se il governo avesse indotto in errore la regina sulle ragioni della sospensione del Parlamento, sarebbe davvero una questione molto seria. A mio avviso, sarebbe il momento per Johnson di dimettersi e molto rapidamente", ha affermato alla Bbc. Dello stesso avviso il numero due dei Lib-Dem, Ed Davey, convinto che la questione "potrebbe benissimo" costringere Johnson a lasciare l'incarico. "I motivi che sono stati indicati per la sospensione sono stati assolutamente coerenti" e cioe' la necessita' di presentare "un programma legislativo", ha reagito Dowining Street. Non ha tuttavia indicato cosa e' stato detto dal premier a Elisabetta II e non ha smentito direttamente che l'accusa di averla ingannata sia falsa. L'Europa spera ancora in un acordo, ma si prepara aquella che Angela merkel ha definito una Brexit "disordinata". Il Parlamento europeo e' pronto a approvare una terza proroga della Brexit, spostando la data di uscita oltre il 31 ottobre, ma a condizione che il governo britannico fornisca ragioni concrete e continui a partecipare alle istituzioni dell'Ue compresa la nomina di un commissario europeo. Il governo britannico, costretto da una legge approvata dalla Camera dei Comuni, ha pubblicato il rapporto relativo all'operazione Yellowhammer - finora secretata - sugli effetti immediati della Brexit senza accordo. Nel documento di sei pagine emerge che la Gran Bretagna avra' seri problemi nella fornitura di emergenza elettrica, con notevole aumento dei prezzi, cosi' come importanti ritardi nei controlli alla frontiera della Manica con la Francia. Nei primi giorni dopo il divorzio, in programma il 31 ottobre, vi saranno carenze di scorte di cibo e medicine con "prolungati ritardi nelle forniture". I camion con le merci potrebbero subire ritardi fino a due giorni e mezzo per i contri alla Manica. Cosi' come i traghetti potrebbero subire ritardi notevoli e ci vorranno fino a 3 mesi per tornare alla normalita'. Le forniture di alcuni alimenti freschi diminuiranno, mentre aumenteranno i prezzi. Verra' interrotta la condivisione dei dati delle forze dell'ordine tra Regno Unito e Ue. Nel documento e' stato oscurato il paragrafo 15 e ora molti cittadini, e membri dell'opposizione, chiedono che cosa contenga. (AGI) Fab/Sca/All/Bra 112141 SET 19 NNNN
= IL PUNTO = Brexit: da no-deal scenario guerra, Scozia avverte BoJo =
(AGI) - Roma, 11 set. - Il Parlamento britannico, e chi ne sostiene le ragioni contro quelle della piazza invocata da Boris Johnson (BoJo), ha segnato due punti nella battaglia politica e legale sulla Brexit: la Court of Session di Edimburgo, il tribunale d'appello in Scozia, ha ritenuto illegittima la sospensione delle Camere fino al 14 ottobre, a sole due settimane dall'uscita del paese dalla Ue; e l'esecutivo ha dovuto, ubbidendo a quanto deciso da Westminster, rendere noti i contenuti dell'operazione Yellowhammer, che riguarda le conseguenze immediate di una Brexit senza accordo e indica scenari di un paese in guerra, con carenze nelle scorte di cibo e medicine. Tre giudici della Inner House (sezione interna) del tribunale hanno ribaltato la sentenza emessa la settimana scorsa dal collega Lord Doherty, secondo cui sono i politici e non i tribunali a dover decidere sulla sospensione del Parlamento. Ora il governo Johnson intende presentare appello alla Corte Suprema, il piu' alto tribunale del Regno Unito, che ha gia' fatto sapere che esaminera' il caso il 17 settembre. Nello stesso giorno e' fissato anche l'esame del ricorso contro la sentenza dell'Alta corte di Londra, che venerdi' si era pronunciata a favore del premier respingendo un ricorso simile a quello presentato in Scozia. "Chiediamo che il Parlamento venga riconvocato immediatamente", ha dichiarato la deputata dello Scottish National Party, Joanna Cherry, tra i promotori del ricorso, ma Downing Street cio' e' escluso: "Il governo deve portare avanti una forte agenda domestica e legislativa", ha affermato un portavoce, "sospendere il Parlamento e' il modo legale e necessario per farlo". "Vi sono - ha aggiunto - ora verdetti contrastanti nei tribunali inglese e scozzese e la questione verra' esaminata dalla Corte Suprema la prossima settimana". Il vantaggio principale di Johnson nella partita interna e' dato dal fatto che l'opposizione e' divisa: il fronte compatto schierato dal leader Jeremy Corbyn contro il no deal del premier Boris Johnson, scricchiola quando si tratta di parlare di scenari futuri. Tom Watson, il numero due dei laburisti, si e' detto a favore di un secondo referendum prima di andare a elezioni anticipate, schierandosi apertamente per il 'Remain'. Una posizione indigesta per Corbyn, che sul referendum non si e' mai sbilanciato, tanto da essere stato accusato di avere una posizione vaga in merito. In un discorso a Brighton martedi', Corbyn ha confermato che il futuro governo laburista terra' un nuovo referendum - in ballo le due opzioni, 'Remain e una "credibile" Leave - ma senza indicare quale sosterra'. Il leader laburista, al contrario di una parte del partito, non ha mai cercato con fermezza di riportare i concittadini al voto sul tema dell'uscita dalla Ue, e preferisce spingere per elezioni anticipate non appena sara' archiviata il minacciato no-deal il 31 ottobre. I Tory continuano a mantenere, nei sondaggi, un ampio margine di vantaggio sull'opposizione laburista nel Regno Unito. Secondo un sondaggio online di Kantar, il partito del premier Boris Johnson ha il sostegno del 38% degli elettori, contro il 24% del Labour, ma entrambi perdono consensi.(AGI) Fab/Sca/All/Bra (Segue) 112141 SET 19 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.42.01
= IL PUNTO = Brexit: da no-deal scenario guerra, Scozia avverte BoJo (2)=
(AGI) - Roma, 11 set. - La crisi rischia di coinvolgere Buckingham Palace. Secondo Dominic Grieve, ex procuratore generale e deputato Tory, espulso dal partito per aver votato contro il governo la settimana scorsa, l'inquilino di Downing Street dovrebbe dimettersi se si accertasse che abbia mentito alla monarca. "Se il governo avesse indotto in errore la regina sulle ragioni della sospensione del Parlamento, sarebbe davvero una questione molto seria. A mio avviso, sarebbe il momento per Johnson di dimettersi e molto rapidamente", ha affermato alla Bbc. Dello stesso avviso il numero due dei Lib-Dem, Ed Davey, convinto che la questione "potrebbe benissimo" costringere Johnson a lasciare l'incarico. "I motivi che sono stati indicati per la sospensione sono stati assolutamente coerenti" e cioe' la necessita' di presentare "un programma legislativo", ha reagito Dowining Street. Non ha tuttavia indicato cosa e' stato detto dal premier a Elisabetta II e non ha smentito direttamente che l'accusa di averla ingannata sia falsa. L'Europa spera ancora in un acordo, ma si prepara aquella che Angela merkel ha definito una Brexit "disordinata". Il Parlamento europeo e' pronto a approvare una terza proroga della Brexit, spostando la data di uscita oltre il 31 ottobre, ma a condizione che il governo britannico fornisca ragioni concrete e continui a partecipare alle istituzioni dell'Ue compresa la nomina di un commissario europeo. Il governo britannico, costretto da una legge approvata dalla Camera dei Comuni, ha pubblicato il rapporto relativo all'operazione Yellowhammer - finora secretata - sugli effetti immediati della Brexit senza accordo. Nel documento di sei pagine emerge che la Gran Bretagna avra' seri problemi nella fornitura di emergenza elettrica, con notevole aumento dei prezzi, cosi' come importanti ritardi nei controlli alla frontiera della Manica con la Francia. Nei primi giorni dopo il divorzio, in programma il 31 ottobre, vi saranno carenze di scorte di cibo e medicine con "prolungati ritardi nelle forniture". I camion con le merci potrebbero subire ritardi fino a due giorni e mezzo per i contri alla Manica. Cosi' come i traghetti potrebbero subire ritardi notevoli e ci vorranno fino a 3 mesi per tornare alla normalita'. Le forniture di alcuni alimenti freschi diminuiranno, mentre aumenteranno i prezzi. Verra' interrotta la condivisione dei dati delle forze dell'ordine tra Regno Unito e Ue. Nel documento e' stato oscurato il paragrafo 15 e ora molti cittadini, e membri dell'opposizione, chiedono che cosa contenga. (AGI) Fab/Sca/All/Bra 112141 SET 19 NNNN
Brexit: governo Gb,aziende e persone impreparati a 'no deal'
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.34.40
Brexit: governo Gb,aziende e persone impreparati a 'no deal'
ZCZC5672/SXB XAI43196_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Brexit: governo Gb,aziende e persone impreparati a 'no deal' Studio su rischi, crollo del numero di camion tra Calais e Dover (ANSA-AP) - LONDRA, 11 SET - Le aziende e i cittadini britannici non sono pronti ad un divorzio senza accordi dall'Ue, e una Brexit 'no deal' potrebbe far dimezzare in un solo giorno il numero di camion che attraversano la Manica in direzione Regno Unito. Lo afferma un documento del governo britannico datato 2 agosto ma pubblicato oggi, per il quale "la preparazione della gente e delle aziende per un no deal restera' ad un livello basso" nell'approssimarsi del 31 ottobre, data in cui Londra dovrebbe uscire dall'Ue. Il documento indica quello che per il governo sarebbe "ragionevolmente lo scenario peggiore" dopo un'uscita senza intese. A causa dei necessari controlli a Dover, il numero di mezzi di trasporto provenienti da Calais scenderebbe tra il 40 e il 60% in un solo giorno, con disagi che potrebbero durare fino a tre mesi. Lo studio rileva come "certi tipi di alimenti freschi scarseggeranno" e i prezzi aumenteranno, se ci sara' la 'no deal Brexit'. Il documento e' stato pubblicato dopo una richiesta in tal senso di parlamentari. (ANSA-AP) NS 11-SET-19 21:34 NNNN
Brexit: governo Gb,aziende e persone impreparati a 'no deal'
ZCZC5672/SXB XAI43196_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Brexit: governo Gb,aziende e persone impreparati a 'no deal' Studio su rischi, crollo del numero di camion tra Calais e Dover (ANSA-AP) - LONDRA, 11 SET - Le aziende e i cittadini britannici non sono pronti ad un divorzio senza accordi dall'Ue, e una Brexit 'no deal' potrebbe far dimezzare in un solo giorno il numero di camion che attraversano la Manica in direzione Regno Unito. Lo afferma un documento del governo britannico datato 2 agosto ma pubblicato oggi, per il quale "la preparazione della gente e delle aziende per un no deal restera' ad un livello basso" nell'approssimarsi del 31 ottobre, data in cui Londra dovrebbe uscire dall'Ue. Il documento indica quello che per il governo sarebbe "ragionevolmente lo scenario peggiore" dopo un'uscita senza intese. A causa dei necessari controlli a Dover, il numero di mezzi di trasporto provenienti da Calais scenderebbe tra il 40 e il 60% in un solo giorno, con disagi che potrebbero durare fino a tre mesi. Lo studio rileva come "certi tipi di alimenti freschi scarseggeranno" e i prezzi aumenteranno, se ci sara' la 'no deal Brexit'. Il documento e' stato pubblicato dopo una richiesta in tal senso di parlamentari. (ANSA-AP) NS 11-SET-19 21:34 NNNN
**BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO**
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.33.20
**BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO** =
ADN1603 7 EST 0 ADN EST NAZ **BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO** = Londra, 11 set. (AdnKronos) - Ritardi al Canale della Manica, aumento dei prezzi dell'elettricità, impatto sulle scorte di cibo e medicine: sono alcune delle conseguenze della BREXIT senza accordo secondo quanto si legge in un documento di sei pagine relativo alla cosiddetta "Operation Yellowhammer", che il governo è stato costretto a pubblicare. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:33 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.38.53
BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO (2) =
ADN1607 7 EST 0 ADN EST NAZ BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO (2) = (AdnKronos) - Nel rapporto sui preparativi in caso di no deal, le previsioni del governo parlano di forti disagi ai punti di controllo della Manica, che potrebbero durare anche tre mesi prima di far registrare un miglioramento, ritardi ai controlli per i turisti britannici in uscita al tunnel sotto la Manica, nei porti ed aeroporti, aumenti "significativi" dei prezzi dell'elettricità, riduzione delle forniture di cibo fresco, con aumento dei prezzi, mentre le forniture di medicinali saranno "particolarmente vulnerabili ai gravi, estesi ritardi". Infine, il rapporto prevede problemi nella condivisione dei dati tra Ue e Gb. (Pap/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:38 NNNN
**BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO** =
ADN1603 7 EST 0 ADN EST NAZ **BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO** = Londra, 11 set. (AdnKronos) - Ritardi al Canale della Manica, aumento dei prezzi dell'elettricità, impatto sulle scorte di cibo e medicine: sono alcune delle conseguenze della BREXIT senza accordo secondo quanto si legge in un documento di sei pagine relativo alla cosiddetta "Operation Yellowhammer", che il governo è stato costretto a pubblicare. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:33 NNNN
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.38.53
BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO (2) =
ADN1607 7 EST 0 ADN EST NAZ BREXIT: RAPPORTO 'OPERAZIONE YELLOHAMMER', AUMENTO PREZZI E CARENZA CIBO (2) = (AdnKronos) - Nel rapporto sui preparativi in caso di no deal, le previsioni del governo parlano di forti disagi ai punti di controllo della Manica, che potrebbero durare anche tre mesi prima di far registrare un miglioramento, ritardi ai controlli per i turisti britannici in uscita al tunnel sotto la Manica, nei porti ed aeroporti, aumenti "significativi" dei prezzi dell'elettricità, riduzione delle forniture di cibo fresco, con aumento dei prezzi, mentre le forniture di medicinali saranno "particolarmente vulnerabili ai gravi, estesi ritardi". Infine, il rapporto prevede problemi nella condivisione dei dati tra Ue e Gb. (Pap/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:38 NNNN
= Brexit: rapporto Yellowhammer, ritardi e carenze cibo e medicine =
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.26.36
= Brexit: rapporto Yellowhammer, ritardi e carenze cibo e medicine =
(AGI) - Londra, 11 set. - Il governo britannico, costretto da una legge approvata dalla Camera dei Comuni, ha pubblicato la sua analisi, l'operazione Yellowhammer - finora secretata - sugli effetti immediati della Brexit senza accordo. Nel documento di sei pagine emerge che la Gran Bretagna avra' seri problemi nella fornitura di emergenza elettrica, con notevole aumento dei prezzi, cosi' come importanti ritardi nei controlli alla frontiera della Manica con la Francia. Nei primi giorni dopo il divorzio, in programma il 31 ottobre, vi saranno carenze di scorte di cibo e medicine con "prolungati ritardi nelle forniture". I camion con le merci potrebbero subire ritardi fino a due giorni e mezzo per i contri alla Manica. Cosi' come i traghetti potrebbero subire ritardi notevoli e ci vorranno fino a 3 mesi per tornare alla normalita'. Le forniture di alcuni alimenti freschi diminuiranno, mentre aumenteranno i prezzi. Verra' interrotta la condivisione dei dati delle forze dell'ordine tra Regno Unito e Ue. Nel documento e' stato oscurato il paragrafo 15 e ora molti cittadini, e membri dell'opposizione, chiedono che cosa contenga. (AGI) Bra 112126 SET 19 NNNN
= Brexit: rapporto Yellowhammer, ritardi e carenze cibo e medicine =
(AGI) - Londra, 11 set. - Il governo britannico, costretto da una legge approvata dalla Camera dei Comuni, ha pubblicato la sua analisi, l'operazione Yellowhammer - finora secretata - sugli effetti immediati della Brexit senza accordo. Nel documento di sei pagine emerge che la Gran Bretagna avra' seri problemi nella fornitura di emergenza elettrica, con notevole aumento dei prezzi, cosi' come importanti ritardi nei controlli alla frontiera della Manica con la Francia. Nei primi giorni dopo il divorzio, in programma il 31 ottobre, vi saranno carenze di scorte di cibo e medicine con "prolungati ritardi nelle forniture". I camion con le merci potrebbero subire ritardi fino a due giorni e mezzo per i contri alla Manica. Cosi' come i traghetti potrebbero subire ritardi notevoli e ci vorranno fino a 3 mesi per tornare alla normalita'. Le forniture di alcuni alimenti freschi diminuiranno, mentre aumenteranno i prezzi. Verra' interrotta la condivisione dei dati delle forze dell'ordine tra Regno Unito e Ue. Nel documento e' stato oscurato il paragrafo 15 e ora molti cittadini, e membri dell'opposizione, chiedono che cosa contenga. (AGI) Bra 112126 SET 19 NNNN
Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 16.50.08
Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento
ZCZC2698/SXB XAI39234_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento Per protesta contro la sospensione dopo la sentenza scozzese (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Diversi deputati di opposizione sono tornati oggi dimostrativamente "al lavoro" a Westminster, malgrado la sospensione tuttora in atto del Parlamento britannico, dopo la sentenza dei giudici scozzesi che ha bollato come illegale la decisione del governo di Boris Johnson di imporre la chiusura temporanea (prorogation) fino al 14 ottobre. La protesta e' stata avviata con un raduno di deputati davanti all'ingresso dell'edificio parlamentare. Fra loro due presidenti di commissione laburisti, Hilary Benn e Meg Hillier, e la leader liberaldemocratica, Jo Swinson, tutti paladini anti-Brexit. Le sessioni d'aula e di commissione restano peraltro ferme. Il governo ha del resto ribadito di non voler fare marcia indietro e riconvocare le Camere prima della decisione finale della Corte Suprema sul ricorso contro il verdetto scozzese. Verdetto che una portavoce di Johnson ha definito deludente, pur assicurando rispetto per i giudici e prendendo le distanze dal sospetto di partigianeria sollevato secondo i media verso di loro da presunte fonti anonime dello staff di Downing St. (ANSA). LR 11-SET-19 16:49 NNNN
Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento
ZCZC2698/SXB XAI39234_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Brexit: alcuni deputati anti-Johnson tornano in Parlamento Per protesta contro la sospensione dopo la sentenza scozzese (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Diversi deputati di opposizione sono tornati oggi dimostrativamente "al lavoro" a Westminster, malgrado la sospensione tuttora in atto del Parlamento britannico, dopo la sentenza dei giudici scozzesi che ha bollato come illegale la decisione del governo di Boris Johnson di imporre la chiusura temporanea (prorogation) fino al 14 ottobre. La protesta e' stata avviata con un raduno di deputati davanti all'ingresso dell'edificio parlamentare. Fra loro due presidenti di commissione laburisti, Hilary Benn e Meg Hillier, e la leader liberaldemocratica, Jo Swinson, tutti paladini anti-Brexit. Le sessioni d'aula e di commissione restano peraltro ferme. Il governo ha del resto ribadito di non voler fare marcia indietro e riconvocare le Camere prima della decisione finale della Corte Suprema sul ricorso contro il verdetto scozzese. Verdetto che una portavoce di Johnson ha definito deludente, pur assicurando rispetto per i giudici e prendendo le distanze dal sospetto di partigianeria sollevato secondo i media verso di loro da presunte fonti anonime dello staff di Downing St. (ANSA). LR 11-SET-19 16:49 NNNN
Brexit: opposizioni, su sospensione Parlamento regina raggirata =
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.52.11
Brexit: opposizioni, su sospensione Parlamento regina raggirata =
(AGI) - Londra, 11 set. - Si rafforza l'opposizione contro la sospensione del Parlamento britannico e c'e' chi ha accusato il premier Boris Johnson di aver ingannato la regina sulle ragioni dello stop ai Comuni per ottenere il suo avallo. Secondo Dominic Grieve, ex procuratore generale e deputato Tory, espulso dal partito per aver votato contro il governo la settimana scorsa, l'inquilino di Downing Street dovrebbe dimettersi se si accertasse che abbia mentito alla monarca. "Se il governo avesse indotto in errore la regina sulle ragioni della sospensione del Parlamento, sarebbe davvero una questione molto seria. A mio avviso, sarebbe il momento per Johnson di dimettersi e molto rapidamente", ha affermato alla Bbc. Dello stesso avviso il numero due dei Lib-Dem, Ed Davey, convinto che la questione "potrebbe benissimo" costringere Johnson a lasciare l'incarico: "Se si scoprisse che ha ingannato la Regina, penso che l'intera nazione sarebbe profondamente scioccata e allarmata", ha affermato. Per lui, la sentenza odierna della giustizia scozzese, che ha giudicato "illegale" la sospensione dei Comuni, "e' un vero colpo per il governo e sostiene anche cio' che i Lib-Dem e altri hanno sostenuto, che questo governo non avrebbe dovuto mettere a tacere il Parlamento". Sulla questione e' alla fine intervenuto il portavoce di BoJo che ha rivendicato la posizione di Downing Street. "I motivi che sono stati indicati per la sospensione sono stati assolutamente coerenti" e cioe' la necessita' di presentare "un programma legislativo", ha spiegato. Non ha tuttavia indicato cosa e' stato detto a Elisabetta II e non ha smentito direttamente che l'accusa di averla ingannata sia falsa. (AGI) Sca 111551 SET 19 NNNN
Brexit: opposizioni, su sospensione Parlamento regina raggirata =
(AGI) - Londra, 11 set. - Si rafforza l'opposizione contro la sospensione del Parlamento britannico e c'e' chi ha accusato il premier Boris Johnson di aver ingannato la regina sulle ragioni dello stop ai Comuni per ottenere il suo avallo. Secondo Dominic Grieve, ex procuratore generale e deputato Tory, espulso dal partito per aver votato contro il governo la settimana scorsa, l'inquilino di Downing Street dovrebbe dimettersi se si accertasse che abbia mentito alla monarca. "Se il governo avesse indotto in errore la regina sulle ragioni della sospensione del Parlamento, sarebbe davvero una questione molto seria. A mio avviso, sarebbe il momento per Johnson di dimettersi e molto rapidamente", ha affermato alla Bbc. Dello stesso avviso il numero due dei Lib-Dem, Ed Davey, convinto che la questione "potrebbe benissimo" costringere Johnson a lasciare l'incarico: "Se si scoprisse che ha ingannato la Regina, penso che l'intera nazione sarebbe profondamente scioccata e allarmata", ha affermato. Per lui, la sentenza odierna della giustizia scozzese, che ha giudicato "illegale" la sospensione dei Comuni, "e' un vero colpo per il governo e sostiene anche cio' che i Lib-Dem e altri hanno sostenuto, che questo governo non avrebbe dovuto mettere a tacere il Parlamento". Sulla questione e' alla fine intervenuto il portavoce di BoJo che ha rivendicato la posizione di Downing Street. "I motivi che sono stati indicati per la sospensione sono stati assolutamente coerenti" e cioe' la necessita' di presentare "un programma legislativo", ha spiegato. Non ha tuttavia indicato cosa e' stato detto a Elisabetta II e non ha smentito direttamente che l'accusa di averla ingannata sia falsa. (AGI) Sca 111551 SET 19 NNNN
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.09
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto C'è chi chide dimissioni premier: ha fuorviato Elisabetta II Roma, 11 set. (askanews) - La saga Brexit non finisce mai di sorprendere con i suoi colpi di scena, sue imboscate, le liti, le trame e un premier che si è presentato a luglio come l'uomo in grado di pilotare con mano ferma il Regno Unito fuori dalla Ue e che in meno di due mesi in carica ha sempre perso in parlamento, al punto che ha deciso che è meglio sospenderne i lavori. Il colpo di scena di oggi arriva da Edimburgo dove un tribunale ha stabilito, in barba alle sentenze precedenti dei colleghi scozzesi e inglesi, che la sospensione del Parlamento per cinque settimane voluta da Boris Johnson e in vigore da martedì notte è illegale. La motivazione: il vero scopo del governo nel chiudere l'aula è stato di impedire ai parlamentari di svolgere il loro lavoro, cioè legiferare e controllare l'operato dell'esecutivo sulla Brexit. (Segue) Bea 20190911T152402Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.15
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2- Roma, 11 set. (askanews) - Johnson ha sempre detto che la sospensione è legata alla preparazione del programma dell'esecutivo che la regina Elisabetta II leggerà in aula il prossimo 14 ottobre alla ripresa dei lavori, piuttosto che alla volontà di legare le mani ai Comuni per arrivare a una Brexit traumatica il 31 ottobre. Nessuno però ci ha mai creduto, a partire dai deputati, che prima di chiudere bottega martedì alle due di notte hanno approvato una richiesta di documenti a Downing Street riguardante le chat private dei consiglieri proprio sul tema della sospensione del parlamento: l'obiettivo della richiesta è di sbugiardare il governo, che per ora non ha consegnato nessun documento, sulla sua versione dei fatti. (Segue) Bea 20190911T152409Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.21
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3- Roma, 11 set. (askanews) - Che la verità non sia quella raccontata da Johnson è dunque convinzione anche dei giudici scozzesi, anche se i loro colleghi dell'alta corte di Londra hanno preso per buone le parole del primo ministro stabilendo che formalmente la sospensione dei lavori è corretta. Tutta la vicenda rischia però di trascinare al centro dell'attenzione la regina Elisabetta II, che, come prevede la legge, ha acconsentito alla richiesta di Johnson. In realtà i giudici del tribunale scozzese si sono ben guardati dal tirare in ballo la sovrana, sostenendo che è stato il premier a mentirle sul vero motivo della sospensione. (Segue) Bea 20190911T152416Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.27
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4- Roma, 11 set. (askanews) - Toccherà alla Corte suprema di Londra sciogliere la matassa: è stata già indetta una seduta d'urgenza per martedì prossimo per riesaminare le pronunce dei giudici scozzesi, inglesi e nordirlandesi. Intanto però a Londra e a Edimburgo divampa la polemica, con laburisti, nazionalisti scozzesi, liberaldemocratici ed ex conservatori espulsi dopo essersi ribellati contro Johnson che chiedono a gran voce di riaprire subito le camere, chiuse martedì a notte fonda al grido di "vergogna" all'indirizzo del governo. Downing Street ha subito respinto la richiesta e ha negato che il premier possa aver furoviato al regina. I libdem hanno chiesto le dimissioni del premier se sarà confermato che la regina è stata indotta in errore, mentre il capo del sindacato Unite ha addirittura ipotizzato che Johnson potrebbe essere arrestato se varcherà il confine tra Inghilterra e Scozia. Bea 20190911T152423Z
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto C'è chi chide dimissioni premier: ha fuorviato Elisabetta II Roma, 11 set. (askanews) - La saga Brexit non finisce mai di sorprendere con i suoi colpi di scena, sue imboscate, le liti, le trame e un premier che si è presentato a luglio come l'uomo in grado di pilotare con mano ferma il Regno Unito fuori dalla Ue e che in meno di due mesi in carica ha sempre perso in parlamento, al punto che ha deciso che è meglio sospenderne i lavori. Il colpo di scena di oggi arriva da Edimburgo dove un tribunale ha stabilito, in barba alle sentenze precedenti dei colleghi scozzesi e inglesi, che la sospensione del Parlamento per cinque settimane voluta da Boris Johnson e in vigore da martedì notte è illegale. La motivazione: il vero scopo del governo nel chiudere l'aula è stato di impedire ai parlamentari di svolgere il loro lavoro, cioè legiferare e controllare l'operato dell'esecutivo sulla Brexit. (Segue) Bea 20190911T152402Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.15
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -2- Roma, 11 set. (askanews) - Johnson ha sempre detto che la sospensione è legata alla preparazione del programma dell'esecutivo che la regina Elisabetta II leggerà in aula il prossimo 14 ottobre alla ripresa dei lavori, piuttosto che alla volontà di legare le mani ai Comuni per arrivare a una Brexit traumatica il 31 ottobre. Nessuno però ci ha mai creduto, a partire dai deputati, che prima di chiudere bottega martedì alle due di notte hanno approvato una richiesta di documenti a Downing Street riguardante le chat private dei consiglieri proprio sul tema della sospensione del parlamento: l'obiettivo della richiesta è di sbugiardare il governo, che per ora non ha consegnato nessun documento, sulla sua versione dei fatti. (Segue) Bea 20190911T152409Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.21
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -3- Roma, 11 set. (askanews) - Che la verità non sia quella raccontata da Johnson è dunque convinzione anche dei giudici scozzesi, anche se i loro colleghi dell'alta corte di Londra hanno preso per buone le parole del primo ministro stabilendo che formalmente la sospensione dei lavori è corretta. Tutta la vicenda rischia però di trascinare al centro dell'attenzione la regina Elisabetta II, che, come prevede la legge, ha acconsentito alla richiesta di Johnson. In realtà i giudici del tribunale scozzese si sono ben guardati dal tirare in ballo la sovrana, sostenendo che è stato il premier a mentirle sul vero motivo della sospensione. (Segue) Bea 20190911T152416Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.24.27
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4-
Brexit, illegale sospensione parlamento, opposizioni: va riaperto -4- Roma, 11 set. (askanews) - Toccherà alla Corte suprema di Londra sciogliere la matassa: è stata già indetta una seduta d'urgenza per martedì prossimo per riesaminare le pronunce dei giudici scozzesi, inglesi e nordirlandesi. Intanto però a Londra e a Edimburgo divampa la polemica, con laburisti, nazionalisti scozzesi, liberaldemocratici ed ex conservatori espulsi dopo essersi ribellati contro Johnson che chiedono a gran voce di riaprire subito le camere, chiuse martedì a notte fonda al grido di "vergogna" all'indirizzo del governo. Downing Street ha subito respinto la richiesta e ha negato che il premier possa aver furoviato al regina. I libdem hanno chiesto le dimissioni del premier se sarà confermato che la regina è stata indotta in errore, mentre il capo del sindacato Unite ha addirittura ipotizzato che Johnson potrebbe essere arrestato se varcherà il confine tra Inghilterra e Scozia. Bea 20190911T152423Z
>>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster'
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 19.06.41
>>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster'
ZCZC4520/SXB XAI41709_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster' Duro verdetto dalla Scozia. Londra apre agli studenti stranieri (di Alessandro Logroscino) (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Ancora uno schiaffo per Boris Johnson, e questa volta in nome della legge. A infliggerlo, i giudici della sezione d'appello dell'Alta Corte di Scozia che hanno dichiarato illegale, "nulla e priva di effetto" la decisione del premier conservatore britannico di sospendere i lavori del Parlamento - con un uso apparso a molti abnorme del tradizionale strumento alla cosiddetta prorogation - nel pieno d'un momento cruciale per la Brexit e per i destini del Regno. Il verdetto, inatteso dopo che altri due collegi, a Londra e a Edimburgo, si erano dichiarati incompetenti a giudicare la mossa dell'esecutivo, e' caduto come una mannaia su Downing Street. E ha scatenato reazioni furibonde, innalzando ancor di piu' la temperatura dello scontro sul sempre piu' caotico percorso verso il 31 ottobre: scadenza, sulla carta, del divorzio di Londra da Bruxelles a oltre tre anni dal referendum del 2016. Rovesciando il rigetto di primo grado del ricorso presentato da una settantina di deputati del fronte anti-Brexit di Westminster, gli alti magistrati del nord hanno bollato le motivazioni addotte da Johnson per ottenere la prorogation delle Camere da parte della regina di fatto come mendaci. A giudizio del collegio scozzese composto da Lord Carloway, Lord Brodie e Lord Drummond Young, l'operato del governo ha rappresentato "un caso oltraggioso di violazione chiara degli standard di comportamento generalmente richiesti alle autorita' pubbliche". Non solo. Nel dispositivo si sostiene che le due vere "ragioni principali" dietro la sospensione siano state quella di "intralciare il Parlamento", impedendogli "di legiferare e chiamare a rispondere l'esecutivo sulla Brexit", e quella di consentire allo stesso esecutivo di perseguire la politica di una Brexit no deal "senza ulteriori interferenze". Valutazioni dal sapore anche politico, ma comunque legalmente assai pesanti, cui Downing Street ha risposto barricandosi. "Questa sentenza e' deludente", ha commentato una portavoce del premier, pur mostrandosi rispettoso e distanziandosi dalle presunte gole profonde dell'entourage johnsoniano che pare avessero avanzato il sospetto di una corte politicamente "partigiana", per il contesto ambientale scozzese. In ogni modo il governo, unica istituzione titolata a farlo, per ora non intende riconvocare le Camere, chiuse da ieri fino al 14 ottobre. Quanto meno non prima della plateale resa dei conti conclusiva in calendario la settimana entrante dinanzi alla Corte Suprema, presso la quale e' stato gia' preannunciato appello rispetto alla sentenza di Edimburgo; e presso la quale pende pure una contestazione di segno inverso presentata da un secondo schieramento di politici e militanti pro Remain, sotto la guida dell'attivista-imprenditrice Gina Miller, contro un verdetto tuttora vigente dell'Alta Corte di Londra che sullo stop al Parlamento aveva al contrario dato ragione al gabinetto Tory. Su BoJo, intanto, la bufera continua a montare. E ad alleggerirla non basta l'atteggiamento conciliante promesso dal suo governo almeno verso gli studenti universitari stranieri nel dopo Brexit, con l'impegno ad abolire alcune delle restrizioni anti immigrazione volute da Theresa May e consentire loro di restare liberamente oltremanica fino a due anni dopo la laurea. Non basta perche' c'e' gia' chi parla di dimissioni forzate, se non di impeachment, per il neo primo ministro, laddove i giudici supremi dovessero dargli infine torto. E chi lo accusa ora di aver spudoratamente "ingannato la regina" nell'advice recapitato al castello di Balmoral per ottenere la necessaria (quanto istituzionalmente scontata) firma del Royal Assent sotto l'atto d'interruzione temporanea dei lavori parlamentari. Mentre decine di deputati delle opposizioni - in testa il Labour e l'Snp - sono gia' tornati dimostrativamente a Westminster per protesta, "al lavoro", anche se il palazzo resta al momento chiuso a ogni attivita' formale. Con l'obiettivo di cercare di riprenderne quanto prima il controllo, in modo da evitare il timore del no deal con un altro rinvio dell'uscita dall'Ue prima d'andare a elezioni o magari a un secondo referendum. Ma soprattutto con l'ambizione di mettere a questo punto Boris alla porta.(ANSA). LR 11-SET-19 19:06 NNNN
>>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster'
ZCZC4520/SXB XAI41709_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Nuovo schiaffo a Boris, 'illegale chiudere Westminster' Duro verdetto dalla Scozia. Londra apre agli studenti stranieri (di Alessandro Logroscino) (ANSA) - LONDRA, 11 SET - Ancora uno schiaffo per Boris Johnson, e questa volta in nome della legge. A infliggerlo, i giudici della sezione d'appello dell'Alta Corte di Scozia che hanno dichiarato illegale, "nulla e priva di effetto" la decisione del premier conservatore britannico di sospendere i lavori del Parlamento - con un uso apparso a molti abnorme del tradizionale strumento alla cosiddetta prorogation - nel pieno d'un momento cruciale per la Brexit e per i destini del Regno. Il verdetto, inatteso dopo che altri due collegi, a Londra e a Edimburgo, si erano dichiarati incompetenti a giudicare la mossa dell'esecutivo, e' caduto come una mannaia su Downing Street. E ha scatenato reazioni furibonde, innalzando ancor di piu' la temperatura dello scontro sul sempre piu' caotico percorso verso il 31 ottobre: scadenza, sulla carta, del divorzio di Londra da Bruxelles a oltre tre anni dal referendum del 2016. Rovesciando il rigetto di primo grado del ricorso presentato da una settantina di deputati del fronte anti-Brexit di Westminster, gli alti magistrati del nord hanno bollato le motivazioni addotte da Johnson per ottenere la prorogation delle Camere da parte della regina di fatto come mendaci. A giudizio del collegio scozzese composto da Lord Carloway, Lord Brodie e Lord Drummond Young, l'operato del governo ha rappresentato "un caso oltraggioso di violazione chiara degli standard di comportamento generalmente richiesti alle autorita' pubbliche". Non solo. Nel dispositivo si sostiene che le due vere "ragioni principali" dietro la sospensione siano state quella di "intralciare il Parlamento", impedendogli "di legiferare e chiamare a rispondere l'esecutivo sulla Brexit", e quella di consentire allo stesso esecutivo di perseguire la politica di una Brexit no deal "senza ulteriori interferenze". Valutazioni dal sapore anche politico, ma comunque legalmente assai pesanti, cui Downing Street ha risposto barricandosi. "Questa sentenza e' deludente", ha commentato una portavoce del premier, pur mostrandosi rispettoso e distanziandosi dalle presunte gole profonde dell'entourage johnsoniano che pare avessero avanzato il sospetto di una corte politicamente "partigiana", per il contesto ambientale scozzese. In ogni modo il governo, unica istituzione titolata a farlo, per ora non intende riconvocare le Camere, chiuse da ieri fino al 14 ottobre. Quanto meno non prima della plateale resa dei conti conclusiva in calendario la settimana entrante dinanzi alla Corte Suprema, presso la quale e' stato gia' preannunciato appello rispetto alla sentenza di Edimburgo; e presso la quale pende pure una contestazione di segno inverso presentata da un secondo schieramento di politici e militanti pro Remain, sotto la guida dell'attivista-imprenditrice Gina Miller, contro un verdetto tuttora vigente dell'Alta Corte di Londra che sullo stop al Parlamento aveva al contrario dato ragione al gabinetto Tory. Su BoJo, intanto, la bufera continua a montare. E ad alleggerirla non basta l'atteggiamento conciliante promesso dal suo governo almeno verso gli studenti universitari stranieri nel dopo Brexit, con l'impegno ad abolire alcune delle restrizioni anti immigrazione volute da Theresa May e consentire loro di restare liberamente oltremanica fino a due anni dopo la laurea. Non basta perche' c'e' gia' chi parla di dimissioni forzate, se non di impeachment, per il neo primo ministro, laddove i giudici supremi dovessero dargli infine torto. E chi lo accusa ora di aver spudoratamente "ingannato la regina" nell'advice recapitato al castello di Balmoral per ottenere la necessaria (quanto istituzionalmente scontata) firma del Royal Assent sotto l'atto d'interruzione temporanea dei lavori parlamentari. Mentre decine di deputati delle opposizioni - in testa il Labour e l'Snp - sono gia' tornati dimostrativamente a Westminster per protesta, "al lavoro", anche se il palazzo resta al momento chiuso a ogni attivita' formale. Con l'obiettivo di cercare di riprenderne quanto prima il controllo, in modo da evitare il timore del no deal con un altro rinvio dell'uscita dall'Ue prima d'andare a elezioni o magari a un secondo referendum. Ma soprattutto con l'ambizione di mettere a questo punto Boris alla porta.(ANSA). LR 11-SET-19 19:06 NNNN
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DIRETTIVA 24 giugno 2019 Chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette. Articoli 35 e 39 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Legge 12 marzo 1999, n. 68 - Legge 23 novembre 1998, n. 407 - Legge 11 marzo 2011, n. 25. (Direttiva n. 1/2019). (19A05574) (GU n.213 del 11-9-2019)
MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' =
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 21.02.25
MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' =
ADN1595 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' = Palermo, 11 set. (AdnKronos) - "Ci sono trafficanti di migranti che offrono viaggi fatti con mezzi veloci, non facilmente individuabili dalle Forze dell'ordine, in genere organizzati da trafficanti tunisini o egiziani, non libici. Una sorta di 'business class' Sono stati ribattezzati ''sbarchi fantasma'', perché con questa modalità i migranti entrano nel territorio dello Stato di destinazione senza transitare dai centri di identificazione della Polizia, senza lasciare traccia, come dei fantasmi appunto. Non vi sono statistiche affidabili sui numeri di migranti trasportati in questo modo". E' la denuncia del Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, intervenuto oggi a Vienna all'onu in un incontro sul traffico di uomini. "Si tratta di viaggi per mare che, per i servizi che offrono ai migranti, costano di più rispetto agli altri metodi, perché garantiscono sia una maggiore sicurezza per i migranti (che in questi casi non rischiano quasi mai la vita) che l'arrivo di nascosto sulla terraferma, con possibilità per i migranti di muoversi in autonomia sul territorio europeo, senza essere identificati allo sbarco - dice -Dal punto di vista dei trafficanti questi viaggi prevedono il ritorno del mezzo navale utilizzato nel Paese di partenza, insieme ai trafficanti che vi sono a bordo". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:02 NNNN
MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' =
ADN1595 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MIGRANTI: PM VELLA, 'CI SONO TRAFFICANTI CHE OFFRONO VIAGGI IN 'BUSINESS CLASS' = Palermo, 11 set. (AdnKronos) - "Ci sono trafficanti di migranti che offrono viaggi fatti con mezzi veloci, non facilmente individuabili dalle Forze dell'ordine, in genere organizzati da trafficanti tunisini o egiziani, non libici. Una sorta di 'business class' Sono stati ribattezzati ''sbarchi fantasma'', perché con questa modalità i migranti entrano nel territorio dello Stato di destinazione senza transitare dai centri di identificazione della Polizia, senza lasciare traccia, come dei fantasmi appunto. Non vi sono statistiche affidabili sui numeri di migranti trasportati in questo modo". E' la denuncia del Procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, intervenuto oggi a Vienna all'onu in un incontro sul traffico di uomini. "Si tratta di viaggi per mare che, per i servizi che offrono ai migranti, costano di più rispetto agli altri metodi, perché garantiscono sia una maggiore sicurezza per i migranti (che in questi casi non rischiano quasi mai la vita) che l'arrivo di nascosto sulla terraferma, con possibilità per i migranti di muoversi in autonomia sul territorio europeo, senza essere identificati allo sbarco - dice -Dal punto di vista dei trafficanti questi viaggi prevedono il ritorno del mezzo navale utilizzato nel Paese di partenza, insieme ai trafficanti che vi sono a bordo". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 11-SET-19 21:02 NNNN
Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 15.02.14
Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana
ZCZC1250/SXB OFI37154_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana Da novembre 2018 a oggi. Nesso causale da accertare (ANSA) - FIRENZE, 11 SET - Salgono a 31 i casi di morti sospette in Toscana per il cosiddetto superbatterio New Delhi. E' quanto si apprende dall'Agenzia regionale di sanita' Ars. Tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 in Toscana il batterio, che nei pazienti con sepsi ha una mortalita' del 40%, e' stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Tra questi ci sono stati 31 decessi ma, e' stato spiegato da fonti della Regione, questo non vuole dire, al momento, che ci sia un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico: l'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte. Sono invece 708, al 31 agosto, i portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani, sui quali sono state applicate misure igieniche di contenimento. Da stamani, sul sito dell'Ars e' pubblicato il monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm (New Delhi Metallo beta-lactamase) in Toscana.(ANSA). ROS 11-SET-19 15:01 NNNN
Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana
ZCZC1250/SXB OFI37154_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Superbatterio New Delhi: 31 morti sospette in Toscana Da novembre 2018 a oggi. Nesso causale da accertare (ANSA) - FIRENZE, 11 SET - Salgono a 31 i casi di morti sospette in Toscana per il cosiddetto superbatterio New Delhi. E' quanto si apprende dall'Agenzia regionale di sanita' Ars. Tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 in Toscana il batterio, che nei pazienti con sepsi ha una mortalita' del 40%, e' stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Tra questi ci sono stati 31 decessi ma, e' stato spiegato da fonti della Regione, questo non vuole dire, al momento, che ci sia un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico: l'infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte. Sono invece 708, al 31 agosto, i portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani, sui quali sono state applicate misure igieniche di contenimento. Da stamani, sul sito dell'Ars e' pubblicato il monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm (New Delhi Metallo beta-lactamase) in Toscana.(ANSA). ROS 11-SET-19 15:01 NNNN
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 11.30.49
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale The Guardian: governo britannico farà appello Roma, 11 set. (askanews) - I giudici della corte di appello scozzese hanno dichiarato "illegale" la decisione del premier britannico Boris Johnson di sospendere il parlamento in vista della scadenza della Brexit di ottobre. Lo scrive The Guardian. I tre giudici, presieduti da Lord Carloway, il giudice più anziano della Scozia, hanno annullato una precedente sentenza secondo cui i tribunali non avevano il potere di interferire nella decisione politica del primo ministro in parlamento.(Segue) Fth 20190911T113041Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 11.30.56
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2-
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2- Roma, 11 set. (askanews) - Gli avvocati che agiscono per conto di 75 deputati e lord dell'opposizione hanno sostenuto che la decisione di Johnson di sospendere il parlamento per cinque settimane è illegale e in violazione della costituzione, poiché progettata per soffocare il dibattito parlamentare e l'azione sulla Brexit. Il governo britannico farà appello contro la decisione della corte d'appello scozzese, che contraddice anche una decisione a favore di Johnson da parte di alti giudici inglesi la scorsa settimana, presso la corte suprema. La corte suprema ha già fissato un'udienza d'urgenza per esaminare i ricorsi scozzese e inglese, insieme a uno presentato a Belfast, il prossimo 17 settembre. Fth 20190911T113048Z
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale The Guardian: governo britannico farà appello Roma, 11 set. (askanews) - I giudici della corte di appello scozzese hanno dichiarato "illegale" la decisione del premier britannico Boris Johnson di sospendere il parlamento in vista della scadenza della Brexit di ottobre. Lo scrive The Guardian. I tre giudici, presieduti da Lord Carloway, il giudice più anziano della Scozia, hanno annullato una precedente sentenza secondo cui i tribunali non avevano il potere di interferire nella decisione politica del primo ministro in parlamento.(Segue) Fth 20190911T113041Z
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 11.30.56
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2-
*Brexit, corte scozzese boccia sospensione parlamento Gb: illegale -2- Roma, 11 set. (askanews) - Gli avvocati che agiscono per conto di 75 deputati e lord dell'opposizione hanno sostenuto che la decisione di Johnson di sospendere il parlamento per cinque settimane è illegale e in violazione della costituzione, poiché progettata per soffocare il dibattito parlamentare e l'azione sulla Brexit. Il governo britannico farà appello contro la decisione della corte d'appello scozzese, che contraddice anche una decisione a favore di Johnson da parte di alti giudici inglesi la scorsa settimana, presso la corte suprema. La corte suprema ha già fissato un'udienza d'urgenza per esaminare i ricorsi scozzese e inglese, insieme a uno presentato a Belfast, il prossimo 17 settembre. Fth 20190911T113048Z
= Brexit: Labour chiedera' nuovo referendum prima di elezioni =
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2019 00.13.34
= Brexit: Labour chiedera' nuovo referendum prima di elezioni =
(AGI) - Londra, 11 set. - I laburisti britannici chiederanno un nuovo referendum sulla Brexit prima di una nuova elezione generale. Lo ha detto il numero due del Labour, partito di opposizione, Tom Watson, secondo quanto riporta l'Indipendent, citando il contenuto di un suo discorso. Il premier britannico Boris Johnson, bocciato dalla Camera dei Comuni nella sua richiesta di elezioni anticipate, ha escluso di chiedere un rinvio della Brexit all'Unione europea, indicando che cerchera' di trovare un accordo sui termini dell'uscita di Londra dall'Ue.(AGI) Ril 110013 SET 19 NNNN
= Brexit: Labour chiedera' nuovo referendum prima di elezioni =
(AGI) - Londra, 11 set. - I laburisti britannici chiederanno un nuovo referendum sulla Brexit prima di una nuova elezione generale. Lo ha detto il numero due del Labour, partito di opposizione, Tom Watson, secondo quanto riporta l'Indipendent, citando il contenuto di un suo discorso. Il premier britannico Boris Johnson, bocciato dalla Camera dei Comuni nella sua richiesta di elezioni anticipate, ha escluso di chiedere un rinvio della Brexit all'Unione europea, indicando che cerchera' di trovare un accordo sui termini dell'uscita di Londra dall'Ue.(AGI) Ril 110013 SET 19 NNNN
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