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mercoledì 24 agosto 2011

RAI: SCHIFANI PROTESTA CON LEI PER "ATTENDA IN LINEA"

RAI: SCHIFANI PROTESTA CON LEI PER "ATTENDA IN LINEA" =
(AGI) - Roma, 24 ago. - "Non posso consentire che la pur
comprensibile critica di alcuni aspetti di quelli che ormai
vengono comunemente chiamati 'costi della politica' trascenda
in espressioni indiscriminatamente oltraggiose, tanto piu' da
parte di un professionista del servizio pubblico". E' quanto si
legge nella lettera che il Presidente del Senato, Renato
Schifani, ha inviato oggi al Direttore Generale della Rai,
Lorenza Lei. "Anche a seguito di preoccupate segnalazioni
pervenutemi da diversi Senatori, ritengo doveroso portare alla
sua attenzione - scrive il Presidente Schifani - un passaggio
della trasmissione radiofonica diffusa questa mattina tra le 10
e le 11 da Radio 2, intitolata 'Attenda in linea'. In replica
ad una telefonata trasmessa in diretta, nella quale un privato
cittadino, con toni ironici ma pacati, criticava il prezzo dei
pasti consumati in un ristorante riservato a 'parlamentari', il
conduttore del programma, Max Laudadio commentava tra l'altro:
'se 'sti delinquenti facessero il loro lavoro, sarebbe tutto a
posto, il problema e' che non lo fanno, capito?'".
"E' evidente che l'oggetto dello scambio di battute - si
legge ancora nella missiva del Presidente del Senato - e' la
recente polemica riportata dalla stampa sul ristorante dei
Senatori, che ha alimentato critiche anche aspre, ma finora
sempre contenute nell'ambito di un legittimo diritto di
cronaca, senza sconfinamenti in epiteti ingiuriosi. Non intendo
entrare nel merito della questione, sulla quale ho gia' avuto
modo di intervenire con fermezza. Ma come Presidente del Senato
e' mio dovere stigmatizzare e respingere a tutela della
dignita' e dell'impegno di tanti parlamentari le espressioni
usate oggi nella trasmissione 'Attenda in linea'".
"Una denuncia costruttiva, che e' doveroso comprendere ed
accogliere, e' cosa ben diversa - conclude il Presidente
Schifani - da un compiaciuto qualunquismo che vuole solo
denigrare le Istituzioni e coloro che le rappresentano".(AGI)
Nic
241724 AGO 11

NNNN

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