LAVORO: FORNERO, ARTICOLO 18? NON CI SONO TOTEM =
(AGI) - Roma, 18
dic. - "Non ci sono totem, e quindi invito i
sindacati a fare discussioni
intellettualmente oneste e
aperte": lo dice il Ministro del Welfare Elsa
Fornero, in
un'intervista al "Corriere della Sera", a
proposito
dell'articolo 18. Quanto alle misure sulle pensioni inserite
in
manovra, il Ministro spiega che la riforma "non poteva che
essere
forte. La priorita' - aggiunge - e' stata quella di
mandare un segnale deciso
all'Europa sulla nostra capacita' di
riequilibrare il sistema secondo equita'
intergenerazionale".
Sul fronte dei privilegi, invece, "siamo intervenuti
sui
regimi speciali (elettrici, telefonici, trasporti,
dirigenti
d'azienda, ndr), attraverso un contributo di
solidarieta'.
Inoltre, per i lavoratori autonomi, che godevano di
pensioni
generose in rapporto ai contributi versati, abbiamo previsto
un
aumento graduale degli stessi fino al 24%. Infine c'e'
l'inasprimento
del contributo di solidarieta' sulle pensioni
sopra i 200 mila euro, che io
avrei voluto piu' alto del 15".
In particolare poi sulle pensioni, per quanto
riguarda
l'ipotesi di togliere la penalizzazione per chi ha cominciato
a
lavorare giovanissimo e va in pensione dopo 42 anni, il
Ministro si dice
del parere che "secondo me un briciolo di
penalizzazione deve restare,
perche' e' la logica del
contributivo. Se vai in pensione prima di 62 anni ci
vuole un
minimo di disincentivo, perche' non dobbiamo venir meno
al
principio che la pensione si commisura alla speranza di vita".
Piu' in
generale, il messaggio del governo e': "Non vi
stiamo tagliando la pensione -
al netto del blocco della
perequazione dovuto all'impegno al pareggio di
bilancio nel
2013 - ma vi stiamo chiedendo di lavorare di piu',
perche'
questo vi premia".
Secondo il Ministro, "la riforma delle
pensioni deve
accompagnarsi a quella del mercato del lavoro e
degli
ammortizzatori sociali e, anche se non e' di mia competenza,
della
formazione. Sono tutti aspetti di un disegno di riforma
del ciclo di vita.
Certo che la contrattazione e' materia tra
le parti. Ma noi vogliamo
presentare ad esse le nostre analisi
e spingerle non a ridurre i salari, ma a
riflettere sulla
necessita' di avvicinarli il piu' possibile
alla
produttivita'".
Quanto poi alle affermazioni del leader della
Cisl,
Raffaele Bonanni, secondo cui "una manovra come la vostra
poteva
farla anche suo zio che non sa nulla di economia", la
Fornero risponde:
""Lascio a Bonanni il suo giudizio. Vorrei
invitarlo a discutere delle cose
che stanno in questa manovra e
penso di avere la presunzione di poterlo
convincere che
l'equita' c'e', magari non quanto lui vuole, e il rigore
c'e',
e non ne potevamo fare a meno, pena la messa a rischio dei
risparmi
degli italiani e il non pagamento delle
tredicesime".(AGI)
Pit
181057
DIC 11
NNNN
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