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domenica 18 dicembre 2011
Manovra/ Sindacati medici: cittadini ci scusino per disagi domani
Manovra/ Sindacati medici: cittadini ci scusino per disagi domani
Garantiti solo i servizi essenziali
Roma, 18 dic. (TMNews) - I sindacati dei medici, comparto che
domani scender in piazza per partecipare allo sciopero nazionale
unitario del pubblico impiego per l'intero turno di lavoro,
insieme agli infermieri e a tutti gli operatori della sanit,
chiedono in una nota congiunta scusa ai cittadini per i disagi
che questo sciopero potr provocare visto che potranno essere
rinviate le attivit cliniche e diagnostiche programmate, anche
se i servizi di assistenza sanitaria d`urgenza saranno garantiti.
Massimo Cozza (Fp-Cgil Medici), Biagio Papotto (Cisl-Medici) e
Armando Masucci (Uil-Fpl Medici) si scusano "per i disagi che
potranno essere recati ai cittadini" ma ritengono - si spiega in
una nota - fondamentale "una manovra pi equa e che investa nel
servizio pubblico come volano di crescita".
"Ancora una volta, invece, si vuole fare cassa costringendo ai
lavori forzati notturni - proseguono - migliaia di medici
anziani, con 66 anni ed oltre, con turni sempre pi logoranti e
pesanti per il blocco del turno over, a discapito della qualit
dell`assistenza per i cittadini. Nessun intervento a favore di
migliaia di giovani medici e precari che vedranno invece sempre
pi lontano l`ingresso nel mondo del lavoro". Per questo i tre
segretari nazionali dei medici Cgil-Cisl-Uil in camice bianco
parteciperanno domani dalle 9.30 alle 12.30 al Presidio unitario
del Pubblico Impiego a Piazza Montecitorio.
Red/Apa
181215 dic 11
MANOVRA: MEDICI DOMANI IN SCIOPERO, IN CAMICE BIANCO A PIAZZA MONTECITORIO =
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - I medici, dipendenti pubblici e
della medicina generale, parteciperanno domani allo sciopero nazionale
unitario del pubblico impiego per l'intero turno di lavoro, insieme
agli infermieri e a tutti gli operatori della sanita'. I servizi di
assistenza sanitaria d'urgenza saranno garantiti. Potranno essere
rinviate le attivita' cliniche e diagnostiche programmate.
Massimo Cozza (Fp-Cgil Medici), Biagio Papotto (Cisl-Medici) e
Armando Masucci (Uil-Fpl Medici) ''si scusano per i disagi che
potranno essere recati ai cittadini ma ritengono fondamentale una
manovra piu' equa e che investa nel servizio pubblico come volano di
crescita''.
''Ancora una volta, invece, si vuole fare cassa costringendo ai
lavori forzati notturni migliaia di medici anziani, con 66 anni ed
oltre, con turni sempre piu' logoranti e pesanti per il blocco del
turno over, a discapito della qualita' dell'assistenza per i
cittadini. Nessun intervento a favore di migliaia di giovani medici e
precari che vedranno invece sempre piu' lontano l'ingresso nel mondo
del lavoro'', aggiunfono i tre segretari nazionali dei medici Cgil,
Cisl e Uil, che, in camice bianco, parteciperanno domani dalle 9 e 30
alle 12 e 30 al Presidio unitario del Pubblico Impiego a Piazza
Montecitorio.
(Rre/Col/Adnkronos)
18-DIC-11 12:15
NNNN
MANOVRA: ANCHE I MEDICI DOMANI IN SCIOPERO, GARANTITE URGENZE =
(AGI) - Roma, 18 dic. - Anche i medici, dipendenti pubblici e
della medicina generale, parteciperanno domani allo sciopero
nazionale unitario del pubblico impiego per l'intero turno di
lavoro, insieme a tutti gli operatori della sanita'. Potranno
saltare le attivita' programmate - come gli interventi, le
visite e gli esami diagnostici - negli ospedali e nei presidi
territoriali delle Asl, ma saranno garantite le urgenze.
Fp-Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici domani scenderanno
in piazza nelle manifestazioni territoriali insieme a tutti gli
altri lavoratori pubblici, per cambiare una manovra iniqua. I
segretari nazionali parteciperanno dalle 9 e 30 alla
manifestazione romana in piazza Montecitorio. Secondo Massimo
Cozza (Fp-Cgil Medici), Biagio Papotto (Cisl-Medici) e Armando
Masucci (Uil-Fpl Medici) "la pesantezza di questa manovra si
aggiunge a quelle precedenti, al congelamento del contratto e
delle retribuzioni, al blocco del turn over, al dimezzamento
delle risorse per i precari e per la formazione, al
differimento di due anni del TFR e alla sua diluizione in altri
tre, al contributo di solidarieta' sopra i 90mila euro solo per
chi lavora nel servizio pubblico, ai trasferimenti obbligatori
in ambito regionali, alle revoche arbitrarie degli incarichi. I
medici, "soliti noti", saranno costretti ad andare in pensione
piu' tardi e con importi piu' bassi, con l'allungamento dei
requisiti anagrafici per il riconoscimento di lavoro usurante,
dovranno versare un ulteriore obolo di circa 250 euro con lo
stipendio di gennaio 2012 per l'addizionale Irpef Regionale". I
nati nel '52, sottolineano i sindacati, "non avranno neanche la
possibilita' della riduzione dello scalone, a 64 anni invece
che a 66, destinato solo a chi lavora nel privato. Rimane
infine la scure delle sanzioni disciplinari ordinistiche per il
mancato raggiungimento dei crediti formativi e l'obbligo
assicurativo personale che invece non scatta per le strutture".
(AGI)
Pgi
181142 DIC 11
NNNN
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