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venerdì 30 dicembre 2011
MANOVRA. BOLOGNA, 200 PENSIONATI INDIGNATI DONANO PANETTONI
(ER) MANOVRA. BOLOGNA, 200 PENSIONATI INDIGNATI DONANO PANETTONI
MANIFESTAZIONE IN PREFETTURA; "NOI MALTRATTATI, MA GENEROSI"
(DIRE) Bologna, 30 dic. - "Mo' que' chi pega? Sempre noi!". E' lo
slogan stampato su uno dei cartelloni che stamattina hanno
accompagnato "l'indignazione" dei pensionati bolognesi e dei loro
sindacati verso "le manovre" del Governo Monti. Erano circa 200 i
pensionati che davanti al Palazzo della Prefettura hanno
manifestato con un'iniziativa "fuori dal coro" per dimostrare al
Governo che, loro, "anche se maltrattati, sono generosi". Come?
hanno portato una pila di panettoni sotto l'albero di Natale
allestito nel cortile della Prefettura suggerendo poi di donarli
ai senza fissa dimora. L'hanno definita "una piccola cosa", un
gesto "simbolico" con un significato di solidarieta', ma anche di
protesta. "Siamo disposti a fare sacrifici per chi sta peggio di
noi", dice Alfredo Biondi, dello Spi di Ozzano Emilia, "ma
dovrebbero essere proporzionati al reddito", aggiunge. I
sindacati dei pensionati chiedono al presidente del Consiglio che
"la seconda fase della manovra corrisponda ad una crescita
economica del paese e risponda alle politiche sociali".
Parla di governo "poco equo" Alfredo Armaroli, della
segreteria dello Spi di Bologna, lamentando il mancato
adeguamento delle pensioni oltre i 1.400 euro lordi. "Chi non ha
mai pagato continua a pagare pochissimo", riprende Biondi. Dunque
i soldi il governo "dovrebbe prenderli da chi ha evaso le tasse
ed ha un potere di acquisto molto alto", dice invece Anna Grassi,
dello Spi di Zola Predosa. (SEGUE)
(Sas/ Dire)
15:30 30-12-11
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(ER) MANOVRA. BOLOGNA, 200 PENSIONATI INDIGNATI DONANO PANETTONI -2-
(DIRE) Bologna, 30 dic. - Le motivazioni del malcontento,
espresse in tanti post-in lasciati anch'essi alla base
dell'albero di Natale. Uno recita: "Per riuscire ad andare in
pensione devo riscattare otto mesi di laurea; costo 8.000 euro,
una beffa legalizzata". Li riassume una frase di Annibale Paini
(Fnp-Cisl): "Andiamo in pensione a piu' anni, e' piu' bassa e non
viene rivalutata". Oltre al blocco della rivalutazione automatica
degli assegni pensionistici superiori a circa 1.400 euro lordi, i
pensionati puntano il dito contro gli altri interventi in materia
previdenziale previsti dalla manovra. "Hanno alzato l'eta'
pensionabile a 66 anni per gli uomini e 62 per le donne, e a
venir penalizzate sono soprattutto le donne che hanno anche alle
spalle una famiglia", continua Paini aggiungendo che "adesso non
c'e' nessuna certezza perche' tutti andiamo in pensione con il
contributivo e non si e' penalizzato chi dovrebbe esserlo".
L'iniziativa "solidale e pacifica" e' riuscita a trovare
udienza nell'ufficio del Prefetto Angelo Tranfaglia. "Abbiamo
spiegato le ragioni del disagio dei pensionati generato da una
manovra dura e inattesa", spiega Bruno Pizzica, segretario dello
Spi-Cgil, a termine di un confronto focalizzato sul "blocco
dell'indicizzazione delle pensioni e il mancato stanziamento dei
fondi per la non autosufficienza". Il Prefetto "scrivera' una
lettera al Governo aggiungendo anche considerazioni proprie-
conclude Pizzica- e' rimasto molto colpito della nostra
iniziativa".
(Sas/ Dire)
15:30 30-12-11
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