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venerdì 30 dicembre 2011
RICERCA. INO-CNR: ECCO LASER CHE SVELA ETÀ REPERTI ARCHEOLOGICI
RICERCA. INO-CNR: ECCO LASER CHE SVELA ETÀ REPERTI ARCHEOLOGICI
"NUOVO STRUMENTO 10 VOLTE PIÙ ECONOMICO DEGLI ALTRI APPARECCHI".
(DIRE) Roma, 30 dic. - Realizzato dall'Ino-Cnr, il primo apparato
sperimentale che rivela per via ottica la concentrazione di
radiocarbonio, elemento utilizzato per datare ritrovamenti
organici. La strumentazione, economica e maneggevole, rivela
molecole in quantita' particolarmente basse, con ricadute in
settori come medicina, sicurezza e ambiente.
Il calcolo della quantita' residua di carbonio 14 (14 C) o
radiocarbonio e' da oltre trent'anni uno dei metodi piu' diffusi
per stabilire l'eta' dei reperti archeologici di origine
organica- quali legno, carta, ossa, tessuti- mediante gli
spettrometri di massa. Tali apparecchiature, costose e imponenti,
sono pero' disponibili solo nei piu' grandi e attrezzati
laboratori di fisica nucleare. Un'alternativa vantaggiosa, e
soprattutto pratica, giunge ora dalla strumentazione basata sulla
luce laser infrarossa, messa a punto dall'Istituto nazionale di
ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr) di
Firenze.
Il radiocarbonio, come il normale carbonio, entra a far parte
degli organismi viventi, attraverso la respirazione e
l'alimentazione, ma essendo radioattivo, dopo un certo tempo
sparisce, trasformandosi in azoto. Poiche' con la morte se ne
interrompe l'assunzione, da quel momento la sua quantita'
nell'organismo diminuisce progressivamente, rendendolo un
eccellente 'orologio' per misurare l'eta' di reperti contenenti
materiali di origine biologica.
"Nell'analisi con spettrometri di massa, ciascun atomo di
carbonio deve essere 'estratto' dalla molecola di anidride
carbonica che lo contiene e che viene prodotta con la combustione
dei reperti. Poiche' in natura, solo una molecola ogni mille
miliardi contiene radiocarbonio invece di carbonio 'normale', e'
necessaria una grande sensibilita' per misurarne la quantita'" ha
spiegato Paolo De Natale, direttore dell'Ino-Cnr.(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
11:54 30-12-11
ARCHEOLOGIA: L'ETA' DI UN REPERTO? LA SVELA IL NUOVO LASER INFRAROSSO DEL CNR =
REALIZZATO IL PRIMO APPARATO SPERIMENTALE CHE RIVELA PER VIA
OTTICA CONCENTRAZIONE C14
Firenze, 30 dic. - (Adnkronos) - Il calcolo della quantita'
residua di carbonio 14 (C14) o radiocarbonio e' da oltre trent'anni
uno dei metodi piu' diffusi per stabilire l'eta' dei reperti
archeologici di origine organica - quali legno, carta, ossa, tessuti -
mediante gli spettrometri di massa. Queste apparecchiature, costose e
imponenti, sono pero' disponibili solo nei piu' grandi e attrezzati
laboratori di fisica nucleare. Un'alternativa vantaggiosa e
soprattutto pratica giunge ora dalla strumentazione basata sulla luce
laser infrarossa messa a punto dall'Istituto nazionale di ottica del
Consiglio nazionale delle ricerche (Ino-Cnr) di Firenze.
Il radiocarbonio, come il normale carbonio, entra a far parte
degli organismi viventi attraverso la respirazione e l'alimentazione,
ma essendo radioattivo dopo un certo tempo sparisce, trasformandosi in
azoto.
Poiche' con la morte se ne interrompe l'assunzione, da quel
momento la sua quantita' nell'organismo diminuisce progressivamente,
rendendolo un eccellente 'orologio' per misurare l'eta' di reperti
contenenti materiali di origine biologica. (segue)
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
30-DIC-11 12:44
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ARCHEOLOGIA: L'ETA' DI UN REPERTO? LA SVELA IL NUOVO LASER INFRAROSSO DEL CNR (2) =
(Adnkrnos) - ''Nell'analisi con spettrometri di massa, ciascun
atomo di carbonio deve essere 'estratto' dalla molecola di anidride
carbonica che lo contiene e che viene prodotta con la combustione dei
reperti. Poiche' in natura solo una molecola ogni mille miliardi
contiene radiocarbonio invece di carbonio 'normale', e' pero'
necessaria una grande sensibilita' per misurarne la quantita''',
spiega Paolo De Natale, direttore dell'Ino-Cnr.
''Con la nuova tecnica, invece - aggiunge - e' possibile
misurare direttamente il numero di molecole che contengono l'atomo di
radiocarbonio. Il sistema proposto occupa inoltre uno spazio di quasi
100 volte inferiore ed e' piu' economico di almeno 10 volte rispetto
agli apparecchi finora utilizzati''.
''La nuova metodologia si basa su una tecnica spettroscopica ad
altissima sensibilita', denominata Scar (saturated-absorption cavity
ring-down) e pubblicata su 'Physical Review Letters' dal nostro team
un anno fa'', continua Davide Mazzotti, coautore dello studio.
''Potra' consentire la rivelazione di molecole in concentrazione
estremamente ridotta, con importanti ricadute in settori quali il
monitoraggio dei cambiamenti climatici, il controllo dell'inquinamento
ambientale, la ricerca medica, la rivelazione di sostanze tossiche o
pericolose, ad esempio per la sicurezza di porti e aeroporti. O per
raffinati test delle attuali teorie di fisica fondamentale''. (segue)
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
30-DIC-11 12:52
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ARCHEOLOGIA: L'ETA' DI UN REPERTO? LA SVELA IL NUOVO LASER INFRAROSSO DEL CNR (3) =
(Adnkronos) - Per raggiungere una tale sensibilita', i
ricercatori hanno utilizzato luce laser infrarossa, invisibile
all'occhio umano ma assorbita con particolare facilita' dalle
molecole. L'esperimento e' stato realizzato dal gruppo di ricerca
Ino-Cnr presso lo European Laboratory for Nonlinear Spectroscopy
(Lens) di Sesto Fiorentino.
''La radiazione infrarossa viene riflessa tra due specchi tra i
quali e' contenuto il gas da analizzare. In questo modo la luce
attraversa migliaia di volte le stesse molecole di anidride carbonica
da misurare, che equivale a moltiplicare per migliaia di volte la
quantita' di molecole disponibili e ad aumentare cosi' la
'sensibilita'' di misura'', conclude il primo autore, Iacopo Galli.
(Red-Xio/Zn/Adnkronos)
30-DIC-11 13:08
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