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venerdì 30 dicembre 2011

CORRUZIONE: DI PIETRO, SERVE TERAPIA D'URTO NON L'ASPIRINA




CORRUZIONE: DI PIETRO, SERVE TERAPIA D'URTO NON L'ASPIRINA
IDV VOTA MISURE SERIE, MA SE SONO PANNICELLI CALDI 'NO, GRAZIE'
(ANSA) - ROMA, 30 DIC - Antonio Di Pietro prende in parola il
governo e in particolare il ministro della Giustizia nella lotta
contro la corruzione. Ma avverte: ''qui ci vuole un terapia
d'urto, non serve il semolino e nemmeno l'aspirina''.
Al governo Di Pietro chiede misure precise: reintrodurre
subito il falso in bilancio come fattispecie di reato;
raccogliere l'indicazione dell'Italia dei Valori sulla non
eleggibilit… dei condannati; imporre il divieto di assegnare
cariche pubbliche agli inquisiti e la proibizione di partecipare
alle gare d'appalto per le aziende condannate per corruzione.
''Se il governo dimostrera' di voler risolvere davvero la
tragedia della corruzione - assicura il leader dell'IdV - puo'
stare certo che noi dell'Italia dei Valori faremo la nostra
parte e non faremo mancare ne' i nostri suggerimenti ne',
eventualmente, i nostri voti. Ma se invece saranno solo
pannicelli caldi, no grazie. Non e' per noi''.
''Chi vuole che l'Italia cresca - argomenta Di Pietro - deve
per prima cosa eliminare la corruzione, il macigno che impedisce
al nostro Paese di correre e di imboccare rapidamente la via
dello sviluppo. Il governo e in particolare il ministro della
Giustizia Severino dicono di averlo capito. Noi dell'Italia del
Valori, che per questo ci sgoliamo da anni, non possiamo che
esserne contenti. Adesso, pero', bisogna vedere se dalle parole
e dalle belle intenzioni si passa alla pratica o se, come gia'
tante altre volte, la montagna partorira' il topolino. Alcune
delle misure di cui parla oggi il ministro guardasigilli nella
sua intervista al Corriere della Sera - prosegue il leader
dell'IdV - sono del tutto condivisibili e vanno nella direzione
giusta, in particolare l'introduzione di una fattispecie di
reato che punisca la corruzione anche per le azienda private e
la promessa di riprendere in tempi rapidissimi il ddl
anticorruzione che giace sepolto nei cassetti del Senato da quel
di'''. ''Io sono certo - conclude Di Pietro - che il ministro
Severino si renda conto da sola che la malattia e' troppo grave
per sperare di curarla solo con queste medicine, che pure male
non fanno''. (ANSA).

COM-CLA
30-DIC-11 20:27 NNNN

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