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venerdì 20 gennaio 2012

SESSUALITA': IL PUNTO G NON ESISTE, 100 STUDI IN 60 ANNI MA NESSUNA PROVA





SESSUALITA': IL PUNTO G NON ESISTE, 100 STUDI IN 60 ANNI MA NESSUNA PROVA =
SCIENZIATI USA RILEGGONO RICERCHE SUL TEMA E SENTENZIANO,
POSSIBILE FINE DI UN MITO

Milano, 20 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Inutile accanirsi
a cercarlo, sbagliato sentirsi frustrate da una vita di tentativi
falliti: se il 'punto G' non si trova e' perche', molto semplicemente,
non esiste. A sentenziare la possibile fine di un mito e' un team di
scienziati americani, che analizzando qualcosa come 100 studi
pubblicati in 60 anni ha provato a fare chiarezza su uno dei misteri
piu' fitti dell'amore in rosa: la presenza di un 'interruttore del
piacere' nell'organo sessuale femminile, una sorta di area nascosta a
forma di fagiolo, dalla cui stimolazione dipenderebbe la felicita'
completa di una donna sotto le lenzuola.

Dal 1950, quando il punto G e' stato descritto per la prima
volta dal ginecologo tedesco Ernst Grafenberg, sulla reale esistenza
del punto G si e' scatenata un'accesa querelle scientifica fatta di
conferme e smentite a stretto giro. Qualche esempio. Nel 2008, in uno
studio di ecografia transvaginale pubblicato sul 'Journal of Sexual
Medicine', il sessuologo italiano Emmanuele Jannini ha addirittura
prodotto la foto dell'agognato 'bottone'. Una notizia rimbalzata dalla
Penisola in tutto il mondo. Nel 2010, pero', in una delle piu' ampie
ricerche in materia (1.800 donne coinvolte) gli scienziati del King's
College di Londra hanno decretato l'assenza di evidenze scientifiche
che autorizzassero a credere al punto G.

Per cercare di mettere la parola alla sfiancante diatriba,
dunque, Amichai Kilchevsky e colleghi dello Yale-New Haven Hospital in
Connecticut hanno deciso di rileggere tutti gli studi sul punto G,
pubblicati in letteratura scientifica da quando il 'papa'' della
teoria aveva detto la sua. La conclusione, messa nera su bianco sempre
sul 'Journal of Sexual Medicine', e' questa: "Misure investigative
obiettive non sono riuscite a produrre un'evidenza forte e consistente
dell'esistenza di una regione anatomica correlabile al famoso punto
G". In altre parole: il magico 'pulsantino' avrebbe ben poco di
scientifico, essendo la sua presunta esistenza fondamentalmente basata
sugli 'aneddoti' di certe fortunate. (segue)

(Opa/Col/Adnkronos)
20-GEN-12 13:14

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SESSUALITA': IL PUNTO G NON ESISTE, 100 STUDI IN 60 ANNI MA NESSUNA PROVA (2) =
MA CHI CI CREDE NON SI ARRENDA, PER GLI SCIENZIATI SI DEVE
ANCORA CERCARE

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La nuova metanalisi e' frutto
della revisione di studi clinici, case report e precedenti riesami di
piu' ricerche. I suoi risultati sono riportati in queste ore da piu'
testate internazionali, dove vengono ripercorse per sommi capi le
tappe piu' significative della ricerca sul tema.

Dai testi indiani come il Kama Shastra, 'antenato' del piu'
celebre Kamasutra, si passa ai lavori piu' recenti come quelli
italiano e inglese, fino all'ipotesi avanzata nel 2010 dalla
ginecologa francese Odile Bouisson (autrice, fra l'altro, del libro
'Chi ha paura del punto G? Il piacere femminile un'angoscia
maschile'): l'esperta sostiene l'esistenza dell'interruttore
dell'orgasmo femminile, ma suggerisce che il 'merito' dell'effetto
dipende comunque dal clitoride. Quest'ultimo, in sintesi, durante il
rapporto sessuale vero e proprio assumerebbe una posizione
particolare, determinando cosi' l'iper-sensibilita' della porzione di
parete vaginale ribattezzata punto G.

Finora, quindi, si e' trattato di una questione scientifica
aperta. E a ben guardare, anche Kilchevsky e la sua equipe lasciano un
appiglio a chi non vuole rassegnarsi alla possibilita' che il punto G
sia solo una bella favola. Se da un lato riflettono sul fatto che il
suo mito, cresciuto negli anni '80, sia figlio della liberazione
sessuale della donna nella societa' occidentale, dall'altro non
possono che ammettere: sebbene non siano state trovate prove
inconfutabili dell'esistenza del punto G, "report attendibili e
testimonianze dirette della presenza di un'area altamente sensibile"
nell'apparato genitale femminile "richiedono ulteriori
considerazioni". Il giallo, insomma, continua.

(Opa/Col/Adnkronos)
20-GEN-12 13:14

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