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lunedì 12 marzo 2012

ARTE: PEDRETTI A SERACINI, AVANTI IN RICERCA 'BATTAGLIA ANGHIARI' = IL MAGGIOR STUDIOSO VIVENTE DI LEONARDO SI COMPLIMENTA PER RISULTATI




ARTE: RENZI, COLORE NERO RINVENUTO E' BATTAGLIA ANGHIARI DI LEONARDO =
SINDACO, GOVERNO CI AUTORIZZI A PROSEGUIRE RICERCHE

Firenze, 12 mar. - (Adnkronos) - ''Ci dicevano che il lato era
quello sbagliato, che era tutta una leggenda. Oggi la ricerca
dell'ingegner Seracini e della National Geographic, con l'Opificio
delle Pietre Dure, dimostra che in Palazzo Vecchio sotto il Vasari ci
sono colori, materiale organico, il nero che e' lo stesso usato per la
Gioconda, un'intercapedine. Quelle sono le tracce della Battaglia
d'Anghiari!''. Lo scrive su Facebook il sindaco di Firenze, Matteo
Renzi.

''A nome della citta' di Firenze - prosegue Renzi, che ha
scritto una lettera al ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghji -
chiedo al Governo di autorizzarci a verificare quanta ne e' rimasta,
in che condizioni si trova e capire se possiamo riportarla alla luce
per mostrare l'opera di Leonardo ai cittadini di tutto il mondo''.

(Fas/Col/Adnkronos)
12-MAR-12 19:24
ARTE: PEDRETTI A SERACINI, AVANTI IN RICERCA 'BATTAGLIA ANGHIARI' =
IL MAGGIOR STUDIOSO VIVENTE DI LEONARDO SI COMPLIMENTA PER
RISULTATI

Firenze, 12 mar. - (Adnkronos) - ''Sono lieto che le indagini
per la ricerca della Battaglia di Anghiari di Leonardo vengano portate
avanti. Ed allora ecco la mia esortazione: avanti tutta sulla parete
giusta''. E' questo il messaggio che Carlo Pedretti, 84 anni, il
maggior esperto vivente della vita e delle opere di Leonardo da Vinci,
ha inviato, con una email dagli Stati Uniti, all'ingegner Maurizio
Seracini, invita ndolo a continuare la ricerca dell'affresco perduto
in Palazzo Vecchio.

''Non credo che sia il caso che tu risponda a chi ti rimprovera
di cercare nella parete sbagliata. Lascia dire a me che e' piu' facile
sbagliare leggendo i documenti che a leggere i muri come sai fare
tu'', aggiunge Pedretti, professore emerito di studi su Leonardo
presso l'Universita' della California a Los Angeles, dove dirige il
Centro Hammer di Studi Vinciani.

Grazie a Seracini, aggiunge Pedretti nel messaggio, ''si sa ora
con precisione dove fosse l'ingresso alla Sala del Gran Consiglio
salendovi dalle scale del Cronaca allora poste all'esterno e non piu'
esistenti. Resto pertanto dell'opinione che nulla e' piu' inedito
della carta stampata. E invece si continua a ignorare la lettera gia'
pubblicata nel Cinquecento con la quale il 17 agosto 1549 Anton
Francesco Doni suggeriva all'amico Alberto Lollio a Venezia le cose
piu' interessanti da vedere a Firenze. E cosi' in Palazzo Vecchio,
''salite le scale della sala grande'' - quelle che ora ci puoi
mostrare dove e come fossero - 'diligentemente date una vista', come
scrive il Doni, 'a un gruppo di cavalli e d'uomini, un pezzo di
battaglia di Lionardo da Vinci, che vi parra' una cosa miracolosa'.
Grazie a te oggi sappiamo che quella ''cosa miracolosa'' poteva
vedersi subito e quindi a colpo d'occhio senza doversi girare attorno
e cioe' attraverso una porta che corrisponde a quella dell'attuale
Studiolo. E poi non si dimentichi mai un semplice fatto: Se Vasari non
distrusse ma copri' Masaccio in Santa Maria Novella e Giotto in Santa
Croce, perche' avrebbe dovuto distruggere quella 'cosa miracolosa' in
Palazzo Vecchio?''

(Sin-Pam/Col/Adnkronos)
12-MAR-12 18:51

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