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giovedì 5 aprile 2012

MOLESTIE AD ALUNNA 13ENNE, INSEGNANTE CONDANNATA A TRENTO


MOLESTIE AD ALUNNA 13ENNE, INSEGNANTE CONDANNATA A TRENTO =
(AGI)- Trento, 5 apr. - Una insegnante di 40 anni innamorata
della sua alunna di 13 anni e' stata condannata a sei mesi di
reclusione dal Tribunale di Trento e a 4 mila euro di
risarcimento. La docente di scuola media aveva inviato
all'adolescente numerosi sms e aveva anche cercato di baciarla
sulla guancia, di accerezzarle la mano, di sfiorarle la
schiena. L'accusa e' stata di "molestie aggravate", anche in
relazione alla posizione dominante e all'insistenza della prof
(in due giorni 42 messaggi). Ora la donna - indotta alle
dimissioni - ha perso il posto di lavoro.
La ragazzina, sottoposta da maggio a giugno 2010 a notevole
pressione psicologica aveva confidato i fatti a un'altra
insegnante, la quale, tramite il dirigente scolastico, aveva
determinato l'avvio delle indagini della Polizia postale. Gli
inquirenti hanno monitorato i comportamenti della docente,
intercettando le telefonate, le comunicazioni mail e gli sms.
tn1/red/cav (Segue)
051246 APR 12

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MOLESTIE AD ALUNNA 13ENNE, INSEGNANTE CONDANNATA A TRENTO (2)=
(AGI) - Roma, 5 apr. - I messaggi tramite telefonino avevano
connotati decisamente amorosi: "Ti penso ogni minuto", "mi sto
innamorando", "ho perso la bussola per te", "ciao cucciola,
sono in ritardo ma arrivo... bacino"; "ti penso in ogni
minuto", "ti abbraccio forte per rassicurarti e teneramente per
amarti", "comunque i tuoi occhioni sono magnetici.... l'ago
della mia bussola va in tilt".
In qualche comunicazione sms la prof manifestava
consapevolezza e inquietudine per i suoi comportamenti,
scrivendo frasi come: "mi sono dichiarata apertamente e mi
rendo conto che e' un po' da sbarellati, nel senso che io ho
un'eta' e tu ne hai un'altra.. intercorrono la bellezza, non so
se hai fatto i calcoli, ma all'incirca di 25 anni". In altre
occasioni la quarantenne, temendo che la 'tresca' potesse
essere scoperta, scriveva: "elimina tutte le nostre tracce",
oppure: "mettimi sotto nome in codice, come Irlanda o Green
eyes, per evitare problemi", "mi sei sparita? Genitori in
agguato?".
Nel corso di una gita scolastica l'insegnante avrebbe
confessato alla giovane di avere tendenze bisessuali,
approfittandone per chiederle se le piacessero le donne e
suggerendole letture con riferimenti lesbici. Tra le
comunicazioni c'e' anche un mms inviato all'adolescente con
l'immagine di un bacio saffico e con la proposta: "vorresti
provare?". (AGI)
tn1/red/cav
051246 APR 12

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