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venerdì 27 aprile 2012

salute: iss, 30% italiane prende acido folico prima di gravidanza, in crescita




salute: iss, 30% italiane prende acido folico prima di gravidanza, in crescita =
nel 2004 era solo il 4% ma ancora straniere non fanno
prevenzione

roma, 27 apr. (adnkronos salute) - se nel 2004 la percentuale di
donne italiane che assumevano correttamente acido folico prima di una
gravidanza raggiungeva appena il 4%, nel 2011 si e' arrivati al 30%,
con punte del 34% registrate in veneto. ma il dato si riduce al 4-6%
fra le donne straniere che vivono in italia. e' quanto emerge da
un'indagine condotta dall'istituto superiore di sanita' per
fotografare il 'percorso nascita' in italia, che rivela un trend di
crescita nel consumo di acido folico nel periodo peri-concezionale,
quell'intervallo di tempo, cioe', che va da circa un mese prima del
concepimento alla fine del primo trimestre di gravidanza.

per informare su questo tema e' online il nuovo sito su acido
folico e folati prima di una gravidanza, a cura del centro nazionale
malattie rare (cnmr) dell'istituto superiore di sanita'. l'iniziativa
rientra tra le strategie di promozione e divulgazione della corretta
assunzione di acido folico nella prevenzione primaria di gravi
malformazioni congenite, come ad esempio i difetti del tubo neurale.

"la percentuale di donne consapevoli del ruolo dell'acido folico
nella prevenzione primaria delle malformazioni congenite e che lo
assumono secondo i dosaggi raccomandati e' ancora troppo bassa -
spiega domenica taruscio, direttore del cnmr - l'obiettivo e' arrivare
a triplicarla nei prossimi anni. per divulgare al meglio il messaggio,
abbiamo ampliato il sito relativo al network italiano promozione acido
folico con nuove tematiche, rubriche e approfondimenti scientifici,
realizzando un portale che promuove tra le donne in eta' fertile il
consumo di folati, la supplementazione periconcezionale con acido
folico, e piu' in generale, una dieta e uno stile di vita corretti. in
tema di salute della donna in internet abbondano blog e siti non
accreditati, che possono dare informazioni fuorvianti o addirittura
errate. il sito che abbiamo da poco messo in rete e' invece uno
strumento in grado di coniugare il rigore scientifico-istituzionale
delle informazioni con l'accessibilita' del linguaggio e la
chiarezza".

(red-bdc/col/adnkronos)
27-apr-12 12:57

nnnn

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