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mercoledì 2 maggio 2012
SALUTE: DA TOSCANA OK A CANNABIS TERAPEUTICA, PRIMA IN ITALIA
SALUTE: DA TOSCANA OK A CANNABIS TERAPEUTICA, PRIMA IN ITALIA =
(AGI) - Firenze, 2 mag. - La Toscana prima regione italiana ad
approvare l'utilizzo di cannabis a scopo terapeutico. Il
Consiglio Regionale ha approvato oggi una legge per
disciplinare, sotto il profilo organizzativo e procedurale,
l'utilizzo dei farmaci cannabinoidi come ausilio terapeutico
all'interno del servizio sanitario regionale, per combattere il
dolore, nelle cure palliative e anche in altri tipi di terapie.
Ventotto i voti a favore, espressi dai gruppi di maggioranza
(Pd, Idv, Fds-Verdi e parte del Gruppo misto: Ciucchi,
Romanelli) con l'aggiunta del consigliere del Pdl Marco
Taradash. (AGI)
Red/Mav (Segue)
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SALUTE: DA TOSCANA OK A CANNABIS TERAPEUTICA, PRIMA IN ITALIA (2)=
(AGI) - Firenze, 2 mag. - Tredici i voti contrari (Pdl, Udc e
parte del Gruppo Misto: Staccioli, Locci), 2 i voti di
astensione (Lega Nord Toscana). La nuova legge regionale tiene
conto delle attese di tante associazioni della Toscana e dei
punti comuni a due proposte di legge di iniziativa consiliare.
Una presentata da consiglieri del Partito democratico (primo
firmatario Enzo Brogi), prevedeva l'uso di queste sostanze
nell'ambito della terapia del dolore e delle cure palliative;
l'altra, a firma dei consiglieri del gruppo di Federazione
Sinistra-Verdi (prima firmataria la capogruppo Monica Sgherri)
e del consigliere del Gruppo misto Pieraldo Ciucchi, prevedeva
invece l'utilizzo in tutta una serie di patologie e disturbi,
anche attraverso la possibilita' di ricorrere a preparazioni
galeniche. Le due proposte sono diventate un atto unico, che fa
tesoro anche dell'apporto della consigliera regionale Alessia
Ballini, impegnata a fondo in questa sfida negli ultimi mesi
della sua vita. L'efficacia dei cannabinoidi. (AGI)
Red/Mav (Segue)
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SALUTE: DA TOSCANA OK A CANNABIS TERAPEUTICA, PRIMA IN ITALIA (3)=
(AGI) - Firenze, 2 mag. - Come si legge nella relazione che
accompagna la proposta di legge: "L'efficacia farmacologica dei
cannabinoidi si fonda su acquisizioni scientifiche,
sperimentazioni e pratiche cliniche sempre piu' diffuse a
livello mondiale". Nel preambolo della legge sono indicati i
principali ambiti di cura e quelli in fase di studio: e' oggi
disponibile a livello scientifico una "compiuta valutazione
dell'impiego clinico dei cannabinoidi nella cura del glaucoma,
nella prevenzione dell'emesi, nel controllo di alcune
spasticita' croniche, come adiuvante nel controllo del dolore
cronico neuropatico associato a sclerosi multipla, nel
trattamento del dolore nei pazienti affetti da cancro. Da
sperimentazioni scientifiche risulterebbe inoltre che i
cannabinoidi hanno proprieta' di ridurre i dosaggi degli
analgesici oppiacei, quali la morfina e i suoi analoghi,
necessari a lenire il dolore nei malati oncologici sottoposti a
trattamenti cronici, evitando cosi' i fenomeni di assuefazione,
caratteristici degli oppiacei". Nell'articolato, dopo aver
enunciato gli scopi della legge si specifica che tale
disciplina normativa e' comunque definita nel rispetto dei
vincoli derivanti dalla legislazione statale e in ogni caso non
ha alcuna pretesa di intervenire sugli aspetti clinici, come
tali rimessi alla responsabilita' medica e all'evidenza
scientifica. Da qui la definizione dei farmaci cannabinoidi e
l'ambito applicativo della legge: le strutture del servizio
sanitario regionale e le aziende ospedaliere universitarie,
oltre alle strutture private accreditate che erogano
prestazioni in regime ospedaliero. Omogeneita' delle procedure.
Alla Giunta regionale il compito di definire gli indirizzi per
l'uniformita' organizzativa e procedurale, cui le aziende
sanitarie si adeguano assumendo le necessarie misure. (AGI)
Red/Mav
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