L'accusa del Silp-Cgil. Il Viminale ha comunicato una
stretta sulla manutenzione delle apparecchiature in dotazione alle
volanti della Capitale. Il sindacato: "Provocherà la totale assenza di
accertamenti mirati alla guida in stato di ebbrezza, anche perché delle
sei precedenti apparecchiature ad oggi ne è in funzione soltanto una"
La parola d’ordine del momento è tagliare. E nemmeno le
forze dell’ordine sfuggono all’accetta del governo Monti. Il problema è
che in questo caso a rimetterci è soprattutto la sicurezza dei
cittadini. Il ministero dell'Interno, con una circolare di qualche
giorno fa, ha comunicato agli uffici della polizia stradale della
Capitale, un’ulteriore “riduzione sui capitoli di bilancio per il
funzionamento delle apparecchiature in dotazione per la sicurezza
stradale”.
Tradotto significa che la Polstrada dovrà, per il momento, bloccare la manutenzione dei famigerati etilometri in dotazione alle volanti, che servono alla misurazione del tasso alcolico negli automobilisti. Per questo il Viminale “invita” la sezione polizia romana a una “ricognizione” del numero delle apparecchiature alcoltest Draeger a disposizione. Tutto in nome di una “razionalizzazione” delle spese. E come se non bastasse la manutenzione dell’etilometro sarà possibile solo dopo l’ok del ministero.
“L'ennesimo taglio a queste apparecchiature – protesta la Silp Cgil romana – provocherà inevitabilmente la totale assenza di accertamenti mirati alla guida in stato di ebbrezza, anche perché delle sei precedenti apparecchiature ad oggi ne è in funzione una soltanto con scadenza luglio 2012”. Tutto ciò in una metropoli, che gode del triste primato di incidenti stradali: solo da gennaio a giugno 2011 ne sono stati registrati 19.500, con 68 morti e 8.800 feriti, di questi il 30 per cento mortali causati da guida sotto l'effetto di alcol. “L'onere complessivo annuale per la manutenzione degli Alcooltest, con l'approssimarsi della bella stagione e della mobilità di giovani, risulta irrinunciabile, considerando che a fronte di una spesa di poche migliaia di euro si può salvare la vita a centinaia di cittadini”, conclude il sindaco dei poliziotti.
Tradotto significa che la Polstrada dovrà, per il momento, bloccare la manutenzione dei famigerati etilometri in dotazione alle volanti, che servono alla misurazione del tasso alcolico negli automobilisti. Per questo il Viminale “invita” la sezione polizia romana a una “ricognizione” del numero delle apparecchiature alcoltest Draeger a disposizione. Tutto in nome di una “razionalizzazione” delle spese. E come se non bastasse la manutenzione dell’etilometro sarà possibile solo dopo l’ok del ministero.
“L'ennesimo taglio a queste apparecchiature – protesta la Silp Cgil romana – provocherà inevitabilmente la totale assenza di accertamenti mirati alla guida in stato di ebbrezza, anche perché delle sei precedenti apparecchiature ad oggi ne è in funzione una soltanto con scadenza luglio 2012”. Tutto ciò in una metropoli, che gode del triste primato di incidenti stradali: solo da gennaio a giugno 2011 ne sono stati registrati 19.500, con 68 morti e 8.800 feriti, di questi il 30 per cento mortali causati da guida sotto l'effetto di alcol. “L'onere complessivo annuale per la manutenzione degli Alcooltest, con l'approssimarsi della bella stagione e della mobilità di giovani, risulta irrinunciabile, considerando che a fronte di una spesa di poche migliaia di euro si può salvare la vita a centinaia di cittadini”, conclude il sindaco dei poliziotti.
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