SPENDING REVIEW: DI PIETRO, RICETTA MONTI TAGLI E DISOCCUPAZIONE =
(AGI) - Roma, 5 lug. - "Il presidente del Consiglio e il suo
coretto di testate obbedienti la chiamano Spending Review,
cosi' sembra una cosa buona che non intacca la vita della
gente, ma gli sprechi. Purtroppo non e' vero, le percentuali
che stanno sciorinando corrispondono a tagli che incideranno
fortemente sul futuro di questo Paese e sulla pelle dei
cittadini". E' quanto scrive sul suo blog il presidente
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. (AGI)
Ted (Segue)
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(AGI) - Roma, 5 lug. - "Arrivera' una scure anche sulla
sanita', settore gia' messo a dura prova dal precedente
governo. Sembra che molte strutture ospedaliere verranno
azzerate, con le conseguenze che tutti possono immaginare: i
pronto soccorso strapieni, file interminabili agli sportelli,
pazienti che rischieranno la vita per raggiungere il centro
piu' vicino, carenza di posti e personale ospedaliero ridotto
al lumicino. E' gravissimo che uno Stato risparmi sulla salute,
facendo carta straccia di un diritto sancito dalla
Costituzione. Inoltre, se le notizie di questa mattina saranno
confermate, il Governo si appresta a tagliare le risorse
all'istruzione pubblica, gia' esigue, per darle a quella
privata. Si parla di 200 milioni di euro in meno
all'universita' statale dirottati alle parificate. Cosa ci
guadagni lo Stato non si capisce. Pero' si capisce bene quale
sia il disegno di societa' che Monti e il suo Governo vogliono
realizzare: saranno i ricchi ad andare avanti, mentre i
poveracci resteranno al palo". (AGI)
Ted (Segue)
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(AGI) - Roma, 5 lug. - "I tagli riguardano anche la
ricerca, un comparto gia' pesantemente penalizzato e che
dovrebbe rappresentare il fiore all'occhiello del Paese -
prosegue Di Pietro - Purtroppo piano, piano, ci stiamo avviando
verso il baratro a causa di provvedimenti che stanno
contribuendo allo smantellamento graduale dello stato sociale.
Non e' un caso che le misure del sobrio professore si traducano
soprattutto con una delle parole piu' brutte e disperate che ci
siano: disoccupazione. Infatti, saranno licenziati migliaia e
migliaia di dipendenti pubblici senza possibilita' di appello.
In compenso, in 12 anni, spenderemo 230 miliardi di euro per
comprare nuove armi. I soldi per garantire il lavoro alle
persone non li trovano, mentre quelli per le armi si'. La scusa
che il Governo racconta e' sempre la stessa: 'Non c'era
alternativa'. Ma e' una balla. Le alternative ci sono e noi
dell'Italia dei Valori le abbiamo indicate una per una, mille
volte. Potremmo evitare di comprare quelle decine di
modernissimi aerei F-35 che non ci servono a niente,
risparmiando cosi' 15 miliardi. Ma l'industria bellica
evidentemente richiama all'ordine. Potremmo tagliare i costi
della politica, che dopo tante belle parole sono rimasti gli
stessi di sempre. Con tanto di auto blu. Potremmo andarcene
dall'Afghanistan, come sta facendo Hollande in Francia, in
quanto ormai e' chiaro a tutti che e' una guerra inutile che ci
costa moltissimo anche in termini di vite umane. Potremmo
firmare la convenzione con la Svizzera e recuperare i soldi di
chi li ha rubati allo Stato per portarli all'estero. Monti si
era impegnato a farlo, proprio come aveva promesso di mettere
all'asta le frequenze televisive. Ma le chiacchiere stanno a
zero. Potremmo fare una seria lotta all'evasione e alla
corruzione, dato che queste costano allo Stato 180 miliardi
l'anno. Ma evidentemente, tutte le nostre proposte di buon
senso, a difesa delle fasce sociali piu' deboli e degli onesti
cittadini non sono gradite a Governo e Parlamento". (AGI)
Ted
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