SANDRI:CASSAZIONE, POLIZIOTTO VOLEVA BLOCCARLO AD OGNI COSTO
MOTIVAZIONI CONDANNA SPACCAROTELLA PER UCCISIONE TIFOSO LAZIALE
(ANSA) - ROMA, 1 AGO - L'agente della polizia stradale Luigi
Spaccarotella aveva la''ferma determinazione di arrestare ad
ogni costo l'allontanamento dell'automobile dei giovani'' tifosi
laziali quando sparo', l'11 novembre del 2007, uccidendo
Gabriele Sandri che viaggiava sul veicolo. Lo scrive la
Cassazione nelle motivazioni depositate oggi e relative
all'udienza con la quale lo scorso 14 febbraio ha confermato la
condanna a 9 anni e 4 mesi per l'ex poliziotto colpevole di
omicidio volontario con dolo eventuale.(SEGUE).
NM
01-AGO-12 14:52 NNNN
SANDRI:CASSAZIONE, POLIZIOTTO VOLEVA BLOCCARLO AD OGNI COSTO (2)
(ANSA) - ROMA, 1 AGO - Nelle 22 pagine della sentenza 31449,
scritta dal consigliere Antonella Mazzei, la Suprema Corte
difende il verdetto di secondo grado, della Corte di Assise di
Appello di Firenze del primo dicembre 2010, che aveva aumentato
gli anni di carcere per Spaccarotella inizialmente giudicato
responsabile di omicidio colposo aggravato dalla previsione
dell'evento e punito con solo sei anni di carcere, con pronuncia
emessa - tra le proteste - dalla Corte di Assise di Arezzo il 14
luglio del 2009. In base alle massime di esperienza, scrive la
Cassazione, ''l'esplosione di un colpo di pistola a quella
distanza dall'obiettivo, pur costituito dalla parte inferiore
del veicolo in movimento, non poteva oggettivamente garantire
anche al piu' esperto tiratore la precisione del bersaglio in
relazione al tipo di arma corta (pistola) utilizzata e alle
altre peculiarita' del caso (presenza della rete metallica e
movimento del veicolo)''. ''Con la ragionevole conclusione -
prosegue l'Alta Corte - che l'autore dello sparo si rappresento'
la possibilita' di cagionare un evento dannoso (si pensi solo
all'ipotesi in cui fossero improvvisamente transitati, in quel
frangente, sulle corsie autostradali, altri veicoli che
avrebbero potuto essere attinti dal proiettile in corsa)''. ''E
ciononostante - concludono i supremi giudici - Spaccarotella
effettuo' lo sparo e, percio', ne accetto' tutte le possibili
conseguenze''. La circostanza che l'imputato - ora in carcere -
si rendesse conto dei rischi di quanto stava per fare, e', per
la Cassazione, ''rafforzata dalla sua specifica competenza in
materia di armi e dal servizio di garanzia dell'ordine pubblico
da lui prestato, come assistente della polizia stradale, in
quello specifico frangente e contesto territoriale''. (ANSA).
NM
01-AGO-12 15:33 NNNN
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